Estratto dal libro “Giovani per sempre” di Cosimo Comito – in vendita su Amazon
(Comito è considerato uno dei massimi esperti nella prevenzione delle malattie dell'apparato cardiovascolare e nella cura dei pazienti ultra novantenni)
Cominciamo ad analizzare alcuni aspetti che sembreranno banali. Quanto bisogna bere ogni giorno? Noi abbiamo in linea di massima delle regole scientifiche che più o meno dicono che dovremmo bere 1 o 2 cc per ogni chilo di peso corporeo ogni ora. Una persona che pesa 70 kg dovrebbe bere dunque da 70 a 140 cc. Ne consegue che una persona di 70 kg può tranquillamente bere da 2 a 3 litri e mezzo al giorno.
Ovviamente quando dico 2-3 litri al giorno di liquidi, intendo tutti i tipi di liquidi. Se noi mangiamo ad esempio mandarini e arance, queste sono ad altissimo contenuto di acqua e quindi rientrano nel conteggio.
Possiamo bere estratti, centrifugati, bevande a zero calorie. Ma come facciamo a sapere se beviamo la giusta quantità? Ci dobbiamo regolare con un trucchetto facile facile. Per capire se noi beviamo il giusto è sufficiente guardare le nostre urine. Le urine devono essere chiare, come l'acqua che sgorga nei ruscelli, acqua di roccia. Ecco, se le nostre urine sono così chiare, allora vuol dire che la quantità di acqua che assumiamo è giusta.
Come bisogna bere? Attenzione perché ogni cosa è importante. Spesso pensiamo "io devo bere un litro, ne bevo subito mezzo litro la mattina e mezzo litro la sera". Assolutamente no. L'ideale sarebbe riuscire a bere, parliamo sempre di regole generali, più o meno un bicchiere di acqua ogni ora, cioè l'acqua deve entrare costantemente nel nostro organismo.
Perché? Fondamentalmente per due motivi. Il primo è che tutti gli elementi che contiene l'acqua, cioè sodio, potassio, magnesio e calcio, se bevuti lentamente e costantemente, vengono assorbiti meglio. Di contro, se bevuti tutti assieme, non verranno assorbiti completamente, in quanto la maggior parte si perderà.
Altra cosa: immaginate ora l'apparato urinario. È composto da tanti tubicini, tanti piccoli filtri che hanno necessità di essere" lavati" in continuazione. Solo così rimarranno a lungo ben funzionanti. Lavarli ogni tanto sarebbe come aprire il rubinetto di casa nostra una volta a settimana.
Quando apriamo il rubinetto di tanto in tanto, fateci caso, l'acqua esce colorata, non è più chiara, ci sono delle incrostazioni... ecco, la stessa cosa può avvenire nel nostro organismo se beviamo anche grandi quantità ma distanziate nel tempo. Quello che noi beviamo più o meno, dopo un'ora, viene eliminato. Ecco perché e fondamentale bere lentamente e costantemente. Ricordiamo che la percentuale di acqua nei nostri tessuti si riduce con il passare del tempo.
In un neonato la percentuale di acqua nel corpo può essere il 75-80% per arrivare in tarda età al 45-50%. Infatti, quando guardiamo il viso di un bambino lo vediamo sempre radioso con la pelle a buccia di pesca. Al contrario, già in una quarantenne che beve poco e male, la pelle può apparire rugosa e spenta. I ritmi della vita ci portano a non bere e molto spesso ci dimentichiamo di farlo. Da ricordare che dopo i 40 anni si perde o si riduce lo stimolo della sete. Altro concetto importante da tenere a mente è la quantità di acqua presente nel cervello.
Questa può arrivare all'80%: è incredibile, ma la nostra memoria, la nostra velocità ideativa dipendono anche dall'acqua. Il primo organo a soffrire della carenza acuta di acqua è proprio il cervello. Se pensate alle scene di film con individui che attraversano un deserto senza poter bere, il primo disturbo è cerebrale: le allucinazioni.
Cominciano a vedere oasi, distese di acqua; il cervello sta andando in tilt. Subito dopo comincerà ad asciugarsi l'apparato respiratorio, i polmoni e la bocca, con la formazione di ulcere secche. Il sangue diventerà sempre più denso fino a non poter più circolare.