roma vera

ROMA "VERA" A MISURA D'ARTE - ANCHE ''L’OSSERVATORE ROMANO'' BENEDICE IL SORPRENDENTE LIBRO DI DAMIANA LEONI CHE INDAGA LA NOUVELLE VAGUE DI GIOVANI ARTISTI CHE SI SONO ACCAMPATI NELLA PERIFERIA DELLA CAPITALE. OFFICINE, EX CARTIERE, GARAGE, CAPANNONI INDUSTRIALI DAI NOMI BIZZARRI (SPAZIO MENSA, PAESE FORTUNA, OMBRELLONI, EX POST) - "LUOGHI ABITATI DA ARTISTI INUSUALI, SPESSO INFANTILI, IRRESPONSABILI E IRRIVERENTI, CHE POSSONO PERÒ DIVENTARE SAGGI E PROFETICI"

Alberto Fraja per “L’Osservatore Romano”

 

vera roma damiana leoni

È ai margini di Roma, nelle periferie fratturate da degrado e speculazione edilizia tra i caseggiati anonimi abitati dall'uomo monade che brulica la nouvelle vague dell'arte capitolina. Nel centro storico, del resto, cuore pulsante dell'arte nei ruggenti anni Sessanta, quando tra i tavolini di "Rosati" Mario Schifano, Tano Festa, Franco Angeli e Pino Pascali si incontravano con Goffredo Parise, Pier Paolo Pasolini e Alberto Moravia, le botteghe artigiane e gli atelier hanno lasciato il posto a paninerie, boutique e jeanserie.

 

E i prezzi sciagurati degli affitti sono la ragione dello spopolamento (negli ultimi so anni il cuore della città ha perso un terzo dei suoi abitanti) e della fuga in periferia (anche) di artisti in erba. Fenomeno quest'ultimo che ha determinato il materializzarsi di una Roma dinamica e in piena trasformazione almeno dal punto di vista della creatività. Una porzione d'Urbe, il suo quadrante orientale in partico-lare, dove è ancora possibile dividersi le spese in atelier diventati spazio di coworking e do-ve i creativi stanno gomito a gomito ai cavalletti, ai torchi o ai tavoli del pc.

 

veduta interna, spaziomensa foto eleonora cerri pecorella

In particolare, gli ultimi due anni di clausura forzata causa pandemia, hanno determinato al di là delle Mura Aureliane l'esplosione di una sorta di tsunami artistico come non si vedeva nella capitale dagli anni Settanta. Se ne parla diffusamente in un libro che è anche catalogo fotografico di grande interesse: "Vera" (Quodlibet. 351 pagine 42 euro), a cura di Damiana Leoni.

 

La pandemia ha, insomma, fornito carburante per ambienti plurali dove i giovani artisti non solo lavorano ma si confrontano, organizzano mostre, pubblicano fantine, propongono incontri e workshop a ritmo sostenuto, pro-ducendo un'energia creativa impressionante.

 

DAMIANA LEONI

Luoghi alternativi al mercato ma aperti al dialogo con le istituzioni e tra loro interconnessi. Sono i cosiddetti artist-run spaces, «spazi emotivi, esploratori di possibilità», come li ha definiti il filosofo Giuseppe Armogida e che nel volume vengono illustrati dagli obiettivi di 4 fotografi (Eleonora Cerri Pecorella, Mohamed Keita, Salvatore Nuzzi e Marta Scorri).

 

Il libro è una mappatura per testi ed immagini di 8 dimensioni indipendenti, 54 studi, 70 artisti italiani e 7 quartieri riconducibili, in una altra definizione, a quella «primavera dell'arte emergente nelle periferie della capitale». La selezione è caduta su Castro (Contemporaly Art Srudios Roma) di Trastevere, dove Gaia Di Lorenzo collabora con artisti, curatori e ricercatori italiani e su "Post Ex" di Centocelle, vecchia carrozzeria tramutata in artist space nel 2020 da sei emergenti con l'esigenza comune di creare un luogo per lo sviluppo di un'intelligenza collettiva.

 

E gestita da dieci giovani che ospitano altri artisti in residenza. Selezionati anche "Spazio-mensa" con 5 artisti e due curatori e "CityLab 971", nati nell'autunno 2020 in una ex cartiera sulla via Salaria che hanno già lanciato molte iniziative tra cui il progetto "Roma Nuda" e i format curatoriali "Magnete" e "Tuorlo". "Officina", spazio condiviso da cinque creativi, è invece emersa al Quadraro e attualmente vede lavorare Paolo Assenza, Fabrizio Cicero, Katia Pugach e Germano Serafini.

veduta interna, castro foto eleonora cerri pecorella

 

A San Lorenzo, negli spazi di una vecchia azienda, c'è "Ombrelloni", spazio espositivo che accoglie vari studi d'artista, e "Numero Cromatico" a San Lorenzo mentre a Pietra- lata ferve "Paese Fortuna", un ex lanificio divenuto un incubatoio d'arte plasmato da cinque artisti. "Condotto48" si trova a Torre Angela mentre a "Spazio In Situ", a Tor Bella Monaca, operano undici artisti con un'unica struttura organizzativa e uno spazio espositivo in cui presentare mostre di artisti emergenti con il sostegno dell'Istituto Svizzero.

