sgarbi pino pascali

SGARBI E TAROCCHI - IL CRITICO D'URTO E' NEI GUAI CON I PRESUNTI FALSI DI GINO DE DOMINICIS E ALLORA LA BUTTA LA': ''CHI DICE SE L'OPERA È VERA O FALSA? NON CERTO IL PERITO DEL TRIBUNALE'' -  ''L'UNICO CHE PUÒ DIRE SE L’OPERA È AUTENTICA È LO STESSO ARTISTA CHE L'HA REALIZZATA. IL DIRITTO DI ATTESTAZIONE DELL' AUTENTICITÀ NON SPETTA NEPPURE AGLI EREDI'' (E CHI LA COMPRA SE LA PRENDE IN QUEL POSTO...)

Vittorio Sgarbi per “il Giornale”

 

sgarbi

Ai lettori che si sono appassionati al tema delle attribuzioni delle opere d' arte e relative perizie, e delle diverse capacità degli esperti chiamati dai tribunali (spesso assoluti incompetenti, pronti a vaneggiare indifferentemente su Modigliani come su Schifano, su Morandi come su De Dominicis) voglio sottoporre l' ennesima insensatezza di una assoluta, e (lei sì) riconosciuta inesperta, che si è pronunciata per la inautenticità di una opera di Pino Pascali (1935-68), pittore così sofisticato da non poter essere giudicato da persone che non abbiano lunga confidenza con la sua complessa esperienza estetica.

 

Esiste anche un rischio: che, con una dichiarazione improvvida e leggera, non si confonda solo una opera vera con una falsa, ma si rischi di perderla. Ecco infatti l' imprevedibile paradosso: se dichiarato falso, il Cannone di Pino Pascali, di cui è in discussione l' autenticità, verrà distrutto.

 

pino pascali

Sarà, cioè, eliminata un' opera d' arte degli anni Sessanta come accertato dalle analisi diagnostiche sinora condotte - di straordinaria potenza e genialità, anticipatrice di soluzioni che caratterizzeranno la produzione successiva di Pascali, cui la stessa Maria Stella Margozzi («esperta» del tribunale senza alcuna specifica competenza su Pascali) attribuisce una indiscutibile «forza pittorica», tanto da proporre un peraltro superficiale paragone con Burri. La sua dichiarazione di non autenticità, con tutto ciò che di irrimediabile implica per il Cannone di Pino Pascali, è affidata a una perizia priva di fondamento documentale e autorevolezza scientifica.

 

E certo nessun conforto alle tesi sostenute dall' inesperta può venire da una analisi del Cannone effettuata con il solo ausilio di una lente di ingrandimento. Non è dimostrabile da nessuno che il Cannone sia frutto di un' imitazione del modus operandi di Pascali, ovvero di una mano diversa da quella che in epoca successiva ha compiuto il riconosciuto Ciclo delle armi.

 

pino pascali

Pino Pascali, come altri artisti della sua epoca, era un geniale sperimentatore e, come tale, difficilmente classificabile e riconoscibile per stereotipi. Nel caso di un artista così difficile sarebbe stata prova di onestà intellettuale riconoscere l' inadeguatezza o la insufficienza degli studi inerenti la prima produzione di Pino Pascali e l' ineludibile necessità di un approfondimento, prima di pronunciarsi su una materia così scivolosa.

 

A questo proposito, ancora, l' inesperta nominata dal tribunale avrebbe dato prova di responsabilità, nel giudizio, se avesse tenuto nella dovuta considerazione la perizia di Augusta Monferini, che, con la sua esperienza e storica frequentazione dell' artista, ha confermato l' attribuzione del Cannone a Pascali. Con quale equilibrio può il tribunale accettare la perizia di una confusa «esperta» contro quella che fu la direttrice della Galleria d' arte moderna di Roma che accolse nel museo le opere dell' artista, suo coetaneo, conosciuto e frequentato?

GINO DE DOMINICIS IL GUERRIERO

 

La considerazione, poi, che il Cannone di sia falso «perché non fa ridere» è inconsistente; o, meglio, risibile. Questa è, nella sostanza, la sola argomentazione avanzata a sostegno della non autenticità dell' opera. Ma se ci si volesse calare nella esigenza ludica evocata dalla Margozzi, ricercando il carattere ironico della rappresentazione, eccolo farsi strada nel Cannone, argutamente celato sotto la scorza ferrigna della macchina bellica.

gino de dominicis

 

Cito le parole della stessa: «Il Cannone con il suo essere fatto a imitazione del ferro vuole effettivamente dare l' impressione di essere un' arma attiva»: peccato, però, che l' arma in questione sia puntata in una direzione, mentre gli squarci che costituirebbero gli «effetti della sua azione bellica» appaiano dietro di essa. Pascali qui davvero mette a punto una sorta di macchina celibe di duchampiana memoria, un giocattolo inutile, inoffensivo perché non può sparare. La potenza distruttrice del cannone viene vanificata dalla mancanza di precisione del congegno... Ecco dunque quell' ambiguità giocosa che, nella istanza della Margozzi, costituirebbe un aspetto immanente al mondo creativo di Pascali.

vittorio sgarbi

 

Che dire poi del fatto che il Cannone sarebbe falso perché di «sospetta storicità», perché le sue «patenti» sono state acquisite in un tempo troppo breve rispetto al periodo di esecuzione (1965-1966), ossia dal 2011 (data di archiviazione) al 2015 (data di vendita)? Un' affermazione stravagante e priva di fondatezza. Che il perito, anziché sbandierare le sue asserzioni di correttezza etica, faccia il perito! Senza preconcetti, onestamente. E là dove è impossibile dichiarare un' opera falsa, per l' assenza di elementi inconfutabili, ammetta umilmente l' impossibilità di giudicarla.

