danilo toninelli luigi di maio riccardo toto alitalia

UN CASELLO NELL'ALTO DEI CIELI - PER EVITARE L’INGRESSO DEI BENETTON IN ALITALIA, DI MAIO VUOLE DARE IL 30% DELLE QUOTE ALLA FAMIGLIA TOTO, CHE HA LA CONCESSIONE DELL’AUTOSTRADA DEI PARCHI – MA STIAMO PARLANDO DELLA STESSA FAMIGLIA TOTO A CUI ALITALIA FECE CAUSA PER 150 MILIONI DI EURO PER UNA VECCHIA STORIA DI AEREI AFFITTATI IN LEASING? A QUANTIFICARE IL DANNO AI TEMPI FU ENRICO LAGHI, OGGI UNO DEI TRE COMMISSARI STRAORDINARI DI ALITALIA...

CARLO TOTO

Dagonota

 

Ahi, la memoria! “Repubblica” oggi annuncia che, per chiudere il cerchio della nuova Alitalia, Di Maio avrebbe pensato a Riccardo Toto. E di chi stiamo parlando? Del figlio di Carlo Toto che in Alitalia conoscono benissimo. L’ex compagnia di bandiera fece causa per 150 milioni di euro a Toto, ai tempi in cui era socio della compagnia. Con una società irlandese, la holding AP Fleet, l’imprenditore - che era diventato azionista rifilando ad Alitalia la sua AirOne - si impegnava a fornire in leasing una flotta di almeno 70 Airbus alla stessa Alitalia. Ma l’affitto avveniva a canoni gonfiati. A quantificare il danno nel 2012 fu Enrico Laghi, oggi uno dei tre commissari straordinari di Alitalia. Come è possibile in queste condizioni far entrare Toto tra gli azionisti?

 

Claudio Tito per “la Repubblica”

 

ALITALIA

Il primo contatto concreto c' è stato a fine marzo. Negli Stati Uniti. Durante il viaggio che Luigi Di Maio ha compiuto a New York e Washington. Da quel momento il dialogo è andato sempre più avanti. E ora è a un passo dalla formalizzazione dell' intesa. Il socio italiano in grado di chiudere il cerchio di Alitalia è Riccardo Toto. Proprio uno degli esponenti della holding che in passato si era impegnato con alterni risultati nel settore dell' aerotrasporto.

 

riccardo toto 2

Con AirOne, poi confluita nell' Alitalia tutta italiana voluta nel decennio scorso da Silvio Berlusconi, e con la New Livingstone, esperienza terminata traumaticamente nel 2014. Insomma una "re-entry". Senza contare che si tratta anche della concessionaria dell' Autostrada dei Parchi, quella abruzzese. La trattativa è stata condotta in prima persona dal vicepremier e ministro dello Sviluppo economico. La vicenda della compagnia di bandiera è stata trasformata dal capo politico del Movimento 5Stelle in una sorta di battaglia personale.

DI MAIO VOLA IN ECONOMY

 

Non riuscire a risolvere questa grana equivarrebbe dunque ad una sconfitta personale. Si tratta di una telenovela che ormai somma da anni infinite puntate. Ma perdere la Compagnia di bandiera a un passo dal vero e proprio fallimento sarebbe un colpo all' immagine del governo sovranista gialloverde. E tutto questo a un mese dalle elezioni europee.

 

riccardo toto 3

Non a caso Di Maio punta a chiudere il pacchetto entro la data concordata con i commissari dell' azienda tricolore. E il giorno è ormai arrivato, si tratta di martedì prossimo. Il quadro del futuro assetto azionario, se non dovessero intervenire ostacoli improvvisi - sempre all' ordine del giorno con Alitalia - o ripensamenti da parte di Toto, è dunque sostanzialmente definito. Lo Stato sarebbe di fatto il socio di riferimento, in grado di mantenere il controllo.

 

DELTA AIRLINES

Le Ferrovie hanno già dato la disponibilità ad acquisire il 30 per cento di Alitalia, il ministero del Tesoro - come ufficializzato nel decreto crescita - entrerebbe con il 15 per cento. L' americana Delta - interessata soprattutto a non perdere le rotte intercontinentali condivise - sarà della partita con un altro 15 per cento.

