virginia raggi

VENDITORI DI FUMO - DOPO 4 GIORNI DI STOP AI DIESEL L'INQUINAMENTO A ROMA È AUMENTATO, E LA RAGGI A 'STO PUNTO VUOLE RIABILITARE LE EURO 6 A GASOLIO (E MENO MALE), COLPENDO LE EURO 3 A BENZINA - STATE TUTTI TRANQUILLI CHE È ARRIVATO IL RIMEDIO ''DEGLI ANTICHI'': OGGI HA PIOVUTO PARECCHIO E QUESTO AVRÀ RIPULITO L'ARIA ABBASTANZA DA SPOSTARE PIÙ IN LÀ IL PROBLEMA DELLO SMOG - DOMANI IN OGNI CASO SARA' UNA DOMENICA ECOLOGICA: ECCO I DIVIETI

 

1. NELLA CAPITALE TORNANO I DIESEL ADESSO RAGGI CAMBIA LE REGOLE

Lorenzo De Cicco per ''Il Messaggero''

 

virginia raggi

Dopo un filotto di quattro giorni di blocco, a Roma oggi tornano in strada 700mila auto diesel. Ma la tregua durerà poco: domani altro fermo, stavolta per quasi tutte le auto. C' è la domenica ecologica, già programmata da tempo e che, a questo punto, produce uno straniante effetto stop & go per gli automobilisti dell' Urbe, sbalestrati nella ridda dei divieti. Interdizioni che, dopo le polemiche, ora la sindaca Virginia Raggi è pronta a rivedere: la pratica è già stata affidata al Dipartimento comunale dell' Ambiente.

 

Ieri sera, poco prima delle 19, con un occhio al meteo che segnalava pioggia già dalle prime ore di oggi, il Campidoglio ha deciso di non trascinare ulteriormente il fermo delle auto a gasolio, un' interdizione che ha tenuto spenti i motori perfino alle auto diesel Euro 6, cioè le macchine appena ritirate dal concessionario.

 

Una mossa inutile, a guardare i dati delle centraline che rilevano quotidianamente i livelli di polveri sottili nell' aria. Livelli che durante i divieti, come una beffa, sono cresciuti ogni giorno di più: lunedì, quando ancora il blocco ai diesel non era scattato, si erano registrati sforamenti dei limiti di legge in 8 centraline su 13. Il giorno dopo è partito il maxi-fermo e, pronti-via, si è saliti a 9 sforamenti. Stesso dato di mercoledì, con i valori dei vari quartieri che peggioravano ancora. Ieri l' Arpa, l' agenzia regionale per la protezione ambientale, ha comunicato gli ultimi dati disponibili, che riguardano la giornata di giovedì.

 

IL PEGGIORAMENTO

ROMA SMOG

Inquinamento in calo? Macché, sempre peggio: addirittura 11 centraline su 13 hanno scavallato il tetto di legge, che impone al massimo 50 microgrammi di polveri sottili (le cosiddette pm10) per metro cubo. Limite ampiamente superato in quasi tutte le zone della città, dal Prenestino (64) a Corso Francia (59), da Tiburtina (82) all' area intorno al Vaticano (59).

 

Nonostante questo ennesimo peggioramento, ieri il Comune ha fatto sapere che le previsioni dell' Arpa «sulla qualità dell' aria a Roma indicano un progressivo miglioramento nelle prossime 72 ore». Non è certo merito del blocco, ma del meteo. Della pioggia, insomma, che dovrebbe ripulire le strade che l' Ama, la partecipata ambientale del Comune, non riesce a spazzare a dovere, anche perché molti dipendenti, con la crisi dei rifiuti, sono stati dirottati a raccogliere l' immondizia. Ci si affida all' acquazzone, per ora, anche se, come ha ricordato Cinzia Perrino, direttore dell' Istituto sull' Inquinamento atmosferico del Cnr, per ridurre davvero lo smog servirebbero azioni programmate da anni, a cominciare dal potenziamento del trasporto pubblico, che riduce il numero delle auto circolanti.

 

LA REVISIONE

Per ora il Campidoglio si prepara a rivedere i divieti anti-smog.

traffico roma blocco diesel

In particolare le misure emergenziali, che vengono annotate nel Piano di intervento operativo del Comune. Ci si muoverà sulla scia del Piano di risanamento della qualità dell' aria, atto che spetta alla Regione e che, ha ricordato ieri la sindaca Virginia Raggi, è «in corso di aggiornamento». In Campidoglio stanno lavorando alla pratica gli esperti della Direzione Rifiuti e Inquinamento del Dipartimento Ambiente. Il blocco alle auto Diesel Euro 6, che oggi scatta «se persistono le condizioni critiche di inquinamento per più giorni», adesso è in forse. Il Campidoglio farà una valutazione «insieme all' Arpa».

