contagio epidemia restare a casa coronavirus

DOBBIAMO AVERE PAZIENZA – L’ESPERIENZA DI WUHAN CI INSEGNA CHE QUANDO SI CHIUDONO LE CITTÀ I CASI SI ARRESTANO SUBITO, MA LO SI SCOPRE SOLO DOPO 12 GIORNI. LA CRESCITA CHE VEDIAMO OGGI È FRUTTO DELLE SCIATE E DELLE FUGHE DEL WEEKEND SCORSO. TRA UNA SETTIMANA INIZIEREMO A VEDERE I RISULTATI – L’ARTICOLO CHE SPIEGA LA “CURVA NASCOSTA”

 

 

L’ARTICOLO COMPLETO SUL MEDIUM DI THOMAS PUEYO

 

QUI TRADOTTO IN ITALIANO

LA TIMELINE DELLA PANDEMIA - SCARTO TRA CASI REALI E CONTAGI - CINA VS ITALIA

 

LA CURVA NASCOSTA DEI CONTAGI REALI: PERCHÉ AGIRE ORA

Silvia Turin per il “Corriere della Sera”

 

Quanto tempo servirà per capire se le restrizioni funzionano? Uno studio che ha totalizzato più di 24 milioni di visualizzazioni ci può dare qualche spunto sull' andamento dell' epidemia qui in Italia.

 

L' analisi in questione è stata fatta da Tomas Pueyo, 33 anni , Mba all' Università di Stanford, vicepresidente di «Course Hero», una piattaforma di insegnamento online oggi valutata 1,1 miliardi di dollari e si intitola: «Perché agire ora». Analizza gli andamenti del Covid-19 in tutto il mondo, soffermandosi su errori e strategie da adottare e partendo dalla Cina, non solo perché è il Paese (finora) più colpito, ma perché più avanti cronologicamente di tutti gli altri e in qualche modo già fuori dall' emergenza, uno scenario che può fornire dati più completi.

 

triage all'ospedale civile di brescia

Il dettagliato grafico ( si veda sopra, ndr ) riporta l' andamento (nella provincia di Hubei, la più colpita) del numero di casi confermati per ogni giorno. Le barre blu sono casi reali di coronavirus. I Cdc cinesi (Centri per la prevenzione e il controllo delle malattie) li hanno ricavati chiedendo ai pazienti in cura quando sono iniziati i sintomi. Le barre arancioni mostrano ciò che le autorità sapevano (i casi ufficialmente positivi), quelle grigie quello che stava realmente accadendo.

 

cina controlli per il coronavirus

Incrociando i numeri dei positivi con le misure intraprese dal governo cinese, si nota come tra il 23 e il 24 gennaio (chiusura di Wuhan e chiusura di 15 città dell' Hubei) i casi reali arrivino al picco, per poi iniziare a scendere due giorni dopo. Le colonnine arancioni, però, crescono ancora esponenzialmente per altri 12 giorni, ma nella realtà non era così.

La discrepanza temporale è data dal ritardo tra l' insorgenza dei sintomi (in media 5 giorni dopo il contagio) e l' arrivo dei risultati dei tamponi.

wuhan deserta

 

La crescita rappresenta le persone che, avendo sintomi più forti, vanno dal medico. Ebbene, si vede come i casi reali non sono subito noti, si possono scoprire solo guardando all' indietro. L' altro dato importante è che, all' inizio di un' epidemia, i casi reali possono essere molti di più di quelli che si stimano: quando a Wuhan pensavano di avere 444 positivi, ne avevano 27 volte di più. Il contrario succede quando la curva dei contagi diminuisce: sono ancora tantissimi quelli ufficiali, ma nella realtà stanno calando.

soldati alla zona rossa turano lodigiano

 

E veniamo all' Italia: anche l' ISS (Istituto Superiore di Sanità) emette un bollettino che contiene un grafico analogo ( si veda sopra, ndr ): in blu i casi reali con la data di inizio dei sintomi e in azzurro i casi diagnosticati aggiornati al 14 marzo. Il problema con la nostra situazione è che è ancora troppo presto per costruire curve precise. Lo stesso ISS specifica in una nota che « i dati raccolti sono in continua fase di consolidamento e, come prevedibile in una situazione emergenziale, alcune informazioni sono incomplete. Il calo che si osserva nelle curve epidemiche negli ultimi due giorni, pertanto, deve essere interpretato come un ritardo di notifica e non come descrittivo dell' andamento dell' epidemia ».

 

grafico logaritmico curva contagi coronavirus

Non solo. Ogni Paese adotta policy diverse che regolano l' esecuzione dei tamponi (che tra l' altro cambiano nel tempo): in Italia ora i test si fanno solo a persone con sintomi evidenti e seri e con sospetto di essere entrate in contatto con malati di Covid-19.

L' indagine sull' inizio dei sintomi, invece (colonne blu), parla di dati «raccolti dai laboratori di riferimento regionale»: non si capisce quanto rappresentino la popolazione che ha qualche sintomo leggero e che si confina in casa senza chiamare le autorità sanitarie.

 

milano bloccata emergenza coronavirus 5

Quel che possiamo dire, e che rassicura, a partire dalla Cina, è che quando si «chiudono» le città i casi si arrestano subito e diminuiscono, ma lo si «scopre» solo 12 giorni dopo. Teoricamente la crescita che vediamo oggi, quindi, è l' effetto dei comportamenti di una settimana fa e tra una settimana (circa) vedremo a cosa è servita la chiusura «totale».

Quello che sappiamo per certo è che in gran parte ora dipende da noi: come insegnano la Cina e Codogno, i risultati verranno.

quarantena nelle scuole in cinaun dottore visita una paziente a wuhancoronavirus, passeggeri negli aeroporti inglesi 4CORONAVIRUS A MILANOemergenza coronavirus controlli allo stadio luigi ferrarisil virus cinese simile alla sars 1coronavirus cinaIL MERCATO DI WHUAN DA CUI PARTE IL CORONAVIRUS CINESEla spesa in tempi di coronavirus 1

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…