coronavirus economia mercati disoccupazione

BYE BYE SHARING ECONOMY – PANARARI: “NEL NUOVO DISORDINE MONDIALE CHE SI INTRAVEDE CI SONO ALCUNE VITTIME PREDESTINATE. UNA DI QUESTE È LA SHARING ECONOMY ED È SOTTO SCACCO QUELLA MILANO CHE ERA DIVENUTA LA SHARING CITY NAZIONALE” – AIRBNB RISCHIA IL CRAC: LE CANCELLAZIONI SFIORANO IL 90%, LE ENTRATE SONO IN PICCHIATA E GLI HOST SVENDONO GLI APPARTAMENTI. I COMUNI POTREBBERO APPROFITTARNE PER DARE IL COLPO DI GRAZIA...

 

 

1 - LA SHARING ECONOMY SGONFIATA DAL VIRUS NOLEGGI ADDIO E LA CASA NON SI PRESTA PIÙ

Emanuela Griglié per “la Stampa”

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 1

Sono passati dieci anni da quando Rachel Botsman pubblicò "What' s mine is yours", la bibbia dell' economia condivisa. Airbnb e Uber non erano ancora fenomeni miliardari, ma Botsman, classe 1978, ci aveva visto giusto anticipando un nuovo modo di consumare, che avrebbe calato il sipario sull' epoca del possesso.

 

Fino a oggi la storia le dava ragione, ma poi è arrivato il contagiosissimo Covid-19 che sopravvive nell' aria e sulle superfici per chissà quanto. E abitudini consolidate fanno inversione a «U». Chi ancora si fiderà a noleggiare vestiti o utilizzerà servizi come BlaBlaCar, in cui si prende un passaggio da uno sconosciuto? «Abbiamo azzerato le corse dal lock down», dice Andrea Saviane, country manager di BlaBlaCar, che conta da noi una community di 3 milioni di utenti e in tempi normali, nei giorni di punta, una macchina in partenza al minuto.

mobike 3

 

«Abbiamo limitato il servizio a solo un passeggero e per casi di emergenza. Non ci sono quadri normativi che ci permettono previsioni. E soprattutto c' è il tema fiducia, quanta voglia avranno le persone di condividere un viaggio? Ecco perché abbiamo deciso di sentire la nostra community con un sondaggio per capirlo». Anche se non si mette bene, il coronavirus non seppellirà la sharing economy.

 

monopattino elettrico 9

 «Noi siamo fiduciosi», spiega Vittorio Muratore co-founder di MiMoto, scooter elettrici a Milano, Torino, Genova. «Abbiamo sospeso le attività ma ripartiremo appena possibile cambiando anima. Punteremo di più sul delivery, fornendo la nostra flotta alle piccole medie aziende per le consegne.

 

Abbiamo già organizzato procedure per la sanificazione completa dei mezzi, ogni scooter sarà dotato di pellicole auto-disinfettanti e nel bauletto un kit con cuffietta e igienizzanti per mani. Ci sarà probabilmente qualche resistenza nell' usare un casco che si mettono in tanti, e allora aiuteremo gli utenti a comprarne a pochi euro uno personale. Lo scooter, dove la distanza sociale è garantita, diventa una valida alternativa ai mezzi pubblici, che saranno contingentati».

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 10

«C' è molto fermento, anche a livello politico, sull' industria della mobilità condivisa», conferma Alessandro Felici, ad di IDRI BK, che ha acquisito Mobike in Italia e Spagna, la più grande piattaforma di bike sharing al mondo, presente da noi in 14 città. «Ora siamo quasi fermi, viaggiano solo gli operatori sanitari e gratis. Ma abbiamo molte richieste dalle municipalità perché siamo visti come la soluzione al sovraffollamento dei mezzi pubblici. Così stiamo pianificando il dopo, aumenteremo la flotta, bici e monopattini elettrici tutti sanificati. La domanda crescerà a livello internazionale, i numeri della Cina già lo dimostrano.

airbnb

 

 I nostri utilizzatori sono sempre stati moto fedeli, ora però ci stiamo approcciando a una nuova fascia di clienti che prima del coronavirus non prendeva in considerazione lo sharing. Ma i nostri sono mezzi aperti, percepiti come più sicuri rispetto all' abitacolo chiuso delle auto».

 

Meno ottimismo nell' aria per i player degli affitti brevi visto che, secondo Wired UK, anche un big come Airbnb (7 milioni di annunci in tutto il mondo) rischia di essere travolto: i dati di AirDNA, società di analisi degli affitti online, parlano di un calo delle prenotazioni dell' 85% e di cancellazioni vicine al 90%, con entrate su base annua diminuite, solo nel mese di marzo, del 25%. Stessa sorte per booking.com.

