BANCAROTTA ITALIA - MASSIMO CAPUTI: “QUESTA È UNA TERZA GUERRA MONDIALE, SENZA BOMBE E SENZA CANNONI. MA COME IN GUERRA, OCCORRE PENSARE AGLI INTERVENTI SULL'ECONOMIA E SULL'OCCUPAZIONE PER EVITARE DI TROVARE, TRA QUALCHE MESE, UN TESSUTO PRODUTTIVO DISINTEGRATO CON UN INEVITABILE INNALZAMENTO FORTISSIMO DELLE TENSIONI SOCIALI. E A OGGI NON SI VEDE NULLA, DICO NULLA, DI SERIO E CONCRETO”

1. PROVVEDIMENTI PER NON FERMARE LE IMPRESE

Massimo Caputi* per “il Sole 24 Ore”

*Presidente Federterme-Confindustria

 

massimo caputi

Non voglio ripetere i concetti triti e ritriti a cui ci hanno abituati negli ultimi 15 giorni giornali, talk show e simili. Purtroppo questa è una "terza guerra mondiale", senza bombe e senza cannoni e, come in guerra, la priorità assoluta è salvare vite umane innocenti. E su questo, con qualche confusione e qualche errore di comunicazione, si sta procedendo con fatica nella giusta direzione; le fughe di massa impulsive e incontrollate dell' 8 marzo dalle "zone rosse" verso il Centro-Sud sono state dannose e dovevano essere evitate, costringendo peraltro i presidenti delle Regioni investite dai flussi a tutelare e proteggere la popolazione con altri Decreti. Da ciò il Dpcm del 9 marzo sera, provvedimento che ha esteso le misure più restrittive a tutto il Paese.

 

fuga milano

Ma come in guerra, occorre pensare e riflettere sulle conseguenze degli eventi anche sull' economia e sull' occupazione, per evitare di trovare, tra qualche mese, un tessuto produttivo disintegrato con un inevitabile innalzamento fortissimo delle tensioni sociali. Tutto si può fare, meno che restare come pugili suonati . Non sono un raffinato intellettuale, ma le mie riflessioni rispondono al buon senso, nell' interesse delle Pmi e in particolare del settore turistico-termale.

 

Da un lato oggi vanno individuate norme che superino l' ordinarietà per non restare impantanati in regole che appaiono senza senso: penso ad esempio alla necessità di velocizzare al massimo la contrattazione sindacale per definire i processi di ricorso a strumenti di crisi aziendale.

 

giuseppe conte e rocco casalino

In questo caso le imprese devono reagire in ore, non in giorni (o peggio settimane) tra una riunione e l' altra, aspettando che i sindacati diano il loro consenso. Un altro esempio efficace riguarda la flessibilità del lavoro, non parlo dei tecnicismi astrusi, ma oggi è indispensabile consentire e offrire la maggiore possibile flessibilità al lavoro, anche transitoria secondo i modelli anglosassoni.

 

GIUSEPPE CONTE AL DIPARTIMENTO DELLA PROTEZIONE CIVILE

Ad esempio, siamo l' unico Paese al mondo dove esiste una supertassa sul lavoro stagionale: una norma folle. Ci sono tante di norme che potrebbero essere sospese, rendendo un po' meno difficile la vita in queste ore alle imprese; una esemplificazione tipo "Bersani Super" . L' alleggerimento delle norme - ripeto, anche temporaneo - avrebbe costo zero per lo Stato.

Veniamo al problema più drammatico per chi opera nel campo turistico e termale (e non solo): la totale carenza di liquidità.

 

RECESSIONE

Le imprese arrivano a fine marzo con pochissima liquidità residua, in particolare quelle che hanno attività stagionali, e contano sulla primavera (in particolare sui giorni legati alle festività pasquali e ai "ponti" di aprile-maggio) per fortificare le posizioni finanziarie e pagare regolarmente mutui e finanziamenti... La primavera non c' è più, e forse neanche l' estate. Non la facciamo lunga: la carenza di liquidità genererà, se non si interviene immediatamente, la crisi e forse la morte di migliaia di imprese, anche sane, nonché un crollo delle imprese dell' indotto, dalla pubblicità ai fornitori. E a oggi non si vede nulla, dico nulla, di serio e concreto.

luigi di maio recessione

 

È ovvio che c' è un problema di copertura e sforamento deficit, ma è anche ovvio che provvedimenti - in particolare di natura politica - assunti 18 mesi fa, ad esempio come Quota 100 e Reddito di cittadinanza, oggi sono "tesoretti" da utilizzare subito per far vivere imprese sane e dare occupazione e futuro vero. Occorrono lucidità e competenza, di qualunque colore politico.

 

Una breve riflessione sulle 300 imprese termali del Paese: sono fortemente radicate sui territori, danno lavoro a 12mila persone, incluso l' indotto, generano flussi destagionalizzati e forniscono anche servizi sanitari e di riabilitazione che comportano risparmi notevolissimi per lo Stato. La Regione Emilia-Romagna ne ha fatto un driver dello sviluppo e dell' assistenza: lo Stato e le altre Regioni facciano lo stesso. In questi giorni le imprese e i loro dipendenti stanno vivendo un momento di inattesa e gigantesca difficoltà che con determinazione e buon senso può essere superato.

Lino Stoppani

 

LINO STOPPANI VICEPRESIDENTE DI CONFCOMMERCIO: "I 25 MILIARDI BASTANO PER UN QUADRIMESTRE. MOLTI ESERCIZI RISCHIANO DI NON RIAPRIRE"

Francesco Rigatelli per “la Stampa”

 

Lino Stoppani oltre che il proprietario della gastronomia Peck di Milano è vicepresidente di Confcommercio e presidente della Federazione italiana pubblici esercizi, che rappresenta bar e ristoranti.

 

Era a conoscenza della decisione del premier Conte di chiudere i negozi?

negozio abbigliamento

«Se ne parlava da giorni e ora almeno sappiamo di che morte morire. Certamente il premier ha le informazioni per scegliere. La situazione è grave per cui accettiamo tutti i provvedimenti, sperando finiscano presto».

 

È stato determinante l' apporto del governatore Fontana?

«Sì, anche perché la Lombardia è la regione più colpita dall' epidemia. Comprensibile che abbia messo un po' di pressione al governo».

 

Ai negozi conviene chiudere piuttosto che rimanere aperti senza clienti?

«In parte sì, perché era una contraddizione dire a tutti di stare a casa e lasciare aperti i negozi».

 

ristorante

In molte città del Centro-Sud può sembrare una misura eccessiva?

«Bisogna far tesoro delle esperienze di altri territori. Il contagio fa presto a propagarsi. Queste scelte sono utili a tutti».

 

Ora cosa vi aspettate dal governo?

«Intanto ci hanno ascoltato. Abbiamo chiesto provvedimenti su cassa integrazione ed estensione del fondo di integrazione salariale a chi ha meno di 15 dipendenti. Poi il differimento delle scadenze fiscali e un aiuto per la liquidità delle imprese, per esempio la moratoria sui mutui. Le dichiarazioni di Conte mi pare vadano verso un buon esito di queste richieste. I 25 miliardi sono tanti, ma bisogna vedere quanto dura la crisi».

 

Per quanto bastano secondo lei?

«Non più di un quadrimestre».

 

bar

I negozi resteranno chiusi anche oltre il 3 aprile?

«Spero potremo farcela a riaprire tra due settimane. Dipende dall' evoluzione dell' epidemia e dalla situazione degli ospedali».

 

Pensa che falliranno molti negozi e piccole imprese?

«È un rischio, che dipende dalla durata dell' emergenza. Ci vorrà tempo per tornare alla clientela e ai turisti di prima».

 

Lei segue anche ristoranti e bar, che problematiche particolari hanno avuto?

«Hanno sofferto le ambiguità dei giorni scorsi, ma è anche vero che hanno un valore sociale. Averli tenuti aperti è stato un gesto simbolico e hanno potuto dimostrare di essere un vero servizio pubblico. Quando li chiudi la città si spegne».

 

I ristoranti potranno continuare con le consegne a domicilio.

EURO CRAC

«È il mondo che cambia e fino adesso lo abbiamo visto solo per le criticità dei rider, ma ora potrebbe tornare utile. Dai grandi marchi ai piccoli ristoratori, in molti potranno andare avanti così».

Ultimi Dagoreport

john elkann lingotto fiat juventus gianni agnelli

A PROPOSITO DI… YAKI – CHI OGGI ACCUSA JOHN ELKANN DI ALTO TRADIMENTO NEL METTERE ALL’ASTA GLI ULTIMI TESORI DI FAMIGLIA (“LA STAMPA” E LA JUVENTUS), SONO GLI STESSI STRUZZI CHE, CON LA TESTA SOTTO LA SABBIA, IGNORARONO CHE NEL FEBBRAIO DEL 2019, SETTE MESI DOPO LA SCOMPARSA DI MARCHIONNE, IL NUMERO UNO DI EXOR E STELLANTIS ABBANDONÒ LA STORICA E SIMBOLICA “PALAZZINA FIAT”, LE CUI MURA RACCONTANO LA STORIA DEL GRUPPO AUTOMOBILISTICO. E SOTTO SILENZIO (O QUASI) L’ANNO DOPO C’ERA STATO LO SVUOTAMENTO DEL LINGOTTO, EX FABBRICA EMBLEMA DELLA FIAT – LA PRECISAZIONE: FONTI VICINE ALLA SOCIETÀ BIANCONERA SMENTISCONO QUALSIVOGLIA TRATTATIVA CON SAUDITI...

giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT – ESSÌ, STAVOLTA BISOGNA AMMETTERLO: SULLA LEGGE DI BILANCIO MATTEO SALVINI HA PIÙ DI QUALCHE SACROSANTA RAGIONE PER IMPEGNARSI A MORTE NEL SUO RUOLO DI IRRIDUCIBILE SFASCIACARROZZE DELLA MARCHESINA DEL COLLE OPPIO (“IL GOVERNO SONO IO E VOI NON SIETE UN CAZZO!’’) - DIETRO UNA FINANZIARIA MAI COSÌ MICRAGNOSA DI 18 MILIARDI, CHE HA AFFOSSATO CONDONI E PENSIONI CARI A SALVINI, L’OBIETTIVO DELLA DUCETTA È DI USCIRE CON UN ANNO IN ANTICIPO DALLA PROCEDURA DI INFRAZIONE PER DEFICIT ECCESSIVO ATTIVATA DALL'EUROPA NEL 2024. COSÌ SARÀ LIBERA E BELLA PER TRAVESTIRSI DA BEFANA PER LA FINANZIARIA 2026 CHE SARÀ RICCA DI DEFICIT, SPESE E "MENO TASSE PER TUTTI!", PROPRIO IN PERFETTA COINCIDENZA CON LE ELEZIONI POLITICHE 2027 – OVVIAMENTE LA “BEFANA MELONI” SI PRENDERÀ TUTTO IL MERITO DELLA CUCCAGNA, ALLA FACCIA DI LEGA E FORZA ITALIA…

moravia mussolini

‘’CARO DUCE TI SCRIVO...’’, FIRMATO ALBERTO MORAVIA - “AMMIRO L'OPERA DEL REGIME IN TUTTI I VARI CAMPI IN CUI SI È ESPLICATA E IN PARTICOLARE IN QUELLO DELLA CULTURA. DEBBO SOGGIUNGERE CHE LA PERSONALITÀ INTELLETTUALE E MORALE DELLA ECCELLENZA VOSTRA, MI HA SEMPRE SINGOLARMENTE COLPITO PER IL FATTO DI AVERE NEL GIRO DI POCHI ANNI SAPUTO TRASFORMARE E IMPRONTARE DI SÉ LA VITA DEL POPOLO ITALIANO” (1938) - LE 998 PAGINE DEI “TACCUINI” DI LEONETTA CECCHI PIERACCINI SONO UNA PREZIOSISSIMA MEMORIA, PRIVA DI MORALISMO E DI SENTIMENTALISMO, PER FICCARE IL NASO NEL COSTUME DELL’ITALIA LETTERARIA E ARTISTICA FINITA SOTTO IL TALLONE DELLA DITTATURA FASCISTA - DAL DIARIO DI LEONETTA PIERACCINI, SPICCANO LA VITA E LE OPERE E LA SERVILE E UMILIANTE LETTERA A MUSSOLINI DEL “SEMI-EBREO” ALBERTO PINCHERLE, IN ARTE MORAVIA – ALTRA NOTA: “SIMPATIA DI MORAVIA PER HITLER. EGLI DICE CHE DEGLI UOMINI POLITICI DEL MOMENTO È QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE PERCHÉ GLI PARE NON SIA MOSSO DA AMBIZIONE PERSONALE PER QUELLO CHE FA...”

leonardo maria del vecchio - gabriele benedetto - andrea riffeser monti - marco talarico - luigi giacomo mascellaro

DAGOREPORT - ELKANN NON FA IN TEMPO A USCIRE DALLA SCENA CHE, ZAC!, ENTRA DEL VECCHIO JR: DAVVERO, NON SI PUÒ MAI STARE TRANQUILLI IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE - GIÀ L’ACQUISIZIONE DEL 30% DE ‘’IL GIORNALE’’ DA PARTE DEL VIVACISSIMO LEONARDINO DEL VECCHIO, ANTICIPATA IERI DA DAGOSPIA, HA SUSCITATO “OH” DI SORPRESA. BUM! BUM! STAMATTINA SONO SALTATI I BULBI OCULARI DELLA FINANZA E DELLA POLITICA ALL’ANNUNCIO DELL'EREDE DELL VECCHIO DI VOLER ACQUISIRE IL TERZO POLO ITALIANO DELL’INFORMAZIONE, IN MANO ALLA FAMIGLIA RIFFESER MONTI: “LA NAZIONE” (FIRENZE), “IL RESTO DEL CARLINO” (BOLOGNA) E “IL GIORNO” (MILANO) - IN POCHI ANNI DI ATTIVITÀ, LMDV DI DEL VECCHIO HA INVESTITO OLTRE 250 MILIONI IN PIÙ DI 40 OPERAZIONI, SOSTENUTE DA UN FINANZIAMENTO DI 350 MILIONI DA INDOSUEZ (GRUPPO CRÉDIT AGRICOLE) - LA LINEA POLITICA CHE FRULLA NELLA TESTA TRICOLOGICAMENTE FOLTA DELL'INDIAVOLATO LMDV, A QUANTO PARE, NON ESISTE - DEL RESTO, TRA I NUOVI IMPRENDITORI SI ASSISTE A UN RITORNO AD ALTO POTENZIALE ALLO "SPIRITO ANIMALE DEL CAPITALISMO", DOVE IL BUSINESS, ANCHE IL PIU' IRRAZIONALE, OCCUPA IL PRIMO POSTO E LA POLITICA E' SOLO UN DINOSAURO DI BUROCRAZIA…

