sonno

TI VOGLIO CULLARE - NON SOLO I NEONATI DORMONO MEGLIO SE VENGONO CULLATI! SUCCEDE ANCHE AGLI ADULTI: IN BALLO NON C’È SOLO IL CONFORTO DEL GESTO, MA ANCHE LA NEUROLOGIA, OVVERO QUELLO CHE ACCADE NEL NOSTRO CERVELLO QUANDO CI PREDISPONIAMO A PRENDERE SONNO – SI TRATTA DI UNA SCOPERTA IMPORTANTE CHE POTREBBE ESSERE DI GRANDE AIUTO PER COLORO CHE SOFFRONO DI INSONNIA…

Deborah Ameri per “Live – la Repubblica”

cullare 8

 

Non solo i neonati dormono meglio se vengono cullati. Succede anche agli adulti. Perché in ballo non c’è solo il conforto del gesto, ma c’è la neurologia, ovvero quello che accade nel nostro cervello quando ci predisponiamo a prendere sonno. Lo hanno stabilito due studi congiunti delle università di Ginevra e Losanna, pubblicati su Current Biology. Una scoperta importante perché potrebbe portare alla messa a punto di una terapia non farmacologica contro insonnia e disturbi del sonno, di cui soffre circa il 40% della popolazione mondiale.

 

cullare 7

Lo stimolo ritmico, spiegano gli studiosi, agirebbe come un balsamo sul cervello, sincronizzandone le onde cerebrali e aumentando il periodo durante il quale si producono onde lente, quelle che consolidano il sonno. «Possiamo dire di aver avuto un sonno di alta qualità quando ci addormentiamo in fretta, quando la fase del sonno profondo dura a lungo e quando abbiamo avuto pochi micro risvegli durante la notte. Ecco in questo caso abbiamo dormito bene», spiega Paul Franken, professore della facoltà di Medicina dell’università di Losanna e uno degli autori degli studi.

 

Che aggiunge: «I nostri esperimenti hanno suggerito che un movimento gentile del letto, da destra a sinistra, rinforza il sonno profondo modulando l’attività delle onde cerebrali, in particolare quelle della porzione talamo corticale (ovvero quei neuroni che collegano il talamo alla corteccia cerebrale, ndr), che gioca un ruolo molto importante nel sonno e nella memoria».

 

cullare 6

La prima ricerca, condotta a Ginevra, ha sottoposto diciotto adulti (dieci donne e otto uomini tra i 20 e i 27 anni) a polisonnografia. I partecipanti allo studio sono stati ospitati per tre notti al Centro di Medicina del Sonno dell’università e tramite una serie di elettrodi posti sulle loro teste i ricercatori ne hanno misurato l’attività cerebrale, i battiti cardiaci, la respirazione e altri parametri indicanti come stavano dormendo.

 

La qualità del sonno è risultata nettamente migliore quando i volontari dormivano su un letto speciale oscillante invece che sul letto tradizionale. Il movimento era appena percettibile, la gigantesca culla si spostava di 10,5 centimetri in senso laterale a una frequenza di 0,25 Hertz. E tra una notte e l’altra in laboratorio, per azzerare l’impatto del primo esperimento sul successivo, ogni

partecipante ha trascorso dalle cinque alle quattordici notti a casa propria.

 

cullare 5

Il ritmo dell’oscillazione è molto importante, ha sottolineato la co-autrice della ricerca, Laurence Bayer, biologa dell’università di Ginevra: «Deve essere abbastanza lento da non disturbare il sonno o non indurre nausea. Noi abbiamo testato l’effetto ondulatorio solo per una notte e non abbiamo idea se possa essere efficace nel lungo termine». Infine, ai diciotto volontari abbiamo chiesto di memorizzare quarantasei associazioni di parole francesi, la sera prima di andare a dormire. Chi era stato cullato la mattina seguente ricordava molto meglio le coppie di termini.

 

E non è neppure necessario che il dondolio duri per otto ore (come è stato fatto nel corso di questo esperimento). Uno studio condotto in precedenza dagli stessi ricercatori aveva evidenziato che per vedere l’inizio dell’effetto-culla bastano anche 45 minuti.

 

Ma possono bastare anche tre ore, se ad essere cullati sono dei topi, come quelli che hanno fatto da cavie per il secondo esperimento, condotto a Losanna. Che ha fornito ulteriori elementi per capire le basi neurologiche dell’effetto-culla. «Abbiamo diviso i topi in due gruppi, un gruppo di roditori avevano un apparato vestibolare difettoso e solo parzialmente funzionante, mentre gli

cullare 4

altri erano in perfetto stato», prosegue Franken.