 

In Italia Airbnb sta cercando modi per stare a galla finché la circolazione delle persone non riprenderà, proponendo agli host di affittare a medici e infermieri o a chi deve stare in quarantena lontano dalla famiglia. Ma anche la Fase 2 non si preannuncia in discesa: bisognerà trovare un modo per garantire che gli appartamenti, o peggio le stanze in condivisione, siano stati igienizzati in sicurezza.

airbnb parigi

 

Il Ceo di Airbnb, l' ex bodybuilder 38enne Brian Chesky, ostenta fiducia, però questa debolezza potrebbe essere l' occasione buona per le amministrazioni cittadine di imporre norme più severe alle odiate piattaforme, accusate di aver decimato l' offerta di alloggi disponibili per i residenti locali. Complicata la sfida anche per negozi fisici e online di abiti di seconda mano. Questo proprio quando anche l' industria della moda aveva sdoganato la necessità del vintage, con tanto di benedizione del direttore di Vogue America di Anna Wintour.

 

monopattino elettrico 10

2 - C’ERA UNA VOLTA LA SHARING ECONOMY

Massimiliano Panarari per “la Stampa”

 

Il Covid-19 costituisce un punto di cesura tra un prima e un dopo. Nel nuovo disordine mondiale che si intravede ci sono alcune vittime predestinate. Una di queste è la sharing economy, poiché in una società dove è entrato in vigore il regime del distanziamento sociale la condivisione di beni e servizi si fa estremamente problematica. In primo luogo, per ragioni di regolamentazione normativa e di precetti sanitari.

 

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 7

E perché, un effetto collaterale già denunciato dagli psicologi, laddove aleggia un' idea di contagio si diffondono come dei virus anche il sospetto e la sfiducia verso gli altri. Dunque, di sicuro non ci sarà più lo stesso numero di persone disponibili a condividere un' auto o ad alloggiare in un appartamento altrui non sanificato, come pure si ridurranno gli utenti dei locali e dei servizi pubblici e quelli degli spazi culturali. Ed è sotto scacco, terribilmente ferita dal Covid, quella Milano che era divenuta la sharing city nazionale e una capitale dell' imprenditorialità sociale.

MASSIMILIANO PANARARI

 

L' economia della condivisione è anche figlia della Grande crisi precedente, quella finanziaria del 2008-2011, e consiste in un paradigma economico e sociale che prevede l' uso senza la proprietà diretta di beni e servizi con la finalità principale di ridurre le spese e di ammortizzare i costi.

EMILE DURKHEIM

 

Una visione che ha radici culturali di lunga durata, che i sociologi ascrivono alle dottrine sulla divisione sociale del lavoro e sulla solidarietà organica di Émile Durkheim. L' elemento fondamentale che la connota, nella sua definizione più precisa, è quello dello scambio di servizi e beni tra pari («persona a persona»), spesso per il tramite di piattaforme: dal food sharing alla blockchain, dal coworking al crowfunding. Generando così anche capitale sociale e legami di prossimità per i territori in cui si svolgono queste pratiche collaborative di produzione e consumo. Ma nell' accezione comune in questo mare magnum è entrato anche un altro - gigantesco - arcipelago: quello del capitalismo di piattaforma (da Uber a Airbnb), dove esiste un soggetto forte, titolare della tecnologia (le app) che fa da gatekeeper per accedere al servizio.

 

THE ECONOMIST - SHARING ECONOMY

La sharing economy è, quindi, un universo composito, con vari chiaroscuri. E con il dilagare di lati oscuri, dalla gig economy (l' economia dei lavoretti on demand) all' appropriazione privata dei contenuti che gli individui immettono inconsapevolmente e gratuitamente sui social network (il digital labor). Dal 2013, quando l' Economist le aveva consacrato la copertina, di strada ne è stata fatta tanta, e molto velocemente, sull' onda dell' accelerazione esponenziale dell' ultima ondata di globalizzazione.

 

Adesso il maledetto virus si presenta come una gravissima battuta d' arresto: ne risentirà una componente del capitalismo delle piattaforme, ma ne risulterà assai ridimensionata anche la propensione, che si stava diffondendo nelle generazioni più giovani, a progettare forme di economia cooperativa e a rinunciare alla proprietà di certi beni - e, in questo caso, la situazione risulterà decisamente problematica a causa della loro precarietà economica.

fare i rider durante l'emergenza coronavirus 3

 

E, pertanto, si interromperà - quanto meno per un periodo - lo sviluppo di tutta una serie di pratiche che stavano riconfigurando i comportamenti di certe fasce di consumatori. La sharing economy si basa su forme (effettive, o più fittizie) di disintermediazione, e ha significato un rinnovato protagonismo di taluni settori della società civile, per l' appunto specialmente giovanili.

