file a fiumicino per i tamponi

IL TAMPONE COL BUCO - LUNGHE FILE A FIUMICINO SOTTO IL SOLE PER I TAMPONI OBBLIGATORI (DA OGGI), MA IN ITALIA OLTRE AL DANNO DELL'ATTESA SCOMODA NON PUÒ MANCARE LA BEFFA: NESSUN CONTROLLO A MILANO, BERGAMO E NAPOLI. ''È FERRAGOSTO PER TUTTI, STIAMO FACENDO IL POSSIBILE'', DICONO DALLA LOMBARDIA. DOVE SE SI CHIEDE UN TAMPONE, LO FANNO A SETTEMBRE, E ORA MIGLIAIA DI TURISTI INTASERANNO I LABORATORI

 
Step 3: Place this code wherever you want the plugin to appear on your page.

#rientro dall'estero Anche cercando di fare dei tamponi privatamente, i tempi si sono allungati fino a settembre in...

Pubblicato da Andrea Giuricin su Domenica 16 agosto 2020

 

 

Andrea Giuricin, esperto di trasporti, su Facebook:

 

#rientro dall'estero

Anche cercando di fare dei tamponi privatamente, i tempi si sono allungati fino a settembre in #Lombardia.

Ora è chiaro che non solo la legge di fare il tampone obbligatorio dal rientro da #Spagna, #Grecia, #malta e #croazia (non si capisce perché la Francia non sia inclusa che ha dati peggiori alla Grecia) entro 48 h é inattuabile, ma provocherà anche dei danni nelle prossime settimane.

Come, vi chiederete?

 

Il servizio sanitario lombardo non riuscirà a fare i tamponi quando ne avrà veramente bisogno e per chi ne avrà veramente bisogno in Lombardia.

La #Politica fa una legge senza che ci si sia preparati logisticamente e il risultato rischia di essere molto pericoloso.

 

Liberi, oltre le illusioni

 

 

 

Leonard Berberi per www.corriere.it

 

Migliaia di passeggeri hanno lasciato questo fine settimana gli aeroporti — e i porti — italiani senza essere stati sottoposti al tampone per verificare l’eventuale contagio da Covid-19 pur provenendo dai quattro Paesi europei a rischio (Grecia, Spagna, Croazia e Malta).

 

Toccherà a loro auto-segnalarsi agli uffici territoriali in attesa del test.

 

Quattro giorni dopo l’ordinanza del ministro della Salute — e mentre i casi di contagio, in Italia, continuano a salire, così come in altri Paesi non inseriti nella lista del ministero, a partire dalla Francia — le Regioni si muovono in ordine sparso, mentre negli scali le autorità sanitarie locali cercano di capire come attrezzarsi per le analisi da effettuare a un esercito di vacanzieri di rientro dalle ferie.

 

 

 

Dove si fanno i test

Negli aeroporti di Roma Fiumicino — dove i primi tamponi sono stati effettuati domenica 16 agosto — e Ciampino sono state allestite le aree dedicate per i test Covid-19. La zona riservata agli esami a Fiumicino secondo AdR — la società di gestione — «può ospitare fino a 480 passeggeri contemporaneamente», mentre a Ciampino «sono presenti 3 box su una superficie di circa 150 metri quadrati». Negli aeroporti in Veneto — a partire da quelli di Venezia e Verona — hanno iniziato a controllare lo stato di salute dei viaggiatori già a Ferragosto, così come a Pescara e Perugia, mentre a Bologna sarà avviata quella che viene definita una «sperimentazione» nei prossimi giorni.

 

 

Dove non si fanno

Ma altrove le decisioni regionali non prevedono i test agli arrivi degli aeroporti locali. Per ora non si faranno tamponi negli aeroporti pugliesi di Bari e Brindisi: i tamponi ai turisti e italiani che arrivano da Malta, Spagna, Grecia e Croazia dovranno essere effettuati non prima di 72 ore dal momento dell’arrivo, anziché entro 48 ore come stabilisce l’ordinanza ministeriale. Chi sbarca a Napoli dovrà porsi in auto-isolamento in attesa dell’appuntamento per recarsi nei centri appositi, mentre chi atterra a Genova deve auto-segnalarsi alle autorità sanitarie locali.

 

Milano Malpensa, Linate e il caso Lombardia

Ma è la Lombardia — di gran lunga la Regione più colpita dall’epidemia — ad attirare l’attenzione maggiore. Chi arriva negli aeroporti di Milano Malpensa, Linate e Bergamo-Orio al Serio il tampone dovrà andarselo a fare fuori dagli scali ed «entro 48 ore dall’arrivo in Italia se non ha un tampone negativo effettuato nelle 72 ore prima della partenza». Anche se domenica pomeriggio in Regione Lombardia stanno pensando di allestire entro mercoledì «in prossimità degli scali di Linate e Malpensa delle postazioni, coinvolgendo anche strutture ospedaliere, per l’esecuzione dei tamponi».

 

I tre scali lombardi sono tra i principali punti di transito d’Italia (Malpensa è il secondo nel Paese, Bergamo è il terzo e Linate è nella top ten). I passeggeri dovranno così contattare l’Agenzia di tutela della salute di riferimento per segnalare il rientro in Italia. Ma come segnalano diversi utenti sui social è quasi impossibile mettersi in contatto con un operatore: come scritto qui, né le Ats in chiave regionale, né il personale di Usmaf per il ministero hanno personale a disposizione per il monitoraggio agli arrivi. «È Ferragosto per tutti, stiamo facendo il possibile», ha detto ieri il direttore generale Welfare Marco Trivelli, «il messaggio che vogliamo dare è che non stiamo vivendo una situazione di emergenza. Che chi entra in Lombardia oggi entra in una delle zone più sicure d’Europa. È importante registrarsi anche senza l’ansia di essere sottoposti a tampone il giorno stesso». Nell’ultima settimana censita, quella tra il 2 e il 9 agosto, dei 539 casi di contagi accertati, 273 sono però, riferibili a rientri dall’estero.

 

 

L’ordinanza

L’ordinanza del ministro Roberto Speranza — firmata il 12 agosto — prevede l’obbligo «di sottoporsi ad un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell’arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile», oppure «entro 48 ore dall’ingresso nel territorio nazionale presso l’azienda sanitaria locale di riferimento» per chi intende fare ingresso in Italia e «nei quattordici giorni antecedenti ha soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna». «In attesa di sottoporsi al test — prosegue l’ordinanza — le persone sono sottoposte all’isolamento fiduciario presso la propria abitazione o dimora».

 

I numeri lombardi

L’Ats di Milano spiega di aver ricevuto in questi giorni circa 5 mila prenotazioni per i tamponi: l’esecuzione dei test è già cominciata, ma dato l’alto numero si pensa di dirottare gli accertamenti nelle varie strutture «drive through» presenti in alcuni ospedali. In quello di Seriate, poco distante dall’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, in un giorno e mezzo sono già stati eseguiti circa 900 tamponi (500 già refertati) con lunghe code che sono state smaltite. Anche altri ospedali della Bergamasca eseguono i tamponi senza prenotazioni e col sistema della «autopresentazione».

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?