merkel macron cina

LE ARANCE SPICCANO IL VOLO! SUGLI AIRBUS FRANCO-TEDESCHI… - FATECE CAPI': LA FRANCIA CAZZIA L'ITALIA PERCHÉ FIRMA LA VIA DELLA SETA CON IL REGIME DITTATORIALE CINESE (INCASSANDO LA POSSIBILITA' DI VENDERE LE ARANCE), E POI MACRON FIRMA UN CONTRATTO DA 30 MILIARDI PER VENDERGLI 300 AIRBUS? CAPITE POI PERCHÉ VINCONO I SOVRANISTI…

 

1 - L'ELISEO PARLA DI DIRITTI UMANI POI INCASSA UN MAXI CONTRATTO: 30 MILIARDI PER 300 AIRBUS

Francesca Pierantozzi per “il Messaggero

IL MOVIMENTO 5 STELLE ESULTA PER L ACCORDO ITALIA CINA SULLE ARANCE

 

Quattordici contratti commerciali per decine di miliardi, un ordine per 300 Airbus, la preoccupazione per i diritti umani, la volontà di riequilibrare gli scambi economici, la determinazione di costruire un multilateralismo forte: all' Eliseo, accanto al presidente Xi Jinping, Emmanuel Macron ha presentato ieri la sua versione di un nuovo «partenariato euro-cinese».

 

Dopo un passaggio solenne allArco di Trionfo, i due presidenti hanno discusso a quattr' occhi, poi la firma degli accordi commerciali, quindi l' allocuzione congiunta. In attesa, questa mattina, di testare il primo format di questo partenariato Europa-Cina, con un incontro esteso alla cancelliera Angela Merkel e al presidente della Commissione Jean-Claude Juncker, Macron ha concluso ieri ottimi affari, più di quanto si prevedesse alla vigilia. Il contratto più imponente, quello che prevede la vendita alla Cina di 290 Airbus A 320 e 10 A350 per un valore da catalogo di 30 miliardi. «E' un eccellente segnale della forza degli scambi economici» ha commentato Macron.

merkel e macron firmano il trattato di aquisgrana 4

 

E non basta. Se la Francia è più reticente dell' Italia nell' imboccare le nuove vie della Seta, Xi ha comunque portato a Parigi begli investimenti: un progetto di parco eolico offshore di Edf per circa un miliardo di dollari, fondi di cooperazione finanziari per oltre sei miliardi, un contratto di costruzione di dieci navi per CMA-CGM per 1,2 miliardi, progetti di modernizzazione industriale per altri sei miliardi. E poi cooperazione nella lotta contro il riscaldamento climatico, l' esplorazione della Luna e la cultura, con la conferma dell' apertura, a novembre, di un Centre Beaubourg a Shanghai.

TOM ENDERS CEO AIRBUS

 

«In un momento in cui gli equilibri mondiali si sconvolgono, la Cina e la Francia hanno una responsabilità: costruire gli equilibri di domani» ha detto Macron. «Resteremo saldamente impegnati a favore del multilateralismo» lo ha rassicurato da parte sua Xi. Dopo l' incontro, e prima dell' appuntamento europeo di oggi, ieri sera cena di gala all' Eliseo. Duecento gli invitati: tra questi Alain Delon, l' ex capo del partito comunista francese Robert Hue, e l' ex idolo degli adolescenti francesi degli anni Novanta Hélène Rollès, oggi star in Cina.

 

 

2 - L'IPOCRITA MACRON SI VENDE ALLA CINA. PARIGI CAMBIA IDEA SU XI JINPING

Sandro Iacometti per “Libero quotidiano

 

Chi disprezza compra, si dice. Solo che questa volta a comprare è l' altro. Il presidente cinese Xi Jinping, fino a ieri oggetto delle critiche di Emmanuel Macron per un piano di espansione in Europa imprudentemente appoggiato, a suo dire, dall' Italia, si è presentato all' Eliseo e ha staccato un assegno di oltre 30 miliardi per l' acquisto di 300 velivoli A320 e A350 della Boeing.

 

raggi arance

Una commessa stratosferica per l' industria dell' aerospazio d' Oltralpe che ha immediatamente addolcito il capo dello Stato francese. Archiviati i malumori per l' iniziativa isolata del nostro governo (che ha siglato accordi commerciali per soli 2,5 miliardi) e messi da parte gli appelli per trattative congiunte a livello comunitario, Macron ha intascato i soldi e ha dichiarato: «La conclusione di un grande contratto è un importante passo avanti, un segnale eccellente». Passo avanti rispetto a cosa, se in ballo c' era il pericolo di un' Europa sedotta dai quattrini cinesi, non si capisce bene.

 

AL CHIARO DI LUNA

IL MOVIMENTO 5 STELLE E LE ARANCE

Ma il presidente francese è convinto che ora tutto sia cambiato. Certo, c' è la questione dei diritti umani, su cui Macron ha farfugliato che tutto il Vecchio continente è preoccupato. Ma questo non mette assolutamente in discussione i rapporti tra Francia e Cina, che hanno «la responsabilità di tracciare le vie dell' equilibrio della cooperazione» e si muovono sulla base di relazioni biltaerali che poggiano su «un' agenza di fiducia».

 

E l' idillio è tale che i due Paesi hanno deciso addirittura di mettere in comune la tecnologia spaziale per una romantica gita al chiaro di luna. Anzi, sulla luna stessa. Nel corso della visita del presidente cinese a Parigi è stato, infatti, firmato un accordo che prevede l' invio di materiale francese nella missione di Pechino Chang' e-6 prevista tra il 2023 e il 2024.

 

«Andremo sulla luna con la Cina», ha dichiarato soddisfatto il presidente dell' Agenzia spaziale, Jean-Yves Le Gall, sottolineando la portata «storica» dell' accordo.

xi jinping conte

Incassate le commesse (14 sostanziosi contratti), Macron ha ripreso a parlare di «collaborazione forte tra Europa e Cina» per preparare il terreno al vertice previsto per oggi a cui parteciperanno anche il presidente della Commissione Ue, Jean-Claude Juncker e la cancelliera Angela Merkel.

 

POTERE DI VETO

Incontro dove l' Italia tornerà inevitabilmente sul banco degli imputati. «Francia e Germania sono su posizioni molto più avanzate sia per gli investimenti che per la bilancia commerciale», ha ricordato ieri il premier Giuseppe Conte. Mentre il ministro dell' Interno, Matteo Salvini, ha ribadito che «gli accordi firmati sono un buon punto di partenza, ma nessuno deve leggerci un cambio di rotta internazionale».

 

Sul tavolo del vertice c' è, però, la proposta di concedere alla commissione Ue il potere di decidere cosa possono o non possono vendere ai Cinesi gli Stati membri. Nei rapporti tra Ue e Pechino, ha detto il commissario al Bilancio, Huenther Oettinger, «merita di essere preso in considerazione un diritto di veto o l' obbligo di consenso» di Bruxelles. Il motivo, inutile dirlo, è la «preoccupazione» per il fatto che «in Italia e in altri Paesi Ue le infrastrutture strategiche, come le reti, le autostrade o i porti finiscano in mani cinesi». Non bastavano le finanziarie, ora l' Europa vuole decidere pure con chi dobbiamo fare affari.

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...