 

MARIO DRAGHI

Mentre il Covid allarga, da un lato, la sfera dell' individualismo (anche proprietario) e, dall' altro, dell' interventismo pubblico (e dello statalismo). Certo, non era tutto oro quello che luccicava dalle parti dell' economia collaborativa (specie quando presunta), ma la pandemia costringe a fare un pesante passo indietro anche in questo campo. Nelle sue ambivalenze e ambiguità (come le modalità non dichiarate di reintermediazione), la sharing economy rappresenta un capitolo postmoderno dell' evoluzione delle nostre società aperte liberaldemocratiche. E se si vuole salvare l' una dentro le altre occorre dare al più presto una prospettiva a quel «cambio di mentalità» che ha invocato Mario Draghi per affrontare la crisi virale e socioeconomica in cui siamo stati sprofondati.

Ultimi Dagoreport

francesca albanese carlotta vagnoli valeria fonte

DAGOREPORT - COS’HANNO IN COMUNE L’INDECENTE ASSALTO DEI PRO-PAL ALLA REDAZIONE DELLA “STAMPA” E IL "FEMMINISMO" BY CARLOTTA VAGNOLI E VALERIA FONTE? MOLTISSIMO: LA VIOLENZA, L’IDEOLOGIA TOSSICA, L’ACCONDISCENDENZA DI UNA CERTA STAMPA E DI QUEL MONDO EDITORIAL-GIORNALISTICO CHE HA TOLLERATO E SOSTENUTO, CON IMBARAZZANTE CONFORMISMO, QUALUNQUE NEFANDEZZA - E' UNA SVEGLIA PER CHI HA ALLISCIATO E POMPATO ACRITICAMENTE LA GALASSIA MOVIMENTISTA, CONVINTO CHE FOSSE LA PARTE GIUSTA DELLA STORIA - NON ERA NECESSARIO ARRIVARE ALL’IRRUZIONE DEI PRO-PAL E ALL’INCHIESTA DELLA PROCURA DI MONZA SU VAGNOLI-FONTE, PER CAPIRE QUANTA VIOLENZA SI NASCONDESSE DIETRO CERTI “ATTIVISTI” E I LORO METODI...

caltagirone milleri donnet nagel lovaglio giorgetti generali

DAGOREPORT - A CHE PUNTO È LA NOTTE DEI “FURBETTI DEL CONCERTINO”? IL PRIMARIO OBIETTIVO DI ESPUGNARE IL “FORZIERE D’ITALIA”, ASSICURAZIONI GENERALI, ATTRAVERSO L’OPERAZIONE MPS-MEDIOBANCA, SI ALLONTANA SEMPRE PIÙ - L’ISCRIZIONE NEL REGISTRO DEGLI INDAGATI DI LOVAGLIO, CALTAGIRONE E MILLERI HA INTERROTTO LA TRATTATIVA CHE ERA IN CORSO PER CONVINCERE L’AD DI GENERALI, PHILIPPE DONNET, IL CUI MANDATO SCADE FRA DUE ANNI, A RASSEGNARE LE DIMISSIONI. E L’IPOTESI CHE POSSANO IN CDA SFIDUCIARLO SEMBRA APPARIRE LONTANISSIMA - NEL MIRINO GIUDIZIARIO È FINITO ANCHE IL RUOLO DETERMINANTE DELLE CASSE DI PREVIDENZA, ENPAM (MEDICI), ENASARCO (AGENTI DI COMMERCIO), FORENSE (AVVOCATI), PER LEGGE VIGILATE DAL GOVERNO - ANCHE SE I “CONCERTI OCCULTATI” NON SONO CERTO UNA NOVITÀ PER IL MERCATO, LA SCALATA MEDIOBANCA COLPISCE IN QUANTO È LA PRIMA VOLTA CHE, A SUPPORTO DI PRIVATI, C’È DI MEZZO IL SOSTEGNO DELL'ARMATA BRACAMELONI CHE DOVREBBE OCCUPARSI DELL’INTERESSE PUBBLICO ANZICHÉ RIBALTARE I POTERI DELLA FINANZA ITALIANA...

