recessione conte

ALL'ESTERO RIESPLODE IL CASO ITALIA: "CON QUESTA INSTABILITÀ ADDIO ALLA RIPRESA" - ‘’STIAMO ANDANDO DRITTI VERSO UN DEBITO PIÙ VICINO AL 200% DEL PIL CHE NON AL 100% DEGLI ULTIMI VENT'ANNI. UNA SITUAZIONE ESTREMAMENTE PERICOLOSA: O PROSEGUIRÀ LA TUTELA EUROPEA CON GLI EUROBOND O L'ITALIA SARÀ A RISCHIO DEFAULT’’ – L'IRA DI GUALTIERI: RISALE LO SPREAD E OGGI ABBIAMO PERSO OTTO MILIONI CON L'ASTA DEI BTP

giuseppe conte pil recessione

Francesco Spini per “La Stampa”

 

Mancava un diversivo ai mercati alla pandemia. Eccolo: una crisi di governo. Ora banchieri e finanzieri puntano a evitare il peggio, le elezioni: «Non ce le possiamo permettere». Il resto è routine, quando si parla di Italia all' estero: «L' incertezza politica è tornata», avvisa i suoi clienti sparsi in mezzo mondo la nota giornaliera di Ubs. Per il Financial Times, mister Renzi diventa «demolition man».

 

Compito difficile quello delle grandi banche d' affari e dei corrispondenti esteri spiegare bizantinismi di palazzo in mezzo alla tempesta della pandemia. Eppure il primo verdetto della Borsa è clemente: Piazza Affari chiude con un morbido -0,47%.

GIUSEPPE CONTE PAOLO GENTILONI ROBERTO GUALTIERI

 

Il ministro dell' Economia, Roberto Gualtieri, indica però la prima palla di neve che potrebbe diventare valanga: «Solo oggi con le aste di titoli di stato l' Italia e gli italiani, per effetto dell' aumento dello spread, hanno perso quasi 8 milioni, bruciati per quello che è successo ieri. Ed era un' asta piccola».

 

Lo spread, il termometro che misura la febbre dei nostri Btp rispetto al Bund tedesco, come evidenzia Antonio Cesarano, chief global strategist di Intermonte, «dai 105 punti base dell' 8 gennaio è arrivato a 120 punti base, per assestarsi a 119. Un allargamento che può rientrare ma serve uscire dall' incertezza». Tradotto: evitare guai più grossi.

giuseppe conte roberto gualtieri

 

Lo sanno bene banchieri e finanzieri che seguono minuto per minuto il film romano. «Se non si va a elezioni - dice Gianni Bizzarri, amministratore delegato di Banca Ifigest - la crisi di governo è tutto sommato ininfluente per i mercati. Le urne, invece, sono pericolose, generano instabilità». Appare un paradosso ma «il Paese non ha mai avuto una situazione così solida, grazie alle risorse del Recovery fund».

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE

I vagoni carichi di miliardi europei in arrivo sono uno scudo, almeno per il momento. «I mercati non reagiscono male perché sanno essere anche razionali - fa notare Mauro Ratto, condirettore degli investimenti di Plenisfer -. Veniamo da un anno in cui abbiamo assistito alla crisi più profonde degli ultimi cent' anni, eppure i listini veleggiano sui massimi.

 

L' attenzione resta tutta rivolta all' esecuzione del Recovery Plan e si conta sul sostegno che la Bce sta assicurando con il piano pandemico di acquisti programmati». Ecco perché finora tutto tiene. L' ombrello aperto per la pandemia funziona anche per acquazzoni improvvisi che si chiamano Matteo Renzi.

Italia crisi

 

Si può quindi stare tranquilli? Nicola Colavito è partner di Peninsula Capital, da Londra ha uno sguardo distaccato sull' Italia. E dice che i guai ci attendono più avanti, nel lungo periodo: «Stiamo andando dritti verso un debito più vicino al 200% del Pil che non al 100% degli ultimi vent' anni», spiega il manager. Una situazione «estremamente pericolosa: o proseguirà la tutela europea con gli eurobond o l' Italia sarà a rischio default».

 

Il fatto poi che Renzi «con un partito piccolo faccia quello che vuole non è un pericolo per i mercati oggi. Il problema è la mentalità. Se il governo di una nazione in crisi perde tempo con beghe di palazzo, che fiducia si può avere quando le cose peggioreranno e bisognerà agire per invertire la rotta?».

 

giuseppe conte recessione

Ora i problemi sono comuni in Europa e nel mondo, e si chiamano covid. «Cosa faremo quando torneremo a dovercela cavare da soli», quando la sfida tornerà a essere il debito? Anche per questo, forse, i giornali internazionali sono impietosi. Non c' è solo l' Ft che parla del senatore di Firenze come di un bulldozer, il New York Times parla di un «pericolo per l' economia globale». I tedeschi di Die Zeit descrivono lo showdown come un «atto disperato».