 

La società statunitense si sta facendo garante pure di una partecipazione di un altro soggetto industriale, i cinesi di China Eastern. Anche se da Pechino frenano molto su questo coinvolgimento. Basti pensare che in autunno era stata ipotizzata persino una alleanza con il colosso statale Air China, poi bocciata proprio dalle autorità della Repubblica Popolare. In ogni caso, se la compagnia orientale dovesse confermare la sua contrarietà rimarrebbe un altro 40 per cento.

livingston compagnia aerea

 

Da suddividere, in una minima parte, con un Fondo italiano specializzato nel recupero di società in difficoltà. Ingaggiato dal Ministero dello Sviluppo economico negli ultimi giorni, si tratta di "Quattro R" (primo socio Cdp). Il resto varia dal 20 al 30 per cento (quota che dipende appunto dalla presenza o meno dei cinesi) da assegnare alla famiglia Toto con un impegno finanziario che oscilla intorno ai 250 milioni di euro.

 

Se non ci saranno ostacoli al momento imprevisti, è possibile allora che in presenza di un piano certo possa essere chiesto in questi giorni ai tre commissari (Gianfranco Discepolo, Enrico Laghi e Stefano Paleari) una proroga di un altro mese - quindi fino a maggio - per presentare l' offerta formale, dar vita alla Newco e tentare l' ennesimo salvataggio degli aerei italiani. Di certo Di Maio vuole accelerare.

 

alitalia

In primo luogo perché la considera una sfida personale. In secondo luogo perché in questo mese che precede le elezioni europee teme che l' alleato leghista, facendo leva sul caso del sottosegretario Siri incaricato di seguire il dossier per conto di Salvini, possa non favorire l' intesa proprio per sfruttarla in termini elettorali. Ossia rovesciarne la responsabilità sull' M5S. E viceversa una soluzione positiva verrebbe esposta in campagna elettorale come una medaglia da appuntare sul petto esclusivo dei pentastellati.

 

i meme sui benetton e il crollo del ponte di genova

Il coinvolgimento di Toto, inoltre, gli permette di allontanare l' ipotesi di Atlantia (la holding che controlla Autostrade e Aeroporti di Roma) che rappresenterebbe per i grillini una fonte di imbarazzo considerato lo scontro sulla revoca delle concessioni autostradali scaturito dal crollo del ponte Morandi a Genova.

 

danilo toninelli gianfranco battisti

Infine riuscirebbe a mettere alle strette l' ad di Fs, Gianfranco Battisti, da sempre tiepido su questo investimento. E a superare le difficoltà registrate in questi mesi dopo i contatti tramontati con Lufthansa, l' addio di Easyjet, e le ritrosie di altri tre soggetti pubblici come Poste, Fincantieri e Cassa depositi e prestiti.

 

In realtà qualche seria controindicazione c' è anche per la famiglia abruzzese. In primo luogo perché titolari di un' altra concessione, quella appunto della tratta Roma-Pescara-L' Aquila. E poi perché debitori di un centinaio di milioni di euro con Anas, e quindi con Fs in seguito alla recente fusione, proprio per l' acquisizione della concessione autostradale. Un incastro di obblighi e facoltà piuttosto intricato.

AUTOSTRADA DEI PARCHI

 

Resta il fatto che Riccardo Toto è diventato l' interlocutore principale per quanto riguarda il socio privato da inserire nell' azionariato Alitalia. Un partner venuto in possesso ultimamente di una buona dose di liquidità. Appena cinque mesi fa infatti la holding di famiglia ha ceduto alla francese Edf la società UsWind in attività negli Usa. La UsWind detiene il parco eolico più grande del mondo (due volte l' isola di Malta), nel New Jersey. La cessione è stata concordata con un pagamento in due tranche e solo la prima ammonta a 215 milioni di dollari.

 

riccardo toto 1

Il governo, quindi, deve ora decidere come compiere gli ultimi passi. Il ministro dello Sviluppo economico considera il salvataggio dell' azienda una sorta di battaglia personale L' imprenditore abruzzese ha da poco venduto negli Usa la UsWind incassando 215 milioni di dollari

L'ARTICOLO DEL NEW YORK TIMES SUI BENETTONriccardo toto 5RICCARDO TOTOluciano benetton e oliviero toscaniriccardo toto 6riccardo toto 4