 

Ebbene, solo i topolini con l’apparato intatto ha beneficiato delle sollecitazioni che i ricercatori hanno impresso alla loro gabbia. «Ciò implica – spiega lo studioso – che l’apparato vestibolare, facente parte della struttura interna dell’orecchio, e normalmente deputato al senso dell’equilibrio e movimento, funziona come l’organo sensoriale che registra il movimento oscillatorio e trasmette questa informazione al cervello».

 

L’esatto meccanismo di questa trasmissione non è ancora chiaro e serviranno altri e più ampi studi che i ricercatori stanno già programmando. Anche in Italia. «Queste ricerche fanno parte di una nuova frontiera, ci stiamo spostando sul campo non farmacologico per trovare nuove terapie contro i disturbi del sonno», conferma il neurologo Luigi Ferini-Strambi, primario del Centro

cullare 3 di Medicina del sonno dell’ospedale San Raffaele di Milano.

 

Le possibilità di avere soluzioni non farmacologiche per i pazienti che non riescono a dormire saranno più che benvenute poiché i farmaci attualmente disponibili contro l’insonnia sono pochi e molto carenti. Così accade che molte forme di questo disturbo non si riescono a curare lasciando intatta la qualità di vita delle persone.

 

Che non sono poche: si stima che 16 milioni di italiani non riposano bene e che 4 milioni soffrano addirittura di insonnia cronica. E non sono risparmiati neppure i bambini: secondo uno studio dell’università di Parma due su dieci hanno carenze di sonno, col rischio di sviluppare dei deficit dello sviluppo psicofisico, difficoltà di socializzazione e di alimentazione.

cullare 2

 

Difficile dire se sia colpa dello stress o delle difficoltà di vivere, e i neurologi chiamano in causa anche il fatto che a molti il tempo trascorso a dormire sembra tempo perso. Il fatto è però che negli ultimi 50 anni, si è registrata una riduzione media di sonno giornaliera di circa 1,5-2 ore.

 

Con un conseguente peggioramento della qualità di vita di chi ne è coinvolto. «La conclusione più importante di questo tipo di ricerche – aggiunge Ferini Strambi – è che questa oscillazione impressa durante il sonno possa potenziare le funzioni cognitive, aumentando a livello cerebrale il dialogo tra il talamo e la regione corticale.

 

E come stiamo vedendo nei nostri esperimenti, l’effetto benefico funziona anche durante il breve sonnellino pomeridiano. Un vantaggio di cui potrebbero beneficiare gli adolescenti, per esempio».

cullare 1

Le applicazioni pratiche di questi studi potrebbero essere tradotte in nuovi approcci per trattare pazienti che soffrono di insonnia e disordini dell’umore e pazienti anziani che spesso hanno difficoltà a dormire e a ricordare.

 

«In futuro cercheremo di mappare dettagliatamente le porzioni del cervello coinvolte nella comunicazione tra apparato vestibolare e strutture della regione talamo corticale», racconta Franken. Che conclude: «Una volta identificate potremmo stimolarle e attivarle in altri modi, oltre che con il movimento. Per esempio, con il suono»

Ultimi Dagoreport

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni antonio tajani quirinale alfredo mantovano

DAGOREPORT - NON CI SARÀ ALCUNA ROTTURA TRA MARINA E PIER SILVIO: NONOSTANTE LA NETTA CONTRARIETÀ ALLA DISCESA IN POLITICA DEL FRATELLINO, SE DECIDESSE, UN GIORNO, DI PRENDERE LE REDINI DI FORZA ITALIA, LEI LO SOSTERRÀ. E L’INCONTRO CON LA CAVALIERA, SOLLECITATO DA UN ANTONIO TAJANI IN STATO DI CHOC PER LE LEGNATE RICEVUTE DA UN PIER SILVIO CARICATO A PALLETTONI, È SALTATO – LA MOLLA CHE FA VENIRE VOGLIA DI EMULARE LE GESTA DI PAPI E DI ‘’LICENZIARE’’ IL VERTICE DI FORZA ITALIA È SALTATA QUANDO IL PRINCIPE DEL BISCIONE HA SCOPERTO IL SEGRETO DI PULCINELLA: TAJANI SOGNA DI DIVENTARE PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA NEL 2029, INTORTATO DA GIORGIA MELONI CHE HA PROMESSO I VOTI DI FRATELLI D’ITALIA. UN SOGNO DESTINATO A SVANIRE QUANDO L’EX MONARCHICO SI RITROVERÀ COME CANDIDATO AL QUIRINALE UN ALTRO NOME CHE CIRCOLA NEI PALAZZI DEL POTERE ROMANO, QUELLO DI ALFREDO MANTOVANO…

giorgia meloni alfredo mantovano francesco lollobrigida carlo nordio andrea giambruno