 

ROBERTO GUALTIERI GIUSEPPE CONTE STEFANO PATUANELLI - DECRETO RISTORI

In Italia i protagonisti del mondo finanziario invitano alla prudenza, in un momento in cui il Paese è avvitato tra nel poco invidiabile combinato disposto di un elevato numero di vittime e la crescita più bassa.

 

«In caso di elezioni a giugno, si perderebbero 9 mesi fondamentali per porre le basi alla ripresa, una volta che il covid sarà uscito di scena. Le urne sono un lusso che non ci possiamo permettere», afferma Orlando Barucci, managing partner di Vitale mentre ricorda «tutto il lavoro che giorno dopo giorno, nei prossimi mesi, andrà fatto per il migliore impiego dei fondi europei».

 

Un tema condiviso nelle cancellerie: «In Europa la preoccupazione non riguarda più solo la tenuta del debito, ma anche la capacità del sistema italiano nel fare le riforme e tracciare le strategie da affiancare al recovery fund», dice Carlo Altomonte, economista della Bocconi e associato di M&M. Per ora s' è visto poco.

GIUSEPPE CONTE MARIO MONTI

 

«Anche per questo - prosegue - se l' esito sarà un governo allargato sullo stile di Monti, non penso saranno in molti a stracciarsi le vesti». Il sogno proibito resta quello di Mario Draghi a Palazzo Chigi. Lo spread, in tal caso, come scommette Fabio Castaldi, di Pictet Am, potrebbe «proseguire la fase di restringimento anche sotto i 100 punti base». Ma lo spazio per i sogni è strettissimo.

i cartelli nei negozi del centro di roma che rischiano di chiudere 4giuseppe conte roberto gualtieriItalia in crisi

Ultimi Dagoreport

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?

giorgia meloni volodymyr zelensky viktor orban vladimir putin antonio costa

DAGOREPORT – IL PROSSIMO CONSIGLIO EUROPEO INIZIERÀ IL 18 DICEMBRE, MA NON SI SA QUANDO FINIRÀ, NÉ COME: IN BALLO C'E' IL FUTURO DELL'UNIONE - DA TRUMP ALL'UCRAINA, I 27 LEADER DOVRANNO PRENDERE DECISIONI CRUCIALI E NON PIU' PROCASTINABILI, PENA LA TOTALE IRRILEVANZA NELLA GEOGRAFIA MONDIALE - E QUI VIENE IL BELLO: CHI SI METTERA' DI TRAVERSO PONENDO IL DIRITTO DI VETO E MANDANDO ALL'ARIA TUTTO? ORBAN FARÀ IL SOLITO GUASTAFESTE FILO PUTIN? E GIORGIA MELONI, CHE HA FATTO ORMAI LA SUA DEFINITIVA SCELTA TRUMPIANA, PRESSATA DAL SUO VICE PREMIER SALVINI CHE HA GIÀ CONSEGNATO L'UCRAINA ALLA RUSSIA, RIUSCIRÀ A CONTINUARE A TENERE IL PIEDINO IN DUE STAFFE? AH, SAPERLO....

a lume di candela federica panicucci fabio rovazzi tommaso cerno pio e amedeo elonoire casalegno barbara d urso

DAGOREPORT BY CANDELA - BARBARA D’URSO E IL PROGETTO ARENATO CON URBANO CAIRO - NUOVO SHOW DI PIO E AMADEO SU CANALE5 IN PRIMAVERA - FEDERICA PANICUCCI CONDURRÀ CAPODANNO IN MUSICA" SU CANALE 5: AL SUO FIANCO POTREBBE TORNARE FABIO ROVAZZI. TRA I DUE, L’ANNO SCORSO, NON ERA SCATTATA LA SCINTILLA - SI CERCA CONDUTTORE SOVRANISTA PER NUOVO TALK DI RAI2: POTREBBE ESSERE COINVOLTO IL MELONIANO CERNO - RAI1 E CANALE 5 COPRIRANNO I LORO BUCHI “SPOSTANDO” IN PRIMA SERATA “AFFARI TUOI”, “L’EREDITÀ” E "LA RUOTA DELLA FORTUNA" - ELENOIRE CASALEGNO SI PAPPA DUE NUOVE CONDUZIONI - NELLA REDAZIONE DI ''LIBERO'' ESPLODE IL “TAXI GATE” - UNA VIVACE SIGNORINA STA CERCANDO DI VENDERE A DIVERSI GIORNALI, PROVE ALLA MANO, LA SUA "RELAZIONE SEGRETA" CON L'ATTACCANTE FIDANZATISSIMO. INDIZIO: LUI GIOCA IN UNA SQUADRA DI ALTA CLASSIFICA IN SERIE A E IN NAZIONALE. DI CHI SI TRATTA?