walter ricciardi

“INUTILE PERDERE TEMPO CON LE ZONE MULTICOLORE. SERVE UN LOCKDOWN NAZIONALE DI UN MESE” - WALTER RICCIARDI: “NON HA ALCUN SENSO PERMETTERE DI ANDARE NELLE SECONDE CASE. PROBABILMENTE È UN TENTATIVO DI AMMORBIDIRE IL CLIMA DI TENSIONE E FATICA. ANCHE IL RITORNO A SCUOLA È SCONVENIENTE. LA GERMANIA DEVE RECUPERARE DOPO UNA SOTTOVALUTAZIONE DELLA SECONDA ONDATA - LA VARIANTE BRASILIANA? SE NE SA ANCORA POCO, MA PARE PREOCCUPANTE…”

Francesco Rigatelli per “la Stampa”

 

walter ricciardi

«In questa fase è inutile perdere tempo con le zone multicolore. Serve un lockdown nazionale, severo e immediato di tre-quattro settimane per facilitare la vaccinazione e proteggerla dalla variante inglese, che altrimenti prenderebbe il sopravvento anche in Italia aumentando i contagi».

 

Walter Ricciardi, 61 anni, professore ordinario di Igiene all' Università Cattolica e direttore scientifico degli Istituti Maugeri, è il superconsulente del ministro della Salute Speranza, anche per essere stato consigliere dell' Oms, presidente dell' Istituto superiore di sanità e della Società mondiale di salute pubblica. Ancora una volta, in questa intervista, anticipa le proposte necessarie per affrontare con decisione la pandemia.

 

giuseppe conte roberto speranza by osho

Professore, quando arriva l' ondata dei contagi del periodo natalizio?

«È già arrivata, i 475 morti di ieri sono quelli contagiati a Natale».

 

Ieri c' erano 16.310 nuovi casi, l' ondata è inferiore alle attese?

«Le misure prenatalizie hanno impedito una crescita enorme dei contagi, ma non li hanno diminuiti. La curva è stabile da molto tempo a un livello alto che rischia di nuocere alla campagna vaccinale, oltre che continuare a uccidere circa 500 italiani al giorno».

 

Si sottostimano i contagi facendo meno tamponi e conteggiandoli insieme a quelli veloci?

«Per ogni caso accertato ce ne sono uno o due non rilevati. In Italia si possono stimare 5-600mila attualmente positivi. Certo il tracciamento resta inadeguato, perché le regioni sottovalutano l' importanza dei tamponi».

 

Lo fanno per non finire in zona rossa?

walter ricciardi al meeting di rimini

«Questo non lo so, ma se le regioni continueranno a vivere le zone rosse come stigma resteranno sul plateau per sempre».

 

Cosa pensa del contro-dossier della Lombardia?

«I dati su cui il governo prende le decisioni sono forniti dalle stesse regioni e anche i numeri più recenti, che la Lombardia vorrebbe venissero tenuti in considerazione, sono in peggioramento. Le regioni che sono state in zona rossa, come Toscana e Campania, sono migliorate e non vedo perché Lombardia, Provincia di Bolzano e Sicilia non debbano intraprendere lo stesso percorso».

 

Le regole delle zone rosse sono sufficientemente rigide?

«Lo sono per rallentare l' epidemia, ma non per abbatterla».

ROBERTO SPERANZA

 

Il sistema dei colori è troppo soft?

«Va bene in un' epidemia discendente, non nella fase attuale di plateau o di crescita.

L' unica soluzione attuale è un mese di lockdown generale, che faciliti la vaccinazione e blocchi l' avanzata della variante inglese».

 

In questo quadro che senso ha permettere di andare nelle seconde case?

«Nessuno, probabilmente è un tentativo di ammorbidire il clima di tensione e fatica, ma lo ripeto: la vera priorità è abbattere la curva epidemica».

 

E il ritorno a scuola?

«Anche questo è sconveniente, perché ogni attività di massa in questa fase va bloccata».

walter ricciardi al meeting di rimini 1

 

Cosa sta succedendo alla virtuosa Germania?

«Deve recuperare dopo una sottovalutazione della seconda ondata. Prima ha fatto un lockdown morbido paragonabile alle nostre zone rosse, ma non è bastato e ora deve inasprirlo. Un esempio da seguire prima che sia troppo tardi».

 

Perché Pfizer ha rallentato la produzione?

«Ha deciso una pausa per potenziare lo stabilimento belga e costruirne uno in Germania, ma recupererà entro pochi mesi».

 

Ci salverà AstraZeneca?

scatole di vaccino pfizer distribuite negli usa 1

«Spero di sì e sono ottimista in tal senso. Il 29 gennaio si esprimerà l' Ema e da febbraio arriveranno le dosi. Credo verrà approvato nella versione con due dosi piene che copre circa al 60 per cento. Se poi l' autorità italiana lo autorizzasse anche con la prima mezza dose più la seconda intera si arriverebbe circa al 90 e saremmo ancora più contenti».

 

A quando l'immunità di gregge?

«Spero entro l'anno se, come nella situazione attuale, basterà il 75 per cento degli italiani vaccinati. Con la variante inglese si salirebbe al 95 e questo è uno dei motivi per cui ora serve un lockdown».

 

DOSI DEL VACCINO PFIZER IN ITALIA

Può essere utile cercare i vaccini fuori dall' accordo europeo?

«No, l' accordo è vantaggioso da tutti i punti di vista e metterlo in discussione darebbe solo un alibi alle case farmaceutiche. Senza di esso i vaccini andrebbero solo ai Paesi più grandi e ricchi».

 

La vaccinazione degli over 80 partirà puntuale?

«Sì, il piano procede nei tempi. La vera sfida riguarderà gli under 80, perché sono tanti e servirà molta organizzazione. Bisognerà vaccinare almeno 250mila persone al giorno».

walter ricciardi al meeting di rimini 2

 

E la variante brasiliana?

«Se ne sa ancora poco, ma pare preoccupante. La speranza è che i tanti morti in Brasile siano dovuti più al crollo del sistema sanitario che a essa. Tutte le varianti vanno tenute sotto controllo e, se possibile, prevenute diminuendo la circolazione dell' infezione. Più il virus replica più varia».

 

La crisi di governo come sta influendo?

«Per combattere la pandemia serve un esecutivo nel pieno delle sue forze per prendere le decisioni necessarie. Devo dire che il ministro della Salute Speranza non ha mollato un minuto, ma in una situazione di emergenza occorre la concentrazione di tutti».

ASTRAZENECA

 

È vero che nel caso di un governo di transizione lei potrebbe fare il ministro perché è uno dei pochi a conoscere le carte?

«Non ne ho idea e francamente adesso mi fa piacere aiutare il ministro Speranza, che è una persona straordinaria e si impegna dal primo momento come pochi per contrastare la pandemia».

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO