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IL SONNO È FEMMINA – LE DONNE DEVONO DORMIRE ALMENO 20 MINUTI IN PIÙ DEI MASCHI. LA RICERCA DI UNO SCIENZIATO BRITANNICO: USANO MOLTO IL CERVELLO E QUINDI CI VUOLE LORO PIÙ TEMPO PER RECUPERARE – NON SOLO: LE FEMMINE HANNO IL SONNO PIÙ FRAGILE E QUINDI SOFFRONO PIÙ FACILMENTE DI INSONNIA PERCHÉ…

Viviana Persiani per “Libero Quotidiano”

 

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Anche la scienza attesta quello che, quotidianamente, è sotto gli occhi di ogni donna. Noi femmine tendiamo ad usare il cervello più dei maschi e, quindi, per recuperare, necessitiamo di dormire più tempo di loro. Secondo Jim Horne, neuroscienziato e direttore del Centro di ricerca sul sonno dell' università di Loughborough (Regno Unito), lo scarto tra i due sessi dovrebbe essere di 20 minuti.

 

In pratica, noi signore, rispetto al cosiddetto sesso forte, abbiamo un innato multitasking, sappiamo affrontare più impegni contemporaneamente, passiamo da un' attività all' altra senza colpo ferire, siamo in grado di districarci meglio tra imprevisti e difficoltà. Chiaro che, poi, quando tocchiamo il letto, siamo sfinite, abbiamo bisogno di ricaricare le pile. Oddio, anche il divano non è male.

 

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Di solito, lui arriva bello riposato dalla giornata lavorativa, magari ci ha infilato pure la palestra e si stravacca davanti al televisore proponendoti di vedere film dalla durata infinita, che, al confronto, i 220 minuti de I Dieci Comandamenti sembrano un cortometraggio. E tu, che già ti trascini modello zombie verso le 22.30, dopo aver finito di svuotare la lavatrice, steso i panni, preparato i vestiti per l' indomani per tutta la famiglia, messo su il sugo, pensato al menu del giorno successivo, ti accasci sulla seduta in pelle con il cervello già abbandonato nelle braccia di Morfeo.

 

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«Vediamo La corazzata Potëmkin?». Domanda retorica, la sua, perché il telecomando è saldamente nelle sue mani, neanche fosse lo scettro del Trono di Spade, già puntato sul canale Cinema. E tu che, magari, avresti voglia di un Grande Fratello, giusto per mettere la testa in modalità stand-by, ti devi sorbire il film in lingua originale con sottotitoli, «perché così si gusta meglio».

 

Logico che non fanno in tempo a passare tutti i titoli di testa che tu già stai ronfando sonoramente. «Ma dormi già?», chiede lui, e tu vorresti dire «Ma fatti gli affari tuoi...», ma con pazienza francescana, invece, gli sussurri «Riposo gli occhi», che è il modo politicamente corretto di dire «Sto dormendo della grossa».

 

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E, quando, dopo aver spento la tv, si va finalmente a letto, lui ti guarda e ti chiede, con fare ingenuo, «Dormi già?». «No, mi preparo per andare in discoteca a ballare il Tuca Tuca» vorresti urlargli, ma, candida come Santa Chiara, gli sussurri «Sì, sono stanca». E per fortuna il suo «Come mai?», rimane lettera morta perché già stiamo dormendo.

 

Per modo di dire, perché noi donne, è sempre la scienza a dimostrarlo, abbiamo il sonno più fragile di quello dell' uomo, facilmente suggestionabile dai rumori e, soprattutto, in allerta h 24 per le esigenze della famiglia. Siamo sempre sul chi va là, con l' orecchio vigile. Mica come lui che, spenta la luce, inizia ad esibirsi nella Sinfonia in Do maggiore, Opera 23, per russata nasale.

 

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E così, la nostra necessità di dormire di più va a farsi benedire. Non a caso, l' insonnia è diffusa soprattutto tra le donne. Il che implica, in alcuni casi, anche ansia e depressione. Eppure, la mattina dopo, ci alziamo come se nulla fosse, pronte a ripartire per un' altra giornata dove, come Gustav Thöni, dovremo guizzare tra i mille paletti dei nostri impegni. E mentre voi avete già vestito i figli, preparato la colazione, spazzato per terra, lui, in pigiama, esclama: «Ho dormito poco stanotte», dando vita al primo vaffa di giornata.

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