terapie intensive lazio

L’INSOSTENIBILE PESANTEZZA DEI NO VAX – MELANIA RIZZOLI ANALIZZA IL COSTO EMOTIVO DEI MEDICI CHE DEVONO LOTTARE CON CHI RIFIUTA LE CURE: “CIASCUN PAZIENTE RICOVERATO IN TERAPIA INTENSIVA COSTA DAI 2.800 AI 3.300 EURO. PECCATO CHE IN QUESTA LISTA DI PRESTAZIONI EFFETTUATE E ANDATE A BUON FINE NON SI POSSA INCLUDERE IL COSTO EMOTIVO, QUELLO DI STRESS, DI FATICA E DI CONFLITTUALITÀ MORALE DI TUTTO IL PERSONALE SANITARIO CHE HA CONTRIBUITO A GUARIRE QUEL MALATO RETICENTE, OSTINATO, IGNORANTE E INDUBBIAMENTE FORTUNATO…”

Melania Rizzoli per "Libero quotidiano"

 

terapia intensiva covid 4

Le emozioni che si provano a lavorare in un reparto di terapia intensiva sono davvero molto "intense" e mettono a dura prova il livello di stress fisico e psicologico di tutti gli operatori che prestano la loro assistenza in quelle fredde camerate di degenza dove si opera con l'adrenalina sempre a mille. Tra urgenze improvvise, pazienti che arrivano intubati dalle sale operatorie, situazioni che si aggravano da un momento all'altro, decessi inevitabili e nuovi posti letto da reperire in pochi minuti, i reparti intensivi sono il luogo di lavoro più stressante negli ospedali, poiché anche quando la situazione sembra che si calmi, la soglia di attenzione dei sanitari rimane sempre alta, per la consolidata consapevolezza che le emergenze sono sempre dietro l'angolo, pronte ad insorgere improvvise e inaspettate.

 

terapia intensiva covid 1

I pazienti ricoverati in terapia intensiva sono definiti "critici" in quanto, almeno nelle prime fasi, sono considerati in pericolo di vita, poiché il loro organismo non è in grado di mantenere da solo le funzioni vitali quali la respirazione, la circolazione, lo stato neurologico e la temperatura corporea, tutti parametri che risultano alterati per l'insufficienza di uno o più organi, dovuta a varie e molteplici cause. Per questo motivo ogni degente necessita di una osservazione ed un monitoraggio continuo giorno e notte, con sostegno meccanico delle funzioni vitali, e interventi rapidi appena i monitor evidenziano allarmi di instabilità che possano far precipitare il paziente verso una criticità irreversibile.

 

terapia intensiva covid 3

A fianco dei medici intensivisti, chiamati ad attuare una valutazione multidisciplinare di ogni variabile, operano una grande varietà di professionisti (chirurghi, anestesisti, rianimatori, neurologi, cardiologi, radiologi, tecnici, fisioterapisti e infermieri), una integrazione indispensabile per coordinare la molteplicità delle patologie associate, e per trovare e decidere insieme, e in tempi velocissimi, le soluzioni terapeutiche di emergenza, quando esse si presentano. La terapia intensiva mette sempre a dura prova le risorse fisiche e psicologiche di un individuo, sia esso un operatore o un paziente ricoverato, poiché l'imprevedibilità degli eventi e l'incertezza dell'esito terapeutico sono alla base di emozioni talmente forti, da risultare spesso difficili da gestire laddove non si è formati a farlo, e che non sempre si riescono a salvaguardare o proteggere.

terapia intensiva

 

CURE RIFIUTATE In queste settimane, nelle terapie intensive di tutta Italia, sono stati segnalati molti casi di pazienti Covid non vaccinati, che si sono rifiutati di collaborare con i sanitari, denunciando la ferma volontà di non coinvolgimento nelle scelte terapeutiche, soprattutto vaccinali, addirittura di rifiuto della diagnosi di malattia, della sua gravità clinica, fino ad arrivare alla colpevolizzazione dei medici, che comunque non hanno mai smesso di mediare le diverse istanze, cercando di superare le motivazioni del rifiuto per una possibile soluzione.

 

terapia intensiva covid 2

Il diniego dei trattamenti di supporto terapeutico vitale da parte dei cosiddetti "negazionisti" del virus, rappresenta un ulteriore aspetto gravoso e doloroso per i medici e gli infermieri dei reparti intensivi impegnati ogni giorno in uno strenuo lavoro per curare ed offrire chance di guarigione, ma per quanto le situazioni possano essere state difficili e faticose, nessun paziente è stato mai "abbandonato" al suo destino, in quanto gli è sempre stato garantito un adeguato livello di cure, quelle non sacrificabili, peraltro con atteggiamenti rispettosi e non giudicanti.

 

IL VIDEO APPELLO DEL NO VAX DI PIACENZA FINITO IN TERAPIA INTENSIVA

D'altronde davanti alla scelta del paziente cosciente di rifiutare terapie anche salvavita, il medico non può opporsi in alcun modo, pur continuando a spiegare e motivare al degente ribelle l'utilità di quelle scelte terapeutiche di supporto vitale, e la volontà autolesionista del malato di non sottoporsi alle indicazioni farmaceutiche, benché agonizzante, sono un ulteriore motivo di stress per i sanitari, con emozioni violente che li coinvolgono sul piano etico e deontologico.

 

Terapia intensiva 3

Ciascun paziente ricoverato in terapia intensiva costa dai 2.800 ai 3.300 euro al giorno tra costo del personale (1.108 euro), farmaci e materiali sanitari (750 euro), attività sanitarie di supporto (880 euro) oltre ad altri costi vari, per cui ipotizzando una degenza di 9-10 giorni ogni persona viene a pesare sul sistema sanitario nazionale dai 22mila ai 28mila euro, senza calcolare che la durata del ricovero cambia in base al quadro clinico, alla gravità della patologia, all'età del paziente e da una serie di altri fattori.

 

Terapia intensiva 2

PROVOCAZIONE Considerando che l'incidenza dei ricoveri in ospedale è 10 volte più bassa nei vaccinati rispetto ai non vaccinati, la scelta di chi ancora rifiuta le vaccinazioni avrà ripercussioni economiche ancora più pesanti sul nostro Ssn, come ha sottolineato in una provocatoria dichiarazione l'Assessore alla Sanità della Regione Lazio Alessio D'Amato, il quale aveva avanzato l'ipotesi di far pagare il costo della degenza in terapia intensiva ai No vax ricoverati per Covid.

 

TERAPIA INTENSIVA CORONAVIRUS

Evidentemente una provocazione, anche se ci sarebbero altri modelli a cui far eventualmente riferimento, come per esempio quello della Regione Lombardia, dove un tempo veniva spedito a casa del paziente, prima ricoverato e poi dimesso, una sorta di "memorandum" su quanto la sua degenza fosse costata alla Regione. Peccato che in questa lista di prestazioni effettuate e andate a buon fine non si possa includere il costo emotivo, quello di stress, di fatica e di conflittualità morale di tutto il personale sanitario che ha contribuito a guarire quel malato reticente, ostinato, ignorante e indubbiamente fortunato ad essere uscito vivo dalla terapia intensiva. Nonostante i medici e le cure subite.

terapie intensiveterapie intensivecoronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bolognacoronavirus il reparto di terapia intensiva del sant'orsola di bologna 2coronavirus terapia intensiva 3coronavirus terapia intensiva Terapia intensiva 3

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…