antonella viola libro danzare nella tempesta

IL SISTEMA IMMUNITARIO? BALLA E SBALLA – ANTONELLA VIOLA SPIEGA NEL SAGGIO “DANZARE NELLA TEMPESTA” L’INCREDIBILE MECCANISMO CHE INNESCA IL CORPO PER DIFENDERSI: “IL SISTEMA IMMUNITARIO DEVE DESTREGGIARSI COME UN DANZATORE PER CONCILIARE LA SENSIBILITÀ DI ATTIVARSI DAVANTI A VIRUS O BATTERI E LA SPECIFICITÀ, OVVERO LA CAPACITÀ DI DISTINGUERE CIÒ CHE È PERICOLOSO. A VOLTE QUESTO NON RIESCE E LA REAZIONE IMMUNITARIA SCATENA UN'INFIAMMAZIONE CHE…”

Giuliano Aluffi per "il Venerdì - la Repubblica"

 

antonella viola 1

Una Ragazza si aggira, stivaloni di gomma e retino in mano, negli allevamenti ittici del Veneto per raccogliere pesci gatto e portarseli con un furgoncino nel suo laboratorio. Qui, attenta a non maltrattarli, preleverà loro del sangue per studiarlo. Erano i primi anni 90 e quella giovane donna era Antonella Viola, oggi un nome in vista della scienza italiana, l' immunologa che vediamo da mesi in tv e sui giornali. Lavora a Padova, direttrice scientifica dell' Istituto di ricerca pediatrica Città della Speranza e docente di Patologia all' Università, e nel saggio Danzare nella tempesta. Viaggio nella fragile perfezione del sistema immunitario (Feltrinelli), illustra i meccanismi con cui il nostro corpo si difende dagli aggressori esterni ma rischia anche di autoaggredirsi, come capita con l' iperinfiammazione nelle forme più gravi di Covid-19.

danzare nella tempesta antonella viola

 

Tutto è iniziato studiando i pesci gatto. Come mai proprio loro?

«Per caso. Al terzo anno di Scienze biologiche a Padova dovevo scegliere un laboratorio per il tirocinio di laurea. Trovai una posizione libera in un laboratorio di fisiologia che studiava la tossicità dei metalli pesanti nella Laguna di Venezia. Volevo occuparmi del sistema immunitario: proposi di studiare l' effetto dell' inquinamento su quello dei pesci gatto, che erano numerosi negli allevamenti della laguna. Il progetto venne accettato. Fu un allenamento prezioso, perché, giovanissima, dovetti impostare da zero un laboratorio».

 

E dopo i pesci gatto?

«Bussai alle porte del Basel Institute of Immunology, fucina di premi Nobel, rinunciando alla certezza di una posizione stabile da tecnico laureato a Padova per un contratto di soli sei mesi. Ma andò bene e alla fine ci rimasi per quasi 5 anni.Lì studiai i segnali che attivano il sistema immunitario e come questo "decida" se rispondere o ignorarli».

antonella viola 2

 

Ma qual è la cosa più importante da sapere sul sistema immunitario?

«Che le sue due risposte, ovvero l' immunità che ci protegge da virus e batteri e l' infiammazione che può danneggiare i nostri organi, non sono entità distinte ma sfumature di un solo processo, teso a mantenere in equilibrio l' organismo.

 

Ogni risposta del sistema immunitario è infatti una momentanea perdita di equilibrio. Per reagire a un agente potenzialmente dannoso vengono attivate cellule e molecole che si spostano nell' organismo e vanno a eliminare i pericoli. Per farlo, però, inducono dei cambiamenti drastici nei nostri tessuti: li infiammano. Se questa perdita di equilibrio diventa troppo violenta, come con l' iperinfiammazione nelle forme gravi di Covid-19, oppure troppo protratta nel tempo, come nell' infiammazione cronica, il corpo subisce danni».

 

antonella viola 2

In cosa consiste la "danza" che dà il titolo al suo libro?

«Il sistema immunitario deve destreggiarsi come un danzatore per conciliare due opposti: la sensibilità, ovvero la capacità di attivarsi anche in presenza di piccolissime quantità di segnali - gli antigeni - che rivelano la presenza di virus o batteri, e la specificità, ovvero la capacità di distinguere ciò che è pericoloso da ciò che non lo è. Sono due proprietà difficili da coniugare: la prima richiede l' amplificazione dei segnali, per non rischiare di ignorare possibili infezioni, mentre la seconda comporta una regolazione fine degli stessi segnali, pena un' attivazione eccessiva e dannosa della risposta immunitaria, magari senza motivo, come accade per le allergie».

