messina orcel

ALMENO QUALCUNO INCASSA! L'AUMENTO DEI TASSI FA RICCHE LE BANCHE - L'EFFETTO BCE SU INTESA, UNICREDIT, BANCO BPM, BPER E MPS: PROVENTI A 38 MILIARDI, GIÙ I CREDITI DETERIORATI - L'UTILE DELLE BIG ITALIANE BALZA A 9 MILIARDI - CON L'INFLAZIONE ALL'8% E LA POSSIBILITÀ CHE UN ITALIANO SU TRE NON RIESCA A PAGARE LE BOLLETTE ENTRO NATALE, IL RISCHIO CHE VADANO IN SOFFERENZA ANCHE I MUTUI (LE SPESE CONDOMINIALI LO SONO GIÀ) CRESCE…

Giuliano Balestreri per la Stampa

 

Settemilacinquecento dipendenti in meno, mille filiali chiuse e tassi d'interesse in rialzo.

CARLO MESSINA

Abbastanza per mitigare il venir meno dei rifinanziamenti Tltro della Bce che negli ultimi anni hanno tenuto a galla le banche italiane. E così i primi cinque gruppi creditizi italiani (Intesa Sanpaolo, Unicredit, Banco Bpm, Bper, Mps) continuano a macinare utili.

 

Nei primi nove mesi del 2022, l'incremento dei proventi operativi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno ha superato il 3%: 1,2 miliardi di euro in più a 38,8 miliardi. L'utile netto aggregato è arrivato a 8,9 miliardi di euro (+5,5%) grazie a interessi netti cresciuti dell'8,3% a 17,5 miliardi. Tra il secondo e il terzo trimestre, l'Euribor a tre mesi è salito da -0,37% a +0,44%. E da fine settembre, il tasso è cresciuto ulteriormente all'1,8%.

 

E' quanto emerge dalla fotografica scattata per First Cisl dal Comitato scientifico della Fondazione Fiba secondo cui gli incrementi continueranno. D'altra parte, dal primo settembre, l'indice bancario di Piazza Affari ha recuperato il 28% scommettendo sull'aumento dei tassi da parte della Bce.

 

La nube dei mutui Sul settore, però, incombe la nube dei subprime: il contesto macroeconomico è in deterioramento. I maggiori interessi per le banche sono mutui e prestiti più cari per famiglie e imprese.

banche studio first cisl

 

In uno scenario dove l'inflazione è all'8% e un italiano su tre rischia di non pagare le bollette entro Natale, il rischio che vadano in sofferenza anche i mutui - le spese condominiali lo sono già - cresce. Per la Fondazione Fiba, però, è improbabile che si ripeta uno scenario come quello del 2008. Anche perché nei primi 9 mesi dell'anno, la qualità del credito è migliorata con il ridursi dell'incidenza dei crediti deteriorati: l'Npl ratio netto è sceso all'1,6% dal 2% di inizio anno.

 

L'aumento delle svalutazioni sui ricavi operativi è un primo segnale di inversione di rotta, ma l'incidenza del flusso dei nuovi crediti deteriorati (tasso di deterioramento) si mantiene inferiore all'1%: secondo Bankitalia si tratta del miglior risultato dal 2006. «Per le banche - sottolinea il segretario generale di First Cisl Riccardo Colombani - è arrivato il momento di dimostrare che il loro ruolo non consiste unicamente nel distribuire dividendi agli azionisti, ma che l'attenzione al lavoro e la sua giusta remunerazione sono parti essenziali di una visione del business sostenibile».

carlo messina young factor

 

Costi ed entrate Nel dettaglio dell'analisi, il rapporto tra costi e ricavi cala dal 54,1% al 51,7%, dato inferiore alla media delle principali banche europee (58,2%) con il cost/income di Unicredit che ha superato il target fissato per il 2024 (la divisione Italia è al 45,6%); il Banco Bpm ha superato il target intermedio al 2023 sotto il 57%. A sostenere la discesa è la contrazione del costo del lavoro (-2%), le altre componenti sono sostanzialmente stabili. E con il calo dei dipendenti, aumenta la produttività pro capite salita del 7,1% a 140mila euro.