DAGOREPORT - NON SI PUO' DAVVERO MAI STARE TRANQUILLI: MANTOVANO, IL SAVONAROLA DI PALAZZO CHIGI – D'ACCORDO CON GIORGIA MELONI, PRESA LA BACCHETTA DEL FUSTIGATORE DI OGNI FONTE DI ''DISSOLUTEZZA'' E DI ''DEPRAVAZIONE'' SI È MESSO IN TESTA DI DETTARE L’ORTODOSSIA MORALE  NON SOLO NEL PARTITO E NEL GOVERNO, MA ANCHE SCONFINANDO NEL ''DEEP STATE''. E CHI SGARRA, FINISCE INCENERITO SUL "ROGO DELLE VANITÀ" - UN CODICE ETICO CHE NON POTEVA NON SCONTRARSI CON LA VIVACITÀ CAZZONA DI ALCUNI MELONIANI DI COMPLEMENTO: CI SAREBBE LO SGUARDO MORALIZZATORE DI MANTOVANO A FAR PRECIPITARE NEL CONO D’OMBRA PRIMA ANDREA GIAMBRUNO E POI FRANCESCO LOLLOBRIGIDA – IL PIO SOTTOSEGRETARIO PERÒ NON DORME SONNI TRANQUILLI: A TURBARLI, IL CASO ALMASRI E IL TURBOLENTO RAPPORTO CON I MAGISTRATI, MARTELLATI A TUTTA CALLARA DA RIFORME E PROCURE ALLA FIAMMA...

pier silvio berlusconi silvia toffanin

L’IMPRESA PIÙ ARDUA DI PIER SILVIO BERLUSCONI: TRASFORMARE SILVIA TOFFANIN IN UNA STAR DA PRIMA SERATA - ARCHIVIATA LA FAVOLETTA DELLA COMPAGNA RESTIA ALLE GRANDI OCCASIONI, PIER DUDI HA AFFIDATO ALL'EX LETTERINA DELLE SUCCULENTI PRIME SERATE: OLTRE A “THIS IS ME”, CON FASCINO E MARIA DE FILIPPI A MUOVERE I FILI E SALVARE LA BARACCA, C'E' “VERISSIMO” CHE OCCUPERÀ TRE/QUATTRO PRIME SERATE NELLA PRIMAVERA 2026. IL PROGRAMMA SARÀ PRODOTTO DA RTI E VIDEONEWS CON L’OK DELLA FASCINO A USARE LO “STUDIO-SCATOLA" UTILIZZATA DA MAURIZIO COSTANZO NEL FORMAT “L’INTERVISTA” - COSA C'E' DIETRO ALLE MANOVRE DI PIER SILVIO: E' LA TOFFANIN A COLTIVARE L'AMBIZIONE DI DIVENTARE LA NUOVA DIVA DI CANALE 5 (CON I CONSIGLI DELLA REGINA DE FILIPPI) O È LA VOLONTÀ DEL COMPAGNO DI INCORONARLA A TUTTI I COSTI, COME UN MIX DI LILLI GRUBER E MARA VENIER? 

wang

DAGOREPORT - CICLONE WANG SUL FESTIVAL DI RAVELLO! - PERCHÉ NEGARLO? E' COME VEDERE GIORGIA MELONI COL FAZZOLETTO ROSSO AL COLLO E ISCRITTA ALL’ASSOCIAZIONE DEI PARTIGIANI - YUJA WANG, LA STELLA PIU' LUMINOSA DEL PIANISMO CLASSICO, ENTRA IN SCENA STRIZZATA IN UN VESTITINO DI PAILLETTES CHE SCOPRE LE COSCE FINO ALL'INGUINE, TACCHI “ASSASSINI” E LA SCHIENA NUDA FINO ALL’OSSO SACRO. MA NON STIAMO ASSISTENDO ALLE SCIOCCHEZZE DA DISCOTECA DI CERTE “ZOCCOLETTE” DEL POP IN PREDA A SFOGHI DI TETTE, SCARICHI DI SEDERONI, SCONCEZZE DA VESPASIANO; NO, SIAMO NEL MONDO AUSTERO E SEVERO DEI CONCERTI DI “CLASSICA”: RACHMANINOFF, PROKOFIEV, MOZART, CHOPIN, CAJKOVSKIJ. MA ALLA WANG BASTA UN MINUTO PER FAR “SUONARE” LE COSCE DESNUDE METTENDOLE AL SERVIZIO DELLE EMOZIONI E DELL’INTERPRETAZIONE MUSICALE, CONFERMANDO IN PIENO LE PAROLE DI LUDWIG VON BEETHOVEN: “LA MUSICA È LA MEDIATRICE TRA LA VITA SPIRITUALE E LA VITA SENSUALE” - VIDEO