LA BANCA CENTRALE DI PECHINO VA IN DIREZIONE OPPOSTA AL RESTO DEL MONDO E TAGLIA DI 10 PUNTI I TASSI D'INTERESSE. UNA MOSSA (FORSE TARDIVA) PER STIMOLARE LA CRESCITA FRENATA DAL COVID E DALLA FUGA DEI CAPITALI ESTERI – A SPAVENTARE IL GOVERNO CINESE È LA CRISI DEL SETTORE IMMOBILIARE, UN TEMPO MOTORE DELL'ECONOMIA E ORA ZAVORRA: DA UN ANNO LE VENDITE DI NUOVI APPARTAMENTI SONO IN CADUTA LIBERA, LE CASE PRE-VENDUTE A  2 MILIONI E MEZZO DI FAMIGLIE SONO RIMASTE INCOMPIUTE…

-

Condividi questo articolo


Lorenzo Lamperti per “La Stampa”

 

xi jinping a hong kong xi jinping a hong kong

Ancora una volta, la Cina sorprende. La banca centrale di Pechino ha tagliato di dieci punti base due tassi d'interesse chiave. Una mossa in direzione esattamente opposta rispetto alla strategia della maggior parte delle banche centrali, a partire da quelle occidentali. I tassi sui prestiti sono stati portati dal 2,85% al 2,75%, quelli sui pronti contro termine a sette giorni dal 2,1% al 2%. Obiettivo: sostenere l'economia attraverso l'immissione di 2 miliardi di yuan (circa 290 milioni di euro) nel sistema finanziario.

 

xi jinping xi jinping

Una decisione inattesa per gli analisti, visto che solo pochi giorni fa il Quotidiano del Popolo aveva scritto che «data la necessità di mantenere la stabilità finanziaria e dei prezzi, la possibilità di tagliare i tassi di interesse nei prossimi mesi è diminuita». Ma la banca centrale si è sentita costretta ad agire diversamente a fronte di un andamento economico incerto. Nel secondo trimestre la crescita è crollata allo 0,4% e un paio di settimane fa il Politburo ha cancellato l'obiettivo annuale del +5,5% limitandosi a indicare come target «il miglior risultato possibile».

 

xi jinping vertice brics xi jinping vertice brics

I dati di luglio hanno ampliato le preoccupazioni. La produzione industriale è cresciuta del 3,8% su base annua, meno rispetto a giugno e ben al di sotto del previsto 4,6%. Le vendite al dettaglio sono aumentate solo del 2,7% su base annua, quasi la metà delle stime del 5% del governo e in calo rispetto al 3,1% di giugno. Un chiaro segnale che la fiducia dei consumatori non ingrana, anche o soprattutto a causa della prosecuzione della strategia "Zero Covid" voluta da Xi Jinping.

 

Nell'isola di Hainan, ancora in questi giorni decine di migliaia di turisti sono bloccati per un lockdown a causa di un focolaio Covid. Gli investimenti in capitale fisso nei primi sette mesi dell'anno sono aumentati del 5,7%, mancando le aspettative di crescita del 6,2%. La crescita del credito al settore privato è rallentata dall'8,9% all'8,6% rispetto a giugno.

 

xi jinping lavoratori cina xi jinping lavoratori cina

Altri tre dati preoccupano il governo cinese. Il primo è quello della disoccupazione giovanile urbana, cresciuta per il quarto mese consecutivo e giunta al picco del 19,9%: il dato più alto dal gennaio 2018.  Gli altri due riguardano l'immobiliare. Le vendite di settore si sono contratte del 29% su base annuale, superiore al -18% di giugno. Pesante calo del 45% anche per le nuove costruzioni. La spia di un'economia in difficoltà. Un tempo motore della crescita, ora zavorra.

 

Da oltre un anno le vendite di nuovi appartamenti sono in caduta libera, mentre milioni di case pre-vendute a circa 2 milioni e mezzo di famiglie sono rimaste incompiute, a causa della crisi che ha colpito i principali costruttori cinesi. Oltre 30 aziende, compreso il colosso privato Evergrande, sono andate in default su bond offshore.

 

xi jinping 1 xi jinping 1

Il governo teme ricadute sociali. Nelle scorse settimane si sono verificate proteste di massa nelle città di Jingdezhen e Zhengzhou per il congelamento delle costruzioni di case già acquistate tra il 2020 e il 2021. In tanti hanno dichiarato che non pagheranno più le rate dei mutui: per le banche sono a rischio fino a 370 miliardi di dollari.

