alitalia nicola zingaretti luigi di maio giulio sapelli

E ALITALIA CHE FINE FA? – TRA I DOSSIER BLOCCATI DALLA CRISI DI GOVERNO C’È ANCHE LA NAZIONALIZZAZIONE DELLA COMPAGNIA AEREA: ENTRO IL 15 SETTEMBRE LA CORDATA GUIDATA DA FS DOVREBBE PRESENTARE L’OFFERTA VINCOLANTE E IL PIANO INDUSTRIALE, MA I SINDACATI HANNO GIÀ INDETTO UNO SCIOPERO PER LA PROSSIMA SETTIMANA – SAPELLI: VA SALVATA, MA L’IPOTESI FERROVIE NON È L’IDEALE…”

1. ALITALIA, NUOVO ROUND CON I SINDACATI MA ARRIVA ANCHE LO SCIOPERO DEI PILOTI

alitalia

Luigi Grassia per ''la Stampa''

 

La crisi di governo ha bloccato a livello politico, fra altri dossier, anche quello di Alitalia, ma i commissari provano a continuare a lavorare, e per domani hanno convocato un incontro (sia pure definito « informale») con i sindacati. Incombe la scadenza del 15 settembre entro cui la cordata di Atlanta, Delta, Fs e Mef dovrà presentare l' offerta vincolante e il piano industriale, ma già prima (il giorno 6) ci sarà uno sciopero di 24 ore dei piloti e degli assistenti di volo, che era stato proclamato dai sindacati Anpac, Anpav e Anp per la data di ieri ma che è stato posticipato per intervento del Garante degli scioperi e del Ministero dei Trasporti.

 

danilo toninelli gianfranco battisti

Nell' immediato, i commissari Daniele Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari rassicurano sulle condizioni di Alitalia, che ha ancora in cassa 467 milioni di euro (dato del 31 maggio) ma in ogni caso bisogna fare presto. Riguardo al piano industriale restano da definire molte questioni fondamentali, fra cui l' entità precisa dei tagli al personale (forse 2.800 persone) e alla flotta (forse 15 aerei in meno); poi c' è da decidere la rete dei collegamenti aerei e la «governance» del gruppo; e anche qui, come per il governo, c' è una questione non secondaria che riguarda i nomi; e alla ricerca del futuro amministratore delegato si fanno le ipotesi dell' ex numero uno di Meridiana Roberto Scaramella, o dello stesso commissario Paleari, o del direttore commerciale di Alitalia Fabio Lazzerini, o dell' ex amministratore delegato Rocco Sabelli.

 

SALVINI ALITALIA

Ma c' è anche la grossa incognita: la politica come inciderà sull' operazione? La nazionalizzazione (così definibile perché lo Stato, attraverso le Fs e il Mef, tornerà sopra il 50% delle azioni) è stata voluta dal governo uscente, ma il modo in cui il ministro Luigi Di Maio ha gestito il dossier ha ricevuto molte critiche dal Partito democratico; biogna vedere se tali critiche verranno riproposte, anche se fonti del Pd fanno professione di pragmatismo e fanno sapere che «l' essenziale è garantire una prospettiva all' Alitalia».

 

 

2. SAPELLI "ALITALIA VA SALVATA MA LE FS NON SONO L' IDEALE"

Andrea Greco per ''la Repubblica''

 

GIULIO SAPELLI

«Sì, credo ancora alla necessità di una compagnia aerea di bandiera anche se l' ipotesi dell' Alitalia con le Ferrovie dello Stato non mi pare ideale ma va valutata». Giulio Sapelli, economista di scuola gramsciana, oggi vicino alla Lega di Salvini, che lo aveva designato nel cda della Cassa depositi e prestiti, ragiona sulle questioni economiche più importanti di questa fase. Dice che l' Ilva deve ripartire e che servirebbe una Cdp sul modello tedesco. Chiede una soluzione rapida per l' Iva.

 

Insomma ha qualche dubbio sull' integrazione aereo-treno?

alitalia

«È un' ipotesi che va approfondita. Di certo non credo a una liberalizzazioni complessiva del trasporto aereo anche perché non siamo negli Usa. Però ritengo che la logistica e la trasportistica siano una necessità assoluta ».

 

Pronto ad entrare nella Cdp che oggi riunisce il consiglio di amministrazione?

«Guardi io ho in concomitanza un aereo per Atene, per una breve vacanza. Leggo queste cose dai giornali. Sarei ben contento di entrare nella Cdp, dopo tanti studi appassionati sull' industria».

 

Qual è il suo giudizio di un anno di mandato del vertice gialloverde della Cassa?

handling alitalia

«Dico solo, da studioso, che guardo con attenzione e simpatia a Kfw, la Cdp tedesca: una holding industriale concentrata su pochi ma buoni investimenti, per aiutare le imprese offrendo servizi soprattutto infrastrutturali e tecnologici».

cassa depositi e prestiti 3

 

Quale agenda autunnale serve al sistema economico italiano?

