fabrizio saccomanni mustier

LA ''CURA'' MUSTIER LA PAGANO SOLO I DIPENDENTI UNICREDIT - L'EX PARÀ CALA L'ACCETTA SULL'ITALIA, CHE OGGI VANTA, DOPO ANNI DI CRISI, UNA PROFITTABILITÀ MIGLIORE DELLE ATTIVITÀ IN GERMANIA O IN RUSSIA. FORSE IL SUO OBIETTIVO È FARE DI UNA UNICREDIT SNELLA SUI COSTI, FORTE PATRIMONIALMENTE E RIPULITA DALLE SOFFERENZE IL PERNO DI UNA FUSIONE PANEUROPEA (LEGGI COMMERZBANK E/O SOCIÉTÉ GÉNÉRALE) - MA L'EX MINISTRO SACCOMANNI, OLTRE A FARSI FOTO CON L'ALCE ELKETTE, CHE FA?

 

 

 

Fabio Pavesi per il “Fatto quotidiano

 

Vendere i gioielli della Corona per fare cassa; tagliare pesantemente il personale e cedere a più non posso sofferenze e incagli per pulire il più possibile il bilancio dalle scorie.

Con un grande assente: i ricavi, che languono. Se si analizzano i poco più di 1000 giorni della gestione di Jean Pierre Mustier alla guida di UniCredit la fotografia che emerge è questa.

FABRIZIO SACCOMANNI MUSTIER

 

L' ex parà francese ed ex capo dell' investment banking di Société Générale ha appena chiuso il blitzkrieg in due tappe della cessione del 35% di Fineco, la regina dell' asset management portando a casa oltre 2 miliardi cash. Appena insediato sulla tolda di comando della banca, nel 2016, fu lui a concretizzare l' uscita dai gioielli Pekao e da Pioneer. Altri due pezzi pregiati che hanno portato nelle casse di UniCredit un bottino di 7,4 miliardi. In fondo, dopo oltre 4 aumenti di capitale e perdite cumulate dal 2008 per oltre 20 miliardi, la banca tornava a incassare denaro anziché chiederlo ai suoi stremati soci. Con un prezzo da pagare però. Privarsi per sempre di asset redditizi. Ma evidentemente Mustier ha sempre pensato ad altro.

 

Il suo obiettivo principe era ridare solidità finanziaria al gruppo, rendere UniCredit una banca di nuovo appetibile per il mercato sul piano della forza patrimoniale. Obiettivo certo riuscito con le agenzie di rating che hanno di recente alzato la pagella di affidabilità del gruppo. Obiettivo che ne portava con sé un altro strettamente correlato: pulire il più possibile il bilancio dalla zavorra dei crediti malati.

FABRIZIO SACCOMANNI MUSTIER

 

Anche qui vendendo a più non posso, a prezzi anche molto bassi cumuli di sofferenze. UniCredit come riporta Moody' s "ha abbassato lo stock di Npl, scesi a 37,6 miliardi di euro del primo trimestre 2019 dal picco del 2014, pari a 84,4 miliardi". Il tutto condito con un recupero di redditività. Dopo il buco da oltre 11 miliardi del 2016, Mustier è riuscito a riportare in utile la banca con profitti netti cumulati nel biennio 2017-2018 per oltre 9 miliardi. E con un ritorno sul patrimonio che per la prima volta dopo anni supera il costo del capitale.

 

Tutto bene per il mercato finanziario. Musica per le orecchie degli investitori.

Ma la rivoluzione dell' ex parà è davvero tutta e solo finanziaria. La banca infatti è dimagrita pesantemente sotto la sua guida, che non fatto altro che proseguire, acuendola, la cura dimagrante dei suoi predecessori. A pagare il prezzo sono stati i lavoratori.

jean pierre mustier e beppe sala con elkette l alce peluche di mustier

 

Solo con il suo piano triennale Transform, Mustier ha già lasciato a casa 14.700 dipendenti con 950 sportelli chiusi a livello globale. Oggi i dipendenti sono 86mila (di cui almeno 40mila in Italia); erano 100mila al suo arrivo e addirittura superavano i 140mila nel 2013. E ora come se non bastasse le indiscrezioni rivelate da Bloomberg su un nuovo taglio secco di 10mila dipendenti (soprattutto in Italia) previsti nel nuovo piano industriale che sarà presentato a dicembre. La banca ha reagito con un "no comment", ma se così fosse sarebbe l' ennesima conferma che il modello di Mustier è quello di fare risultati più con il taglio dei costi che con lo sviluppo dei ricavi.

 

I sindacati, Fabi in testa, hanno reagito con vigore a questa nuova doccia fredda.

Ne hanno ben donde. La banca ha oggi un rapporto tra costi e ricavi poco sopra il 50%, un livello quasi di eccellenza non solo in Italia ma anche in Europa. Non c' è nessuno squilibrio sul lato ricavi-costi. Piuttosto è qui che Mustier, che pare ossessionato solo dall' efficienza (peraltro già conseguita), non ha dato grande segno di sé. I ricavi della banca sono oggi lontani anni luce da quelli pre-crisi.

