balena

IL SALTO DEL BESTIONE – CHIUDETE LE VALIGIE E VOLATE CON LA FANTASIA FINO ALL’ISOLETTA DI NOSY BE, A NORD OVEST DEL MADAGASCAR, PER ASSISTERE ALLE MERAVIGLIOSE ACROBAZIE DELLE BALENE: L’ISOLA, CHE NEL 1729 HA RISCHIATO DI FINIRE IN MANO AI SAVOIA, È IL PUNTO DI PARTENZA PER ASSISTERE AI COLPI DI CODA SULLA SUPERFICIE DELLE ONDE E L’USCITA DI SLANCIO DALL’ACQUA IN VERTICALE – MA A COSA SONO DOVUTI QUESTI SALTI? I MASCHI USANO… VIDEO

 

Luigi Grassia per "www.lastampa.it"

 

balena 1

Se guardate una carta geografica, a Nord Ovest del Madagascar scoprite l’isoletta di Nosy Be, e non distante un’altra che si chiama Nosy Iranja; si tratta di due paradisi tropicali, ma oggi anziché guardare verso le spiagge, le palme e la terraferma puntiamo il radar sul tratto di mare fra le due Nosy, che nella stagione giusta è una zona di intenso transito delle balene.

 

Noi ci siamo stati nel settembre di qualche anno fa, e di balene che saltavano fuori dall’acqua (con vigorose prestazioni ginniche, rumorosissime spanciate e altissimi spruzzi) ne abbiamo viste a gogò. Anche il prossimo settembre sarà periodo di migrazione dei cetacei, per quanto sia improbabile che molti italiani ne vogliano o possano approfittare, in questo 2020 traumatizzato dal coronavirus.

 

BALENA DELFINO

Ma facciamo la cronaca dei tempi normali, quelli che sono stati e che certamente torneranno a essere. Nella zona degli incontri con le balene si arriva, come abbiamo fatto noi, a bordo di un piccolo motoscafo veloce, che si muove fra Nosy Be e Nosy Iranja in un’ora e mezza.

 

Avvicinarsi alle balene è un po’ avventuroso, ma non pericoloso se non si va proprio loro addosso; in effetti, più che delle balene c’è più da preoccuparsi del pilota, che fa apposta a cavalcare le onde più alte a tutto motore e poi a planare nel modo più violento possibile sulla superficie del mare. Che botte, speriamo bene per la schiena. Per fortuna l’intrepido si dà una calmata in prossimità di un numeroso branco di balene. E ci permette di ammirarle con agio.

 

balena 2

Non c’è bisogno di andare a stuzzicarle da vicinissimo, perché grandi e grosse come sono risultano ben visibili anche a distanza di sicurezza. Già quando sono tranquille e discrete si fanno ammirare per gli altissimi zampilli d’acqua che spruzzano dagli sfiatatoi dorsali, formando archi liquidi molto eleganti;

 

ma quando poi le balene sono vivaci e si sentono davvero in vena di esibizioni, ne fanno proprio di tutti i colori: il loro repertorio comprende, in crescendo, il colpo di coda sulla superficie delle onde con grande effetto «splash», oppure l’uscita di slancio dall’acqua in verticale, per metà o due terzi della lunghezza del corpo, oppure (massimo della spettacolarità) un’acrobazia che a cui ci hanno abituato, negli acquari come quelli di Genova, di Miami e di San Diego, i piccoli e leggeri delfini, ma che non avremmo immaginato possibile per pachidermi del mare come le balene: il salto fuori dall’acqua con tutto o quasi tutto il corpaccione in volo, e la ricaduta finale col botto di pancia, di fianco, oppure (il top per chi guarda) di schiena. 

balena 3

 

Perché le balene fanno così? I motivi sono vari. Tanto per cominciare, queste prestazioni ginniche sono fra i mezzi con cui i maschi impressionano le femmine e le convincono all’accoppiamento; la seduzione non è visiva, dato che mentre una balena salta fuori dall’acqua, tutte le altre (in linea di massima) sono sotto la superficie, e perciò non vedono niente; l’effetto destinato a fare davvero impressione è quello sonoro, cioè il botto (come un colpo di cannone) che risulta tanto più forte quanto più deciso è stato lo slancio fuori dall’acqua, a testimoniare la potenza del maschio autore dell’impresa. Sei forte papà.