 

E qui scatta la danza...

antonella viola 1

«Esatto, una danza che avviene nei linfonodi, corpuscoli sparsi lungo il nostro sistema linfatico. Qui arrivano, trasportate dalla linfa, le cellule sentinella - cellule dendritiche o macrofagi - quelle che vanno incontro a virus e batteri invasori, li fagocitano, ne spezzettano le proteine e si cospargono di questi pezzetti come se si adornassero di bandierine. E i linfonodi vengono anche visitati con regolarità dai linfociti, in cerca di motivi per attivarsi.

 

Quando un linfocita s' imbatte in una cellula che esprime un certo antigene, inizia una sorta di "tango" (la scienza la chiama "sinapsi immunologica") in cui le due cellule si sfiorano, si legano, si muovono insieme, si scambiano informazioni e poi, dopo diversi minuti, si separano. A questo punto, se ha ricevuto i segnali necessari per la sua attivazione, il linfocita T si moltiplica in tanti cloni e va nei tessuti a caccia del batterio o del virus da aggredire».

 

sistema immunitario

In questa danza può capitare di mettere un piede in fallo?

«La sfida più grande per il sistema immunitario è, come dicevamo, distinguere ciò che è pericoloso da ciò che non lo è e reagire in modo adeguato. A volte questo non riesce e la reazione immunitaria scatena un' infiammazione che fa danni all' organismo, anche in presenza di antigeni innocui come i pollini.

 

Chi soffre di allergie sa di cosa parliamo. Nel caso delle malattie autoimmuni (come il diabete di tipo 1, la sclerosi multipla, l' artrite reumatoide, ndr) vengono invece prese per intruse da aggredire molecole che sono parte di noi. Perciò il corpo aggredisce sé stesso. Un aspetto singolare dell' autoimmunità è che in otto casi su dieci colpisce le donne».

 

antonella viola 3

Infatti si parla di donne e reazioni autoimmuni anche riguardo ai casi di trombosi che si sono verificati dopo i vaccini AstraZeneca e Johnson&Johnson

«Premesso che si parla di eventi rarissimi, si pensa che possa trattarsi di una risposta autoimmune in cui si generano anticorpi che scambiano per un nemico le nostre piastrine e quindi inducono da un lato la loro distruzione e dall' altro i fenomeni tromboembolici. Non sappiamo perché le rare trombosi si siano verificate di più nelle donne, ma di sicuro le donne hanno un sistema immunitario più reattivo di quello degli uomini».

 

Come mai queste reazioni sono avvenute con i due vaccini che usano un virus come vettore e non con quelli preparati con mRna?

sistema immunitario 

«Non sappiamo ancora cosa scateni gli eventi che conducono ai disturbi della coagulazione. I due tipi di vaccini sono diversi, perché l' uso di un vettore virale porta alla formazione di un' immunità sia contro la proteina Spike del Sars-CoV-2 sia contro le proteine del vettore stesso, che è un virus.

 

Per questo Johnson&Johnson si è orientata verso una sola dose: con la prima somministrazione il sistema immunitario si attiva anche contro l' adenovirus, e quindi al momento della seconda dose potremmo avere già anticorpi anti-adenovirus che ridurrebbero l' efficacia del vaccino. È lo stesso motivo per cui AstraZeneca ha deciso di posticipare la seconda dose a tre mesi, in modo che si abbassi la risposta immunitaria al vettore virale. Sempre per questo motivo Sputnik usa, per la prima e la seconda dose, due adenovirus diversi».

 

antonella viola 5

Come evolverà la pandemia?

«Dipende dalla direzione che prenderà il virus. Se continuerà a mutare verso una maggiore trasmissibilità, oppure se - come stiamo vedendo nella variante sudafricana e brasiliana - diventerà più abile nel nascondersi agli anticorpi. Di sicuro i vaccini andranno aggiornati. E probabilmente i vaccini mRna si potranno aggiornare più facilmente. Credo che il virus, pian piano, diventerà endemico: solo ogni tanto dovremo farci un richiamo per riattivare la risposta immunitaria. Ma quando tutti saremo stati vaccinati più volte, oppure guariti, il Sars-CoV-2 non sarà più un problema grave. Perché la collettività sarà protetta».

sistema immunitario

 

In quale altro settore vedremo i progressi dell' immunologia?

«In molti, dall' immunoterapia dei tumori (e non solo) al rapporto tra sistema immunitario e una serie di malattie insospettabili, come per esempio la depressione o l' autismo. Stiamo imparando molto studiando i microbi che ci abitano: oggi sappiamo che una corretta composizione del microbiota (l' insieme dei batteri dell' intestino, ndr) permette di attivare al meglio la risposta immunitaria e tenere sotto controllo l' infiammazione.

