alzheimer-4

PENSA POSITIVO – IMPEGNARSI IN MODO PERSISTENTE IN SCHEMI DI PENSIERO NEGATIVO POTREBBE AUMENTARE IL RISCHIO DI ANDARE INCONTRO A MALATTIE LEGATE ALLA DEMENZA, TRA LE QUALI IL MORBO DI ALZHEIMER. A SOSTENERLO È UNO STUDIO CONDOTTO DAI RICERCATORI DELLA UNIVERSITY COLLEGE LONDON - I SOGGETTI CHE SONO STATI FREQUENTEMENTE PREDA DI PESSIMISMO, PRESENTAVANO UN QUADRO PEGGIORE RISPETTO A MEMORIA E DECLINO COGNITIVO - LA DEPRESSIONE E L'ANSIA, INVECE, ERANO ASSOCIATE A…

Da "tg24.sky.it"

 

alzheimer 9

Impegnarsi in modo persistente in schemi di pensiero negativo potrebbe aumentare il rischio di andare incontro a malattie legate alla demenza, tra le quali il morbo di Alzheimer. A sostenerlo è uno studio condotto dai ricercatori della University College London, pubblicato sulla rivista scientifica “Alzheimer's & Dementia” e che ha coinvolto un gruppo di persone al di sopra dei 55 anni.

 

Il pensiero negativo ripetitivo

Nel corso dello studio, i ricercatori hanno scoperto che quello che è stato definito "pensiero negativo ripetitivo" (RNT da “repetitive negative thinking”) è collegato al successivo declino cognitivo e all’accumulo di proteine cerebrali dannose legate all'Alzheimer.

 

alzheimer 8

Gli esperti, dopo i test effettuati, sostengono che l’RNT dovrebbe ora essere ulteriormente studiato come un potenziale fattore di rischio per la demenza e che gli strumenti psicologici, come la consapevolezza o la meditazione, dovrebbero essere valutati attentamente per vedere se questi possano davvero ridurre il rischio di demenza. L'autrice principale dello studio, la dottoressa Natalie Marchant ha detto che “la depressione e l'ansia nella mezza età e nella vecchiaia sono già noti per essere fattori di rischio per la demenza.

 

alzheimer 7

Qui, abbiamo scoperto che alcuni modelli di pensiero implicati nella depressione e nell'ansia potrebbero essere una delle ragioni sottostanti per cui le persone con questi disturbi hanno maggiori probabilità di sviluppare demenza”.

 

Le fasi dello studio

Gli esperti, per condurre il loro studio, hanno coinvolto 360 persone su cui è stata misurata per due anni di seguito la frequenza dei pensieri negativi e di atteggiamenti come il rimuginare su avvenimenti del passato e il preoccuparsi del futuro, rispondendo ad alcuni questionari.

 

alzheimer 6

E sono stati sottoposti anche a screening che ne misurassero i livelli di depressione e ansia. La loro funzione cognitiva è stata valutata misurando parametri come la memoria, l'attenzione, la cognizione spaziale e il linguaggio.

 

Una parte dei partecipanti, 113 persone, è stata poi sottoposta ad esami di imaging del cervello (la PET) misurando i depositi di tau e amiloide, due proteine che causano il tipo più comune di demenza, la malattia di Alzheimer e tutto il campione esaminato è stato valutato nel tempo, per un totale di 4 anni di osservazione.

alzheimer 5

 

Dai dati raccolti è emerso che coloro che si sono lasciati andare più spesso a pensieri negativi e sono stati frequentemente preda di pessimismo, presentavano un quadro peggiore rispetto a memoria e declino cognitivo e presentavano anche placche tossiche di beta amiloide e proteina tau nel cervello.

 

La depressione e l'ansia invece erano associate ad un successivo declino cognitivo ma non alla deposizione di amiloide o tau, suggerendo che l’RNT potrebbe essere la ragione principale per cui questi stati d’animo possono contribuire al rischio di malattia di Alzheimer.   

alzheimer 4

 

L’importanza della salute mentale

“I nostri pensieri possono avere un impatto biologico sulla nostra salute fisica, che potrebbe essere positiva o negativa. Le pratiche di allenamento mentale come la meditazione potrebbero aiutare a promuovere schemi mentali associati positivi e negativi”, ha commentato il dottor Gael Chételat, autore dello studio.

