diamond princess

GLI ITALIANI OSTAGGIO SULLA NAVE DEGLI UNTORI, CHE NESSUNO VUOLE - A BORDO DELLA DIAMOND PRINCESS CI SONO 136 MALATI DI CORONAVIRUS SU 3700 PASSEGGERI, MA IL NUMERO È DESTINATO AD AUMENTARE - QUEI PASTI IN CABINA E IL TERMOMETRO OGNI 4 ORE. IL RACCONTO DI ROBERTA SULLA ''CROCIERA LAZZARETTO''

 

 

1 - ITALIANI IN OSTAGGIO SULLA NAVE DEGLI UNTORI CHE NESSUNO VUOLE

Giordano Tedoldi per “Libero quotidiano

 

Per ora sono 136 su un totale di 3.700 passeggeri, ma il loro numero è destinato ad aumentare. Sono i contaminati da nuovo coronavirus a bordo della Diamond Princess, la lussuosa nave da crociera in quarantena al porto di Yokohama, in Giappone, dove è approdata una settimana fa. Ieri il numero dei malati è aumentato di 66 unità.

Una turista americana ha pubblicato sul suo account Facebook una diretta dalla sua cabina, dove, come gli altri passeggeri è confinata salvo 90 minuti al giorno, a turno, spendibili sul ponte.

DIAMOND PRINCESS

 

Il suo umore è buono, la sua voce gioviale mentre filma la frutta e i biscotti, resto della colazione, che le viene consegnata in camera, obbligatoriamente. Filma le salviette per le mani, per la faccia, per il corpo - «abbiamo scoperto che c' è un tipo di salvietta a ogni scopo», scherza - e racconta che fa il bucato da sola, nella vasca del bagno.

 

«Siamo stati fortunati ad avere una cabina col terrazzo», dichiara, così almeno può sfuggire alla carcerazione, almeno un poco. L' aria condizionata non si può usare, ovviamente, quindi l' unica aerazione è data dall' apertura della porta finestra. La videocamera del suo telefonino riprende quindi la banchina, dove sembra che sia appena entrata in porto il pestilenziale veliero, dagli alberi rosicchiati dai topi, che dal suo castello conduceva in Inghilterra Dracula, o Nosferatu, il non morto. Spiegamento geometrico di autoambulanze. Il tunnel coperto e isolante che collega la nave con la terraferma, dove sono già passati 100 ammalati, tra passeggeri e equipaggio, portati in ospedale.

 

IL BILANCIO

A bordo ci sono anche 35 italiani, che starebbero tutti bene: secondo la compagnia di navigazione statunitense Princess Cruises i nuovi infetti sono 45 giapponesi, 11 americani, 4 australiani, tre filippini, un canadese e un ucraino.

L' infezione a bordo è stata portata da un passeggero precedentemente sbarcato a Hong Kong, e via via si è diffusa tra i più anziani e deboli, e a coloro che sono entrati in contatto con questi. A bordo, la psicosi da contagio è potenziata dalla quarantena, e l' equipaggio sembra perfino più allarmato dei passeggeri.

diamond princess

 

La CNN

ha pubblicato il video di un impiegato della compagnia di navigazione che, dopo aver ammesso che lui e molti suoi colleghi (presenti nel video con la mascherina) sono «estremamente spaventati», chiede di «segregare gli infetti dall' equipaggio», perché solo così potranno «restare vivi». L' uomo, indiano, ha anche chiesto al suo Paese di farsi carico dell' emergenza, visto che il Giappone, a suo dire, non è in grado di gestirla. Un passeggero giapponese ha appeso sulla fiancata della nave degli striscioni in cui denuncia la «grave mancanza di medicinali» a bordo.

 

Come si dice in questi casi, la situazione è fluida, e le notizie contraddittorie: proprio come siamo abituati a vedere in certi film horror o catastrofistici, a bordo della Diamond Princess ci sono quelli (ovviamente americani) che affrontano il nuovo coronavirus con puro spirito d' avventura yankee, facendo dirette e ostentando la disinvoltura con cui vivono la quarantena; c' è il membro dell' equipaggio che dà di matto e, in una specie di attacco di panico, lancia SOS al suo Paese e alle Nazioni Unite; c' è il Giapponese stoico che con ideogrammi artisticamente dipinti orna le fiancate della nave con richieste di medicinali.

 

ALTRI 10 GIORNI

Visto che la quarantena potrebbe durare ancora un' altra decina di giorni, e forse di più, c' è da immaginare che si vedranno altre scene analoghe man mano che il numero dei contagiati, inevitabilmente, salirà. Ma già adesso, la Diamond Princess rappresenta il maggior agglomerato di contaminati da nuovo coronavirus al di fuori del territorio cinese.

