progrip ernia inguinale

VEDI NAPOLI E TI SALVI DALL'ERNIA INGUINALE - ALL'HERNIA CENTER ARRIVANO PAZIENTI MA ANCHE CHIRURGHI PER IMPARARE LA TECNICA IMPORTATA DALLA FRANCIA, PERFEZIONATA DA ANGELO SORGE, CHE DOPO DUE ORE TI PERMETTE GIÀ DI CAMMINARE - OGNI ANNO SOLO IN ITALIA VENGONO ESEGUITE 200MILA ERNIOPLASTICHE INGUINALI; SETTE MILIONI NEL MONDO. È L'OPERAZIONE PIÙ RICHIESTA IN ASSOLUTO

Maria Pirro per “il Messaggero - MoltoSalute”

 

ernia inguinale 5

Il centro di eccellenza è in periferia, tra le case popolari. Vengono qui, a Napoli Est, uomini e donne di tutte le età affetti da ernia inguinale. Per i pazienti la struttura è rifugio sicuro contro il rischio di recidiva e il dolore cronico post-operatorio. E fa scuola. Difatti, è meta anche dei chirurghi del sud e del centro-nord Italia che vogliono imparare la tecnica importata dalla Francia, perfezionata da Angelo Sorge.

 

E, i professionisti, alle volte, ritornano. «È il secondo master che seguo», dice soddisfatta Adelaide Capuozzo, dirigente medico in prima linea nell'emergenza, tra i partecipanti all'ultimo corso promosso dalla Sic, la società italiana di chirurgia: due giorni, il 4 e 5 aprile 2022, tra robot e simulatori, con esercitazioni su organi prelevati da cadaveri e maiali, e interventi in diretta. «Fare pratica serve in elezione e in urgenza», afferma il collega Antonio Cappiello, sottolineando che la patologia è tra le più diffuse. Ne soffrono due milioni di italiani; uno su quattro si ammala.

progrip ernia inguinale 1

 

LA FORMAZIONE

Ogni anno vengono eseguite 200mila ernioplastiche inguinali solo in Italia; sette milioni nel mondo. «È l'operazione più richiesta in assoluto», annuisce Sorge, che esegue oltre 600 procedure in 12 mesi nell'Hernia Center dell'Asl Napoli 1 Centro da poco trasferito dal San Giovanni Bosco all'ospedale del Mare in modo da consentire la ristrutturazione dei locali originari dopo la riconversione dell'intero presidio dovuta al Covid.

 

«Noi, come équipe, non ci siamo mai fermati. E le recidive che riscontriamo restano quasi zero (tre su mille pazienti), in altri centri non altamente specializzati si verificano, invece, nel 7-11 per cento dei casi», fa notare l'esperto. E spiega: «A fare la differenza sono i percorsi diagnostico-terapeutico dedicati. Per l'esperienza che acquisiscono gli operatori, ma anche per l'organizzazione più strutturata dell'assistenza: codificarla vuol dire che qualsiasi evenienza è gestita con competenza». Quindi, Sorge illustra la procedura.

progrip ernia inguinale 2

 

La sua tecnica d'azione è altamente tecnologica: per risistemare il tessuto adiposo o una parte dell'intestino che sporge, prevede l'utilizzo di Progrip, una rete semi-riassorbibile e autofissante. «Due caratteristiche importanti», argomenta, «poiché il dolore cronico, che in genere dura tutta la vita, 24 ore al giorno, è difficile da curare: è causato dal danno a carico di tre nervi del canale inguinale prodotto dai sistemi di sutura usati proprio per bloccare la protesi ed evitare che si sposti o accartocci».

 

ernia inguinale 4

L'impianto speciale è invece dotato di monofilamenti di acido polilattico e ha un'ancoretta a una delle estremità, che aderisce naturalmente al muscolo. Si tratta di una soluzione ideata da Philippe Chastan e raffinata dall'équipe partenopea che del metodo del luminare di Bordeaux oggi è polo di formazione anche nell'ambito della chirurgia ambulatoriale e day surgery, visto che trattamento e dimissioni avvengono nello stesso giorno.

 

progrip ernia inguinale 4

Già le visite pre-operatorie vengono eseguite in un'unica mattinata ed entro le due ore dall'intervento, qualunque sia il tipo di anestesia, il paziente è in grado di camminare: può, quindi, tornare a casa. Serrato il cronoprogramma della ripresa. In meno di una settimana si ricominciano le attività quotidiane ed entro dieci giorni quelle di lavoro.

 

Dopo due settimane è consentito fare sport. Va da sé che il rapido turn-over in corsia riduce pure le liste e i tempi di attesa: a due mesi dal primo accesso si entra in sala operatoria.

 

progrip ernia inguinale 3

E, con il ricorso al bisturi, addio a quella sensazione di peso e al gonfiore avvertito durante gli sforzi, niente più vomito, dolore addominale e blocco intestinale. «I risultati ottenuti hanno convinto l'azienda produttrice della rete Progrip a standardizzare la mia procedura, chiamata Angelo Sorge nel manuale pubblicato in italiano e inglese», aggiunge con orgoglio il chirurgo, che è un riferimento anche per gli specializzandi delle università in Campania.

 

ernia inguinale 3

Uno dei suoi primi allievi, Francesco Di Marzo, ora è direttore di chirurgia generale e d'urgenza all'ospedale di Massa e Carrara: «Dieci anni fa, quando ho seguito il corso, ero al mio primo incarico in un piccolo presidio pubblico. Grazie ad Angelo sono stato anche nella casa madre in Francia, ho messo a frutto tutti gli insegnamenti e ho sviluppato ulteriormente la procedura, mettendo a punto una tecnica mini-invasiva». Da Napoli ne ha fatta di strada.

ernia inguinale 1ernia inguinaleernia inguinale. ernia inguinale ernia inguinale. ernia inguinale 2

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)