brexit

AVETE VOLUTO LA BREXIT? MO V’ATTACCATE ALL’INFLAZIONE! – SECONDO GLI ANALISTI L’USCITA DALL’EUROPA HA CONTRIBUITO E NON POCO ALL’AUMENTO DEI PREZZI CHOC NEL REGNO UNITO. DA UN LATO PER VIA DEL RINCARO DELLE TARIFFE SU BENI E SERVIZI PROVENIENTI DALL’EUROPA, DALL’ALTRO PER IL MERCATO DEL LAVORO, DIVENTATO MENO FLESSIBILE. LA BREXIT HA AGGRAVATO LA CARENZA DI MANODOPERA, E LA SITUAZIONE È PEGGIORATA DRAMMATICAMENTE CON IL COVID…

Massimiliano Jattoni Dall’Asén per www.corriere.it

 

BREXIT

La pandemia di Covid e le tensioni geopolitiche rinfocolate dalla guerra in Ucraina avevano messo in secondo piano gli effetti nefasti della Brexit.

 

Ma già nel maggio scorso la Banca d’Inghilterra non nascondeva più il suo pessimismo: l’inflazione che sta mettendo in ginocchio molti sudditi di Sua Maestà non si sarebbe arrestata nella sua corsa verso il record.

 

Boris Johnson Brexit

E così è stato: il 17 agosto l’Ons, l’Ufficio statistico nazionale, lo ha certificato: con un tasso del 10,1% il livello di inflazione del Regno Unito ha toccato il suo punto più alto degli ultimi 40 anni. E non accenna a rallentare.

 

Secondo la Banca d’Inghilterra il picco sarà a ottobre, con il 13,3% (ma per CitiGroup a gennaio supererà il 16%), e l’orizzonte è gravido di nubi nere: Londra sta affrontando una recessione profonda che durerà a lungo, avverte sempre la BoE. E per il 2023 si prevede un calo del Pil dello 0,25%.

 

Gli inutili tentativi della Banca centrale

irlanda dopo brexit

La Banca centrale ha alzato da dicembre per ben cinque volte i propri tassi ufficiali, portandoli all’1,25%. Aumenti dolorosi per le famiglie britanniche che però non hanno sortito l’effetto sperato, ovvero il rallentamento del tasso d’inflazione. I cantori della Brexit ovviamente puntano il dito soprattutto sulla tempesta che agita il mercato delle materie prime.

 

Ma a ben guardare, questa è solo una delle cause dell’impennata inflazionistica inglese. Ovviamente, l’economia britannica risente anche lei, come altre economie, dell’aumento dei prezzi degli idrocarburi, ma anche di un marcato rincaro dei prezzi dei generi alimentari legato ai suoi specifici problemi di produzione e approvvigionamento: questi sì diretta conseguenza della Brexit.

 

La situazione in Europa

brexit

A maggio, Adam S. Posen, presidente del Peterson Institute for International Economics, intervenendo in un convegno organizzato da UK in a Changing Europe, aveva evidenziato il differente andamento dell’inflazione negli ultimi anni nei vari paesi europei.

 

Numeri e tempistica parlano chiaro: l’indicatore britannico ha cominciato ad aumentare molto prima dello scoppio della guerra in Ucraina, che ha infiammato i prezzi delle commodity. Inoltre, l’inflazione inglese è molto superiore a quella italiana (+7,9%) e a quella tedesca (8,5%), entrambe economie molto più dipendenti dalle importazioni di energia dalla Russia.

