tumore al pancreas-3

NESSUNO È AL SICURO – IL TUMORE AL PANCREAS RESTA IL PIÙ LETALE: NON ESISTONO TEST PER LA DIAGNOSI PRECOCE E TRE QUARTI DEI PAZIENTI MUORE ENTRO UN ANNO DALLA SCOPERTA – PER PREVENIRLO BISOGNA SMETTERE DI FUMARE E FARE ATTENZIONE ALL’ALIMENTAZIONE SOPRATTUTTO PERCHÉ NON DÀ SINTOMI SE NON “VAGHI” E TIPICI ANCHE DI ALTRE MALATTIE MENO GRAVI: OCCHIO ALLA COMPARSA IMPROVVISA DEL DIABETE IN UN ADULTO, AL DOLORE PERSISTENTE IN…

Vera Martinella per "www.corriere.it"

 

Quali sono i numeri in Italia?

steve jobs, patrick swayze, luciano pavarotti

I casi di tumore del pancreas, che verrà diagnosticato a 13.500 italiani nel 2019, sono in crescita e cresce anche il numero di decessi che provoca. Mantiene, infatti, il triste primato come tipo di cancro più letale: tre quarti dei malati muore entro un anno dalla diagnosi e a 5 anni dalla scoperta della malattia sono vivi solo 8 pazienti su 100. Resta un nemico difficile da combattere anche perché spesso viene diagnosticato in fase avanzata.

pancreas

 

Esistono test per la diagnosi precoce?

Ad oggi, nonostante le innumerevoli ricerche, gli scienziati ancora non sono riusciti a trovare un test in grado di scovarlo in stadio precoce, quando sarebbe possibile curarlo con maggiore efficacia. E sebbene negli ultimi anni siano stati fatti dei progressi nella comprensione delle mutazioni genetiche che lo provocano, resta ancora moltissimo da fare.

 

Perché è così complicato riuscire a fermarlo?

i sintomi del tumore al pancreas

«E’ un tumore complicato per la sua biologia infida e non prevedibile - risponde Stefano Cascinu, ordinario di Oncologia Medica all’Università Vita-Salute San Raffaele di Milano -. Per questo motivo la diagnosi dev’essere davvero precoce: parliamo di dimensioni non superiori a 1-2 centimetri.

tumore al pancreas 9

 

E poiché non da disturbi in questa fase di crescita, è difficile arrivare alla sua scoperta. Possiamo e dobbiamo però cercarlo in quegli individui che sappiamo avere un maggiore rischio di svilupparlo: persone nei cui familiari di primo grado ci sono stati due o più casi di malattia, oppure nelle famiglie in cui ci sia una alterazione dei geni BRCA1 e 2, che sono tipicamente associati a tumori della mammella e dell’ovaio, ma che presentano anche un rischio, seppure minore, per neoplasie pancreatiche.

tumore al pancreas 8

 

Infine, ed è una raccomandazione importante anche ai medici di medicina generale, non sottovalutare mai l’insorgenza di un diabete in un individuo con una età di 50 anni o più perché potrebbe nascondere una neoplasia pancreatica. E questa diagnosi potrebbe essere davvero precoce».

 

Cosa possono fare le persone per prevenirlo?

«Non molto – dice Giampaolo Tortora, oncologo medico direttore del Comprehensive Cancer Center della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli Irccs di Roma -. Ma sappiamo di per certo che 3 casi di cancro al pancreas su 10 sono causati dal tabacco e che l’obesità aumenta il rischio di questa malattia.

 

smettere di fumare

Per cui non fumare, seguire una dieta sana, stare alla larga dai chili di troppo e mantenere una moderata e costante attività fisica sono 4 azioni semplici e importanti».

 

Ci sono dei campanelli d'allarme?

Visto che oltre la metà dei pazienti scopre il tumore quando è già in fase metastatica, è bene non trascurare alcuni sintomi sospetti, seppure un po’ “vaghi” e tipici anche di altre malattie meno gravi: «In particolare è bene fare attenzione alla comparsa improvvisa del diabete in un adulto, dolore persistente nella zona dello stomaco o a livello della schiena al punto di passaggio tra torace e addome, importante calo di peso non giustificabile, steatorrea (cioè feci chiare, oleose, poco formate, che tendono a galleggiare), comparsa di trombi nelle vene delle gambe o diarrea persistente non spiegata da altre cause» aggiunge Tortora.

nuove terapie

 

Perché non si trovano metodi per diagnosi precoce?

«I motivi sono diversi – spiega Tortora -. Prima di tutto anatomici e clinici: il pancreas svolge funzioni fondamentali come la digestione e la regolazione del glucosio nel sangue, ma è un organo molto piccolo (è lungo solo circa 15 centimetri), in una posizione profonda nell’addome, circondato da altri organi e spesso difficile a vedersi bene con esami semplici come ad esempio un’ecografia.

lesioni precancerose

 

Solo negli ultimi anni l’impiego di TAC di nuova generazione e risonanza magnetica hanno consentito di esaminarlo bene. La sintomatologia è spesso molto vaga: i dolori lombari nei tumori della coda e l’ittero in quelli della testa sono i sintomi più eclatanti ma non sono sempre presenti, molto più spesso i sintomi sono rappresentati da qualche disturbo digestivo e poco altro».

 

Che fare con le lesioni precancerose?

«Un altro ostacolo – risponde Tortora - è rappresentato dalle scarse capacità di seguire e capire l’evoluzione di alcune lesioni considerate come precursori del cancro del pancreas. I tumori intraepiteliali (PanIn) sono certamente precursori molto importanti da cui originano molti adenocarcinomi del pancreas, ma sono in genere piccolissimi e non tutti “degenerano” diventando tumori maligni.

