paolo gentiloni ursula von der leyen

ALL’ECONOMIA CI PENSIAMO DOPO – BCE E COMMISSIONE EUROPEA STANNO CONCENTRANDO LA LORO ATTENZIONE AI MERCATI FINANZIARI. MA LA PRIORITÀ IN QUESTO MOMENTO DOVREBBE ESSERE L’ELABORAZIONE DI POLITICHE DI SALUTE PUBBLICA, VITTIMA DEI TAGLI DI QUESTI ANNI PER RISPETTARE IL FANTOMATICO 3%. ANCHE PERCHÉ PIÙ IL CORONAVIRUS SI DIFFONDE, MAGGIORE SARÀ IL DANNO ECONOMICO

 

 

Martine Orange per “il Fatto quotidiano”

 

coronavirus, il video messaggio di ursula all'italia 1

Di fronte all' epidemia del nuovo coronavirus, le autorità politiche e monetarie sembrano cadere nella stessa trappola di certi generali che fanno la guerra oggi come la facevano ieri: pensano di essere di fronte ad una crisi finanziaria, come nel 2008, mentre questa è una crisi sanitaria senza precedenti che colpisce in pieno l' economia reale. I due aspetti della crisi, sanitario e economico, richiedono risposte diverse. L' attenzione delle autorità si è focalizzata invece da diverse settimane sui mercati finanziari. Il crollo delle Borse, questo è certo, è stato impressionante: i mercati di Parigi, Francoforte, Londra, Milano, New York hanno perso tra il 10 e il 16% in un giorno.

 

È stata la peggiore seduta per Wall Street dal 1987, con una flessione del 26%. Se questo non è un crack, vi somiglia molto. Dal 20 febbraio, da quando cioè il mondo della finanza ha capito la pericolosità del Covid-19, i diversi mercati hanno perso tra il 26% e il 35%. Oltre 9 miliardi di dollari sono stati bruciati. Eppure era stato fatto il possibile per arginare le perdite e ridare fiducia agli investitori.

 

Lagarde

Sin dalla scorsa settimana, la Fed, la Banca centrale americana, ha sfoderato la sua arma monetaria e tagliato i tassi di interesse di mezzo punto. Per rassicurare il mondo finanziario, ha poi annunciato l' iniezione di oltre 1.500 miliardi di liquidità. Sulla stessa scia, la Banca del Giappone ha ripreso la sua politica monetaria ultraespansiva (Quantitative easing) e, l' 11 marzo, la Banca d' Inghilterra ha abbassato a sua volta i tassi allo 0,5%. In questo frangente, la decisione della Banca centrale europea del 12 marzo era molto attesa. In qualche modo era il "battesimo del fuoco" per Christine Lagarde, presidente dell' istituzione monetaria da novembre. E Lagarde ha innescato il "bazooka" monetario che tutti stavano aspettando.

 

CHRISTINE LAGARDE

Se ha lasciato fermi i tassi già negativi (-0,5%), la Bce si è detta invece pronta a utilizzare tutti gli altri strumenti monetari che ha a sua disposizione. Ha ampliato il suo programma di Quantitative easing con un piano di acquisti di altri 120 miliardi di euro fino alla fine dell' anno, che si sommano ai 20 miliardi di euro al mese già disponibili. Alle banche, che godono già di condizioni di rifinanziamento eccezionali, ha garantito condizioni ancora più favorevoli nell' ambito del programma Tltro III (Targeted Longer-Term Refinancing Operations). Di fatto, grazie a queste circostanze eccezionali, il mondo finanziario è riuscito a ottenere ciò che chiedeva da tempo: attenuare le regole prudenziali che erano state messe in atto dopo la crisi del 2008. Lagarde ha inoltre invitato i governi a mettere in atto "una risposta budgettaria ambiziosa e coordinata".

coronavirus mercati 2

 

I responsabili europei, criticati per le politiche fallimentari messe in atto dopo la crisi finanziaria del 2008, e la conseguente crisi dell' euro, hanno promesso che non avrebbero ripetuto gli stessi errori.