 

La tempesta perfetta

festeggiamenti per la brexit 5

Anche per Posen è la Brexit a causare l’aumento dei prezzi negli ultimi anni. A partire dagli aumenti delle tariffe su beni e servizi provenienti dall’Europa (secondo un rapporto della London School of Economics, le barriere commerciali hanno determinato un aumento del 6% dei prezzi dei prodotti alimentari nel Regno Unito), fino ad arrivare a un mercato del lavoro diventato meno flessibile: l’uscita della Gran Bretagna dalla Ue ha aggravato la carenza di manodopera in ogni settore, eliminando dal mercato del lavoro centinaia di migliaia di cittadini europei.

cameriera

 

Molti hanno lasciato l’isola a causa della pandemia, ha sempre sostenuto Boris Johnson. Potrebbe anche essere vero, ma di certo è a causa della Brexit che non sono tornati. Per la prima volta nella storia britannica, il numero di posti vacanti ha superato il numero di disoccupati (anche se è cresciuta l’immigrazione qualificata).

 

Una «tempesta perfetta», come la definiscono gli economisti: inflazione alta, tasse che aumentano, carenze di personale e valuta in calo (il 18 agosto la sterlina segnava un ulteriore -0,41%, attestandosi a 1,2048 dollari).

bandiera europea calpestata a parliament square

 

Il crollo degli investimenti delle aziende

Ma c’è di più. Come sappiamo, la produttività di un paese è strettamente influenzata dagli investimenti delle sue aziende. All’indomani dell’uscita dall’Unione europea, il crollo degli investimenti delle imprese anglosassoni è diventato più marcato. Nel 2008 il Regno Unito era al secondo posto tra le 7 maggiori economie al mondo. Nel 2020 era già scesa al quarto. E il futuro non è rassicurante.

 

confine invisibile irlanda irlanda del nord

Secondo gli strateghi delle principali banche di Wall Street, il Regno Unito resterà bloccato per anni da questa inflazione bruciante causata dalla Brexit. Citigroup Inc., Bank of America Corp. e Standard Bank lo hanno messo nero su bianco in un rapporto pubblicato nel giugno scorso: nonostante le difficoltà globali che toccano ogni economia, la situazione preoccupante inglese è un’eccezione nel mondo occidentale e la causa va ricercata anche nei danni economici provocati dalla decisione di tagliare i ponti con l’Unione Europea. Certo, gli esperti ammettono che la Brexit non sia la sola ragione della crisi del costo della vita, ma è a causa sua se la soluzione del problema sarà più difficile nel Regno Unito che altrove.

budget europeo1973 il primo ministro edward heath firma l'ingresso del regno unito nella comunita' europeail pulmino di boris johnson per la brexitmicheal gove e boris johnson campagna per la brexitun manifestante anti euro a londra nel 2002inchiostro lanciato sul premier britannico edward heath a bruxellesbrexitbudget europeo 2

Ultimi Dagoreport

simone canettieri giorgia arianna meloni

DAGOREPORT - MASSÌ, CON I NEURONI SPROFONDATI NELLA IRRITABILITÀ PIÙ SCOSSA, ARIANNA MELONI AVEVA URGENTE BISOGNO, A MO’ DI SOLLIEVO, DELL’ARTICOLO DI DEBUTTO SUL “CORRIERONE” DI SIMONE CANETTIERI - MESSA DALLA SORELLA GIORGIA A CAPO DELLA SEGRETERIA DI FDI, ARIANNA NON NE HA AZZECCATA UNA - ALLA PARI DI QUALSIASI ALTRO PARTITO DI MASSA, OGGI FDI SI RITROVA ATTRAVERSATO DA UNA GUERRIGLIA INTESTINA FATTA DI COLPI BASSI, RIPICCHE E SPUTTANAMENTI, INTRIGHI E COMPLOTTI – DALLA SICILIA (CASINO CANNATA-MESSINA) A MILANO (AFFAIRE MASSARI-LA RUSSA), FINO AL CASO GHIGLIA-RANUCCI, DOVE IL FILO DI ARIANNA SI È ATTORCIGLIATO PERICOLOSAMENTE INTORNO AL COLLO - CHE LA SORELLINA NON POSSIEDA LA ‘’CAZZIMMA’’ DEL POTERE, FATTA DI SCALTREZZA E ESPERIENZA, SE N'E' AMARAMENTE ACCORTA ANCHE LA PREMIER. E PUR AMANDOLA PIÙ DI SE STESSA, GIORGIA L’AVREBBE CHIAMATA A RAPPORTO PER LE SCELTE SBAGLIATE: SE IL PARTITO VA AVANTI COSÌ, RISCHIA DI IMPLODERE… - VIDEO

