agioplastica

L’INFARTO? GRAZIE ALLO STENT SI PUÒ CURARE IN 15 MINUTI (SE SI È FORTUNATI) – LE NUOVE TECNICHE POCO INVASIVE PERMETTONO DI "STAPPARE" L’ARTERIA OSTRUITA CON L’AIUTO DI UN PICCOLO CATETERE TELEGUIDATO RENDENDO SEMPRE MENO NECESSARIO L'INTERVENTO A CUORE APERTO - QUANDO SI AVVERTONO I SINTOMI, NON BISOGNA PERDERE TEMPO MA CORRERE IN OSPEDALE...

Melania Rizzoli per “Libero quotidiano”

 

ANGIOPLASTICA

Ha evitato la morte per infarto del miocardio a milioni di persone nel mondo, non solo salvando loro la vita, ma riportando i loro cuori in condizioni normali di ossigenazione e circolazione, il tutto con una tecnica che ha una durata dai 15 minuti a un'ora, secondo la complessità di ogni singolo caso.

 

CARDIOLOGO

Sto parlando dell'Angioplastica Coronarica, una procedura d'urgenza che viene eseguita per problemi di natura coronarica entro le 24/48 ore dalla insorgenza dell'infarto, sempre che il paziente riesca a raggiungere un ospedale attrezzato con un reparto di Emodinamica, l'unico in grado di affrontare queste emergenze, di norma attivo ovunque con cardiochirurghi operativi giorno e notte.

 

cardiologo

Le ostruzioni o stenosi delle arterie coronariche sono in continuo aumento nella popolazione soprattutto maschile, sono dovute a molteplici fattori, e la loro insorgenza si declina nell'infarto del miocardio, il quale, se non esteso e se trattato con tempestività, viene risolto in modo ottimale con il ripristino della circolazione sanguigna nel vaso occluso, e quindi della conseguente ossigenazione del muscolo cardiaco circostante.

CARDIOLOGO

 

Quando una arteria cardiaca si restringe per una placca aterosclerotica, o si ottura a causa di un trombo infatti, è necessario intervenire il più presto possibile per dilatarla e ripristinare il flusso del sangue al suo interno, per evitare danni permanenti al cuore, e l'intervento di riferimento è appunto l'angioplastica coronarica, che consente la rivascolarizzazione immediata della arteria interessata e del miocardio circo stante.

 

Malattie cardiovascolari

La tecnica è poco invasiva, e consiste nella introduzione, attraverso l'arteria radiale del polso (in passato veniva usata la femorale), previa anestesia locale, di un piccolo catetere teleguidato, il quale viene fatto scorrere fino ad arrivare nel punto del cuore dove c'è l'ostruzione, e dal quale viene fatto avanzare un filo metallico microscopico con il compito, sia di posizionare un palloncino gonfiato all'altezza del trombo ostruente per dilatare il vaso, sia di fissare in quel preciso punto un piccolo stent, ovvero una microscopica protesi metallica a forma di spirale, che viene espansa e fatta aderire alla parete interna del vaso, nel modo più ottimale per ottenere di nuovo lo scorrimento immediato del sangue.

 

infarto 1

Questa interventistica coronarica, originata negli anni Settanta, oggi ha raggiunto livelli di evoluzione e di perfezione straordinari, sia in termini di esecuzione che di strumentazione, oltre a quelli di efficacia e sicurezza. Inoltre gli stent applicati sono sempre più tecnologicamente avanzati, prodotti in acciaio o leghe quali il cobalto od il cromo, ma la cosa straordinaria è che oggi la loro validità ha una durata infinita.

 

Se infatti non si presentano problemi entro i primi sei mesi dalla loro applicazione, il tempo necessario al loro "assorbimento" biologico nelle pareti interne dell'arteria trattata, si può ritenere che lo stent si manterrà operativo per il resto della vita del paziente. Essendo lo stent un piccolo "corpo estraneo" ogni paziente dovrà assumere un farmaco antiaggregante delle piastrine per inibire una reazione o un coagulo nella sede di impianto, cosa che si verifica molto raramente, solo nell'1% dei casi.

infarto donne 3

 

Inoltre queste piccole protesi, dal 2002, sono "medicate", vale a dire rilasciano sostanze terapeutiche che impediscono la ristenosi, ovvero un nuovo restringimento del vaso trattato, per cui questo tipo di intervento viene considerato, oltre che salvavita, anche definitivo per quel problema coronarico, ed ha ridotto la mortalità per infarto del miocardio di oltre quattro volte rispetto alla media.

 

Naturalmente l'angioplastica coronarica non è adatta a tutte le persone, poiché molto dipende dal numero delle coronarie ostruite e dal grado di severità della patologia, e per tale motivo è importante che il paziente che accusa problemi di angina pectoris, ovvero dolore toracico all'altezza dello sterno, della bocca dello stomaco, del petto o della mandibola, si sottoponga rapidamente ad accertamenti cardiologici, prima che sia troppo tardi.

 

infarto 2

Se infatti il paziente arriva fuori tempo utile alla osservazione del cardiologo, ed il suo infarto è ormai esteso ed ha occluso le coronarie in modo grave, è necessario ricorrere, se ancora possibile, all'intervento di by-pass coronarico, una procedura eseguibile a cuore aperto, più complicata e certamente più invasiva dal punto di vista operatorio e importante da quello della convalescenza.

 

infarto

In qualunque emergenza medica, e non solo cardiologica, non bisogna quindi perdere tempo prezioso in autodiagnosi o ragionamenti di comodo su cosa fare con persone non esperte del settore, perché molte volte arrivare in ritardo all'osservazione clinica specialistica può compromettere l'approccio terapeutico, oltre che mettere seriamene a rischio la propria vita.

stress infarto 3stress infarto 1infarto

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTRA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...