sovrappeso e coronavirus 1

GRAZIE AL GRASSO! – LE AUTORITÀ BRITANNICHE HANNO FATTO LA SCOPERTA DELL’ACQUA CALDA: GLI OBESI RISCHIANO MOLTO DI PIÙ, ANCHE CON IL VIRUS. INFATTI IL 75% DI CHI È IN TERAPIA INTENSIVA È IN SOVRAPPESO – CE L’HANNO DETTO IN TUTTE LE SALSE: I CHILI IN ECCESSO SONO UN FATTORE DI RISCHIO PER COMPLICANZE CARDIACHE E POLMONARI. E QUINDI ANCHE PER IL CORONAVIRUS

 

Graziella Melina per “il Messaggero”

 

sovrappeso e coronavirus 2

Il Regno Unito si prepara alla seconda ondata da Covid, e lo fa puntando sulla corretta alimentazione. Per evitare il rischio di complicanze gravi, Janny Harries, vice direttore medico del Regno Unito, ha infatti esortato le persone a perdere peso.

 

La raccomandazione, in realtà, si basa su diversi studi scientifici: secondo i ricercatori del servizio sanitario inglese, Public Health England - che di recente ne hanno pubblicato uno sulla rivista Obesity - il 75 per cento dei pazienti in terapia intensiva è in sovrappeso. Il timore delle istituzioni sanitarie è ben fondato, visto che in Inghilterra circa 3 adulti su 10 sono clinicamente obesi.

 

sovrappeso e coronavirus 2

Ma anche in Italia la correlazione tra obesità e maggior rischio di complicanze da Covid non va presa sotto gamba.

 

I NUMERI

Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, tra il 2016 e il 2019, 4 adulti su 10 sono risultati in eccesso ponderale: 3 in sovrappeso e 1 obeso. E il report Italian obesity barometer realizzato dall'Università Tor Vergata e dall'Istat, indica che il 46% delle persone obese sono adulte, quindi oltre 23 milioni, e il 24% tra gli under 18 (1,7 milioni) è in eccesso di peso.

 

JANNY HARRIES

«Vari studi suggeriscono una correlazione tra il Sars Cov 2 e l'obesità - spiega Claudio Mastroianni, direttore della clinica malattie infettive del Policlinico Umberto I di Roma - Anche quando 10 anni fa ci fu l'influenza pandemica H1n1 i soggetti che erano maggiormente a rischio e avevano un alto tasso di mortalità erano proprio gli obesi». Il grasso in eccesso, dunque, è una concausa dell'aggravamento della malattia. «Si consideri che i più a rischio hanno un indice di massa corporea tra 35 e 40.

 

obeso

Il soggetto obeso molto spesso è diabetico, può sviluppare comorbidità che rappresentano condizioni predisponenti per un aggravamento della malattia». La ragione dei maggiori rischi, dunque, è legata allo stato di salute iniziale delle persone che hanno peso in eccesso. «L'obeso - aggiunge Mastroianni - è a maggior rischio di complicanze cardiovascolari, renali e diabete. Si tratta di comorbidità che, abbiamo imparato a conoscere, causano un maggior rischio di complicanze per il Covid.

 

sovrappeso e coronavirus 1

La persona obesa, poi, va incontro a maggior rischio di complicanze di tipo respiratorio». Secondo l'Istituto Superiore di Sanità, fino al 25 giugno, dei 33.532 (1,1%) pazienti deceduti per Sars Cov 2 378 erano i positivi di età inferiore ai 50 anni. L'insufficienza respiratoria è stata la complicanza più comunemente osservata in questo campione (96,5% dei casi), seguita da danno renale acuto (21,9%), sovrainfezione (13,8%) e danno miocardico acuto (10,8%).

 

«Nella fase epidemica, da marzo ad aprile - conferma Matteo Bassetti, direttore di Malattie infettive dell'Ospedale policlinico San Martino di Genova - abbiamo osservato che le persone obese con alcune malattie cardiovascolari, ipertensione, diabete, hanno fattori di rischio correlati a una maggiore gravità della malattia stessa».

Matteo Bassetti 1

 

 L'obesità rappresenta un fattore di rischio «perché il soggetto obeso in qualche modo sembra avere un sistema immunitario che funziona in maniera meno precisa rispetto ad un soggetto meno obeso, ha delle disfunzioni metaboliche, può essere diabetico, soffre di malattie cardiovascolari, anche renali. Ha evidentemente una serie di problemi di salute».

 

EFFETTO AMPLIFICATO

Secondo Gianluca Iacobellis, ordinario di endocrinologia e direttore del servizio per il diabete dell'università di Miami - e autore di tre recenti studi sulla correlazione tra obesità e Covid pubblicati su Obesity e European Heart Journal - «l'obesità è un fattore di rischio indipendente per le complicanze cardiache e polmonari del Covid 19».

grasso coronavirus

 

Il virus, in sostanza, «si accumula nel tessuto adiposo viscerale che amplifica la risposta infiammatoria. I nuovi casi positivi negli Usa sono prevalentemente tra giovani, sotto 35-40 anni, con obesità viscerale, ma senza altre malattie cardiovascolari o metaboliche». Ecco perché sono necessarie «metodiche diagnostiche di routine, che possono aiutare a misurare il grasso viscerale e ad identificare i soggetti a maggior rischio di complicanze»..

 

 

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)