ricciardi arcuri

"L'ORGANIZZAZIONE DI UNA VACCINAZIONE DI MASSA ANCORA NON È STATA PERFEZIONATA" - WALTER RICCIARDI DA' UN CALCIONE AL COMMISSARIO ARCURI: “DOBBIAMO FARCI TROVARE PRONTI QUANDO ARRIVERANNO MOLTE DOSI DEI VACCINI. AL MOMENTO VEDO TANTO DISORIENTAMENTO: QUALE SARÀ IL MECCANISMO DI PRENOTAZIONE? DOVE SI FARANNO LE VACCINAZIONI? PENSO CHE SIANO DUBBI DA CHIARIRE QUANTO PRIMA” - “SERVE PER UN MESE DI ZONA ROSSA PER TUTTE LE REGIONI” 

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

walter ricciardi

«Pfizer ha appena annunciato che tornerà alla normalità con le forniture, speriamo che si possa recuperare. Gli over 80 inizieranno tra febbraio e marzo. Ma io sono preoccupato perché l'organizzazione di una vaccinazione di massa ancora non è stata perfezionata, dobbiamo farci trovare pronti quando avremo un numero sufficiente di dosi. E poi abbiamo ancora troppi casi, serve per un mese che tutte le regioni siano in fascia rossa. Un lockdown vero. L' apri e chiudi è uno stillicidio, le zone arancioni sono insufficienti. Altrimenti ci troveremo nella situazione drammatica che ora stanno vivendo Spagna e Portogallo».

 

domenico arcuri

Il professor Walter Ricciardi, docente di Igiene all' università Cattolica di Roma e consulente del ministro della Salute, segue con apprensione l' evolversi della pandemia in Europa. Le notizie che arrivano dalla Gran Bretagna, con una variante che si trasmette più rapidamente e che potrebbe essere anche più letale (almeno secondo quanto prospettato dal primo ministro Boris Johnson) non rassicurano. Inoltre, rischiamo di pagare l'irregolarità delle consegne dei vaccini di Pfizer, ma anche di AstraZeneca.

 

Professore, è preoccupato dal rallentamento della campagna vaccinale?

«Pfizer ora ci dice che recupererà in termini di consegne. Non dispero, penso che ci sarà questo aggiustamento che comunque è collegato a un potenziamento della produzione. Sono fiducioso, possiamo recuperare».

 

walter ricciardi al meeting di rimini

Resta il fatto che AstraZeneca, su cui puntavamo molto, ha confermato un taglio del 60 per cento.

«Vero, ma penso che non comprometterà la campagna vaccinale. Penso che invece è su un altro fronte che dobbiamo fare attenzione: serve un reale salto di qualità sull' organizzazione della vaccinazione di massa».

 

Cosa la sta preoccupando? Cosa potrebbe non funzionare su questo fronte?

«Non dico che le cose non stiano funzionando, però dobbiamo farci trovare pronti nel momento in cui, come tutti speriamo, arriveranno molte dosi dei vaccini. Al momento questa certezza non c' è. Vedo che c' è ancora tanto disorientamento: quale sarà il meccanismo di prenotazione? Dove si faranno le vaccinazioni? Penso che siano dubbi da chiarire quanto prima».

roberto speranza domenico arcuri

 

I tempi più lunghi per la vaccinazione avranno anche come conseguenza che dureranno di più i provvedimenti di limitazione della circolazione, a partire dal sistema dei colori nelle Regioni?

«Non penso che in questo ci sarà uno scostamento anche perché ormai è chiaro che sarà una battaglia di lungo respiro. L' immunità di gregge l' avremo solo quando vaccineremo il 70-80 per cento della popolazione e secondo me siamo ancora in grado di riuscirci entro la fine dell' anno. Se ci organizziamo bene, però».

walter ricciardi al meeting di rimini 2

 

Ma il sistema dei colori delle Regioni ci accompagnerà per tutto il 2021?

«Difficile a dirsi, ma questo sistema comunque rallenta la curva epidemiologica, la tiene sotto controllo. Ma non serve a riportare i numeri a dei livelli che sono compatibili con la normalità: i 50 casi ogni 100mila abitanti. Con il semplice sistema dei colori, questo obiettivo non lo raggiungeremo. Un' inversione di tendenza può avvenire solo con misure più energiche. E sono necessarie alla luce delle varianti che stanno arrivando che sono più contagiose, a partire da quella inglese che sostituirà quella attuale. Secondo i colleghi britannici è anche più letale».

PFIZER

 

Lei inserirebbe tutte le Regioni nella fascia rossa?

«Sì, per quattro settimane. Dobbiamo stroncare subito la diffusione di nuove varianti. Dopo avere rallentato il contagio, si può ripartire a regime con testing, tracciamento e campagna vaccinale».

 

Le misure della fascia rossa comunque sono meno rigorose del lockdwon che abbiamo vissuto a marzo. Sarebbero sufficienti per abbattere il contagio?

«Sì, l' importante è farle rispettare. Altrimenti rischiamo il lockdwon duro, come probabilmente farà presto la Francia. E guardiamo a ciò che sta succedendo in Spagna e Portogallo. In questo contesto, con la diffusione della variante inglese che circola molto nelle aule, tutti i paesi stanno chiudendo le scuole, dobbiamo pensarci anche noi. Vedo che in nord Europa hanno sospeso le lezioni anche alle elementari. Non condivido la posizione del Cts sulle scuole».

 

VACCINO PFIZER 2

Per accelerare la vaccinazione dovremmo ampliare la scelta dei prodotti attingendo tra quelli sviluppati in Russia e Cina?

«Sì, ma solo se saranno autorizzati dall' Ema».

 

Ritiene utile l' introduzione di un certificato vaccinale?

«Senza dubbio. Deve esserci una forma di attestazione che dia la possibilità a chi è vaccinato di dichiararlo. Potrebbe fare ripartire molte attività e diventare anche un incentivo a vaccinarsi».

Ultimi Dagoreport

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...