balena 5

 

Tuttavia, la riproduzione non spiega tutto: le balene saltano anche quando non è stagione degli amori. Forse nel loro comportamento c’è un libero elemento di gioco - e questo è tipico degli animali più intelligenti, che non si comportano come robot ma si dilettano anche in attività ludiche. Si ipotizza pure che i pesanti impatti sull’acqua disturbino i parassiti della pelle delle balene e che lo choc costringa questi fastidiosi esserini a mollare la presa. E di certo il rumore dei boati si può sentire a decine di chilometri di distanza (si sa che sott’acqua le onde sonore si propagano persino meglio che nell’aria) e questo aiuta i branchi di balene a riunirsi quando le tempeste li disperdono su grandi tratti di mare; è come se l’autore del salto mandasse il messaggio “venite tutte qui, adunata”. Comunque nel giorno della nostra esplorazione fra Nosy Be e Nosy Iranja il tempo era splendido, niente tempeste. Eppure le balene saltavano a più non posso.

balena 4

 

Non resistiamo alla tentazione di dedicare un paragrafo a Nosy Iranja, dove c’è il mare più bello del mondo. Una lingua di sabbia bianchissima unisce le due porzioni di terra che compongono l’isola, poi col passare delle ore l’oceano si alza di 4 metri e mezzo e sommerge, fino a farlo sparire, questo candido ponticello naturale (come a Mont Saint-Michel in Normandia). Per centinaia di metri, ai due lati del passaggio, si distende un fondale bianco di conchiglie sbriciolate nei millenni, che riflette una luce turchese.

 

nosy iranja

Chi nuota in queste acque ha l’impressione di stare in una mega-piscina illuminata dal basso. Arrivano le onde color turchese acceso, e l’incredulità e la meraviglia si rinnovano a ogni istante; se siete in coppia, come ci è capitato, incrocerete tante volte lo sguardo l’uno dell’altra dicendo “non ci posso credere!” o vi guarderete senza bisogno di dirlo. Nel frattempo, grandi tartarughe d’acqua nuotano lì attorno a pochi metri. 

balena 2

 

A Nosy Be si gusta anche un po’ di storia: vi si può visitare l’antico centro di Marodoka, con alcuni resti monumentali indiani, islamici e locali. La cultura del Madagascar ha subìto meno colpi di quella di altri Paesi colonizzati, perché la colonizzazione è stata tardiva e breve. A parte un paio di presidi militari, l’isola è stata annessa dalla Francia molto tardi, solo alla fine dell’Ottocento. Questo ha lasciato respiro alle popolazioni locali, ma ha avuto anche una conseguenza paradossale: le coste del Madagascar, non essendo presidiate da guarnigioni regolari, sono diventate terra di nessuno, e così si sono trasformate (per generazioni) in un ricettacolo di pirati europei e americani. 

balena 1

 

Quando l’abbiamo visitata qualche anno fa, non sapevamo niente di tutto questo, e solo in seguito abbiamo appreso che attorno al 1720 il Madagascar ha rischiato di diventare uno dei regni dei Savoia. I pirati locali proposero a Vittorio Amedeo II, già re di Sardegna, di proclamarsi anche re del Madagascar, garantendogli un’entusiastica obbedienza, e chiedendogli in cambio una sola cosa, cioè che re Vittorio Amedeo li elevasse al rango di suoi corsari; così lui avrebbe guadagnato un vasto possedimento, senza spese (perché alla difesa avrebbero provveduto i corsari) mentre i corsari, non più pirati, sarebbero stati trattati secondo le leggi di guerra se fossero stati catturati da nemici, e non avrebbero più rischiato l’impiccagione come volgari predoni del mare.

 

balena

Alla fine l’occasione sfumò, ma questa storia ci ha così intrigato che ne abbiamo scritto un libro, documentato con carte degli Archivi di Stato di Torino e di Cagliari, “Savoia corsari e re del Madagascar”, appena pubblicato da Mimesis. Le balene, nel frattempo, hanno continuato le loro evoluzioni di sempre.

BALENA ANTARTIDEbalena

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...