 

Nonostante la frenata dell'economia reale e il rischio recessione, gli analisti sono convinti che la stretta monetaria continuerà: l'inflazione non accenna a diminuire e i tassi di Fed e alla Bank of England sono ancora più alti di quelli Bce. Si stima, quindi, che l'Euribor a tre mesi torni sopra il 2% gonfiando ulteriormente il margine d'interesse delle banche. Con un saldo positivo di diversi miliardi di euro. Abbastanza per non dover rimpiangere la fine del Tltro. A patto che la recessione non scateni un'ondata di subprime. D'altra parte anche prima del 2008 le banche macinavano utili senza sosta.

ANDREA ORCEL andrea orcel intervistato da laura chimenti andrea orcel

Ultimi Dagoreport

steve witkoff marco rubio sergei lavrov

RUBIO, IL TAJANI STARS AND STRIPES – IL SEGRETARIO DI STATO AMERICANO NON TOCCA PALLA E SOFFRE IL POTERE DI STEVE WITKOFF, INVIATO DI TRUMP IN MEDIO ORIENTE CHE SE LA COMANDA ANCHE IN UCRAINA. IL MINISTRO DEGLI ESTERI USA PROVA A USCIRE DALL’ANGOLO PARLANDO DI “NUOVA IDEA” DELLA RUSSIA SUI NEGOZIATI IN UCRAINA. MA IL MINISTRO DEGLI ESTERI DI PUTIN, LAVROV, SUBITO VEDE IL BLUFF: “CONFERMIAMO LA NOSTRA POSIZIONE” – TRUMP AVEVA OFFERTO DI TUTTO A WITKOFF, MA L’IMMOBILIARISTA NON HA VOLUTO RUOLI UFFICIALI NELL’AMMINISTRAZIONE. E TE CREDO: HA UN CONFLITTO DI INTERESSE GRANDE QUANTO UN GRATTACIELO...

diletta leotta ilary blasi stefano sala pier silvio berlusconi

FLASH – IL BRUTALE AFFONDO DI PIER SILVIO BERLUSCONI SU ILARY BLASI E DILETTA LEOTTA (“I LORO REALITY TRA I PIÙ BRUTTI MAI VISTI”), COSÌ COME IL SILURAMENTO DI MYRTA MERLINO, NASCE DAI DATI HORROR SULLA PUBBLICITÀ MOSTRATI A “PIER DUDI” DA STEFANO SALA, AD DI PUBLITALIA (LA CONCESSIONARIA DI MEDIASET): UNA DISAMINA SPIETATA CHE HA PORTATO ALLA “DISBOSCATA” DI TRASMISSIONI DEBOLI. UN METODO DA TAGLIATORE DI TESTE BEN DIVERSO DA QUELLO DI BABBO SILVIO, PIÙ INDULGENTE VERSO I SUOI DIPENDENTI – A DARE UNA MANO A MEDIASET NON È LA SCURE DI BERLUSCONI JR, MA LA RAI: NON SI ERA MAI VISTA UNA CONTROPROGRAMMAZIONE PIÙ SCARSA DI QUELLA CHE VIALE MAZZINI, IN VERSIONE TELE-MELONI, HA OFFERTO IN QUESTI TRE ANNI…

giorgia meloni elly schlein luca zaia vincenzo de luca eugenio giani elly schlein elezioni regionali