fabio sargentini

 

 

Va inoltre aggiunto un dato clamoroso: che, da oggi, nessun tribunale chiamato a pronunciarsi su questa materia, può ignorare. La sezione specializzata in materia d' Impresa del Tribunale di Roma, con la recente sentenza n. 13461 del 26 giugno 2019, ha dichiarato inammissibile la domanda finalizzata al mero accertamento della non autenticità di un' opera d' arte. Il collegio giudicante ha accolto pienamente l' eccezione sollevata dalla difesa circa l' inesistenza nell' ordinamento italiano di un autonomo «diritto all' autenticazione», nonché l' assenza di un potere declaratorio di autentica, configurabile in capo all' autorità giudiziaria, affermando che «l' azione di accertamento non può avere ad oggetto, salvo i casi eccezionalmente previsti dalla legge, una mera situazione di fatto, ma deve tendere all' accertamento di un diritto che sia già sorto, in presenza di un pregiudizio attuale e non meramente potenziale».

gino de dominicis

 

Ciò significa che è possibile richiedere all' autorità giudiziaria l' emissione di un provvedimento volto ad acclarare determinate circostanze di fatto, a condizione che queste comportino un vantaggio o una lesione concreta ed attuale, e non potenziale, all' interesse sostanziale che la parte deduce in giudizio.

 

L' unico soggetto deputato a stabilire l' autenticità di un' opera d' arte, ha rimarcato il Tribunale, è l' artista che l' ha realizzata. Il diritto di attestazione dell' autenticità non spetta neppure agli eredi. Alla morte dell' artista l' autenticità delle opere può essere oggetto di vari expertise, che possono essere da chiunque rilasciati nel l' esercizio di un diritto alla libera manifestazione del pensiero (art. 21 della Costituzione).

pino pascali 02

 

E non si intende perché dovrebbe prevalere la perizia di un esperto, senza specifica competenza, scelto a caso dal tribunale.

 

Procedere, pertanto, a un accertamento in termini di verità in sede giudiziale si concretizzerebbe solo nel conferimento di maggiore valore a un determinato parere a discapito di un altro, producendo così un' alterazione delle peculiari dinamiche che contraddistinguono il mercato dell' arte. E una violazione grave della libertà di opinione e del diritto di errore, in buona fede, senza dolo, sempre garantiti dall' art. 21 della Costituzione.

E adesso, pover' uomo?

Fabio Sargentini

sgarbi

Ultimi Dagoreport

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)

giancarlo giorgetti luigi lovaglio milleri francesco gaetano caltagirone

SUL CASO MPS-MEDIOBANCA, L'ARTICOLO-BOMBA DEL GIORNO È SUL "CORRIERE", DA CUI SI EVINCE CHE LE DICHIARAZIONI RILASCIATE ALLA CONSOB DA CALTAGIRONE E DAL MINISTRO GIORGETTI SONO IN APERTO CONTRASTO - E’ LO STESSO IMPRENDITORE ROMANO AD AMMETTERE CHE IL MINISTRO LEGHISTA SONDÒ ALCUNI POTENZIALI INVESTITORI NELLE SETTIMANE PRECEDENTI ALLA OSCURA “GARA” CHE FECE INTASCARE IL 15% DI MPS, IN MANO AL TESORO, AL QUARTETTO DELFIN-CALTAGIRONE-ANIMA-BPM - UNA VERSIONE IN APERTO CONFLITTO CON QUELLA DI GIORGETTI, CHE IL 29 LUGLIO 2025 ALLA CONSOB DISSE: “NON C’È STATA ALCUNA INTERLOCUZIONE, CONTATTO O SCAMBIO” - A QUESTO PUNTO, CHI RISCHIA DI FINIRE NEI GUAI CON LA PROCURA DI MILANO NON SONO SOLO I “FURBETTI DEL CONCERTINO”, MA LA STESSA CONSOB GUIDATA DA PAOLO SAVONA CHE, COME AUTORITÀ DI VIGILANZA DEL MERCATO FINANZIARIO, NON HA RILEVATO NEL SUO DOCUMENTO DI “ASSOLUZIONE” SULLA PRESUNTA CONCERTAZIONE DEI CALTA-MELONI, NESSUNA DISCORDANZA TRA LE DICHIARAZIONI DI CALTAGIRONE E DI GIORGETTI…

la scala opera attilio fontana ignazio la russa daniela santanche santanchè matteo salvini

A PROPOSITO DI… QUANTO PIACE LA MATRICIANA ROMANA - IL FORFAIT DELLE ISTITUZIONI ALLA PRIMA DELLA SCALA, IVI COMPRESO LA SECONDA CARICA DELLO STATO, IL SICULO-MILANESE IGNAZIO LA RUSSA, HA SPINTO IL GOVERNATORE DEL PIRELLONE LOMBARDO, ATTILIO FONTANA, INDOSSATI I PANNI DI NOVELLO ALBERTO DA GIUSSANO A DICHIARARE: “ANCHE SE TUTTI APPREZZIAMO LA MATRICIANA, IL NORD DÀ FASTIDIO” – DÀ COSÌ FASTIDIO CHE NEL GOVERNO DELLA “PULZELLA” DELLA GARBATELLA, SIEDONO BEN 6 MINISTRI “LUMBARD” SU 24. E BEN 5 SONO DELLA LEGA – A RISPONDERE A FONTANA, CI HA PENSATO IL RODOMONTE DEL CARROCCIO, SALVINI: “TRA UNA MATRICIANA E UNA CARBONARA TROVI I SOLDI PER SISTEMARE LE CASE POPOLARI”…