franco di mare

AMIANTO, CHE PIANTO! - NEL 2021 L'ITALIA È IL PAESE EUROPEO CHE HA REGISTRATO IL NUMERO PIÙ ALTO DI DECESSI A CAUSA DEL MESOTELIOMA (518), IL TIPO DI CANCRO COLLEGATO ALL'ESPOSIZIONE ALL'AMIANTO CHE HA UCCISO FRANCO DI MARE - NELLO STESSO ANNO, IN UE, I MORTI A CAUSA DI QUESTA PATOLOGIA SONO STATI 2380: DOPO IL NOSTRO PAESE CI SONO LA GERMANIA (400) E LA FRANCIA (329) - NEL 2021 SONO STATI RICONOSCIUTI 1.409 NUOVI CASI DI MESOTELIOMA - CHE COS'E' LA MALATTIA CHE ATTACCA LA 'CAMICIA' CHE RIVESTE GLI ORGANI...

Articoli correlati

COS'E IL MESOTELIOMA, IL TUMORE CHE HA UCCISO FRANCO DI MARE - MELANIA RIZZOLI: \'ATTACCA LA...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

1. IN ITALIA IL NUMERO PIÙ ALTO UE DI MORTI PER MESOTELIOMA - EUROSTAT SU DATI 2021, 518 DECESSI SUI 2.380 TOTALI

 

franco di mare a che tempo che fa 3

(ANSA) - Nel 2021, l'Ue ha registrato 2.380 decessi prevenibili per mesotelioma, un tipo di cancro collegato all'esposizione all'amianto, che si sviluppa nel sottile strato di tessuto che ricopre molti degli organi interni, noto come mesotelio. I sintomi del mesotelioma tendono a svilupparsi gradualmente nel tempo.

 

In genere non compaiono fino a diversi decenni dopo l'esposizione all'amianto. Il numero è in costante calo dal 2013, quando era pari a 3.341 (-961 decessi). A livello nazionale, l'Italia ha registrato il numero più alto di decessi per mesotelioma (518), seguita da Germania (400) e Francia (329). Ai minimi a Cipro ed Estonia (2).

 

AMIANTO

Ai minimi dopo i 2 decessi di Cipro ed Estonia, hanno registrato 3 morti ciascuno Malta e Lussemburgo. Il mesotelioma, sottolinea l'istituto di statistica europeo, è considerato principalmente un tumore professionale (tumore causato dall'esposizione a fattori cancerogeni nell'ambiente di lavoro, generalmente dovuto a esposizione a lungo termine). Con 13.530 casi tra il 2013 e il 2021, il mesotelioma è stato il secondo tipo più comune di tumore professionale dopo il tumore al polmone (13.944).

 

Nel 2021 sono stati riconosciuti 1.409 nuovi casi di mesotelioma, pari al 43% del totale dei tumori professionali. Ciò rappresenta un aumento di 135 casi rispetto al 2020 (1.274 nuovi casi riconosciuti). Tuttavia, l'incidenza è diminuita di 214 casi rispetto al 2013 (1.623 nuovi casi riconosciuti).

 

franco di mare a che tempo che fa 1

Questa fluttuazione nel numero di casi riconosciuti potrebbe essere in parte attribuibile alla pandemia di COVID-19, che ha avuto un impatto sui servizi pubblici generali e sui sistemi sanitari responsabili del riconoscimento delle malattie professionali nel 2020 e nel 2021. In termini relativi, dal 2013 al 2021 il mesotelioma ha rappresentato circa il 40% dei tumori professionali totali.

 

2. OBESITÀ, DIABETE, COLESTEROLEMIA I FATTORI RISCHIO PER IL CUORE CON STILE DI VITA SANO, EVITABILE 80% DEGLI INFARTI E ICTUS

(ANSA) - ROMA, 26 SET - Obesità, diabete, ipercolesterolemia e ipertensione arteriosa sono tra i principali fattori di rischio nelle malattie cardiovascolari, modificabili attraverso la prevenzione, a cui si aggiungono sedentarietà, fumo ed eccessivo consumo di sale.