 

veduta esterna spaziomensa foto eleonora cerri pecorella

Si è insomma al cospetto di un crogiolo creativo in cui si mescolano linguaggi diversi che hanno residenza in quartieri fino a non molto tempo fa caratterizzati da un anonimato incapacitante, luoghi spesso lontani dai circuiti dell'arte, ma che sono proprio ciò che offre alla città elementi di novità, rendendola a suo modo ancora al passo col contemporaneo.

 

Gli abitanti di questi spazi si chiamano Lulù Nuti, Marco Eusepi, Marco Emma-nude, Gabriele Silj, Dario Carratta, Diego Miguel Mirabella e molti altri: sono i cittadini di una Roma diversa. «Artisti animati da un vento nuovo, freschi, inusuali, spesso infantili, irresponsabili e irriverenti, che possono però diventare saggi e profetici», spiega Armogida. Nessuno conosce il loro destino, ma questo libro li racconta in maniera esemplare.

Damiana Leoni e Nicola Zingaretti studio di alessandro gianni spaziomensa foto eleonora cerri pecorelliLULU NUTIMARCO EUSEPIgiuseppe armogidaSTUDIO ELEONORA CERRI PECORELLA SPAZIO POST EX MATERIA NOVASEBASTIANO BOTTARO SPAZIOMENSA MATERIA NOVAVERA - Studio di Luca Grechi spazio-Paese-Fortuna.-Foto-Eleonora-Cerri-Pecorelladamiana leoni

Ultimi Dagoreport

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...

gianmarco mazzi teatro alla scala orchestra orchestrali

DAGOREPORT - STROMBAZZI…E MAZZI! OHIBÒ: PER IL SOTTOSEGRETARIO SANREMESE ALLA CULTURA CON DELEGA ALLA MUSICA, GIANMARCO MAZZI, “NESSUNA ORCHESTRA SINFONICA ITALIANA RISULTA AI PRIMI POSTI NEL MONDO” E L’UNICA RICONOSCIUTA “NELLA CLASSIFICA INTERNAZIONALE È LA SCALA CHE È AL 47ESIMO POSTO”. BUM, RULLO DI TAMBURI. L’EX MANAGER DI CELENTANO NON CITA A QUALE CLASSIFICA SI RIFERISCA, MA DOVREMMO AVERLA SCOPERTA NOI: PENSIAMO SI TRATTI DEL LIBRO GIAPPONESE "SEKAI NO OKESUTORA 123", PUBBLICATO NEL DICEMBRE DEL… 1994 - L’ORCHESTRA IN QUESTIONE, PERÒ, NON È L’ORCHESTRA DELLA FONDAZIONE TEATRO ALLA SCALA (QUELLA PAGATA DALLO STATO) BENSÌ LA FILARMONICA DELLA SCALA, OVVERO L’ASSOCIAZIONE PRIVATA FONDATA DAGLI ORCHESTRALI...

viktor orban donald trump volodymyr zelensky maria zakharova matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - TRUMP E PUTIN HANNO UN OBIETTIVO IN COMUNE: DESTABILIZZARE L’UNIONE EUROPEA - SE IL TYCOON ESENTA ORBAN DALL’EMBARGO AL PETROLIO RUSSO, DANDO UN CEFFONE A BRUXELLES, LA RUSSIA FA GUERRA IBRIDA ALL'UE E PENETRA L'ITALIA, VERO VENTRE MOLLE DELL’UNIONE, APPROFITTANDO DEI PUTINIANI DI COMPLEMENTO (PER QUESTO QUELLA ZOCCOLOVA DI MARIA ZAKHAROVA PARLA SPESSO DI FACCENDE ITALIANE) - IL PRIMO DELLA LISTA È SALVINI, CHE ALL’ESTERO NON E' VISTO COME IL CAZZARO CHE E' MA, ESSENDO VICEPREMIER, VIENE PRESO SUL SERIO QUANDO SVELENA CONTRO BRUXELLES, CONTRO KIEV E FLIRTA CON MOSCA - IL CREMLINO PUÒ CONTARE SU TANTI SIMPATIZZANTI: DA GIUSEPPE CONTE AI SINISTRELLI DI AVS, FINO A PEZZI ANTI-AMERICANI DEL PD E AI PAPPAGALLI DA TALK - ANCHE FDI E MELONI, ORA SCHIERATI CON ZELENSKY, IN PASSATO EBBERO PIÙ DI UNA SBANDATA PUTINIANA...

2025marisela

CAFONAL! ERA UN MISTO DI CASALINGHE DI VOGHERA E "GRANDE BELLEZZA" ALL'AMATRICIANA IL “LUNCH” DA MARISELA FEDERICI A VILLA FURIBONDA SULL’APPIA ANTICA PER FESTEGGIARE  “STILE ALBERTO”, IL DOC DI MICHELE MASNERI DEDICATO AD ARBASINO, CHE ANDRÀ IN ONDA SABATO 15 NOVEMBRE SU RAI 3 – TRA CONTESSE (TRA CUI LA FIGLIA DELLA MITOLOGICA DOMIETTA DEL DRAGO CHE ERA LA MUSA DI ARBASINO), VANZINA, PAPPI CORSICATO, IRENE GHERGO, BARABARA PALOMBELLI, AVVISTATI MONSIGNORI GOLOSISSIMI CHE SI SONO LITIGATI LA BENEDIZIONE DEL PRANZO. PS: UNO DEI CAGNETTI DI ALDA FENDI HA AZZANNATO UNO DEI MONSIGNORI (CHE NON HA AVUTO PAROLE BENEDICENTI) _ IL DAGOREPORT