henry kravis pietro labriola tim

GLI AMERICANI SÌ CHE SANNO COME FARE GLI AFFARI – TIM DOVRÀ PAGARE 2 MILIARDI ALL’ANNO A KKR, FINO AL 2029, PER UTILIZZARE LA RETE CHE HA APPENA VENDUTO AL FONDO USA – IN PRATICA, IN 10 ANNI TELECOM RIPAGHERÀ L’IMPORTO A CUI È STATA VALUTATA L’INFRASTRUTTURA AL MASSIMO DELLA FORCHETTA, CIOÈ 22 MILIARDI. GLI AMERICANI HANNO RIFILATO UNA SÒLA? SECONDO TELECOM NO: "SOSTENERE CHE TIM RIPAGHI QUANTO RICEVUTO PER NETCO È UNA RICOSTRUZIONE SEMPLIFICATIVA E FUORVIANTE..."

1. TIM, ECCO QUANTO COSTERÀ AFFITTARE LA RETE FINO AL 2039 CON IL NUOVO MSA. E PER FIBERCOP SONO ATTESI DEI MARGINI STELLARI

Estratto dell’articolo di Alberto Mapelli per “MF”

 

kravis kkr

Circa due miliardi all’anno almeno fino al 2029 per utilizzare la rete e usufruire dei servizi aggiuntivi che le verranno forniti da Netco e che dovrebbero lievitare negli anni fino al 2039 per avvicinarsi a 2,5 miliardi. Mentre, allo stesso tempo, gli incassi per i servizi resi con i data center e la connettività mobile dovrebbero scendere progressivamente tra 177 e 100 milioni.

 

Sono le cifre che Tim dovrebbe versare a Fibercop (o in misura minore incassare) ogni anno ora che la scissione è effettiva. Nel giro di 10 anni mal contati, insomma, Tim ripagherà sotto forma di canoni un importo analogo alla valutazione della rete al massimo della forchetta, earn out compresi: 22 miliardi.

 

pietro labriola a Italian Tech Week

Le previsioni emergono dalla relazione di stima del ramo d’azienda che Tim ha conferito in Fibercop prima della cessione dell’infrastruttura al consorzio guidato da Kkr. Numeri che arrivano dopo la seconda seduta consecutiva pesante a Piazza Affari, con il titolo che ha perso il 2,88% chiudendo a 0,226 euro dopo una brusca accelerata al ribasso nel pomeriggio, e volumi di nuovo alti (oltre 410 milioni di pezzi scambiati).

 

Tornando al documento che MF-Milano Finanza ha visionato, la relazione è stata realizzata a metà giugno da Alberto Dello Strologo, docente di Economia aziendale all’Università degli studi di Roma Tre.

 

TIM - RETE NETCO

Lo studio, messo agli atti dalla società della rete, si basa sulle nuove condizioni stipulate tra Netco (ora Fibercop) e Tim nel master service agreement (msa) e sul business plan della società della rete realizzato dal management del gruppo guidato da Pietro Labriola.

 

Nel documento sono riassunti i legami stretti nell’ambito dell’msa che durerà 15 anni fino al 2039, con possibilità di rinnovo per altri 15 anni. Fibercop fornirà i servizi di accesso basati su fibra e rame, quelli di network - come quelli di ingegneria, per l’attivazione dei servizi ai clienti Tim e per risolvere le problematiche di funzionamento -, immobiliari ed energetici. A questi si aggiungono i servizi di connettività b2b, tra cui servizi di connessione p2p (point-to-point) su fibra.

RETE TIM - NETCO

 

[…] Premessa doverosa: si tratta di numeri […] legati al business plan redatto da Tim per Netco e non al piano industriale dei nuovi management e proprietà, anche se ci sono dei punti fermi importanti e difficilmente modificabili come gli investimenti legati al Pnrr che Netco dovrà fare, i contratti di lungo corso già stipulati con gli altri operatori o il fatto che Tim contribuirà, seppur oscillando negli anni, per almeno la metà degli incassi di Fibercop.

 

henry kravis

La relazione stima un’esplosione della capacità di generare cassa già a partire dal 2028/2029, quando gli investimenti inizieranno a diminuire. Dagli 1,9 miliardi all’anno attesi nel 2024 si arriverà intorno a 600 milioni nel 2030.

 

A incidere sulla sforbiciata degli investimenti il fatto che quelli legati alla costruzione dell’infrastruttura in fibra - ossia la fetta maggiore dei capex - dovrebbero passare dai 1,3/1,5 miliardi annuali attesi tra il 2024 e il 2027 intorno a 730 milioni nel 2028, quando dovrà essere completata la copertura per il Pnrr, per poi attestarsi oltre i 200 milioni nei quattro anni successivi. Così la differenza tra ebitda al e capex esploderà: dai -7 milioni del 2024 agli 1,8 miliardi del 2030, fino ad arrivare al 2,44 miliardi nel 2039 anche grazie a un ebitda margin atteso al 61%.

 

PIETRO LABRIOLA

2. LA PRECISAZIONE DI TIM

Riceviamo e pubblichiamo:

 

Con riferimento alle ricostruzioni di stampa pubblicate da Voi oggi, si precisa quanto segue:

 

Sostenere che il Gruppo TIM, tramite i propri rapporti con FiberCop legati al Master Service Agreement (MSA) siglato tra le parti, ripaghi alla stessa FiberCop in 10 anni quanto ricevuto per la cessione di NetCo è una ricostruzione oltremodo semplificativa e fuorviante e non rappresenta in modo corretto le implicazioni dell’operazione sulla struttura economica, finanziaria e patrimoniale del Gruppo.

 

Tale ricostruzione, infatti, non tiene conto del fatto che, con l’operazione perfezionata lo scorso primo luglio, non sono stati trasferiti solamente degli asset ma anche le strutture operative e i relativi costi di gestione, compresi quelli relativi al personale (20 mila dipendenti).

PIETRO LABRIOLA

 

Inoltre, coerentemente con il piano e con lo scorporo della rete fissa, derivano per TIM minori investimenti, quantificabili in circa 1,9 miliardi di euro l'anno.

 

Va poi aggiunto che la riduzione del debito ha già permesso a TIM di vedere un miglioramento del proprio merito di credito, confermato dai recenti rialzi di rating di Standard & Poor’s e Moody’s, che si tradurranno in una riduzione degli oneri finanziari.

 

Sotto il profilo industriale, lo scorporo consente da subito una gestione più efficiente di business specifici e il superamento di vincoli regolamentari previsti dalla precedente integrazione verticale.

 

I PRINCIPALI AZIONISTI DI TIM - PIETRO LABRIOLA

Il Gruppo, a valle dell’operazione, vedrà un miglioramento della generazione di cassa operativa (Ebitda After Lease – Capex), che nel 2026 è attesa in aumento a 2,2 miliardi.

 

Infine, in considerazione dell’evoluzione del contesto macroeconomico e di settore, grazie alla capacità di generare cassa e a una struttura patrimoniale e finanziaria più solida, l’Azienda potrà valutare azioni che accelerino la crescita prevista nel piano 2024-2026 ed eventuali opzioni per remunerare gli azionisti.

 

TIM Press Office

 

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…