roberto occhiuto corrente sandokan antonio tajani pier silvio e marina berlusconi 2025occhiuto roscioli

CAFONAL! FORZA ITALIA ''IN LIBERTÀ'' - DALLA CALABRIA, PASSANDO PER ARCORE, ARRIVA LO SFRATTO DEFINITIVO A TAJANI DA ROBERTO OCCHIUTO: “SONO PRONTO A GUIDARE IL PARTITO FONDATO DA SILVIO BERLUSCONI’’ - PARLA IL GOVERNATORE DELLA CALABRIA E, A PARTE L'ACCENTO CALABRO-LESO, SEMBRA DI SENTIRE MARINA & PIER SILVIO: “BASTA GALLEGGIARE INTORNO ALL'8%. MELONI NON È SUFFICIENTE AL CENTRODESTRA. BISOGNA RAFFORZARE L'ALA LIBERALE DELLA COALIZIONE" - A FAR TRABOCCARE LA PAZIENZA DELLA FAMIGLIA BERLUSCONI È STATA LA PROSPETTIVA DI UN CONGRESSO NAZIONALE CHE AVREBBE DATO A TAJANI, GASPARRI E BARELLI IL POTERE DI COMPORRE LE LISTE PER LE POLITICHE NEL 2027. A SPAZZARE VIA LE VELLEITÀ DEI TAJANEI, È ARRIVATA DA MILANO LA MINACCIA DI TOGLIERE DAL SIMBOLO DEL PARTITO IL NOME "BERLUSCONI", CHE VALE OLTRE LA METÀ DELL'8% DI FORZA ITALIA - DA LOTITO A RONZULLI, DALL’EX MELONIANO MANLIO MESSINA A NICOLA PORRO: NELLA NUTRITA TRUPPA CHE SI È PRESENTATA AL CONVEGNO DI OCCHIUTO, SPICCAVA FABIO ROSCIOLI, TESORIERE DI FORZA ITALIA ED EMISSARIO (E LEGALE PERSONALE) DI MARINA E PIER SILVIO...

amadeus programmi sul nove like a star chissa chi e la corrida tha cage sukuzi music party

DAGOREPORT: AMADEUS TORNA IN RAI - IL RITORNO A VIALE MAZZINI POTREBBE MATERIALIZZARSI GRAZIE ALLO ZAMPONE DI FIORELLO, CHE NON VEDE L'ORA DI RITROVARE LA SUA "SPALLA" - CON "AMA" AL SUO FIANCO, L'EX ANIMATORE DEI VILLAGGI TURISTICI POTREBBE RINGALLUZZIRSI AL PUNTO DA AFFIANCARLO AL FESTIVALONE DI SANREMO 2027 - L'USCITA DI AMADEUS NON SAREBBE OSTACOLATA DA "NOVE" DI DISCOVERY, ANZI: I DIRIGENTI DELL’EMITTENTE AMERICANA NON VEDONO L’ORA DI RECEDERE DALL’ONEROSISSIMO CONTRATTO QUADRIENNALE CON L’EX DISC JOCKEY - SECONDO GLI “ADDETTI AI LIVORI”, LA CATENA DI FLOP INANELLATA DA "AMA" SUL "NOVE" HA PESATO SUL BILANCIO DI DISCOVERY: PER PUBBLICITÀ INCASSATA E RIMBORSATA PER MANCATO RAGGIUNGIMENTO DELLO SHARE STABILITO NEI CONTRATTI, SI PARLA DI UNA SOMMETTA INTORNO AI 15 MILIONI - A DIFFERENZA DI CROZZA E FAZIO, PERSONAGGI-FORMAT, AMADEUS SENZA UN PROGRAMMA FORTE E LA GIUSTA CORNICE DI UNA EMITTENTE GENERALISTA PRIMARIA COME RAI1, È DESTINATO A SCOMPARIRE NEL MUCCHIO…