 

antonella viola

Ma c' è tanto da imparare sul legame tra i nostri geni e i geni dei nostri microbi. E qui c' è un enorme potenziale: se ancora non possiamo modificare facilmente il nostro Dna, potremo però agire su quello dei microbi. E questo si può rivelare uno strumento utile contro moltissime malattie».

ANTONELLA VIOLAANTONELLA VIOLA antonella viola6

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa matteo salvini giorgia meloni maurizio lupi

DAGOREPORT: HOMO HOMINI “LUPI” - DIVENTATO UN BRAVO SOLDATINO DELLA FIAMMA, PER LA SERIE "IN POLITICA NON SI SA MAI...", IL MODERATISSIMO CIELLINO MAURIZIO LUPI SI BARCAMENA TRA I FRATELLI LA RUSSA E I FRATELLI D'ITALIA - ALLE LUSINGHE DI CANDIDARLO NEL 2027 A SINDACO DI MILANO DI 'GNAZIO, ORA AGGIUNGONO LE COCCOLE DELLA DUCETTA CHE SI E' SCAPICOLLATA ALL’ASSEMBLEA DEL NANO-PARTITO FONDATO DAL SOSIA DELLA FIGLIA DI FANTOZZI - ESSI': SE PASSA LA NUOVA LEGGE ELETTORALE, CON SOGLIA DEL 40%, ANCHE L’1% DI “NOI MODERATI” POTREBBE SERVIRE ALLA MELONA PER DE-SALVINIZZARE LA MAGGIORANZA... - VIDEO

antonio tajani pier silvio berlusconi marina roberto occhiuto deborah bergamini pietro labriola alessandro cattaneo

DAGOREPORT – QUALCOSA DI GROSSO SI STA MUOVENDO IN FORZA ITALIA: STUFA DI ESSERE PRESA PER I FONDELLI DAL PARACULISMO POLITICO DI TAJANI E DEI SUOI COMPARI SETTANTENNI GASPARRI E BARELLI, MARINA BERLUSCONI DA' IL VIA LIBERA AL CAMBIO DI LEADERSHIP IN FORZA ITALIA: IL PRESCELTO E' ROBERTO OCCHIUTO, REDUCE DA UNA TRIONFALE RICONFERMA ALLA PRESIDENZA DELLA REGIONE CALABRIA - IL PROSSIMO 17 DICEMBRE IL 56ENNE GOVERNATORE LANCERÀ LA SUA CORRENTONA NAZIONALE IN UN LUOGO SIMBOLO DEL BERLUSCONISMO, PALAZZO GRAZIOLI, CONTORNATO DAI FEDELISSIMI DELLA CAVALIERA DI ARCORE, i "NORDISTI" DEBORAH BERGAMINI E ALESSANDRO CATTANEO - CHE C'AZZECCA ALL'EVENTO DI OCCHIUTO, LA PRESENZA DELL'AD DI TIM, PIETRO LABRIOLA? C'ENTRA LO SMANTELLAMENTO DEL SERVIZIO CLIENTI "TELECONTACT" DI TIM...

antonio angelucci tommaso cerno alessandro sallusti

FLASH – UCCI UCCI, QUANTI SCAZZI NEL “GIORNALE” DEGLI ANGELUCCI! NON SI PLACA L’IRA DELLA REDAZIONE CONTRO L’EDITORE E I POCHI COLLEGHI CHE VENERDÌ SI SONO ZERBINATI ALL'AZIENDA, LAVORANDO NONOSTANTE LO SCIOPERO CONTRO IL MANCATO RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE E PER CHIEDERE ADEGUAMENTI DEGLI STIPENDI (ANCHE I LORO). DOPO LO SCAMBIO DI MAIL INFUOCATE TRA CDR E PROPRIETÀ, C’È UN CLIMA DA GUERRA CIVILE. L’ULTIMO CADEAU DI ALESSANDRO SALLUSTI, IN USCITA COATTA (OGGI È IL SUO ULTIMO GIORNO A CAPO DEL QUOTIDIANO). AL NUOVO DIRETTORE, TOMMASO CERNO, CONVIENE PRESENTARSI CON L'ELMETTO DOMANI MATTINA...