 

alzheimer 3

"Prendersi cura della propria salute mentale è importante e dovrebbe essere una delle principali priorità di salute pubblica, in quanto non è importante solo per la salute e il benessere delle persone nel breve termine, ma potrebbe anche avere un impatto su un eventuale rischio di demenza", ha spiegato l’esperto.

alzheimer 2

 

alzheimer 1alzheimer 10

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni marina berlusconi antonio tajani

DAGOREPORT – IL DESIDERIO DI FARSI INCORONARE REGINA D'ITALIA, PER IL MOMENTO, LA MELONA LO DEVE RIPORRE NEL CASSETTO DEI SOGNI - L’INDICAZIONE DEL NOME DEL PREMIER SULLA SCHEDA ELETTORALE, BOCCIATA DA TUTTI I PARTITI CHE NON INTENDONO FINIRE CANNIBALIZZATI DALLA MELONI, STA MANDANDO IN PEZZI FORZA ITALIA - TAJANI FA IL POSSIBILISTA E GLI AZZURRI ESPLODONO. LASCIAMO POI PERDERE LA FAMIGLIA DI ARCORE CHE VEDREBBE SPARIRE IL NOME BERLUSCONI DAL SIMBOLO DEL PARTITO - A MILANO SI VOCIFERA DI UN TERRIBILE SCAZZO AL CALOR BIANCO TRA UN TAJANI IN MODALITA' RIBELLE E CRISTINA ROSSELLO, VICINISSIMA A MARINA - L'IDEONA DI FARSI INCORONARE "SUA MAESTA' GIORGIA I" FA STORCERE IL NASO ANCHE AI VARI POTENTATI SOTTERRANEI DEI FRATELLINI D’ITALIA (LOLLOBRIGIDA-LA RUSSA-RAMPELLI)...

zaia stefani salvini meloni fico schlein de luca

DAGOREPORT – L'ESITO DELLE REGIONALI IN VENETO, CAMPANIA E PUGLIA E' GIA’ SCRITTO MA SARA' IMPORTANTISSIMO PER “PESARE” OGNI PARTITO IN VISTA DELLE STRATEGIE PER LE POLITICHE DEL 2027 – I VOTI DELLE VARIE LISTE POTREBBERO CAMBIARE GLI EQUILIBRI INTERNI ALLE COALIZIONI: SE IN CAMPANIA E PUGLIA LE LISTE DI DECARO E DI DE LUCA FARANNO IL BOTTO, PER L'EX ROTTAMATRICE DI ''CACICCHI'' ELLY SCHLEIN SAREBBE UNO SMACCO CHE GALVANIZZEREBBE LA FRONDA RIFORMISTA DEL PD - ANCHE PER CONTE, UN FLOP DEL SUO CANDIDATO ALLA REGIONE CAMPANIA, ROBERTO FICO, SCATENEREBBE LA GUERRIGLIA DEI GRILLINI CHE DETESTANO L'ALLEANZA COL PD - LADY GIORGIA TIENE D’OCCHIO LA LEGA: SE PRECIPITA NEI CONSENSI IN VENETO, DOVE E' STATA FATTA FUORI LA LISTA ZAIA, PROVEREBBE A SOSTITUIRE IL MALCONCIO CARROCCIO CON AZIONE DI CARLETTO CALENDA...

villa casa giorgia meloni antonio tajani matteo salvini

DAGOREPORT - AH, CHE STREGONERIA È IL POTERE: TRAFIGGE TUTTI. SOPRATTUTTO I PARVENU. E COSÌ, DA PALAZZO GRAZIOLI, CHE FU LA SEDE INFORMALE DI GOVERNO E DI BUNGA-BUNGA DI BERLUSCONI PREMIER, SIAMO PASSATI A "VILLA GRAZIOLI" CON LA NUOVA DOVIZIOSA DIMORA DELL’EX ABITANTE DELLA GARBATELLA, DOVE OCCUPAVA CON MADRE E SORELLA DUE DISGRAZIATE CAMERE E CUCINA - UN IMMOBILE CHE STA SOLLEVANDO UN POLVERONE DI POLEMICHE: VILLA O VILLINO? COL SOLITO AGOSTINO GHIGLIA CHE AVREBBE SOLLECITATO GLI UFFICI DELLA PRIVACY DI TROVARE UN MODO PER LIMITARE LE INFORMAZIONI DA RENDERE PUBBLICHE ALLA CAMERA, IN RISPOSTA A UN’INTERROGAZIONE DELLA BOSCHI SULLA RISTRUTTURAZIONE DELLA VILLA – LA SINDROME DI "IO SO' GIORGIA E NUN ME FIDO DE NESSUNO!" HA POI TRASFORMATO LA MAGIONE NEL SUO BUNKER PERSONALE, LONTANO DAGLI SGUARDI E ORECCHIE INDISCRETE CHE INFESTANO PALAZZO CHIGI - TUTTO BENE QUANDO VENGONO CHIAMATI A RAPPORTO I SUOI FEDELISSIMI, MOLTO MENO BENE QUANDO TOCCA AGLI ALTRI, AGLI “ESTRANEI” DELLA CONVENTICOLA MELONIANA. DAL CENTRO DI ROMA PER RAGGIUNGERE “VILLA GRAZIOLI” CI VOGLIONO, IN LINEA D’ARIA, BEN 40 MINUTI DI MACCHINA. ANCHE DOTATI DI SIRENE E LAMPEGGIANTI, È “UN VIAGGIO”…. - VIDEO

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?