 

esami

Quindi, considerata la complessità della chirurgia per quest’organo, non è una buona idea rimuoverli chirurgicamente sempre una volta individuati. Tra gli altri precursori dei tumori maligni, quelli intraduttali papillari mucinosi (IPMN) e quelli cistomucinosi sono più grandi, ma anch’essi non sempre degenerano e quindi vanno soprattutto tenuti sotto controllo con esami ripetuti.

 

tumore al pancreas 7

Diversi studi stanno cercando di identificare marcatori nel sangue in grado di distinguere quali IPMN nascondono già cellule maligne con capacità invasive e hanno possibilità di evolvere e quali invece possono restare a lungo innocui. Nei prossimi anni avremo certamente informazioni che ci aiuteranno a capirlo».

 

Nuove terapie in arrivo: qualcosa si muove?

tumore al pancreas 4

Al Congresso Europeo di Oncologia Medica di Barcellona, sono presentati i risultati di uno studio italiano su 124 pazienti che indicano la possibilità di ridurre il rischio di metastasi con una combinazione di chemioterapia (gemcitabina e Nab-paclitaxel) e rappresentano probabilmente un nuovo standard di cura per una precisa categoria di malati.

 

«Nel 30 per cento dei pazienti, la malattia è individuata in fase localmente avanzata, senza metastasi e non operabile – chiarisce Cascinu -, ma tutte le opzioni di trattamento proposte finora per questi malati erano più il frutto di esperienze dei singoli medici o centri piuttosto che una scelta basata sull’evidenza scientifica».

tumore al pancreas 6

 

Anche in Italia si fa ricerca

«Al convegno Esmo di Barcellona, è stato proprio uno studio italiano (GAP), a indicare per la prima volta la via da seguire: il regime chemioterapico costituito dalla combinazione di nab-paclitaxel e gemcitabina riduce infatti il rischio di metastasi del 25% rispetto alla sola gemcitabina - conclude Cascinu -. La combinazione aumenta il tempo alla progressione della malattia e migliora la sopravvivenza (con una riduzione del rischio di morte del 35%).

tumore al pancreas 3

 

È un dato importante, perché una parte di questi pazienti, in seguito, può essere trattata con la radioterapia che contribuisce al controllo generale della malattia; in una parte dei partecipanti si è ridotta la malattia e circa il 6% che non era operabile, ha potuto affrontare l’intervento chirurgico».

tumore al pancreas 14tumore al pancreas 12la ricerca tumore al pancreas 1tumore al pancreas 10tumore al pancreas 11tumore al pancreas 13tumore al pancreas 2

Ultimi Dagoreport

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…

giorgia e arianna meloni come le gemelle di shining - fotomontaggio del fatto quotidiano

DAGOREPORT – VI RICORDATE QUANDO GIORGIA MELONI DEFINIVA LA SORELLA ARIANNA UNA “PRIVATA CITTADINA SENZA INCARICHI”? DIMENTICATELO: È IN CORSO UN TENTATIVO DI TRASFORMARE LA PRIMOGENITA DI ANNA PARATORE IN UNA POLITICA NAVIGATA. ECCO COME NASCE L’IMBARAZZANTE NTERVISTA RILASCIATA OGGI DALL'EX MOGLIE DI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA AL “CORRIERE DELLA SERA”, IN CUI ARIANNA RICORDA QUANDO “GUIDAVA IL CAMION NEI VICOLI DI ROMA” PER IL PARTITO, E RIVENDICA: “DA 30 ANNI SIAMO IN POLITICA” – LA FIAMMA MAGICA VUOLE TOGLIERLE L’ETICHETTA DI “SORELLA D’ITALIA”. IL GUAIO È CHE ‘GNA FA: L’UNICO PREGIO CHE ANCHE I COLLEGHI DI PARTITO LE RICONOSCONO È… LA SOMIGLIANZA ALLA SORELLA

del vecchio la stampa angelucci elkann

DAGOREPORT - NON SI STA MAI TRANQUILLI: AL RISIKO FINANZIARIO (MPS-MEDIOBANCA) FINITO TRA LE CARTE DELLA PROCURA DI MILANO, ORA SI AGGIUNGE IL RISIKO EDITORIALE: LA VENDITA DI ‘’’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ AL GRECO KYRIAKOU DIVENTA, GIORNO DOPO GIORNO, UN BORDELLO DI VOCI E RUMORS - C’È CHI ASSICURA CHE LO SBARCO DEL GRECO NON VADA ASSOLUTAMENTE A GENIO AL BOSS DELL’IMPERO MEDIASET, PIER SILVIO BERLUSCONI – CHI SPIFFERA DI UN PRESUNTO INTERESSAMENTO DELLA FAMIGLIA ANGELUCCI, EDITORE DE “IL GIORNALE” E DI “LIBERO”, ALL’ACQUISIZIONE DEL QUOTIDIANO “LA STAMPA”, CHE ELKANN HA MESSO IN VENDITA PER LA SOMMETTA DI 65 MILIONI DI EURO, CHE NON RIENTREREBBE NEL PERIMETRO DEL GRECO CON L’ANTENNA. MA PER IL BOSS DELLA SANITÀ CARO AL GOVERNO L’UNICO MODO DI COMPRARI ''LA STAMPA'' È ALL’EDICOLA: ELKANN NON GLIELO VENDERÀ MAI - A PROPOSITO DI EDITORIA COME ULTIMA UMANA VOLUTTÀ, SI VOCIFERA CHE LEONARDINO DEL VECCHIO VOGLIA COMPRARSI NIENTEMENO CHE “IL FATTO QUOTIDIANO” (DAVVERO URGE LA RIAPERTURA DEI MANICOMI…)