cancro prostata

LA SANITÀ CHE DISCRIMINA GLI UOMINI – QUELLO ALLA PROSTATA È IL TUMORE PIÙ FREQUENTE TRA I MASCHI, CON OLTRE 36MILA NUOVE DIAGNOSI L'ANNO IN ITALIA – ALMENO 20MILA PAZIENTI NECESSITANO DELL'INTERVENTO DI PROSTATECTOMIA, CHE PUÒ PROVOCARE DISFUNZIONE ERETTILE E INCONTINENZA. MA I DISPOSITIVI MEDICI NON SONO UN DIRITTO, CIOÈ NON RIENTRANO NEI “LIVELLI ESSENZIALI DI ASSISTENZA”, COME LO SONO INVECE LE PROTESI MAMMARIE DOPO LA MASTECTOMIA…

Estratto dell’articolo di Maria Giovanna Faiella per www.corriere.it

 

ghiandola prostatica

È il tipo di tumore più frequente fra gli uomini e colpisce anche a 50 anni: si stima che ogni anno nel nostro Paese siano oltre 36mila le nuove diagnosi di cancro alla prostata. Circa 20mila pazienti hanno bisogno dell’intervento di prostatectomia radicale, un’operazione chirurgica che consiste nell’asportazione totale della ghiandola prostatica: salva la vita ma può provocare effetti collaterali invalidanti, quali impotenza e incontinenza urinaria. Per questi disturbi, che “pesano” sia a livello fisico che psicologico, sono disponibili delle soluzioni risolutive, ma non ancora per tutti.

 

prostata

Spiega Carlo Bettocchi, professore associato di Urologia all’Università di Foggia e direttore dell’Unità dipartimentale di Andrologia e chirurgia genitali esterni presso l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Ospedali Riuniti di Foggia: ««In seguito alla prostatectomia radicale per l’asportazione del tumore maligno alla prostata, il paziente può avere principalmente due tipi di problemi: la disfunzione erettile, abbastanza frequente (circa il 40-50% dei casi) e l’incontinenza urinaria, più rara ma, dopo l’intervento, si verifica comunque in 5-10 casi su cento.

 

uomini e prostata 3

Entrambi le problematiche sono risolvibili, a volte con terapia medica e riabilitativa ma più frequentemente con dispositivi protesici: la protesi peniena in caso di disfunzione erettile, lo sfintere urinario artificiale in caso di incontinenza urinaria – prosegue l’andrologo –. Però, non rientrano nei Livelli essenziali di assistenza (Lea), per cui vengono impiantati a macchia di leopardo sul territorio nazionale, in base a scelte fatte da singoli ospedali o Asl che decidono di rimborsarli a carico del Servizio sanitario nazionale. Basti pensare che in Italia vengono impiantate poco più di 600-700 protesi peniene l’anno, meno di un decimo rispetto alle reali necessità».

 

uomini e prostata

Non si tratta di interventi di natura «estetica», ripetono una volta di più gli specialisti. «Stiamo parlando delle conseguenze di patologie tumorali –sottolinea il presidente della Società italiana di andrologia (SIA), Alessandro Palmieri, professore di Urologia all’Università Federico II di Napoli –. Con la nota 75 si possono prescrivere  i farmaci contro la disfunzione erettile gratuitamente, a carico del Servizio sanitario nazionale; però, se le terapie mediche falliscono, le protesi peniene non sono un vezzo per i pazienti oncologici, come non lo sono le protesi mammarie che vengono impiantate, a carico del Servizio Sanitario Nazionale, alle donne che hanno subito un intervento di mastectomia, l’asportazione chirurgica della mammella in seguito al tumore» prosegue il professor Palmieri [...]

 

TUMORE ALLA PROSTATA

Non essendo un «Livello essenziale di assistenza», in molte regioni coi DRG (rimborso che la Regione riconosce all’ospedale per ogni specifica attività ndr) non si riesce ad assicurare la piena copertura dei costi, quindi viene garantito un numero limitato di dispositivi medici. [...]

 

Rinforza il professor Bettocchi: «Gli stessi diritti dovrebbero essere riconosciuti a tutti gli uomini che subiscono un intervento di prostatectomia dopo un tumore alla prostata, come avviene, giustamente, per le donne dopo un intervento di mastectomia. Oggi, in caso di incontinenza vengono rimborsati solo i pannoloni, ausili che di solito vanno utilizzati per tutta la vita; peraltro, è stato dimostrato che il loro costo per il Servizio sanitario a lungo termine è superiore a quello del dispositivo protesico, che s’impianta all’inizio e risolve per sempre il problema.

 

impotenza

Quanto alla disfunzione erettile, – spiega l’andrologo – avviene poiché a volte la rimozione del tumore - necessaria per salvare la vita del paziente - può danneggiare le strutture deputate all’erezione, in particolar modo i nervi, per cui le terapie farmacologiche non possono funzionare. Inoltre, la mancata erezione dopo l’asportazione del tumore è un problema funzionale che riguarda non solo l’uomo, colpito dalla patologia (a un’età non avanzata), ma anche la sua partner e, quindi, si riflette sulla sfera psicologica danneggiando l’autostima dell’uomo e anche il suo rapporto di coppia.

 

E poi, – fa notare Bettocchi – si creano sperequazioni inaccettabili tra uomini con lo stesso disturbo: quelli che riescono ad avere la protesi peniena a carico del Servizio sanitario nazionale, quelli che possono farsela impiantare privatamente di tasca propria e chi, purtroppo, non può permettersela (il costo si aggira intorno ai 7-10 mila euro)».

UROLOGO PROSTATA CONTROLLO ANDROLOGOPROSTATA

Ultimi Dagoreport

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDONÇA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…