«Intanto bisognerebbe risolvere le 130 crisi industriali in corso, a partire da Ilva, un incubo che sogno ogni notte, e rischia di bloccare il 70% delle forniture di acciaio delle imprese nazionali».

 

jean claude juncker giuseppe conte 3

Come lo affronterebbe?

«Mi pare che oggi non si possa far altro che rassicurare la proprietà, in modo che rimanga e assicuri la continuità produttiva».

 

Altre priorità?

«Una trasversale sarebbe continuare sulla linea dell' accordo raggiunto con la presidenza Juncker, per togliere dal debito pubblico gli investimenti in attività produttive. Poi c' è una serie di dossier infrastrutturali e logistici.

 

Penso ad Alitalia, come ho già detto. Vanno realizzate le grandi reti di trasporto come Tav, interporto di Verona, autostrade del mare (prima che i cinesi ci sfilino anche i porti)».

 

Ma come fare tutto ciò in una stagione se la sola Tav da anni blocca il Paese?

tav lavori linea torino lione

«Con nuove regole sugli investimenti, una visione concorde di politica dello sviluppo e, anche, il ripristino della Protezione civile com' era ai tempi di Zamberletti e poi Bertolaso. Una bella macchina poi distrutta dall' ossessione legalitaria. È assurdo che oggi la Protezione civile debba fare le gare di appalto, incapace di incidere su vaste aree, specie del centro Italia, che si desertifica».

 

ALITALIA

E l' aumento dell' Iva? Come evitarlo?

«L' Iva è importante, ma non può dipendervi il destino di una nazione. Decidano governo e Parlamento: ma la loro priorità dev' esser sempre conciliare le politiche economiche care all' Europa col rispetto della consolidata tradizione democratica parlamentare del Paese, senza che il popolo si scolli dalle istituzioni».

 

CONTE JUNCKERTAV TORINO LIONECANTIERE TAV TORINO LIONECANTIERE TAV TORINO LIONE

 

Ultimi Dagoreport

maurizio belpietro giorgia meloni francesco saverio garofani

A CIASCUNO LA SUA “VERITÀ” - L’ARTICOLO PUBBLICATO DAL QUOTIDIANO DI BELPIETRO SUL "PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È PRATICAMENTE IDENTICO ALLA MAIL RICEVUTA DA MOLTI ALTRI QUOTIDIANI, DA UN ANONIMO CHE SI FIRMAVA "MARIO ROSSI", CHE HANNO DECISO DI IGNORARE LA VICENDA PERCHÉ NON VERIFICABILE - PERCHE' BELPIETRO HA DECISO DI DARE SPAZIO E RISALTO A UNA STORIA COSI' AMBIGUA? HA IN MANO ANCHE UN AUDIO O CI SONO ALTRE RAGIONI? DI CERTO, L'EX ALLIEVO DI VITTORIO FELTRI È UN PO' IN DIFFICOLTÀ: LE COPIE VENDUTE DAL SUO GIORNALE CALANO E "LA VERITÀ" STA DIVENTANDO POST-VERITÀ, CON LO SPAZIO CONCESSO A COMPLOTTISTI, NO VAX E PUTINIANI - FORSE CREARE UN PO’ DI CACIARA CON IL GAROFANI-GATE SERVE A RIPORTARE IL QUOTIDIANO SOTTO I RIFLETTORI - DI SICURO HA FATTO UN FAVORE A GIORGIA MELONI. DEL RESTO, FU LEI NEL 2023 A OPPORSI ALLA VENDITA DEL GIORNALE AD ANGELUCCI, E A TROVARE IN FEDERICO VECCHIONI, AD DI "BONIFICHE FERRARESI" E CARO A LOLLOBRIGIDA, IL "SALVATORE" PRONTO A RILEVARE IL 25% DELLA SOCIETA' EDITRICE BY BELPIETRO - DA ALLORA FIOCCANO INSERZIONI DELLE PARTECIPATE E PEZZI PRO-GIORGIA...