giorgia meloni matteo salvini vladimir putin

DAGOREPORT - A CHE SERVE QUEL FIGLIO DI PUTIN DI SALVINI? SERVE ECCOME A GIORGIA MELONI PER APPARECCHIARE, AL DI LÀ DELLE FRONTIERE, IL MIRACOLO DEL SUO CAMALEONTISMO - SE, IN CASA, LADY MACBETH DE’ NOANTRI GETTEREBBE QUEL ROMPICAZZO DELLA LEGA OGNI GIORNO DAL BALCONE DI PALAZZO CHIGI, IN POLITICA ESTERA IL COPIONE CAMBIA E IL SUO DISPREZZO SI TRASFORMA IN AMORE - C’È DA VOTARE IN PARLAMENTO IL DECRETO SULLA FORNITURA DI ARMI A KIEV? MANCA SOLO L’ITALIA PER RATIFICARE IL MES PER GARANTIRE I PAESI EUROPEI DAI RISCHI CHE POTREBBERO DERIVARE DALL'UTILIZZO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI? VOILÀ, FIATO ALLE TROMBE! ECCO FARSI AVANTI L’ ANTI-EUROPEISMO DEL ‘’PATRIOTA’’ ORBANIANO SALVINI CHE SI RIVELA UN OTTIMO SCHERMO PER LA MELONA PER PIAGNUCOLARE SULLA SPALLA DI URSULA VON DER LEYEN: ‘’NON È COLPA MIA… PURTROPPO HO UN ALLEATO DI GOVERNO CHE È UN PAZZO IRRIDUCIBILE E NON POSSO CORRERE IL RISCHIO DI FAR CADERE IL GOVERNO…BLA-BLA-BLA…”

elly schlein dario franceschini roberto speranza onorato renzi orlando

DAGOREPORT - ELLY SARÀ ANCHE LA "SEGRETARIA DI TUTTI", COME HA DETTO A MONTEPULCIANO, MA NON INTENDE ASCOLTARE NESSUNO - IL "CORRENTONE" DI FRANCESCHINI-SPERANZA-ORLANDO SI E' ROTTO IL CAZZO DEL "QUI, COMANDO IO!" DELLA DUCETTA DEL NAZARENO: CARA SCHLEIN, HAI UN MESE DI TEMPO PER CAMBIARE MUSICA, CONDIVIDENDO CON NOI LA LINEA DEL PARTITO, O ANDIAMO ALLA GUERRA - IN BALLO C'È SOPRATTUTTO LA COMPOSIZIONE DELLE LISTE ELETTORALI 2027, CHE LA SIGNORINA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA VUOLE RIEMPIRE DI CANDIDATI A SUA IMMAGINE E SOMIGLIANZA, LASCIANDO A TERRA DINOSAURI E CACICCHI D'ANTAN - ANCHE L'ALTRA FRONDA, QUELLA DEI RIFORMISTI GUIDATI DA GUERINI, GORI, SENSI ECC., E' SUL PIEDE DI GUERRA - MENTRE IL NASCENTE PARTITO DI CENTRO, FORMATO DAI CIVICI DI ONORATO-BETTINI E DAI CATTOLICI DI RUFFINI-PRODI, TEME L'ABILITA' MANOVRIERA DI RENZI – LA PROTERVIA DI ELLY, CON L'ASSEMBLEA DEL 14 DICEMBRE PER OTTENERE I "PIENI POTERI", RISCHIA DI FAR SALTARE IN ARIA UN CENTROSINISTRA UNITARIO... 

federica mogherini stefano sannino putin travaglio belpietro

DAGOREPORT – POSSIBILE CHE FEDERICA MOGHERINI E STEFANO SANNINO, SPECCHIATI ESPONENTI ITALIANI A BRUXELLES, SIANO DIVENTATI DI COLPO DUE MASCALZONI DA ARRESTARE PER "FRODE IN APPALTI PUBBLICI"? - VALE LA PENA SOTTOLINEARE LE PAROLE DELL'EURODEPUTATO DEL PD, DARIO NARDELLA: “NON VORREI CHE SI TRASFORMASSE IN UN FUOCO DI PAGLIA CON L'UNICO EFFETTO DI DANNEGGIARE ANCORA UNA VOLTA L'IMMAGINE DELL'ITALIA” - DEL RESTO, A CHI GIOVA SPUTTANARE L'EUROPA, IN UN MOMENTO IN CUI SI ERGE COME UNICO ARGINE ALLA RESA DELL’UCRAINA CHE STANNO APPARECCHIANDO TRUMP & PUTIN? - A GODERE SONO INFATTI "MAD VLAD" E I SUOI TROMBETTIERI, CHE HANNO ASSOCIATO LO “SCANDALO DI BRUXELLES'' AI CESSI D’ORO DI KIEV DELL'AMICO DI ZELENSKY - BASTA GUARDARE COSA SCRIVONO OGGI BELPIETRO SU "LA VERITA'" (''UE CORROTTA COME L'UCRAINA. FERMATA LA BIONDINA DEL PD") E TRAVAGLIO SU "IL FATTO QUOTIDIANO" ("BASSI RAPPRESENTATI... CI FACCIAMO SEMPRE RICONOSCERE")...