carlotta vagnoli flavia carlini

COME SIAMO POTUTI PASSARE DA ELSA MORANTE E MATILDE SERAO A CARLOTTA VAGNOLI? È POSSIBILE CHE SI SIA FATTO PASSARE PER INTELLETTUALI DELLE FEMMINISTE INVASATE CHE VERGAVANO LISTE DI PROSCRIZIONE ED EVOCAVANO METODI VIOLENTI E LA GOGNA PUBBLICA DIGITALE PER “FARE GIUSTIZIA” DEI PROPRI NEMICI? LA CHIAMATA IN CORREITÀ DEL SISTEMA EDITORIALE CHE HA UTILIZZATO QUESTE “VEDETTE” LETTERARIE SOCIAL DA MILIONI DI FOLLOWER PER VENDERE QUALCHE COPIA IN PIÙ – VAGNOLI PUBBLICA PER EINAUDI, FLAVIA CARLINI HA VERGATO UN ROMANZO INCHIESTA SULL’ITALIA DEL GOLPE INFINITO PER SEM (FELTRINELLI) . MA SULLA BASE DI COSA? BASTA AVERE UN MINIMO SEGUITO SOCIAL PER ESSERE ACCREDITATI COME SCRITTORI O DIVULGATORI?

silvia salis giorgia meloni elly schlein matteo renzi

DAGOREPORT - IN ITALIA, DOPO TANTI OMETTI TORVI O INVASI DI VANITÀ, SI CERCANO DONNE FORTI. DONNE COL PENSIERO. DONNE CHE VINCONO. E, NATURALMENTE, DONNE IN GRADO DI COMANDARE, CAPACI DI TENER TESTA A QUELLA LADY MACBETH DELLA GARBATELLA CHE DA TRE ANNI SPADRONEGGIA L’IMMAGINARIO DEL 30% DEGLI ELETTORI, ALIAS GIORGIA MELONI - IERI SERA ABBIAMO ASSISTITO ATTENTAMENTE ALLA OSPITATA DI SILVIA SALIS A “OTTO E MEZZO”, L’EX LANCIATRICE DI MARTELLO CHE DALLA LEOPOLDA RENZIANA E DAL CONI DELL’ERA MALAGÒ HA SPICCATO IL VOLO NELL’OLIMPO DELLA POLITICA, SINDACO DI GENOVA E SUBITO IN POLE COME LEADER CHE SBARACCHERÀ ELLY SCHEIN E METTERÀ A CUCCIA LA CRUDELIA DE MON DI COLLE OPPIO - DOPO MEZZ’ORA, PUR SOLLECITATA DA GRUBER E GIANNINI, CI SIAMO RITROVATI, ANZICHÉ DAVANTI A UN FUTURO LEADER, DAVANTI A UNA DONNA CHE DAREBBE IL PREMIO NOBEL PER LA LETTERATURA ALL'AUTORE DE "IL MANUALE DELLA PERFETTA GINNASTICATA" - ECCITANTE COME UN BOLLETTINO METEO E LA PUBBLICITÀ DI TECHNO-GYM, MELONI PUO' DORMIRE SONNI TRANQUILLI - VIDEO