 

Il blocco in ogni caso dovrebbe essere rimodulato: molto probabilmente, a detta dei tecnici, dopo la revisione i divieti interesseranno anche le auto a benzina Euro 3, circa 160mila veicoli a Roma che in questi giorni hanno circolato liberamente. Un tipo di auto che, come ha ricordato l' Unrae (Unione nazionale dei rappresentanti autoveicoli esteri), produce «il doppio di emissioni di ossidi di azoto rispetto ai diesel Euro 6».

 

Sul blocco dei diesel ieri è intervenuto anche l' Ordine dei medici e odontoiatri di Roma.

traffico roma blocco diesel

Per il presidente Antonio Magi «è fondamentale provvedere al più presto alla raccolta delle foglie», anche perché come hanno già evidenziato tanti esperti «su di esse si depositano le polveri sottili», rimarca l' Ordine dei medici. Quanto ai divieti firmati da Raggi, il presidente dei camici bianchi, commenta: «Avrei bloccato le auto inquinanti e non gli eco-diesel».

 

 

2. LA LINEA TALEBANA È STATA UN FLOP E LA SINDACA SCOPRE IL BUON SENSO

Giorgio Ursicino per ''Il Messaggero''

 

Tanto tuonò che piovve.

L' anticiclone che per settimane ha dominato la scena sul Mediterraneo alza bandiera bianca e lascia il campo alla bassa pressione che come un aspiratore attira aria fredda dal Nord Europa riportando la stagione invernale.

 

traffico roma blocco diesel

Mai pioggia e vento furono tanto attesi perché porteranno via le polveri sottili rendendo l' aria di nuovo respirabile. Soprattutto a Roma. In Campidoglio tirano un sospiro di sollievo e consentono all' amministrazione comunale di togliere l' assedio al diesel che ha reso prigionieri migliaia di romani in una settimana infernale per i trasporti e la vita della città.

La sindaca Raggi, questa volta, è stata rapidissima e, ancor prima che arrivassero gli acquazzoni sbarcati nella Capitale in nottata, ha programmato la libera circolazione per oggi confidando nella riduzione dell' inquinamento.

 

Ma sarà solo una tregua perché nei prossimi giorni è previsto freddo, ma di nuovo tempo asciutto e le polveri fanno presto a risalire di nuovo. Che fare? Come comportarsi con le nuove limitazioni al traffico? Mantenere la linea talebana utilizzata finora che sparava anche sui virtuosi o mettere in campo il buon senso ed adottare i consigli provenienti da tutte le parti

 

traffico roma blocco diesel

LE PROTESTE

 Lasciando libere le vetture più ecologiche e fermare ai box le carrette più vecchie forse il risultato sarà migliore e le proteste si calmeranno. Incredibile ma vero, il granitico muro eretto dalla Raggi mostra le prime crepe e potrebbe sfaldarsi di fronte all' ovvietà. Sembra che il dipartimento ambiente del municipio stia studiando uno schema diverso, più normale. Udite, udite, questa volta, se verranno infranti i limiti di tossicità dell' aria, saranno stoppate le auto più inquinanti e non quelle più ecologiche.

 

Quindi è quasi certo che verranno lasciate a casa le auto a benzina Euro 3 che oggettivamente sono troppo vecchie e malandate per avere il via libera in una situazione tanto emergenziale. Che fine faranno invece le diesel Euro 6 che tante polemiche hanno scatenato sollevando le proteste non solo dei proprietari? Qui la situazione è più complessa perché il caso rischia di diventare politico e far perdere una valanga di consensi a chi guida la città.

 

Ormai è evidente a tutti che andare a penalizzare le vetture appena uscite dallo showroom del concessionario è stato un errore, ma non è tanto facile ammetterlo poiché il blocco ha causato tanti disagi scatenando la rabbia. Col tempo si dimenticano molte cose e se fosse primavera inoltrata tutto sarebbe più facile perché il problema si ripresenterebbe l' anno prossimo. Invece abbiamo ancora settimane invernali davanti e la questione diesel deve essere affrontata.

 

 Serve un po' di coraggio, ma va fatto. In fondo, anche nel sito del comune di Roma, dove in un mix fra il politico e lo scientifico si cerca di spiegare ai cittadini i criteri con cui sono state prese alcune decisioni, non emergono le colpe dei diesel Euro 6 che hanno livelli di ossidi di azoto e di particolato uguali a quelli delle Euro 6 a benzina.

traffico roma blocco diesel

 

I NUOVI MOTORI

Ci si arrampica sugli specchi, invece, per tentare di non riconoscere i meriti del motore a gasolio per le emissioni di CO2. Si dice che non è un veleno, ma un climalterante che non ha effetti sulla salute e sull' ambiente. Eppure, a tutti i summit globali sul futuro del pianeta, proprio la CO2 è finita sul banco degli imputati e tutti i paesi si sono dati dei limiti da ora al 2050. Da questo punto di vista il diesel è imbattibile e, da qualche anno a questa parte con in calo delle vendite della vetture a gasolio, le emissioni medie di CO2 sono pericolosamente tornate a salire.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...