donna nuda dorme sonno dormire donne

IL CORONAVIRUS CI TOGLIE IL SONNO – CI MANCAVA L’ANSIA DA CONTAGIO A ROVINARE LE NOTTI DEGLI ITALIANI – SI STIMA CHE NEL NOSTRO PAESE 9 MILIONI DI PERSONE SOFFRANO DI INSONNIA CRONICA E HANNO DIFFICOLTÀ A LASCIARSI ANDARE AL RIPOSO - LA REGOLA AUREA STABILISCE TRA 7 E 8 ORE DI SONNO PER NOTTE MENTRE PER QUANTO RIGUARDA LA QUALITÀ SI COSTRUISCE DURANTE LA GIORNATA: IL SEGRETO È NEGLI ALIMENTI GIUSTI, NELL’USO LIMITATO DEGLI SCHERMI BLU E…

Davide Michielin per “Salute - la Repubblica”

 

sonno e risvegli 3

Ce ne rendiamo conto solo quando lo perdiamo: il sonno è imprescindibile e le sue funzioni vanno ben oltre il recupero delle energie spese durante il giorno. In queste ultime settimane, poi, alle difficoltà consuete si sono aggiunte le ansie da contagio di coronavirus. Per sé, per i figli rimasti bloccati altrove, per i nonni che sono tra i soggetti più deboli e che rischiano di più. Persino per i propri animali domestici. Un virus non si vede, non si riconosce, è come difendersi da un nemico che non si mostra. E l' ansia rovina il sonno, tra le altre cose.

emergenza coronavirus roma

 

Il prossimo venerdì è la giornata mondiale del sonno. Si dorme sempre meno e sempre peggio. In Italia si stima che 9 milioni di persone soffrano di insonnia cronica. Con conseguenze sul sistema cardiocircolatorio, il peso corporeo, disturbi dello sviluppo dei più giovani e predisposizione al diabete.

 

Tuttavia, in una società che va di corsa finiamo spesso per considerare le ore trascorse tra le braccia di Morfeo come tempo buttato. «Il sonno non è una condizione passiva: il cervello durante la notte è in piena attività», ricorda Giuseppe Plazzi, professore di Neurologia dell' università di Bologna e presidente Aims (associazione italiana di medicina del sonno).

 

no tablet e cellulari

Nella successione di fasi che caratterizza il sonno, la memoria viene consolidata, i ricordi categorizzati e si riordinano le sinapsi formatesi durante il giorno. Durante la notte, il cervello smaltisce inoltre le cosiddette proteine tau, il cui accumulo è considerato alla base del suo invecchiamento, fisiologico e patologico. Ma non solo. «Un buon sonno è fondamentale nella regolazione del metabolismo e della pressione arteriosa, riduce il rischio di malattie cardiocircolatorie, allevia lo stress accumulato di giorno» prosegue Plazzi.

sonno e risvegli 4

 

Quantità e qualità del riposo devono però andare a braccetto. La regola aurea stabilisce tra 7 e 8 ore di sonno per notte. Al di sotto delle 6 il sonno è generalmente considerato insufficiente. «Si deve però tenere conto di età e predisposizione genetica: alcuni hanno bisogno di dormire di più, altri di meno. Un buon test è se, al risveglio, ci si sente lucidi e riposati », suggerisce il neurologo Pierluigi Innocenti, fondatore dell' Associazione italiana per la ricerca e l' educazione nella medicina del sonno (Assirem).

sonno e risvegli 1

 

Per quanto riguarda la qualità, il sonno deve essere continuativo affinché le fasi si susseguano come in un concerto ben orchestrato. «Il sonno a onde lente, quello profondo, si instaura nella prima parte della notte ed è innescato dalla stanchezza: più si è stati attivi durante il giorno, più il sonno sarà profondo», riprende Plazzi. Nella seconda parte della notte cede il passo al più superficiale e misterioso stadio Rem, quello dei sogni.

 

la luce blu di smartphone e tablet causa disturbi del sonno 10

Assecondare le esigenze del proprio cronotipo contribuisce a garantire un buon sonno: le cosiddette allodole si alzano alla mattina presto e sono più attive nella prima parte del giorno mentre le persone gufo, più attive di sera, preferiscono andare a letto tardi. «L' addormentamento sfugge alla nostra volontà: più si pensa al sonno e più a lungo si rimarrà svegli. È possibile però favorirlo perché le basi per un buon sonno vengono poste già durante il giorno », sostiene Innocenti.

 

coronavirus

Per esempio, un' attività fisica regolare, meglio se mattutina e all' aria aperta alla luce del sole, concilia il sonno. La luce naturale è fondamentale per regolare il nostro orologio biologico, scombussolato dall' illuminazione artificiale. «Per lo stesso motivo va limitato l' uso di smartphone e tablet di sera.

 

L' esposizione alla luce blu degli schermi inibisce la secrezione di melatonina e quindi ostacola l' assopimento», prosegue Innocenti. Durante il giorno è bene idratarsi regolarmente e resistere alla tentazione di schiacciare un pisolino. Dopo l' imbrunire, evitare pasti abbondanti e sostanze eccitanti come caffeina e nicotina. Sconsigliata anche la palestra serale: oltre al rilascio di adrenalina, l' esercizio fisico provoca l' aumento della temperatura corporea che contrasta il graduale abbassamento propedeutico al sonno.

la luce blu di smartphone e tablet causa disturbi del sonno 1

 

Anche l' ambiente gioca il suo ruolo. «La camera da letto dovrebbe essere un santuario riservato al sonno dal quale siano escluse attività o stimoli disturbanti. L' ideale è una stanza buia, fresca e silenziosa, con la giusta umidità e un letto ampio per permettere gli inconsci movimenti notturni», suggerisce Plazzi. Se, nonostante queste buone pratiche, il sonno resta difficoltoso, dopo tre mesi - o prima nel caso di apnee notturne, da diagnosticarsi quanto prima - è il caso di rivolgersi a un medico. «Non esiste una terapia universale perché l' insonnia può avere origini diverse.

la luce blu di smartphone e tablet causa disturbi del sonno 3

 

I farmaci e le terapie cognitive-comportamentali sono efficaci ma non possono prescindere dalla correzione delle cattive abitudini», aggiunge Innocenti, sottolineando la necessità di un' educazione dedicata. «Il sonno non si impara a scuola, è un' attività spontanea, gratuita e priva di effetti collaterali. Forse è per questo che tendiamo a trascurarne l' importanza », conclude Innocenti. Almeno finché non lo perdiamo.

le donne e il sonno 15le donne e il sonno 14sonnolenza 1le donne e il sonno 10le donne e il sonno 12le donne e il sonno 13le donne e il sonno 16le donne e il sonno 9

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…