jayden - jessica lowe

MORIRE A 18 ANNI CERCANDO DISPERATAMENTE DI CAMBIARE IL PROPRIO SESSO - JESSICA SI È TOLTA LA VITA GETTANDOSI SOTTO UN TRENO PERCHÉ AVEVA CAPITO DI AVER FALLITO. NON SOLO NON SAREBBE MAI DIVENTATA UN UOMO, MA QUEI COCKTAIL DI TRIPTORELINA E ORMONI CHE IL MEDICO VIA INTERNET GLI PRESCRIVEVA DA ALCUNI MESI NON AVEVANO MIGLIORATO LA SUA VITA. L'AVEVANO DISTRUTTA

Marianna Baroli per “la Verità”

 

Morire a 18 anni cercando disperatamente di cambiare il proprio sesso.

Jayden - Jessica Lowe

La storia di Jessica Lowe arriva da Meldreth, un paese di circa 1.700 abitanti a 20 chilometri da Cambridge e racconta come la disforia di genere, per qualcuno, oggi sia un vero e proprio business utile solo ad arricchirsi sulla pelle di chi soffre di un forte disagio psicologico.

 

I genitori della ragazza, Neil e Claire Lowe, raccontano di come Jessica avesse capito di vivere nel corpo sbagliato quando aveva circa sette anni. «Non è possibile chiedere ai propri genitori di accettare una figlia trans», scriveva nel suo diario, «devo fare qualcosa». Con l' avanzare dell' età, il malessere peggiorava. All' età di 12 anni, Jessica aveva cambiato taglio di capelli. A 15 modo di vestire. Ma non bastava più.

 

«Così abbiamo comprato un biglietto per Londra per recarci al Tavistock and Portman Centre, l' istituto fiore all' occhiello della sanità britannica nel campo della disforia di genere», spiegano i genitori.

LGBT hearts by Jayden - Jessica Lowe

Qualcosa però, in quel viaggio, andò storto. Jessica, che ai tempi della prima visita aveva poco più di 15 anni, non era stata ritenuta idonea a iniziare immediatamente un trattamento e per questo motivo era stata inserita in una lista di attesa. A causare il ritardo nella cura è l' altissima richiesta di trattamenti con la triptorelina che sta mandando al collasso il sistema della clinica.

 

Già nel 2017 il Tavistock Centre aveva annunciato di non poter più sopportare la mole di richieste di cambio sesso su minori. Nel 2018, addirittura, la situazione era divenuta così insostenibile da costringere il direttore del reparto della disforia di genere a sospendere l' accettazione di nuovi pazienti tra i 5 e i 17 anni. «Nel caso di Jessica, l' attesa era di circa due anni», spiegano i genitori, «ma i mesi sembravano non passare mai».

suicidio adolescenti trans 10

 

La crisi esplode a due anni esatti dalla prima visita al Tavistock. Jessica, che nel frattempo era diventata ufficialmente Jayden, aveva compiuto diciassette anni e per questo motivo non era più possibile inserirla nella lista dei bambini in cerca di cure e dunque era stata trasferita nell' elenco degli adolescenti. Tempo d' attesa: 6 anni. A quel punto, Jessica, non poteva più resistere. «Continuava a ripetere di non farcela, di non poterci costringere a vivere con una figlia transgender, di non poterci dare questo dolore».

 

Jayden - Jessica Lowe

È in quel momento che, dopo lunghe nottate passate al computer a navigare su Internet, Jessica viene a conoscenza di una clinica online, la Gender GP, gestita da Helen e Mike Webberley. Mike, un passato al Tavistock, era sembrato la soluzione ideale per Jessica. Quello che la ragazza non sa è che, proprio quella clinica costruita nella rete di Internet, l' avrebbe portata alla morte un anno più tardi.

 

Le cure prescritte dalla dottoressa Webberley prevedevano infatti cocktail di ormoni, uniti a triptorelina e calmanti. Le visite avvenivano online, via Skype. Le ricette venivano inviate via email, i medicinali per posta.

 

Se la cura costava circa 90 sterline (intorno ai 90 euro) al mese, erano i colloqui con la specialista a essere costosi: 30 sterline al giorno, per una routine consigliata di almeno tre colloqui a settimana. «A quel punto non ci interessava più nulla», raccontano i genitori: «Jessica, che nel frattempo era diventata ufficialmente Jayden, sembrava più serena e lo eravamo anche noi». La felicità di Jayden era tuttavia apparente.

 

suicidio adolescenti trans 6

Dopo pochi mesi dall' inizio del trattamento, il cambiamento era già estremamente visibile. Anche troppo. «Ma nessuno osava farsi domande, Jayden era così felice». Oltre a un cambio di tratti, la comparsa della peluria sul volto e sul corpo, il rallentamento del ciclo mestruale, iniziavano però a essere presenti alcuni strani effetti collaterali. I mal di testa erano incessanti e la giovane accusava uno strano malessere seguito da nausee e dolori simili a coliche.

 

«La dottoressa Webberley e il marito continuavano a rassicurarci, raccontandoci che andava tutto bene», spiega Claire Lowe. «Ma come potevano saperlo guardando Jayden attraverso uno schermo?». La famiglia sceglie così di portare la giovane in un ospedale. È qui che per la prima volta i Lowe scoprono di come quel mix di medicinali che sembrava far star bene Jayden, non solo non stava bloccando la pubertà della ragazza, ma aveva addirittura compromesso alcuni dei suoi organi interni, come dichiarano i genitori.

suicidio adolescenti trans 8

 

«Se avesse continuato con quei cocktail di triptorelina e ormoni, sarebbe morta», ha spiegato Rosamund Rhodes-Kemp che ha effettuato l' autopsia sul corpo di Jayden.

«La sua morte è stato un atto spontaneo dettato non solo dalla disperazione ma dalla consapevolezza di essersi rovinata la vita». Jayden-Jessica si è tolta la vita gettandosi sotto un treno perché aveva capito di aver fallito. Non solo non sarebbe mai diventata un uomo, ma i medicinali che il medico a cui si era rivolto gli prescriveva da alcuni mesi non avevano migliorato la sua vita. L' avevano distrutta.

 

suicidio adolescenti trans 7

Nella tragedia, la storia di Jayden poteva servire da lezione alla coppia di medici senza permessi. Ma non è così. Sebbene infatti la dottoressa Webberley e il marito siano stati sospesi dal servizio sanitario nazionale britannico e costretti a pagare una multa di oltre 12.000 sterline, la loro clinica online non ha chiuso i battenti e oggi opera dalla più permissiva Spagna.

 

Helen e Mike continuano quindi a inviare diagnosi mediche digitali, prescrivendo cocktail di medicinali e ormoni e a essere convinti di «aiutare attivamente il mondo Lgbt». Nonostante siano ancora indagati per la morte di Jayden-Jessica, continuano a trattare casi di disforia su minori prescrivendo la triptorelina anche a dodicenni e concludendo i messaggi ai pazienti con un simpatico: «Ci siamo trasferiti in Spagna, ma non temete: le vostre cure continueranno e non subiranno ritardi». Come se tutto fosse maledettamente normale.

 

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…