 

Secondo Bloomberg, a luglio gli investitori stranieri hanno ritirato 3,1 miliardi di dollari dai titoli azionari onshore cinesi. E tra gli analisti c'è chi ritiene che neppure i nuovi stimoli possano invertire il trend di sfiducia.-

xi jinping 4 xi jinping 4 XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO 1 XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO 1 xi jinping 3 xi jinping 3 xi jinping xi jinping XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO XI JINPING AL FORUM ECONOMICO DI BOAO

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

ARCORE MORMORA, MILANO CONFERMA: MARTA FASCINA SI È FIDANZATA! A RUBARE IL CUORE DELLA FU VEDOVA INCONSOLABILE DI SILVIO BERLUSCONI NON SAREBBE UN POLITICO, NÉ UN PERSONAGGIO PUBBLICO - LA FAMIGLIA BERLUSCONI, CHE NON VEDE L’ORA DI SBULLONARLA DA VILLA SAN MARTINO, AVREBBE PERSINO PRESO UN APPARTAMENTO A MILANO PER LEI E IL SUO NUOVO AMORE. SI VOCIFERA CHE IN QUESTI GIORNI SI STIA LAVORANDO ALL’ARREDAMENTO… - MARTA FASCINA: "LA NOTIZIA È TOTALMENTE INFONDATA. QUANTO ALL'ACQUISTO DI UN NUOVO APPARTAMENTO, SI TRATTA SEMPLICEMENTE DI UNA VALUTAZIONE CHE STO FACENDO PER UN MEMBRO DELLA MIA FAMIGLIA..."

DAGOREPORT – “SANTA” E VOLUBILE: LE MILLE VERSIONI DELLA  SANTADECHÈ SULLE SUE DIMISSIONI DA MINISTRO IN CASO DI RINVIO A GIUDIZIO. ALL’INIZIO SI È DIFESA SENZA ESITAZIONI, POI HA IPOTIZZATO UN PASSO INDIETRO (“FARÒ UNA SERIA E COSCIENTE VALUTAZIONE”) E OGGI, DI NUOVO, CAMBIA SPARTITO: “NESSUNO MI HA CHIESTO DI DIMETTERMI” - PERCHÉ ONDEGGIA COSÌ TANTO? QUALI ASSI NELLA MANICA È CONVINTA DI AVERE? – NESSUN COMMENTO DALLA MELONA CHE SA BENE CHE FDI NON VEDE L'ORA DI RISPEDIRLA A CUNEO (A PARTE IL SODALE LA RUSSA) - NEL CASO IN CUI LA PITONESSA NON SI RASSEGNASSE A DIMETTERSI, E' GIA' PRONTO UN RIMPASTO DI GOVERNO DOPO LE EUROPEE: DATI IN USCITA ANCHE DELMASTRO E ZANGRILLO…- VIDEO 

DAGOREPORT – PER NON PERDERE LA FACCIA CON I RUSSI, PUTIN ACCUSA L’UCRAINA PER LA STRAGE DI MOSCA, MA LA TRATTATIVA CON LA CIA PER EVITARE L’ESCALATION VA AVANTI - LO SCHEMA È “DUE PASSI IN AVANTI E UNO INDIETRO”: I RUSSI AVANZERANNO, KIEV ACCETTERA' UNA TREGUA E LE NUOVE CONQUISTE SARANNO “OFFERTE” SUL TAVOLO DEL NEGOZIATO – ALLA FINE SI TORNEREBBE INDIETRO DI 10 ANNI, AGLI ACCORDI DI MINSK CHE PREVEDEVANO UN’AUTONOMIA SPECIALE PER LE REPUBBLICHE DI DONETSK E LUGANSK E L’ASSICURAZIONE CHE L’UCRAINA NON ENTRERÀ MAI NELLA NATO – IL MESSAGGIO DI BIDEN A ZELENSKY: RESISTI FINO ALLO SBLOCCO DEI 60 MILIARDI DI AIUTI DAL CONGRESSO MA NON SOFFIARE SUL FUOCO ORA CHE NELLA PARTITA SI SONO INFILATI ANCHE I JIHADISTI (MONITORATI DALLA CIA)...

FLASH! – COSA DIREBBE LA “VECCHIA” DANIELA SANTANCHÈ DELL’ATTUALE MINISTRO DEL TURISMO? LA “PITONESSA” NEGLI SCORSI ANNI HA CHIESTO LE DIMISSIONI DI TUTTI: DA FINI A BOSCHI, DA LUCIA AZZOLINA FINO AI SUOI BERSAGLI PREFERITI, I GRILLINI DI MAIO, CONTE E BONAFEDE. BASTAVA CHE VENISSE APERTA UN’INDAGINE E LA SOLERTE (EX) PROPRIETARIA DEL TWIGA PARTIVA ALL’ASSALTO. ORA CHE UN’INCHIESTA TOCCA DA VICINO LEI, PERÒ, NIENTE, NON MOLLERÀ PERCHÉ “NESSUNO HA CHIESTO LE MIE DIMISSIONI…”