 

ursula von der leyen

Questa volta garantiscono che sono pronti ad agire insieme e di utilizzare "tutti gli strumenti possibili" per far fronte all' epidemia e al rischio che ne deriva di un collasso economico. Sin da oggi i ministri delle Finanze sono chiamati a elaborare un piano comune per arginare i danni causati dall' epidemia del nuovo coronavirus. Già l' 11 marzo, Angela Merkel si è detta pronta a rivedere la regola ferrea del deficit zero, considerata uno dei principali freni alla ripresa europea. Tutto ciò avrebbe dovuto rassicurare i mercati. Invece, come era successo dopo gli annunci della Fed e della Banca d' Inghilterra, le Borse europee, dopo l' intervento di Lagarde, sono crollate. In pochi minuti, il Dax, l' indice tedesco, ha perso più del 12%. Alcuni analisti ritengono che gli annunci della Bce non sono stati sufficienti.

coronavirus e mercati

 

Altri spiegano che le scelte delle Banche centrali hanno alimentato le preoccupazioni già forti degli investitori per via delle misure prese da Donald Trump. Ma il malessere è senza dubbio più profondo: molti hanno preso coscienza che le Banche centrali, alla guida del mondo da quarant' anni, sono impotenti di fronte al nuovo coronavirus. Né basteranno i piani di ripresa a cinque anni e gli sgravi fiscali e sociali alle sole imprese per uscire dalla paralisi in cui è caduto il mondo.

 

DONALD TRUMP DEBORAH BIRX

"La politica monetaria non può riparare catene di approvvigionamento che si sono spezzate. Il presidente della Fed, Jerome Powell, non può riaprire le aziende messe in quarantena. La politica monetaria non riporterà i clienti nei centri commerciali o i viaggiatori negli aerei perché il loro problema principale è la sicurezza, non il prezzo.

Lo stesso vale per la politica fiscale. I crediti d' imposta non rilanceranno la produzione, se le aziende sono preoccupate per la salute dei loro dipendenti e per i rischi di diffusione dell' epidemia. Gli sgravi fiscali non rilanceranno la spesa se i consumatori si preoccupano per la propria salute", spiega l' economista Barry Eichengreen, ricordando che le politiche macroeconomiche non possono risolvere tutto.

fabio wajngarten donald trump

 

Secondo Eichengreen, per quanto molto liberale, e per un certo numero di economisti, tra cui gli esperti dell' Istituto Bruegel, la priorità è impiegare ogni mezzo a disposizione per curare i malati, arginare l' epidemia, sostenere i sistemi sanitari. Elaborare cioè delle politiche di salute pubblica. Nell' immediato, è la sola risposta appropriata. Più l' epidemia si diffonde, più durerà, maggiore sarà il danno all' economia mondiale.

 

donald trump discorso alla nazione sul coronavirus 2

Tuttavia, da quando il coronavirus si è diffuso nei paesi occidentali, ciò che ha colpito di più è stata l' assenza di una parola pubblica contro il coronavirus. E questo deve aver fatto precipitare nel panico il mondo della finanza. A parte l' Italia, che ha accettato di mettere in pericolo la sua economia per contenere l' epidemia, la principale preoccupazione dei leader europei è stata di mantenere l' attività e di sostenere le imprese, non di fornire risorse per far fronte alla crisi sanitaria. A parte l' Italia, che ha investito diversi miliardi per lottare contro l' epidemia, acquistare farmaci e attrezzature mediche, e assumere personale medico, gli altri paesi non hanno annunciato nulla.

ursula von der leyen e greta thunberg 8

 

Il 7 marzo, la Commissione europea si è data premura di annunciare che sarebbe stata comprensiva con l' Italia, se quest' ultima non avesse pienamente rispettato i suoi obiettivi di deficit di bilancio, dimostrando ancora una volta il suo dogmatismo e la sua incapacità di centrare le vere priorità. La "solidarietà" europea si è d' altronde distinta in questa crisi senza precedenti di Covid-19. Invece di aiutare l' Italia, tutti hanno preferito tenere per sé medicine e attrezzature. È stata invece la Cina a fornire a Roma respiratori, medicine, aiuti. A sua difesa, la Commissione europea spiega che le politiche sanitarie sono di responsabilità di ogni Stato. Ma negli ultimi anni non ha esitato a intervenire proprio sulle politiche sanitarie.

