odio-7

ODIARE HUMANUM EST -  MELANIA RIZZOLI: “L'ODIO È RICONOSCIUTO COME UN DISTURBO MENTALE DELLA SFERA AFFETTIVA. OGNI UOMO IN DETERMINATE CIRCOSTANZE HA BISOGNO DI UN NEMICO, A CUI ADDEBITARE LE CATTIVERIE E LE PREPOTENZE IN CUI CI SI IMBATTE NELLA VITA QUOTIDIANA. COMPRENDERE QUESTA FINZIONE SCENICA IDEATA DALLA PSICHE È ESSENZIALE PER CAPIRE CHE SPESSO IL MALE ABITA DENTRO, E NON FUORI, PER NON ARRIVARE A FARSI POSSEDERE E SOPRAFFARE DALL'ODIO…”

Melania Rizzoli per "Libero Quotidiano"

odio 9

 

Secondo Erich Fromm l'umanità è più propensa all'odio che all'amore, cioè l'uomo riesce più ad odiare che ad amare. La posizione del filosofo tedesco è sicuramente discutibile, ma è evidente che non si può criminalizzare l'odio, un sentimento nascosto in ognuno di noi e considerato dalla scienza naturale come l'amore.

 

Dal 27 luglio alla Camera dei Deputati si sta discutendo su una proposta di legge che mira a contrastare l'odio e la discriminazione contro l'orientamento sessuale e l'identità di genere, e molti sono stati i commenti negativi sulla minaccia alla libertà di espressione, che hanno parlato di misura liberticida, mentre l'intento della legge sarebbe quello di voler combattere quei reati che nascono dall'odio come gli atti di violenza. Ma la domanda è: può una legge contrastare l'odio, ovvero un sentimento violento che nasce da un disturbo dell'affettività?

odio 3

 

Perché di questo si tratta, in quanto l'odio è riconosciuto come un disturbo mentale della sfera affettiva, ed è considerato patologico, in quanto causa un'emozione non razionale di tipo ostile, focalizzata sul detestare e sul rivendicare, che comporta un desiderio profondo e duraturo di far del male a qualcuno o a qualcosa, misto a sensazioni di rifiuto, ripugnanza, contrarietà, intolleranza e soprattutto vendetta.

 

odio 2

Non va confuso con l'ira o la rabbia, che sono anch' essi disturbi dell'affettività ma si distinguono per essere momentanei e passeggeri, mentre l'odio è un sentimento astioso e rancoroso più "ruminato", cioè calcolato e rimuginato silenziosamente anche per lunghi periodi, represso e covato, che poi esplode in modo potente rivelando una aggressività maligna e distruttiva con un facile sconfinamento nella violenza e nel sadismo.

 

odio 14

Inoltre l'odio si differenzia dall'antipatia, dall'invidia, dall'avversione o da altre forme di giudizio negativo, poiché in queste manca la volontà di "far del male" o di "farla pagare", ovvero di comminare una sonora punizione all'oggetto odiato, anche se l'invidia può trasformarsi in odio quando si vuole che la persona odiata, per esempio, subisca qualcosa di negativo, come una malattia, un licenziamento o declassamento.

 

odio 11

la vendetta Per raggiungere il suo scopo spesso chi odia si sente in diritto di infrangere la legge ("mi faccio giustizia da solo") pur di punire la persona odiata poiché sente di agire nel giusto o comunque ritiene che l'eccezione sia valida per salvaguardare la propria persona e vendicarsi, ed in questi casi occorre valutare se il soggetto che odia sia equilibrato mentalmente o no, ovvero se una persona considerata equilibrata possa spingersi fino ad odiare, a punire ed a commettere reati.

 

L'odio potenzialmente risiede dentro ognuno di noi, emerge nel tragico ruolo dell'inconscio nella guerra dei conflitti, e la psichiatria lo considera comunemente in contrapposizione all'amore, in quanto i due sentimenti possono essere accostati per intensità ed impeto pur non essendo paritetici, mentre come sentimento intermedio tra i due, privo sia di punti positivi che negativi, troviamo l'indifferenza.

odio 15

 

Naturalmente esistono diverse forme di tale disturbo, ma quella più frequente è "l'odio reattivo", scaturito da un evento negativo, da una profonda ferita o da una situazione immutabile che rende impotenti e genera ostilità violenta, ma in molti casi però l'odio è una peculiarità del carattere, e risiede nella predisposizione di una persona ad essere ostile, come quegli individui che appaiono sempre arrabbiati e si relazionano solo in modo negativo, contestando ogni fatto od opinione diversa dalla loro, non accettando critiche od appunti sul loro comportamento e sul loro carattere.

odio 1

 

l'aggressività La psicanalisi gioca un ruolo di primaria importanza nella comprensione di tale sentimento, addirittura attribuendogli una posizione riparativa finalizzata alla neutralizzazione e sublimazione dell'aggressività ("mors tua vita mea") durante il conflitto tra conscio e inconscio, un confine spesso molto sottile e facilmente valicabile.