 

diamond princess

Una specie di condensato non solo di ammalati, che si mostrano ogni mattina fuori dalle loro cabine con le consuete mascherine per prendere aria, e sembrano i pazienti tisici della "Montagna Incantata" di Thomas Mann, come quelli immersi in un tempo che sembra immobile, ma anche un polo magnetico di paure, paranoie, psicosi, fantasie da incubo, stereotipo da film di genere in cui il mostro a bordo, non fermato in tempo, contamina la metropoli come in Zombi 2 di Lucio Fulci, con lo zombi che porta il contagio a New York.

 

E forse la percezione è distorta non solo a bordo, dove il panico serpeggia mentre ci si misura continuamente la febbre (di nuovo, come i tisici di Mann), ma molto di più sulla terraferma. Da dove si continua a fissare la nave con un sentimento misto di paura, compassione e morbosa aspettativa. Proprio come si guarda un magistrale horror.

 

 

 

2 - QUEI PASTI IN CABINA E IL TERMOMETRO OGNI 4 ORE IL RACCONTO DI ROBERTA SULLA «CROCIERA LAZZARETTO»

Manila Alfano per “il Giornale

 

Diventare blogger per caso, anzi per forza. È quello che sta succedendo a Roberta, passeggera della crociera messa in quarantena in Giappone.

La crociera diventata una prigionia per 3.700 persone, 35 italiani. In quarantena per il coronavirus ferma nella baia di Yokohama. Tutti chiusi, ognuno nelle proprie cabine, i più fortunati con il balcone, altri si accontentano di un oblò per guardare fuori, alcuni neppure quello. E dev' essere davvero difficile.

 

diamond princess

Da quei pochi metri non si esce, i pasti vengono portati dal personale guanti e mascherine. I contatti con gli altri vietati, il tempo che non passa e l' umore rischia di cadere in picchiata. Roberta, originaria di Pozzallo, in provincia di Ragusa, è tra i connazionali bloccati a bordo della Diamond Princess, la «nave Lazzaretto» come l' ha ribattezzata qualcuno.

 

Lei scrive e racconta la sua storia col nom de plume «Allegra Viandante» la sua avventura. I social che amplificano la sua voce, pagine di un diario che da Facebook rimbalzano fino a qui, in Europa. Ieri mattina, tra i passeggeri si diffonde la notizia uscita dal Japan Time di 66 nuovi casi del virus arrivato dalla Cina; il numero dei contagiati, dunque, è salito a 130. Brutto colpo per il morale di tutti. La speranza di uscire in fretta è lontanissima.

 

Roberta scrive subito dopo: «I contagiati non sono di nuova contaminazione, ma sempre facenti parte dello stesso periodo di incubazione dei precedenti. Nel frattempo fuori in banchina si sono riversate nuovamente diverse ambulanze. Tante ambulanze». La donna che scrive e tranquillizza tutti «non ci sono italiani tra i contagiati», e italiano è anche il comandante della nave, Gennaro Arma, 45 anni. Aggrapparsi ai social per non sentirsi affondare. «Ho paura che la marea stia arrivando al suo picco. La speranza è che finalmente la parabola cominci a scendere e che i casi comincino a scemare fino ad azzerarsi.

diamond princess

 

Anche questo, come per ogni dolore o avvenimento brutto deve fare il suo corso». Posta foto e video, personale sanitario giapponese - sei uomini in tuta bianca e cappucci schermati dalla testa ai piedi - che arriva per indagini e controlli. E scrive, per sdrammatizzare, per passare il tempo, arrivano i pasti confezionati e consegnati nelle cabine, dove la gran parte dei passeggeri se ne sta confinata, e i test da fare ogni quattro ore.

 

I termometri usati a scadenza regolare, il numero da chiamare. L' angoscia che si aggiunge. La voglia di sorridere comunque, come fa Roberta.

«Ogni anima su questa nave è provvista di un termometro personale da usare e auto testarsi ogni 4 ore - scrive - informando subito l' equipe medica, tramite apposito numero nel caso in cui la temperatura corporea superi i 37,5 gradi. La nave continua a ricevere ininterrottamente forniture di ogni tipo tra: cibo sicuro, medicinali per uso personale, salviette disinfettanti e maschere da cambiare almeno 2 volte al giorno».

 

diamond princess

E intanto «si continua incessantemente a testare le persone, ad oggi altri 336 campioni sono stati prelevati», il Governo giapponese che ieri aveva inviato a bordo un gruppo di 28 persone, tra cui 14 (tra medici e biologi ) e 16 infermieri, per aiutare e sostenere professionalmente l' equipe medica già presente oltre a forniture mediche, macchinari e medicine per i passeggeri, «sta prendendo molto sul serio questa situazione di crisi, così come la compagnia di crociera».

Ultimi Dagoreport

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...