 

URSULA VON DER LEYEN SORVOLA IL CONFINE GRECO TURCO

Negli ultimi dieci anni, la sanità è stata bersaglio privilegiato dei programmi europei di austerità. I budget per la ricerca sono stati decimati. Vale per l' Italia, la Spagna, la Francia, la Grecia, l' Irlanda. A ogni semestre europeo, i tecnocrati incaricati di rivedere i budget dei paesi membri hanno preteso nuovi tagli sul personale sanitario, sugli ospedali, spese ritenute superflue, persino un lusso, rispetto al sacrosanto 3% del deficit. In nome della "razionalità" economica, avere dei posti letto supplementari era considerato uno spreco. In questo modo 10.000 letti sono andati persi negli ultimi anni in Francia, letti che adesso ci mancano.

coronavirus mercati 3

 

Constatiamo oggi, con l' epidemia di Covid-19, i danni di questa politica. I paesi europei non sono sufficientemente attrezzati per far fronte a questa crisi sanitaria. L' epidemia non ha neanche raggiunto il suo picco e già tutti i sistemi sanitari mostrano segni di cedimento. Da undici mesi, il personale ospedaliero è in sciopero in Francia per denunciare la mancanza di mezzi, umani, materiali e finanziari.

l'esordio di christine lagarde alla guida della bce 8

 

I responsabili europei restano ciechi di fronte all' evidenza e non danno alcun segnale di voler mettere le politiche pubbliche in programma, come attestano gli annunci della Bce.

Nel suo nuovo programma di acquisti annunciato giovedì scorso, la Bce ha di fatto indicato per prima cosa che acquisirà titoli da gruppi privati, non titoli di Stato.

controlli sanitari al mercato di wuhan

 

È proprio il contrario di quello che si dovrebbe fare (dopo il crollo delle banche, la Bce ha dovuto del resto correggere il tiro venerdì, dicendosi pronta a acquisti mirati di azioni di Stato, ndt): in questi tempi di incertezza, la Banca centrale europea dovrebbe schierarsi al fianco degli Stati aiutandoli a finanziare le politiche sanitarie contro l' epidemia. L' urgenza è questa.

 

christine lagarde

In circostanze eccezionali come quella che stiamo vivendo, la Bce potrebbe anche annullare tutti i titoli di Stato acquistati negli ultimi anni, per alleviare gli Stati e dare loro un margine di manovra finanziario. Per una volta, i soldi sarebbero andati alla gente e non alle banche.

 

panico da coronavirus

Nella sua conferenza stampa, Christine Lagarde ha commesso un errore, che ha mostrato la sua incapacità a cogliere l' eccezionalità della situazione. Ha detto che non era "compito della Bce ridurre lo spread". In altre parole, che l' aumento dello scarto tra i rendimenti dei titoli di Stato italiani (Btp) e gli omologhi tedeschi (Bund), e la coesione della zona euro, non riguardano la Bce. Che i mercati vengono prima anche a rischio di mettere a terra la terza economia dell' Europa, in condizioni di crisi sanitaria e economica.

 

coronavirus moda

Gli investitori ne hanno immediatamente tratto una conclusione: la Bce non è al fianco dell' Italia in questo momento difficile. Poco dopo la dichiarazione di Lagarde, i titoli di Stato italiani sono crollati. Nel giro di poche ore, i tassi dei Btp a dieci anni sono schizzati dall' 1,26% all' 1,76%. Il segnale negativo dato da Lagarde potrebbe avere conseguenze pesanti. In questi momenti di tensione, ci vuole poco per riaccendere gli incendi mai spenti del tutto della crisi europea.

coronavirus 3emergenza coronavirus romamilano al tempo del coronavirusl'esercito arriva a wuhan

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