esercito usa pushwoosh

GLI AMERICANI, CHE CYBER-FESSI! – PER ANNI L’ESERCITO DEGLI STATI UNITI (MA ANCHE LA "UEFA") AVREBBE USATO DEI SOFTWARE SVILUPPATI DA UNA SOCIETÀ INFORMATICA, LA “PUSHWOOSH”, LEGATA A MOSCA – L’INCHIESTA DI “REUTERS”: GLI AMERICANI PENSAVANO CHE LA SOCIETÀ AVESSE SEDE IN CALIFORNIA QUANTO INVECE AVEVA I PROPRI UFFICI IN SIBERIA – I PROPRIETARI DICONO CHE NON HANNO DIFFUSO I DATI CON IL CREMLINO, MA SARÀ VERO?

Lorenzo Nicolao per www.corriere.it

 

fort irwin

Pushwoosh si presenta come un’azienda con sede negli Stati Uniti, ma di fatto è una società tecnologica russa, che sviluppa i codici di migliaia di applicazioni per smartphone negli store digitali di Apple e Google.

 

Genera non poco imbarazzo l’inchiesta condotta e pubblicata da Reuters. A sua insaputa, l’esercito americano nel suo National Training Center, nel deserto californiano del Mojave, a Fort Irwin, avrebbe utilizzato fino alla primavera scorsa i software di una società legata a Mosca e non di nazionalità americana, prima di rimuoverli una volta accortisi della reale provenienza.

 

pushwoosh 1

Anche la lobby delle armi e la Uefa

I programmi informatici venivano quotidianamente utilizzati per condurre l’addestramento e preparare i soldati che avrebbero servito il Paese in una delle basi militari più importanti del Paese. Stesso discorso di Fort Irwin anche per gli organi della Cdc (Centers for Disease and Control Prevention, la rete di medicina locale degli Stati Uniti) e per tante altre realtà pubbliche e private americane, come la National Rifle Association, la potente lobby delle armi Usa. Vittime anche in Europa, come la Uefa, la federazione calcistica continentale, e il partito laburista inglese, ignari della reale nazionalità della società. In totale, i codici dell'azienda sono presenti in oltre ottomila app.

 

esercito usa

Condivisione dati

Secondo quanto ha rivelato Reuters, sulla base di alcuni documenti esaminati, Pushwoosh non ha sede in California, Washington o nel Maryland, come sembrava prima della scoperta e sulla base delle informazioni diffuse attraverso i canali ufficiali e tuttora sugli stessi account social dell’azienda, ma in Siberia, precisamente nella città di Novosibirsk.

 

Figura come un’azienda di software che raccoglie e processa dati, dando lavoro a una quarantina di persone. Il suo fatturato nel 2021 ha superato i 143milioni di rubli, l’equivalente di 2,4 milioni di dollari.

 

pushwoosh

I responsabili della società affermano di non avere alcun legame diretto con il Cremlino, per quanto essere registrati in Russia comporti il pagamento delle tasse e il rispetto delle regole vigenti nel Paese, tra le quali quella di dover trasmettere e condividere i dati con le autorità di Mosca.

 

Questo deve avvenire anche se le informazioni e i dispositivi sono dislocati in altri Paesi o legati alla geolocalizzazione, l’aspetto che più preoccupa le aziende e le istituzioni occidentali che si affidavano ai software di Pushwoosh. I suoi dipendenti profilano gli utenti delle applicazioni sviluppate e non tutti credono alla dichiarazione dell’azienda attraverso la sua stessa pagina web, secondo la quale non verrebbe raccolto e diffuso alcuna informazione sensibile.

pushwoosh 2

 

Max Konev, fondatore di Pushwoosh, oltre al negare qualsiasi malizia o cyberspionaggio, ha aggiunto che «l’origine russa dell’azienda in realtà non era mai stata occultata (per quanto su molti documenti ufficiali di registrazione non risulti) e ha detto di andare fiero delle sue origini russe», rassicurando poi che «ogni dato raccolto viene immagazzinato rigorosamente negli Stati Uniti e in Germania».

 

 

Minaccia internazionale

esercito americano

Gli esperti di cybersecurity hanno subito identificato un potenziale problema di sicurezza pubblica, motivato dal deterioramento dei rapporti dell’Occidente con Mosca, dall’annessione della Crimea nel 2014, ma ancora di più con l’invasione dell’Ucraina dello scorso febbraio.

 

La Russia è tra i Paesi campioni nella cybercriminalità e in un passato più o meno recente non è mai stata nascosta la sua influenza in tal senso, perpetrando il cyberspionaggio anche in grandi Paesi strategici e rivali, tra i quali gli stessi Stati Uniti.

RECLUTE ESERCITO USA

 

Le sanzioni imposte dopo lo scoppio del conflitto con Kiev non ha condizionato l’attività di molte aziende che rispondono a Mosca, ma sono rimaste nascoste alle autorità attraverso diversi escamotage.

 

Google e Apple hanno ribadito l’importanza della privacy e continueranno a lavorare per impedire qualsiasi tipo di violazione, provando a garantire una maggiore trasparenza per le società che sviluppano software e app all’interno dei propri digital store.

