maurizio e giovanni fava

PER COMBATTERE LA DEPRESSIONE CI VUOLE FAVA  - I LUMINARI MAURIZIO E GIOVANNI FAVA: "IL SEGRETO PER ESSERE FELICI È L'AMORE" - LA CARRIERA DEI DUE FRATELLI È STATA DEDICATA A COMBATTERE LA MALATTIA DEL NOSTRO TEMPO, UNO DIVENTERÀ DOMANI CAPO DELLA PSICHIATRIA DI HARVARD E L'ALTRO HA INVENTATO UN LA "WELL BEING THERAPY" - "L'ELEMENTO DETERMINANTE PER STARE BENE NON È L’ASSENZA DI PROBLEMI, MA…" 

 

 

Riccardo Luna per “la Repubblica”

maurizio fava 2

 

Perché non siamo più felici? Il professor Maurizio Fava se lo chiede da tutta la vita. Ha 63 anni molto ben portati, è nato a Valdagno, nel Veneto operaio, secondo figlio di un dirigente d' azienda; dopo la laurea a Padova si è trasferito negli Stati Uniti e ormai trentaquattro anni fa a Boston ha preso servizio al prestigiosissimo Massachusetts General Hospital. Non si è più spostato, diventando un' autorità nel campo della cura delle depressione, «la malattia del nostro tempo, colpisce il 5 per cento della popolazione adulta, solo in Italia parliamo di tre milioni di persone».

giovanni fava 2

 

Lui non si azzarda a definirsi felice ma «emozionato e contento », sì: domani, il 1° ottobre, diventa "chief of Psychiatry" di Harvard, che in America è considerato l' eccellenza sul tema. Se c' è una prima linea nella lotta alla depressione, quel fronte sta nell' ufficio di "Mass Gen" di Maurizio Fava. Qui si cerca una risposta alla domanda: perché siamo sempre più depressi?

 

Secondo certi indicatori (mortalità infantile, longevità, povertà assoluta) il mondo non è mai stato così bene in fondo e allora cosa si è inceppato nella nostra mente? «Abbiamo fatto tanti studi, ma non abbiamo ancora capito le cause delle depressione. Alcuni la attribuiscono allo stress, all' inquinamento o all' alimentazione; il cervello è sensibile a tutte queste cose, ma non si è capito il fattore scatenante. E questo limita le possibilità di guarire davvero».

maurizio fava

 

La carriera di ricercatore di Maurizio Fava è stata tutta concentrata nel cercare di sviluppare nuovi farmaci (e di farlo con studi clinici che richiedessero meno tempo e meno pazienti, un suo protocollo chiamato SPCD). Un paio di anni fa sembrava che da un esperimento finanziato da una azienda biotech statunitense, la Neuralstem, fosse emersa quella che alcuni avevano ottimisticamente definito la "molecola della depressione".

 

Ottimismo comprensibile: «Se avesse funzionato sarebbe bastato stimolare la crescita di certi neuroni, per guarire per sempre». Insomma il primo test clinico sul farmaco NSI-189 era stato incoraggiante, ma il secondo «non ha dati segnali abbastanza forti», dice il professore.

 

DEPRESSIONE 2

Adesso a che punto siamo? «Con i farmaci tradizionali i pazienti riescono ad arginare una crisi acuta. Ma i farmaci attuali hanno molti limiti: funzionano solo per la metà dei casi e solo temporaneamente. Voglio dire che spesso quando uno interrompe il farmaco, la depressione torna. Una vera cura non esiste». Servono nuovi farmaci, investimenti nella ricerca, e Maurizio Fava da domani è al posto giusto. Ma nel frattempo cosa si può fare? «Lo sa mio fratello Giovanni », dice Maurizio Fava.

DEPRESSIONE

 

Non scherza. «Nella psichiatria io sono l' italiano più citato al mondo, mio fratello nella psicologia è il terzo». Mentre lo chiama al telefono, racconta che lo psicoterapeuta Giovanni Fava, che ha quattro anni più di lui, ha avuto una notevole carriera scientifica fra Bologna e Buffalo; da qualche anno è in pensione e dirige la rivista Psychotherapy and Psychosomatics.

 

giovanni fava 3

Il suo merito principale è aver inventato un metodo che entra in azione quando i farmaci hanno fatto effetto e uno pensa di stare meglio: si chiama "Well Being Therapy", dice, la terapia del benessere e ha avuto riscontri clinici molto significativi.

 

Tocca a Giovanni Fava: «Io e mio fratello siamo complementari come un doppio tennistico. Quando vedo un paziente gli dico: lei era fuoristrada, i farmaci l' hanno rimessa in carreggiata, però se continua a guidare come guidava prima, fuoristrada ci torna. Per questo abbiamo escogitato una terapia sequenziale: i farmaci nella fase acuta seguiti da sedute di psicoterapia orientate al cambiamento dello stile di vita.

giovanni fava 1

 

La terapia si fonda sul benessere psicologico e prevede che una persona riporti su un diario gli episodi di benessere per capire cosa li interrompe. Serve per aumentare la resistenza allo stress». E se questa depressione fosse causata dalla società digitale, dal fatto di vivere iperconnessi e vittime dei like? Dice Maurizio: «Non demonizzerei la rete. Per alcuni essere online può essere stressante, per altri è gratificante».

 

depressione

Dice Giovanni: «Dipende dall' uso che se ne fa. Solo se uno vive collegato e non riesce a staccarsi questo costituisce uno stress. Ma mi colpisce di più il fatto che vent' anni fa i ragazzi con la fobia scolastica avevano paura degli insegnanti, oggi hanno paura del giudizio degli altri compagni».

 

berrettini

Ma perché la depressione sembra colpire di più i giovani? La vecchiaia può essere deprimente, ma la gioventù? Dice Maurizio: «Non sappiamo perché succede, sappiamo solo che è cosi. Penso che ai ragazzi dovremmo parlare di più di persone come Matteo Berrettini».

 

depressione

Il tennista? «È un esempio. La sua è una magnifica storia di un giovane italiano che emerge in un torneo difficilissimo. Sarebbe importante dare più spazio a storie di speranza e di successo, invece i giovani vivono immersi in una narrazione negativa che li condiziona ». Dice Giovanni: «La depressione giovanile nasce dal fatto di non vedere prospettive, dovremmo mostrare che non è così».

MAURIZIO E GIOVANNI FAVA

 

E la felicità? Qual è la formula della felicità? Maurizio cita una famosa ricerca di Harvard, fatta proprio a "Mass Gen", osservando un campione di persone per tutta la vita, per capire cosa li avesse resi felici. «Gli affetti personali. Ci rendono felici le persone che ci vogliono bene, dovremmo coltivarli di più».

 

maurizio fava 3

Giovanni cita uno studio sulle origini sociali della depressione, fatto a Londra, in un quartiere di forte disagio sociale: «Si è scoperto che l' elemento determinante per stare bene non è l' assenza di problemi, ma avere una persona su cui contare». Love, is the answer. L' amore è la risposta. Lo diceva già Albert Einstein.

depressione berrettini nadal 4berrettini 21berrettini 20berrettini

maurizio fava 1Depressionegiovanni fava

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...