matteo salvini giorgia meloni donald trump vladimir putin sergio mattarella

DAGOREPORT - COME MAI GLI ARTICOLI DELLA “VERITÀ” SUL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” ARRIVANO IL GIORNO DOPO LA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SUPREMO DI DIFESA, DI CUI GAROFANI È SEGRETARIO, IN CUI SI È RIBADITA LA LINEA DI “PIENO SOSTEGNO ITALIANO ALL’UCRAINA”? - LA LINEA PRO-KIEV DI GIORGIA MELONI SI E' AFFIEVOLITA DA TEMPO (HA MESSO IN “PAUSA” L'ADESIONE DELL'ITALIA AL PIANO PURL PER LE ARMI USA A KIEV) E SALVINI E' IL SOLITO "FIGLIO DI PUTIN" CHE SI OPPONE A OGNI SOSTEGNO A ZELENSKY - NON SOLO: MATTARELLA, ORMAI DA ANNI, INFIOCINA I SOVRANISMI DI MEZZO MONDO, HA PIU' VOLTE CRITICATO TRUMP, PUTIN, ORBAN, NETANYAHU E AFD (GUARDA CASO TUTTI AMICI DI MELONI E SALVINI) - SE L'AUDIO DI GAROFANI ESISTE, E CERTIFICA UN "COMPLOTTO" E NON UN SEMPLICE RAGIONAMENTO POLITICO, PERCHÉ BELPIETRO NON LO PUBBLICA? IL COLLOQUIO DELL'EX DEPUTATO DEL PD È STATO CARPITO AL RISTORANTE IN UNA "CHIACCHERATA TRA AMICI". SE ESISTE L'AUDIO, CHI LO HA REGISTRATO? UN AMICO? UN PRIVATO CITTADINO CHE HA RICONOSCIUTO GAROFANI, NONOSTANTE FOSSE UN VOLTO POCO NOTO? O IL CONSIGLIERE DI MATTARELLA ERA "ATTENZIONATO"? DA CHI?

tommaso foti galeazzo bignami

CHIAGNI E FOTI – A VOLERE QUEL FENOMENO DI GALEAZZO BIGNAMI COME CAPOGRUPPO DI FDI ALLA CAMERA FU TOMMASO FOTI, CHE SCELSE IL CAMERATA BOLOGNESE COME SUO SUCCESSORE. QUANDO CI FU IL PASSAGGIO DI CONSEGNE, FOTI ASSICURÒ CHE NON AVREBBE POTUTO SCEGLIERE UN SUCCESSORE MIGLIORE (PENSA COM'ERANO GLI ALTRI PRETENDENTI) - DI SICURO BIGNAMI NON È MAI STATO TROPPO ISTITUZIONALE NEGLI INTERVENTI IN AULA: SPESSO PROVOCATORIO, OGNI VOLTA CHE PARLA IRRITA L'OPPOSIZIONE. PARE CHE UNA TELEFONATA DA PALAZZO CHIGI E UN CONSIGLIO “PATERNO” BY FOTI LO AVESSERO INDOTTO A MAGGIOR EQUILIBRIO. SINO A IERI…

sergio mattarella guido crosetto galeazzo bignami adolfo urso giorgia meloni

FLASH! - SULLA QUESTIONE GAROFANI-BELPIETRO, RIMBOMBA IL SILENZIO ASSORDANTE DI GUIDO CROSETTO. CHE LA LINEA DEL MINISTRO DELLA DIFESA E COFONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA SIA PIÙ IN SINTONIA CON IL COLLE CHE CON I CAMERATI DI “PA-FAZZO” CHIGI DI VIA DELLA SCROFA, NON È UNA NOVITÀ. D’ALTRONDE, NEL 2022 FU MATTARELLA A VOLERE CROSETTO ALLA DIFESA, DOPO AVER BOCCIATO IL NOME DI ADOLFO URSO PROPOSTO DA MELONI. ED È SEMPRE STATO CONSIDERATO UN “INTERLOCUTORE” DEL COLLE, TANT’È CHE GUIDONE SMISE DI PARTECIPARE  AI CONSIGLIO DEI MINISTRI POICHÉ TUTTI DAVANTI A LUI TENEVANO LA BOCCUCCIA CHIUSA…

maurizio belpietro giorgia meloni galeazzo bignami francesco saverio garofani sergio mattarella

GIORGIA MELONI NON ARRETRA! DOPO L'INCONTRO AL QUIRINALE CON MATTARELLA, LA DUCETTA HA RIBADITO LA VERSIONE DEL CAMERATA GALEAZZO BIGNAMI: “RAMMARICO PER LE PAROLE ISTITUZIONALMENTE E POLITICAMENTE INOPPORTUNE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI” – AL CONSIGLIERE DI MATTARELLA SARÀ SFUGGITA UNA PAROLA DI TROPPO, MA DA UNA BANALE OSSERVAZIONE POLITICA SUL CENTROSINISTRA AL GOLPE QUIRINALIZIO, CI PASSA UN OCEANO – PERCHÉ BELPIETRO NON PUBBLICA L'AUDIO IN CUI GAROFANI EVOCAVA UN “PROVVIDENZIALE SCOSSONE” (AMMESSO CHE LO "SCOSSONE" NON SI RIFERISSE AL CENTROSINISTRA)? SE LO FACESSE, LA QUESTIONE SAREBBE CHIUSA: PER GAROFANI SAREBBE DIFFICILE RESTARE AL SUO POSTO – IL QUIRINALE AVEVA FATTO SAPERE CHE DOPO L’INCONTRO CI SAREBBE STATO UN COMUNICATO. PER ORA L’HA FATTO LA MELONI: CI SARÀ UN’ALTRA NOTA DAL COLLE? - BIGNAMI INSISTE: "CI HA SORPRESO LA REAZIONE SCOMPOSTA DEL PD, GAROFANI HA CONFERMATO I CONTENUTI E NON HO VISTO PIATTI VOLARE DAL QUIRINALE..."