 

ALESSANDRO PROFUMO CON GHIZZONI

Nel 2009 quelli totali erano di oltre 27 miliardi, oggi sono poco sotto i 20 miliardi. Del resto la banca ha tirato il freno sui prestiti. I volumi di credito erogato sono scesi di oltre 30 miliardi dal 2013. E se non presti fai meno margine d' interesse e rimangono solo i tagli.

 

Il risultato di gestione industriale è stato ottenuto dai vari Mustier, Ghizzoni e predecessori grazie al taglio dei costi, mentre i ricavi calavano. Solo negli ultimi 6 anni i costi operativi sono scesi di oltre 4 miliardi. Il costo degli 86mila dipendenti vale oggi solo 6 miliardi, il 30% del monte ricavi, certo non una cifra insostenibile. In più va detto che la pulizia di bilancio ha portato e porterà a sempre minori svalutazioni dei crediti che consentono a Mustier, che conta su 9 miliardi di margine industriale, di portare a casa un utile netto che a fine 2019 replicherà in meglio il già buon risultato del 2018 (3,9 miliardi di utili) con 4,7 miliardi di profitti netti stimati.

deutsche bank commerzbank 2

 

Vista così non si capisce tutta questa voglia di tagliare dell' ex parà. Tra l' altro l' accetta sarà rivolta all' Italia, che oggi vanta, dopo anni di crisi, una profittabilità migliore delle attività in Germania o in Russia. Forse l' obiettivo recondito di Mustier è un altro. Sottaciuto, sminuito, minimizzato ma sempre presente: fare di una Unicredit snella sui costi, forte patrimonialmente e ripulita dalle sofferenze il deus ex machina di una fusione paneuropea (leggi Commerzbank e/o Société Générale) dove la banca di Piazza Cordusio non sia preda ma predatore.

 

Soc Gen

In fondo Mustier viene dalla finanza e della grande finanza vuole essere il protagonista. Tanto il costo lo pagheranno, come hanno finora pagato, i lavoratori.

Ultimi Dagoreport

troisi papa leone carocci monda

CIAK! LA MESSA È FINITA: ANDATE IN PACE AL CINEMA "TROISI", COSÌ FATE FELICI IL SUO DOMINUS VALERIO CAROCCI E QUEL DISOCCUPATO A CACCIA DELLA BIENNALE VENEZIANA, ANTONIO MONDA - MENTRE LA SETTIMA ARTE IN ITALIA, SOTTO IL DOMINIO DELL’ARMATA BRANCA-MELONI, STA VIVENDO UNA DELLE SUE FASI PIÙ COMATOSE, TRA SALE VUOTE E “SINISTRI” TAGLI AL TAX-CREDIT DEL MINISTRO GIULI-VO, PAPA LEONE XIV RUGGISCE IN FAVORE DELLE SALE CINEMATOGRAFICHE (MA DA QUANDO IN QUA IL PONTEFICE SI OCCUPA DI RIEMPIRE LE SALE, ANZICHÉ PREOCCUPARSI DI RIEMPIRE LE CHIESE?) - L'UNICO CINEMA CHE BENEFICIA DELLA GLORIA DI PREVOST È IL "TROISI", GESTITO DA CAROCCI CHE, IN DUPLEX CON ANTONIO MONDA, HA CONVINTO IL CARDINALE JOSE' TOLENTINO DE MENDOZA NELLA DIVINA MISSIONE DI ORGANIZZARE AL CINEMA "TROISI" NOVE INCONTRI CON REGISTI E ATTORI INTERNAZIONALI, SOTTO IL PATROCINIO DEL SANTA SEDE - GRATIS? MANCO PER NIENTE. PER ACCEDERE ALLA SALA BISOGNERÀ SBORSARE 8 EURO. E COSÌ SIA - CAROCCI E LA NOTA STAMPA DEL "PICCOLO AMERICA" CHE RILANCIA LE PAROLE DEL PAPA...

pier silvio marina berlusconi marta fascina arcore

FLASH! - COL PRETESTO DI DARE UNA RIVERNICIATINA A VILLA SAN MARTINO (CHE HA SPESE DI MANUTENZIONE E SERVITU’ DI 220 MILA EURO ALL’ANNO), MARINA & PIER SILVIO SONO FINALMENTE RIUSCITI A FAR SLOGGIARE MARTA FASCINA E IL SUO PAPA’ ORAZIO, CHE NON L’ABBANDONA MAI, DALLA REGGIA DI ARCORE - ORA LA VEDOVA MORGANATICA E’ CONFINATA IN UNA DÉPENDANCE DEL VILLONE DI 130 METRI QUADRATI, DOVE PROBABILMENTE ALLA FINE RESTERÀ IMPEGNATISSIMA A CONTARE I 100 MILIONI DI EREDITA’ OTTENUTI DALLA BUONANIMA DI PAPI SILVIO…