 

RECLUTE ESERCITO USA

Sul caso già si è mossa la Federal Trade Commission, l’agenzia governativa Usa che tutela i consumatori e che preparerà nei prossimi giorni pene e sanzioni nei confronti di Pushwoosh, ma anche del settore tecnologico russo, in caso emergesse una qualche forma di cyberattività illecita nei confronti dei clienti serviti, anche istituzionali. Potrebbe essere un lavoro lungo. Nel database dell’azienda risultano i dati di almeno 2,3 miliardi di device.

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...

rai giampaolo rossi gianmarco chiocci giorgia meloni bruno vespa scurti fazzolari

DAGOREPORT - RIUSCIRÀ GIAMPAOLO ROSSI A DIVENTARE IL CENTRO DI GRAVITÀ DELL’INDOMABILE BARACCONE RAI? - IL “FILOSOFO” DEL MELONISMO HA TENUTO DURO PER NON ESSERE FATTO FUORI DAL FUOCO AMICO DEL DUPLEX SERGIO-CHIOCCI. A “SALVARE” IL MITE ROSSI ARRIVÒ IL PRONTO SOCCORSO Di BRUNO VESPA, CON IL SUO CARICO DI MEZZO SECOLO DI VITA VISSUTA NEL FAR WEST DI MAMMA RAI - A RAFFORZARE LA SUA LEADERSHIP, INDEBOLENDO QUELLA DI CHIOCCI, È INTERVENUTA POI LA FIAMMA MAGICA DI PALAZZO CHIGI, “BRUCIANDO” IN PIAZZA IL DESIDERIO DI GIORGIA DI ARRUOLARLO COME PORTAVOCE - L’OPERAZIONE DI ROSSI DI ESSERE IL BARICENTRO IDEOLOGO E PUNTO DI RIFERIMENTO DI TELE-MELONI, SI STA SPOSTANDO SUI TALK-SHOW E L’INTRATTENIMENTO, A PARTIRE DALLA PROBABILE USCITA DI PAOLO DEL BROCCO, DA UNA DOZZINA DI ANNI ALLA GUIDA “AUTONOMA” DELLA CONSOCIATA RAI CINEMA, IN SCADENZA AD APRILE 2026 - IL NOME CHE SCALPITA PER ANDARLO A SOSTITUIRE, È UN AMICO FIDATO DI ROSSI, L’ATTUALE DIRETTORE DEL DAY-TIME, LO SCRITTORE-POETA-CANTANTE-SHOWMAN ANGELO MELLONE - MENTRE A RAI FICTION...

roberto vannacci matteo salvini giorgia meloni

DAGOREPORT - UNO SPETTRO SI AGGIRA MINACCIOSO PER L'ARMATA BRANCA-MELONI: ROBERTINO VANNACCI - L’EX GENERALE DELLA FOLGORE STA TERREMOTANDO NON SOLO LA LEGA (SE LA VANNACCIZZAZIONE CONTINUA, ZAIA ESCE DAL PARTITO) MA STA PREOCCUPANDO ANCHE FRATELLI D’ITALIA - IL RICHIAMO DEL GENERALISSIMO ALLA DECIMA MAS E ALLA PACCOTTIGLIA DEL VENTENNIO MUSSOLINIANO (“IO FASCISTA? NON MI OFFENDO”)  ABBAGLIA LO “ZOCCOLO FASCIO” DELLA FIAMMA, INGANNATO DA TRE ANNI DI POTERE MELONIANO IN CUI LE RADICI POST-MISSINE SONO STATE VIA VIA DEMOCRISTIANAMENTE “PETTINATE”, SE NON DEL TUTTO SOTTERRATE - IL PROGETTO CHE FRULLA NELLA MENTE DI VANNACCI HA COME TRAGUARDO LE POLITICHE DEL 2027, QUANDO IMPORRÀ A SALVINI I SUOI UOMINI IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. ALTRIMENTI, CARO MATTEO, SCENDO DAL CARROCCIO E DO VITA AL MIO PARTITO - INTANTO, SI È GIÀ APERTO UN ALTRO FRONTE DEL DUELLO TRA LEGA E FRATELLI D’ITALIA: LA PRESIDENZA DEL PIRELLONE…

berlusconi john elkann

FLASH! – “AHI, SERVA ITALIA, DI DOLORE OSTELLO...”: DA QUALE FANTASTICA IPOCRISIA SPUNTA LA FRASE “MESSA IN PROVA” PER LIQUIDARE IL PATTEGGIAMENTO DI JOHN ELKANN, CONDANNATO A 10 MESI DI LAVORO DAI SALESIANI? - QUANDO TOCCÒ AL REIETTO SILVIO BERLUSCONI DI PATTEGGIARE CON LA GIUSTIZIA, CONDANNATO A UN ANNO DI LAVORO PRESSO UN OSPIZIO DI COLOGNO MONZESE, A NESSUNO VENNE IN MENTE DI TIRARE FUORI LA FRASE “MESSA IN PROVA”, MA TUTTI TRANQUILLAMENTE SCRISSERO: “SERVIZI SOCIALI”…