john elkann donald trump

DAGOREPORT – ITALIA, BYE BYE! JOHN ELKANN NON NE PUÒ PIÙ DI QUESTO DISGRAZIATO PAESE CHE LO UMILIA SBATTENDOLO PER 10 MESI AI "SERVIZI SOCIALI", COME UN BERLUSCA QUALSIASI, E STUDIA LA FUGA NEGLI STATI UNITI - PRIMA DI SPICCARE IL VOLO TRA LE BRACCIA DEL SUO NUOVO IDOLO, DONALD TRUMP, YAKI DEVE LIBERARSI DELLA “ZAVORRA” TRICOLORE: CANCELLATA LA FIAT, TRASFORMATA IN UN GRUPPO FRANCESE CON SEDE IN OLANDA, GLI RESTANO DUE GIORNALI, LA FERRARI E LA JUVENTUS – PER “LA STAMPA”, ENRICO MARCHI È PRONTO A SUBENTRARE (MA PRIMA VUOLE SPULCIARE I CONTI); PER “REPUBBLICA”, IL GRECO KYRIAKOU È INTERESSATO SOLO ALLE REDDITIZIE RADIO, E NON AL GIORNALE MANGIASOLDI E POLITICAMENTE IMPOSSIBILE DA GOVERNARE) - DOPO IL NO DI CARLO FELTRINELLI, SAREBBERO AL LAVORO PER DAR VITA A UNA CORDATA DI INVESTITORI MARIO ORFEO E MAURIZIO MOLINARI – SE IL CAVALLINO RAMPANTE NON SI TOCCA (MA LA SUA INETTA PRESIDENZA HA SGONFIATO LE RUOTE), PER LA JUVENTUS, ALTRA VITTIMA DELLA SUA INCOMPETENZA, CI SONO DUE OPZIONI IN BALLO…

italo bocchino giorgia arianna meloni

DAGOREPORT – PER QUANTO SI SBATTA COME UN MOULINEX IMPAZZITO, ITALO BOCCHINO NON RIESCE A FARSI AMARE DALLA FIAMMA MAGICA DI GIORGIA MELONI: LUI SI PRODIGA NELL'OSPITATE TELEVISIVE CON LODI E PEANA ALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA, MA È TUTTO INUTILE: TROPPO CHIACCHIERATO E CON UN GIRO DI AMICIZIE DISCUTIBILI, L'EX DELFINO DI FINI NON ENTRA A ''PA-FAZZO CHIGI'' – LE SUE DICHIARAZIONI SIBILLINE SUL CASO GHIGLIA NON L’HANNO AIUTATO: HA SPECIFICATO, NON A CASO, CHE IL SUO INCONTRO CON  IL COMPONENTE DEL GARANTE DELLA PRIVACY ALLA SEDE DI FDI È DURATO “VENTI MINUTI AL MASSIMO”, METTENDO IN DIFFICOLTÀ ARIANNA MELONI – SE È TANTO "IMPRESENTABILE", PERCHÉ NON LO CACCIANO DA DIRETTORE EDITORIALE DEL "SECOLO D'ITALIA"? SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI ESTROMETTERLO. MA QUANTI SEGRETI CONOSCE L’EX SANCHO PANZA DI FINI, APPASSIONATO DI INTELLIGENCE E VICINO A LOBBISTI CONSIDERATI IMPRESENTABILI DALLA FIAMMA MAGICA DELLA MELONA? - VIDEO

giovambattista fazzolari roberto carlo mele

FLASH – I DAGO-LETTORI HANNO FATTO IL LORO DOVERE: HANNO SCOPERTO L'IDENTITÀ DELL’UOMO CHE DUE GIORNI FA ERA ATTOVAGLIATO CON GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI DA “VITTI”, A PIAZZA SAN LORENZO IN LUCINA. SI TRATTEREBBE DI ROBERTO CARLO MELE, ESPONENTE DI SPICCO DI FRATELLI D’ITALIA (FIGURA NELL'ESECUTIVO DEL PARTITO COME SEGRETARIO AMMINISTRATIVO). COME “FAZZO”, DEVE AMARE MOLTO LA RISERVATEZZA, VISTO CHE ONLINE NON SI TROVANO SUE FOTO – ANCHE “L’UOMO PIÙ INTELLIGENTE” CHE CONOSCE GIORGIA MELONI (PENSA GLI ALTRI), SEMPRE RESTIO AI SALOTTI, HA FATTO IL SUO INGRESSO UFFICIALE NELLA ROMANELLA POLITICA DEL “FAMOSE DU’ SPAGHI”…