PER UNA VOLTA, VA ASCOLTATA GIORGIA MELONI, CHE DA MESI RIPETE AI SUOI: LE REGIONALI NON VANNO PRESE SOTTOGAMBA PERCHÉ SARANNO UN TEST STRADECISIVO PER LA MAGGIORANZA – UNA SPIA CHE IL VENTO NON SPIRI A FAVORE DELLE MAGNIFICHE SORTI DELL’ARMATA BRANCA-MELONI È IL TENTATIVO DI ANTICIPARE AL 20 SETTEMBRE IL VOTO NELLE MARCHE, DOVE IL DESTRORSO ACQUAROLI RISCHIA DI TORNARE A PASCOLARE (IL PIDDINO MATTEO RICCI È IN LEGGERO VANTAGGIO) – IL FANTASMA DI LUCA ZAIA IN VENETO E LE ROGNE DI ELLY SCHLEIN: JE RODE AMMETTERE CHE I CANDIDATI DEL PD VINCENTI SIANO TUTTI DOTATI DI UN SANO PEDIGREE RIFORMISTA E CATTO-DEM. E IN CAMPANIA RISCHIA LO SCHIAFFONE: SI È IMPUNTATA SU ROBERTO FICO, IMPIPANDOSENE DI VINCENZO DE LUCA, E SOLO UNA CHIAMATA DEL SAGGIO GAETANO MANFREDI LE HA FATTO CAPIRE CHE SENZA LO “SCERIFFO” DI SALERNO NON SI VINCE…

marina pier silvio berlusconi giorgia meloni

NULLA SARÀ COME PRIMA: PIER SILVIO BERLUSCONI, VESTITO DI NUOVO, CASSA IL SUO PASSATO DI RAMPOLLO BALBETTANTE E LANCIA IL SUO PREDELLINO – IN UN COLPO SOLO, CON IL COMIZIO DURANTE LA PRESENTAZIONE DEI PALINSESTI, HA DEMOLITO LA TIMIDA SORELLA MARINA, E MANDATO IN TILT GLI OTOLITI DI GIORGIA MELONI, MINACCIANDO LA DISCESA IN CAMPO. SE SCENDE IN CAMPO LUI, ALTRO CHE 8%: FORZA ITALIA POTREBBE RISALIRE (E MOLTO) NEI SONDAGGI (IL BRAND BERLUSCONI TIRA SEMPRE) – NELLA MILANO CHE CONTA IN MOLTI ORA SCOMMETTONO SUL PASSO INDIETRO DI MARINA DALLA GESTIONE “IN REMOTO” DI FORZA ITALIA: D'ALTRONDE, LA PRIMOGENITA SI È MOSTRATA SEMPRE PIÙ SPESSO INDECISA SULLE DECISIONI DA PRENDERE: DA QUANTO TEMPO STA COGITANDO SUL NOME DI UN SOSTITUTO DI TAJANI?

matteo piantedosi khalifa haftar giovanni caravelli

FOLLOW THE MONEY! - DIETRO AL RESPINGIMENTO DI PIANTEDOSI IN LIBIA, PROBABILMENTE, CI SAREBBE IL VIL DENARO! SADDAM HAFTAR, FIGLIO DEL GENERALISSIMO KHALIFA E GOVERNANTE DI FATTO DELLA CIRENAICA, AVREBBE CHIESTO ALL'ITALIA UN SOSTEGNO ECONOMICO PER "GESTIRE" I MIGRANTI (TENERLI IN GABBIA SENZA FARLI PARTIRE), COME QUELLO CHE ROMA CONCEDE AL GOVERNO DI TRIPOLI - L'AISE DI CARAVELLI, CHE HA OTTIMI RAPPORTI CON HAFTAR JR, TANTO DA AVERLO PORTATO IN ITALIA PER UN TOUR DEI MINISTERI (UN MESE FA HA INCONTRATO PIANTEDOSI, CROSETTO E TAJANI), HA CONTATTATO GLI 007 DI GRECIA E MALTA, PER CHIEDERE DI CONDIVIDERE L'ESBORSO. QUELLI HANNO RISPOSTO "NO, GRAZIE" - E COSÌ, È PARTITA LA "RITORSIONE" DEGLI HAFTAR, CHE HANNO ORGANIZZATO LA TRAPPOLA PER LA DELEGAZIONE EUROPEA (COMPOSTA OLTRE A PIANTEDOSI DAI MINISTRI DI GRECIA E MALTA)