AMIANTO

 

Eppure secondo i dati della sorveglianza Passi, nel biennio 2022-2023, solo una piccolissima quota (2%) è del tutto libera dall'esposizione al rischio cardiovascolare noto: complessivamente il 41% degli intervistati, tra 18 e 69 anni, ne presenta almeno 3. Su 100 italiani, 18 riferiscono una diagnosi di ipertensione, 18 di ipercolesterolemia, 35 sono sedentari, 24 fumatori, 43 risultano in eccesso ponderale e meno di 7 persone consumano 5 porzioni di frutta e verdura al giorno (five a day), come raccomandato.

 

AMIANTO

Inoltre, quasi il 5% del campione riferisce una diagnosi di diabete. Agendo sui fattori di rischio cardio-metabolici modificabili, anche attraverso lo stile di vita, l'80% dei decessi legati a queste malattie - le più frequenti sono infarto del miocardio e ictus cerebrale - sarebbe evitabile. Lo ricordano gli esperti dell'Istituto Superiore di Sanità in occasione della Giornata Mondiale del cuore, che si celebra il 29 settembre, promossa dalla World Heart Federation in collaborazione con l'Oms.

 

"Un dato che va letto in senso positivo - dice Rocco Bellantone, presidente dell'Istituto superiore di sanità - perché chiama in causa tutti noi, come medici e come cittadini. Tutti possiamo fare molto per il nostro cuore, i medici e in particolare i medici di medicina generale, in quanto professionisti più prossimi ai pazienti, comunicando con sempre maggiore forza i buoni stili di vita. E come cittadini impegnandoci a prendere nelle nostre mani la nostra salute, praticando la prevenzione".

FRANCO DI MARE - FRONTIERE SPECIALE UCRAINA

 

Le malattie cardiovascolari rappresentano la prima causa di morte in Italia (30,8% di tutti i decessi nel 2021, ultimo dato di mortalità disponibile) con 217 mila decessi. I decessi per le malattie ischemiche del cuore e per le malattie cerebrovascolari sono, rispettivamente, il 27,3% ed il 24,7% del totale dei decessi dovuti alle malattie del sistema circolatorio.

 

I dati preliminari raccolti attraverso l'esame in corso sulla popolazione generale nell'ambito della periodica Italian Health Examination Survey - Progetto cuore condotta dall'Iss, mostrano per il 2023 che i valori medi della valutazione del rischio cardiovascolare sono risultati pari al 6,9% negli uomini e al 2,3% nelle donne.

 

AMIANTO

Grazie al Progetto cuore , condotto dall'Iss, è ora online un 'calcolatore' del rischio, un sistema che permette in poche mosse di valutare la propria probabilità di avere un infarto del miocardio o un ictus nei successivi 10 anni raggiungibile all'indirizzo www.cuore.iss.it/valutazione/calc-rischio

 

Ultimi Dagoreport

andrea orcel gaetano caltagirone carlo messina francesco milleri philippe 
donnet nagel generali

DAGOREPORT - COSA FRULLAVA NELLA TESTA TIRATA A LUCIDO DI ANDREA ORCEL QUANDO STAMATTINA ALL’ASSEMBLEA GENERALI HA DECISO IL VOTO DI UNICREDIT A FAVORE DELLA LISTA CALTAGIRONE? LE MANGANELLATE ROMANE RICEVUTE PER L’OPS SU BPM, L’HANNO PIEGATO AL POTERE DEI PALAZZI ROMANI? NOOO, PIU' PROBABILE CHE SIA ANDATA COSÌ: UNA VOLTA CHE ERA SICURA ANCHE SENZA UNICREDIT, LA VITTORIA DELLA LISTA MEDIOBANCA, ORCEL HA PENSATO BENE CHE ERA DA IDIOTA SPRECARE IL SUO “PACCHETTO”: MEJO GIRARLO ALLA LISTA DI CALTARICCONE E OTTENERE IN CAMBIO UN PROFICUO BONUS PER UNA FUTURA PARTNERSHIP IN GENERALI - UNA VOLTA ESPUGNATA MEDIOBANCA COL SUO 13% DI GENERALI, GIUNTI A TRIESTE L’82ENNE IMPRENDITORE COL SUO "COMPARE" MILLERI AL GUINZAGLIO, DOVE ANDRANNO SENZA UN PARTNER FINANZIARIO-BANCARIO, BEN STIMATO DAI FONDI INTERNAZIONALI? SU, AL DI FUORI DEL RACCORDO ANULARE, CHI LO CONOSCE ‘STO CALTAGIRONE? – UN VASTO PROGRAMMA QUELLO DI ORCEL CHE DOMANI DOVRA' FARE I CONTI CON I PIANI DELLA PRIMA BANCA D'ITALIA, INTESA-SANPAOLO…

