attilio fontana luca zaia

E ANCHE STAVOLTA IL VENETO FA IL MAZZO A TUTTI - TEST SIEROLOGICI PER IDENTIFICARE GLI ANTICORPI AL VIRUS? LA REGIONE DI ZAIA È GIÀ PARTITA DA GIORNI, E INIZIERÀ CON I 54MILA DIPENDENTI DELLA SANITÀ E DELLE CASE DI RIPOSO, POI A TUTTI GLI ALTRI - ESISTONO TEST RAPIDI ED ECONOMICI CHE DANNO LA RISPOSTA IN 10 MINUTI MA POCO AFFIDABILI - PER QUELLI PIÙ COMPLESSI E COSTOSI SONO SOLO 36 I LABORATORI PUBBLICI (IN 11 REGIONI) CHE SI STANNO ORGANIZZANDO

Marzio Bartoloni per www.ilsole24ore.com

 

La fase due, quella della riapertura graduale dell’Italia, potrebbe passare per un test di massa per scoprire chi si è già immunizzato perché ha già avuto il Covid 19 e magari neanche se ne accorto. Per ora è solo una ipotesi, ma il Governo ci sta lavorando e aspetta che i tecnici del Comitato scientifico possano validare i test sierologici, molti ancora non proprio affidabili. Si tratta di esami rapidi del sangue che identificano la presenza di anticorpi al virus e quindi se il contagio è già avvenuto con la conseguente immunizzazione.

 

Test in attesa di linee guida

LUCA ZAIA CON LA MASCHERINA

Questi test potranno aiutare a comprendere per esempio quante siano state le persone hanno avuto il virus in Italia, oltre ai casi diagnosticati.

Soprattutto nella fase della riapertura diventa importante individuare chi ha avuto l'infezione, ma senza sintomi o con sintomi così lievi da non avere avuto la diagnosi. Lo scopo è quello di definire se una persona è stata colpita dal virus, anche inconsapevolmente, e quindi per un certo periodo di tempo è immune.

 

Dati cruciali se si vuole ripartire. Tanto è vero che il ministro degli Affari regionali, Francesco Boccia anche di fronte alle iniziative fai da te di varie Regioni ha chiarito che servono con urgenza delle linee guida chiare:  «È illusorio pensare a un mondo senza positivi tra un mese». «Le linee guida sanitarie devono essere decise dal Comitato scientifico - aggiunge Boccia - per cui auspico linee guida urgenti sui test». Il Comitato in effetti ci sta lavorando e potrebbe esprimersi proprio in questi giorni.

 

Il Veneto fa da battistrada

ZAIA E ATTILIO FONTANA

In attesa delle indicazioni del Governo le Regioni si sono portate avanti. E come già avvenuto con la campagna dei tamponi a tappeto anche questa volta è stato il Veneto a fare da battistrada partendo ufficialmente nei giorni scorsi. «Per noi in Veneto il test sierologico è l’ultima frontiera. Eravamo conosciuti come quelli dei tamponi (ne abbiamo fatti 105.000), poi per i test con i kit rapidi, e adesso avremo questa ulteriore evoluzione, più probante scientificamente, con la validazione delle Università di Padova e Verona», ha spiegato il governatore Luca Zaia.

 

test polpastrello per coronavirus

Che si dice convinto che una volta sperimentata e validata l’operazione «con i 54mila dipendenti della sanità e con le case di riposo» questi test sierologici siano estendibili «a tutti gli altri»: « Pensate ai lavoratori - sottolinea Zaia - che posso avere la certificazione perché da immunizzati posso andare via tranquilli». E non è un caso che già diverse aziende - dalla Ducati alla Ima - stiano pensando di impiegarli con i propri dipendenti al momento delle riaperture delle fabbriche.

 

Le altre Regioni

Nell’ultima frontiera, per battere il virus in tempi più rapidi, si è lanciata anche l’Emilia Romagna. Da Piacenza a Rimini, lo screening per il Covid-19 verrà effettuato su tutto il personale della sanità e dei servizi socioassistenziali. La Regione sta pensando al dopo pandemia: si farà un'indagine su un campione di popolazione per capire che percentuale di cittadini ha avuto l’infezione e non se n'è accorta. Anche la sanità ligure ha iniziato i test sierologici sul personale sanitario e gli ospiti delle Rsa. E nei prossimi giorni saranno coinvolti anche i donatori di sangue.

 

test immunocromatografico anche per coronavirus

E sempre per gli ospiti delle Rsa il Piemonte ha iniziato uno screening a tappeto col test sierologico. Una serie di monitoraggi sono in corso anche nelle Marche mentre in Puglia si è partiti dagli ospedali. «Siamo nella fase della validazione dei test, stiamo sperimentando diverse tipologie», spiega Pierluigi Lopalco, coordinatore scientifico della task force pugliese per l’emergenza. Ma c’è chi frena come la Lombardia: «Ci atterremo alla scienza», dice il governatore Attilio Fontana.

 

La differenza con i tamponi

Ma che differenza c’è tra i tamponi utilizzati finora per la diagnosi di Covid e questi test sierologici: « Mentre i tamponi forniscono una diagnosi diretta, individuando i frammenti genetici del virus nei campioni prelevati da naso e gola, i test sierologici - spiega Francesco Broccolo, dell’università Bicocca di Milano e direttore del laboratorio Cerba di Milano - forniscono una diagnosi indiretta rivelando la presenza degli anticorpi, ossia se l'infezione sia avvenuta in passato o meno».

 

Esistono test sierologici più rapidi ed economici che danno la risposta in 10 minuti ma meno affidabili e che per questo hanno bisogno di essere validati (l’Oms ne sta valutando addirittura 200); ci sono poi altri test più complessi e costosi, ma più affidabili, per i quali sono al momento 36 i laboratori pubblici di almeno 11 regioni che si stanno organizzando. «Se i test non sono validati il rischio è di avere falsi positivi o falsi negativi. Per esempio il test può risultare falso positivo se una persona è stata infettata da altri virus, come i coronavirus responsabili del raffreddore perché l'analisi non è abbastanza sensibile per distinguere i due agenti infettivi», spiega l’esperto.

ANDREA CRISANTI

 

 

L’affidabilità ancora da verificare

I test rapidi consistono in una sorta di tavoletta di nitrocellulosa nella quale la presenza degli anticorpi viene rivelata dalla comparsa di una barretta colorata: «Sono test semplici ed economici, il cui costo può variare da 12 a 25 euro, ma la cui affidabilità è piuttosto bassa, pari a circa il 30%». La goccia di sangue che viene introdotta su questa sorta di fascetta di nitrocellulosa e, se contiene gli anticorpi, questi reagiscono con l'antigene, ossia con la parte del virus che stimola reazione immunitaria e che si trova sulla fascetta, producendo una striscia colorata.

ANDREA CRISANTI 1

 

Più costosi (circa 70 euro) i test di laboratorio che risultano invece affidabili (oltre il 90%). Come detto sono 11 le regioni già in grado di eseguirli o che stanno richiedendo le autorizzazioni per farlo, per un totale di 36 laboratori. Sono di due tipi gli anticorpi che entrambi i test sono in grado di rilevare, anche se con un livello di precisione molto diverso. Si chiamano Immunoglobuline M e G (IgM e IgG) e sono in grado di indicare se il contagio è avvenuto recentemente (da una settimana) o da più di un mese.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?