 

odio 6

L'odio, che trova comunque le sue radici nella frustrazione, nell'invidia, nella gelosia, nella competizione, nelle differenze sociali e nel desiderio di vendetta, non sempre alimenta stati emotivi che si impregnano di violenza, perché l'odio cosiddetto "freddo" è tipico delle persone che si limitano a tenere le distanze da quelle ritenute negative o repellenti, percepite come esseri inferiori da guardare con disprezzo e superiorità, che è caratteristico di chi cela bassa autostima, insicurezza, immaturità affettiva ed egocentrismo, e che per liberarsi delle proprie paure sfrutta l'indignazione, la furia verbale e niente di più.

 

In termini psicoterapeutici infatti coloro che tendono ad odiare proiettano sul mondo esterno i loro aspetti peggiori, quelli che non vorrebbero avere ma che abitano il profondo dell'inconscio, ombre che generano incubi e pensieri avversi, sentimenti torbidi e angosce che non si vogliono portare alla luce.

odio 12

 

Ogni uomo in determinate circostanze ha bisogno di un nemico, a cui addebitare regolarmente le cattiverie, le slealtà, le crudeltà e le prepotenze in cui ci si imbatte nella vita quotidiana, e comprendere questa finzione scenica ideata dalla psiche è dunque essenziale per capire che spesso il male abita dentro, e non fuori, per non arrivare a farsi possedere e sopraffare dall'odio.

 

odio 8

Chi odia comunque prova un sentimento forte, ed il paradosso è che l'odio non solo si alterna all'amore ma ne è parte integrante, indipendentemente dalla volontà, ("amare il proprio nemico"), poiché i due sentimenti sono destinati ad intrecciarsi in una inevitabile coessenzialità, ed ambedue sono in grado di incidere profondamente sugli stati d'animo, con la differenza che l'odio è un sentimento notevolmente inferiore all'amore, non è paritetico ma condannabile, perché sempre distruttivo e devastante.

 

odio 7

L'odio non più esistenziale invece, è quello che sfocia nella patologia, che si trasforma in un'idea ossessiva inseguendo la quale non si abbandona mai il tentativo di eliminare l'oggetto che si detesta, quasi fosse una liberazione, per cui il sentimento, non privo inizialmente di una sua nobiltà, muta in delirio.

 

Comunque quando compare, il sentimento dell'odio ha un carattere difensivo ed è impossibile reprimerlo, soprattutto dopo una forte ingiustizia, ma lo si può dominare e razionalizzare, ed è una emotività che fa parte del nostro Dna, della nostra espressività ("uno sguardo d'odio") che può arrivare a ritorcersi anche contro se stessi, fino a scaricare contro di sé tutta la sua forza distruttrice.

 

odio 5

senza passionalità L'odio moderno invece, quello digitale privo della passionalità succitata, per il quale è stata coniata la locuzione "hate speech", oggi trova spazio attraverso i mezzi di comunicazione di massa, soprattutto attraverso la rete Internet, la cui caratteristica è la disinibizione, ovvero la facilità con cui si postano messaggi di odio incentivati dalla sensazione di anonimato, dalla permanenza perenne dei commenti depositati nel web, dall'amplificazione della portata del messaggio negativo e dalla difficoltà di rimozione e censura, per cui è emerso un fenomeno sociale di diffusione di vastissime frange di odio, che si scatenano non solo su temi tradizionali, politica, sessualità, razzismo o religione, ma si allargano su contesti sempre più variabili e imprevedibili, che sovente scatenano un'ondata di commenti carichi di odio, verso persone che non si conoscono nemmeno, e con le quali non si è avuta mai alcuna relazione, ma delle quali si è invidiosi, gelosi e rancorosi per la loro visibilità.

odio 4

 

L'essere umano è pressoché l'unica specie che aggredisce, violenta e prova piacere nel fare del male, ma alla lunga l'odio non rende soddisfazione, perché è rozzo e ignorante, non controllabile dalla ragione, fa soffrire, è corrosivo, ed oltre che stupido è spesso inutile a risolvere i problemi che lo hanno provocato.

odio 13odio 10

Ultimi Dagoreport

elly schlein pina picierno stefano bonaccini giorgio gori lorenzo guerini giuseppe conte pd

NAZARENO, ABBIAMO (PIU’ DI) UN PROBLEMA - L’ASSEMBLEA PD DI DOMANI RISCHIA DI TRASFORMARSI IN UN BOOMERANG PER SCHLEIN: I DELEGATI DISERTANO, A RIDOSSO DI NATALE, NESSUNO SPENDE SOLDI E TEMPO PER VENIRE NELLA CAPITALE AD ASCOLTARE UNA RELAZIONE SENZA DIBATTITO – LA MOSSA DEI PRETORIANI DI ELLY PER SCONGIURARE LA SALA VUOTA ED EVITARE IL CONFRONTO IMPIETOSO CON MELONI CHE CONTEMPORANEAMENTE FARA’ IL PIENO A ATREJU – SORGI: “BONACCINI ENTRERA’ IN MAGGIORANZA MA SE I RIFORMISTI NON DOVESSERO RICEVERE RASSICURAZIONI SULLE LISTE ELETTORALI, IL RISCHIO DI UNA EVENTUALE SCISSIONE, SI FAREBBE PIÙ CONCRETO…”

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…