donald trump ursula von der leyen giorgia meloni

DAGOREPORT - UN FACCIA A FACCIA INFORMALE TRA URSULA VON DER LEYEN E DONALD TRUMP, AI FUNERALI DI PAPA FRANCESCO, AFFONDEREBBE IL SUPER SUMMIT SOGNATO DA GIORGIA MELONI - LA PREMIER IMMAGINAVA DI TRONEGGIARE COME MATRONA ROMANA, TRA MAGGIO E GIUGNO, AL TAVOLO DEI NEGOZIATI USA-UE CELEBRATA DAI MEDIA DI TUTTO IL MONDO. SE COSÌ NON FOSSE, IL SUO RUOLO INTERNAZIONALE DI “GRANDE TESSITRICE” FINIREBBE NEL CASSETTO, SVELANDO IL NULLA COSMICO DIETRO AL VIAGGIO ALLA CASA BIANCA DELLA SCORSA SETTIMANA (L'UNICO "RISULTATO" È STATA LA PROMESSA DI TRUMP DI UN VERTICE CON URSULA, SENZA DATA) - MACRON-MERZ-TUSK-SANCHEZ NON VOGLIONO ASSOLUTAMENTE LA MELONI NEL RUOLO DI MEDIATRICE, PERCHÉ NON CONSIDERANO ASSOLUTAMENTE EQUIDISTANTE "LA FANTASTICA LEADER CHE HA ASSALTATO L'EUROPA" (COPY TRUMP)...

pasquale striano dossier top secret

FLASH – COM’È STRANO IL CASO STRIANO: È AVVOLTO DA UNA GRANDE PAURA COLLETTIVA. C’È IL TIMORE, NEI PALAZZI E NELLE PROCURE, CHE IL TENENTE DELLA GUARDIA DI FINANZA, AL CENTRO DEL CASO DOSSIER ALLA DIREZIONE NAZIONALE ANTIMAFIA (MAI SOSPESO E ANCORA IN SERVIZIO), POSSA INIZIARE A “CANTARE” – LA PAURA SERPEGGIA E SEMBRA AVER "CONGELATO" LA PROCURA DI ROMA DIRETTA DA FRANCESCO LO VOI, IL COPASIR E PERSINO LE STESSE FIAMME GIALLE. L’UNICA COSA CERTA È CHE FINCHÉ STRIANO TACE, C’È SPERANZA…

andrea orcel francesco milleri giuseppe castagna gaetano caltagirone giancarlo giorgetti matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - IL RISIKONE È IN ARRIVO: DOMANI MATTINA INIZIERÀ L’ASSALTO DI CALTA-MILLERI-GOVERNO AL FORZIERE DELLE GENERALI. MA I TRE PARTITI DI GOVERNO NON VIAGGIANO SULLO STESSO BINARIO. L’INTENTO DI SALVINI & GIORGETTI È UNO SOLO: SALVARE LA “LORO” BPM DALLE UNGHIE DI UNICREDIT. E LA VOLONTÀ DEL MEF DI MANTENERE L’11% DI MPS, È UNA SPIA DEL RAPPORTO SALDO DELLA LEGA CON IL CEO LUIGI LOVAGLIO - DIFATTI IL VIOLENTISSIMO GOLDEN POWER DEL GOVERNO SULL’OPERAZIONE DI UNICREDIT SU BPM, NON CONVENIVA CERTO AL DUO CALTA-FAZZO, BENSÌ SOLO ALLA LEGA DI GIORGETTI E SALVINI PER LEGNARE ORCEL – I DUE GRANDI VECCHI DELLA FINANZA MENEGHINA, GUZZETTI E BAZOLI, HANNO PRESO MALISSIMO L’INVASIONE DEI CALTAGIRONESI ALLA FIAMMA E HANNO SUBITO IMPARTITO UNA “MORAL SUASION” A COLUI CHE HANNO POSTO AL VERTICE DI INTESA, CARLO MESSINA: "ROMA DELENDA EST"…