ignazio la russa sergio mattarella

FLASH! – PER SOSTENERE I FRATELLINI D’ITALIA CIRIELLI E SANGIULIANO ALLE REGIONALI CAMPANE, SI È SCOMODATO PERSINO IL PRESIDENTE DEL SENATO, IGNAZIO LA RUSSA – CHE LA SECONDA CARICA DELLO STATO FACCIA CAMPAGNA ELETTORALE, FOTTENDOSENE DEL SUO RUOLO ISTITUZIONALE,  NON AVRÀ FATTO PIACERE PER NULLA A SERGIO MATTARELLA – D’ALTRONDE, IL PRESIDENTE LEGHISTA DELLA CAMERA DEI DEPUTATI, LORENZO FONTANA, NON CI PENSA ASSOLUTAMENTE DI SCAPICOLLARSI IN VENETO A SUPPORTO DEL CANDIDATO DEL CARROCCIO, ALBERTO STEFANI…

emanuele filberto di savoia - consulta dei senatori del regno

MONARCHIA UNICA VIA! – SABATO PROSSIMO A PALAZZO BORGHESE DI FIRENZE SI RIUNISCE QUEL CHE RESTA DEI MONARCHICI DE’ NOANTRI, PER LA SERATA DI GALA DELL’ORGANIZZAZIONE “CONSULTA DEI SENATORI DEL REGNO”. OSPITE D’ONORE “SUA ALTEZZA REALE” EMANUELE FILIBERTO DI SAVOIA – NELL’INVITO SONO BEN EVIDENZIALE LE “NOTE DI ETICHETTA”: “È CONSUETUDINE FARE L'INCHINO (C.D. CURTSY) AD UN'ALTEZZA REALE, DINANZI ALLA SUA PERSONA”, “NON È CONSUETUDINE (POICHÉ NON ELEGANTE) UTILIZZARE COSTANTEMENTE I TELEFONI CELLULARI” – AGLI UOMINI È “RICHIESTO IL COSIDDETTO ‘WHITE TIE-CRAVATTA BIANCA’ VALE A DIRE IL ‘FRAC’”. E PER LE DONNE? "È D’UOPO L’ABITO LUNGO. NON SONO AMMESSI..."

camille cheneaux mieli mario draghi

FLASH! - DALLO SPORT ALLA POLITICA, IL PASSO È BREVE. DOPO L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO SILVIA SALIS, UN’ALTRA EX ATLETA SALE ALLA RIBALTA, L’ITALO-SVIZZERA CAMILLE CHENAUX - DOTATA DI UN DOTTORATO DI RICERCA IN RELAZIONI INTERNAZIONALI, LA NEO-POLITOLOGA HA STREGATO PAOLINO MIELI CHE A OTTOBRE HA PRESENTATO A ROMA IL SUO LIBRO: "CRISI DELLO STATO-NAZIONE E POPULISMI EUROPEI" - IERI È STATA LA VOLTA DI MARIOPIO DRAGHI, PREMIATO ALLA FONDAZIONE PRIMOLI, DI CONOSCERE LA FATALE CAMILLE… - VIDEO

2025croserossa croce rossa

CAFONALISSIMO DELLE “CROCEROSSINE” – CHIAMATE LA CROCE VERDE: AL “CHARITY GALA DINNER” CONTRO LA VIOLENZA DI GENERE (QUALE?), ORGANIZZATO DALLA CROCE ROSSA, SFILA LA "VIA TRUCIS" DI ROMA GODONA: LA FATALE MARIA ELENA BOSCHI CON ROSSETTO-SANGUE, IN COMPAGNIA DI UN UOMO MISTERIOSO (“È SOLO UN AMICO”), LAURA RAVETTO SMALTATA COME UNA VASCA DA BAGNO, CLAUDIA GERINI IN VERSIONE PIERROT (TRUCCO PALLIDO E OCCHIO SPERDUTO), SIMONA BRANCHETTI IRRICONOSCIBILE. E POI OVVIAMENTE LA PREZZEMOLONA DELLE FESTE ROMANE, CIOCIARE E ISTITUZIONALI: CLAUDIA CONTE, CON SCOLLO PERICOLOSO, CHE SI LANCIA SUL MINISTRO NORDIO PER L’IMMANCABILE SELFIE DA AGGIUNGERE ALLA SUA COLLEZIONE - IL ''SUB-DANDY'' MOLLICONE, LA SEMPRE BOMBASTICA-MILF ELEONORA DANIELE, NICOLETTA ROMANOFF, "E-VIRA" CARBONE, MONICA SETTA, BALZARETTI-ABBAGNATO, I DUE JIMMY (GHIONE E CANGIANO)...