C'ERA UNA VOLTA, VOLTA - VOLKSWAGEN E GOLDMAN SACHS GUIDANO UN INVESTIMENTO DA UN MILIARDO DI DOLLARI PER SOSTENERE ''NORTHVOLT'', PROGETTO SVEDESE CHE VUOLE FARE CONCORRENZA ALLE BATTERIE DI ELON MUSK. MA SE L'ECCENTRICO MILIARDARIO HA ''SCIPPATO'' IL GENIALE TESLA ALL'EUROPA, PERCHÉ L'ITALIA SI FA SCIPPARE ALESSANDRO VOLTA SENZA INVESTIRE ANCHE LEI NELLA TECNOLOGIA DEL FUTURO? LE IDEE CI SONO, I SOLDI SI TROVANO, MANCA LA VOLONTÀ POLITICA…

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Alessandro Volta Alessandro Volta

Massimo Sideri per il “Corriere della sera

 

Dopo Tesla «l' americano», ecco Volta lo «svedese». La storia è comparsa sul Financial Times in questi giorni: Volkswagen e Goldman Sachs guidano un investimento da un miliardo di dollari per sostenere il progetto di Northvolt finalizzato a fare concorrenza alle Gigafactory di Elon Musk, alias Tesla l' americano. Diciamo subito che il progetto ha molto senso dal punto di vista economico: se c' è una cosa che ormai appare chiara è che il mondo sarà attaccato a una gigantesca batteria.

 

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Robot, Internet delle cose, auto che si guidano da sole e monopattini elettrici non potranno fare nulla senza delle batterie sempre più diffuse ed efficaci. La stessa intelligenza artificiale senza le pile rischia di essere una Ferrari senza le ruote da corsa. Inoltre il piano svedese ha, in questo momento, anche una connotazione geopolitica non banale: con la guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina, che ha per oggetto proprio la tecnologia, l' Europa dovrebbe approfittarne per alimentare e crescere una propria proposta tecnologica alternativa (da vendere potenzialmente agli americani e ai cinesi).

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Non è un caso che prima di arrivare da Volkswagen il supporto all' azienda di Stoccolma fosse giunto dalla Bei. Andrebbe tutto bene se non fosse per quel nome a cui non facciamo quasi caso: Volt, come voltaggio, viene da Alessandro Volta. Di Como, non di Stoccolma. Se è vero che Musk è riuscito a trasformare Tesla in un americano è anche vero che lo scienziato serbo-croato aveva trovato a New York la propria seconda patria, prima con Thomas Edison e poi con Westinghouse.

 

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 Mentre Volta andò si all' estero per chiedere udienza, ma da Napoleone (che gli offrì una ricca rendita per seguire i suoi esperimenti). Il nostro Paese dovrebbe far parte della corsa alle batterie non solo per questioni di orgoglio storico ma anche perché avremmo le competenze necessarie. Molte Università (Bicocca, La Sapienza, Bologna) e l' Iit hanno già dei piani di ricerca. I soldi potrebbero arrivare con la Flagship europea.

 

Certo, il sistema non ci aiuta. Se Volkswagen ha compreso da tempo l' importanza della transizione verso la mobilità elettrica Fca con Sergio Marchionne aveva optato per una visione eccessivamente prudente. Riprendersi Volta non è facile. Ma vale la pena tentare .

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