elly schlein giuseppe conte giorgia meloni rocco casalino

DAGOREPORT - QUESTA VOLTA, ROCCO CASALINO HA RAGIONE: ELLY SCHLEIN SULLA QUESTIONE ATREJU “HA SBAGLIATO TUTTO” - LA GRUPPETTARA DEL NAZARENO, CHIEDENDO UN FACCIA A FACCIA CON GIORGIA MELONI, HA DIMOSTRATO DI ESSERE ANCORA UNA VOLTA UN’ABUSIVA DELLA POLITICA. HA SERVITO SUL PIATTO D’ARGENTO ALLA DUCETTA L’OCCASIONE DI FREGARLA, INVITANDO ANCHE GIUSEPPE CONTE PER UN “THREESOME” IN CUI LA PREMIER AVREBBE SPADRONEGGIATO – IN UN CONFRONTO A TRE, CON ELLY E PEPPINIELLO CHE SI SFANCULANO SULLA POLITICA INTERNAZIONALE, DAL RIARMO ALL’UCRAINA, E FANNO A GARA A CHI SPARA LA “PUTINATA” O LA “GAZATA” PIÙ GROSSA, LA DUCETTA AVREBBE VINTO A MANI BASSE – QUEL FURBACCHIONE DI CONTE NON SI TIRA INDIETRO: NONOSTANTE LA DEM SI SIA SFILATA, LUI CONFERMA LA SUA PRESENZA AL DIBATTITO: "MI DISPIACE DEL FORFAIT DI ELLY, PER ME È IMPORTANTE CHE CI SIA UN CONFRONTO E POTEVAMO FARLO ANCHE INSIEME. POTEVAMO INCALZARE LA PREMIER..."

alessandro giuli beatrice venezi gianmarco mazzi

DAGOREPORT - A CHE PUNTO SIAMO CON IL CASO VENEZI? IL GOVERNO, CIOÈ IL SOTTOSEGRETARIO ALLA CULTURA GIANMARCO MAZZI, HA SCELTO LA STRATEGIA DEL LOGORAMENTO: NESSUN PASSO INDIETRO, “BEATROCE” IN ARRIVO ALLA FENICE DI VENEZIA NEI TEMPI PREVISTI, MENTRE I LAVORATORI VENGONO MASSACRATI CON DISPETTI E TAGLI ALLO STIPENDIO. MA IL FRONTE DEI RESISTENTI DISPONE DI UN’ARMA MOLTO FORTE: IL CONCERTO DI CAPODANNO, CHE SENZA L’ORCHESTRA DELLA FENICE NON SI PUÒ FARE. E QUI STA IL PUNTO. PERCHÉ IL PROBLEMA NON È SOLO CHE VENEZI ARRIVI SUL PODIO DELLA FENICE SENZA AVERE UN CURRICULUM ADEGUATO, MA COSA SUCCEDERÀ SE E QUANDO CI SALIRÀ, NELL’OTTOBRE 2026 - CI SONO DUE VARIABILI: UNA È ALESSANDRO GIULI, CHE POTREBBE RICORDARSI DI ESSERE IL MINISTRO DELLA CULTURA. L’ALTRA È LA LEGA. ZAIA SI È SEMPRE DISINTERESSATO DELLA FENICE, MA ADESSO TUTTO È CAMBIATO E IL NUOVO GOVERNATORE, ALBERTO STEFANI, SEMBRA PIÙ ATTENTO ALLA CULTURA. IL PROSSIMO ANNO, INOLTRE, SI VOTA IN LAGUNA E IL COMUNE È CONTENDIBILISSIMO (LÌ LO SFIDANTE DI SINISTRA GIOVANNI MANILDO HA PRESO UNO 0,46% PIÙ DI STEFANI)

emmanuel macron friedrich merz giorgia meloni donald trump volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – ET VOILA', ANCHE SULLA SCENA INTERNAZIONALE, IL GRANDE BLUFF DI GIORGIA MELONI È STATO SCOPERTO: IL SUO CAMALEONTISMO NON RIESCE PIÙ A BARCAMENARSI TRA IL TRUMPISMO E IL RUOLO DI PREMIER EUROPEO. E L'ASSE STARMER-MACRON-MERZ L'HA TAGLIATA FUORI – IL DOPPIO GIOCO DELLA "GIORGIA DEI DUE MONDI" HA SUPERATO IL PUNTO DI NON RITORNO CON LE SUE DICHIARAZIONI A MARGINE DEL G20 IN SUDAFRICA, AUTO-RELEGANDOSI COSÌ AL RUOLO DI “ORBAN IN GONNELLA”,  CAVALLO DI TROIA DEL DISGREGATORE TRUMP IN EUROPA - DITE ALLA MELONA CHE NON È STATO SAGGIO INVIARE A GINEVRA IL SUO CONSIGLIERE DIPLOMATICO, FABRIZIO SAGGIO… - VIDEO