Ultimi Dagoreport

dagospia 25 anni

DAGOSPIA, 25 ANNI A FIL DI RETE - “UNA MATTINA DEL 22 MAGGIO 2000, ALL’ALBA DEL NUOVO SECOLO, SI È AFFACCIATO SUI COMPUTER QUESTO SITO SANTO E DANNATO - FINALMENTE LIBERO DA PADRONI E PADRINI, TRA MASSACRO E PROFANO, SENZA OGNI CONFORMISMO, HAI POTUTO RAGGIUNGERE IL NIRVANA DIGITALE CON LA TITOLAZIONE, BEFFARDA, IRRIDENTE A VOLTE SFACCIATA AL LIMITE DELLA TRASH. ADDIO AL “POLITICHESE”, ALLA RETORICA DEL PALAZZO VOLUTAMENTE INCOMPRENSIBILE MA ANCORA DI MODA NEGLI EX GIORNALONI - “ET VOILÀ”, OSSERVAVA IL VENERATO MAESTRO, EDMONDO BERSELLI: “IL SITO SI TRASFORMA IN UN NETWORK DOVE NEL GIOCO DURO FINISCONO MANAGER, BANCHIERI, DIRETTORI DI GIORNALI. SBOCCIANO I POTERI MARCI. D’INCANTO TUTTI I PROTAGONISTI DELLA NOSTRA SOCIETÀ CONTEMPORANEA ESISTONO IN QUANTO FIGURINE DI DAGOSPIA. UN GIOCO DI PRESTIGIO…”

nando pagnoncelli elly schlein giorgia meloni

DAGOREPORT - SE GIORGIA MELONI  HA UN GRADIMENTO COSÌ STABILE, DOPO TRE ANNI DI GOVERNO, NONOSTANTE L'INFLAZIONE E LE MOLTE PROMESSE NON MANTENUTE, È TUTTO MERITO DELLO SCARSISSIMO APPEAL DI ELLY SCHLEIN - IL SONDAGGIONE DI PAGNONCELLI CERTIFICA: MENTRE FRATELLI D'ITALIA TIENE, IL PD, PRINCIPALE PARTITO DI OPPOSIZIONE, CALA AL 21,3% - CON I SUOI BALLI SUL CARRO DEL GAYPRIDE E GLI SCIOPERI A TRAINO DELLA CGIL PER LA PALESTINA, LA MIRACOLATA CON TRE PASSAPORTI E UNA FIDANZATA FA SCAPPARE L'ELETTORATO MODERATO (IL 28,4% DI ITALIANI CHE VOTA FRATELLI D'ITALIA NON È FATTO SOLO DI NOSTALGICI DELLA FIAMMA COME LA RUSSA) - IN UN MONDO DOMINATO DALLA COMUNICAZIONE, "IO SO' GIORGIA", CHE CITA IL MERCANTE IN FIERA E INDOSSA MAGLIONI SIMPATICI PER NATALE, SEMBRA UNA "DER POPOLO", MENTRE ELLY RISULTA INDIGESTA COME UNA PEPERONATA - A PROPOSITO DI POPOLO: IL 41,8% DI CITTADINI CHE NON VA A VOTARE, COME SI COMPORTEREBBE CON UN LEADER DIVERSO ALL'OPPOSIZIONE?

giorgia meloni ignazio la russa

DAGOREPORT - LA RISSA CONTINUA DI LA RUSSA - L’ORGOGLIOSA  CELEBRAZIONE DELL’ANNIVERSARIO DELLA FONDAZIONE DEL MOVIMENTO SOCIALE, NUME TUTELARE DEI DELLE RADICI POST-FASCISTE DEI FRATELLINI D'ITALIA, DI SICURO NON AVRÀ FATTO UN GRANCHÉ PIACERE A SUA ALTEZZA, LA REGINA GIORGIA, CHE SI SBATTE COME UN MOULINEX IN EUROPA PER ENTRARE UN SANTO GIORNO NELLE GRAZIE DEMOCRISTIANE DI MERZ E URSULA VON DER LEYEN - DA MESI 'GNAZIO INTIGNA A FAR DISPETTI ALLE SORELLE MELONI CHE NON VOGLIONO METTERSI IN TESTA CHE A MILANO NON COMANDANO I FRATELLI D'ITALIA BENSI' I FRATELLI ROMANO E IGNAZIO LA RUSSA – DALLA SCALATA A MEDIOBANCA ALLA RIFORMA DELLA GIUSTIZIA, DAL CASO GAROFANI-QUIRINALE ALLO SVUOTA-CARCERI NATALIZIO, FINO A PROPORSI COME INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI DI ‘’REPUBBLICA’’ E ‘’STAMPA’’ E IL MAGNATE GRECO IN NOME DELLA LIBERTÀ D’INFORMAZIONE – L’ULTIMO DISPETTUCCIO DI ‘GNAZIO-STRAZIO ALLA LADY MACBETH DEL COLLE OPPIO… - VIDEO

brunello cucinelli giorgia meloni giuseppe tornatore

A PROPOSITO DI…. TORNATORE – CRISI DEL CINEMA? MA QUALE CRISI! E DA REGISTA TAUMATURGO, NOBILITATO DA UN PREMIO OSCAR, CIAK!, È PASSATO A PETTINARE IL CASHMERE DELLE PECORE DEL SARTO-CESAREO CUCINELLI - MICA UN CAROSELLO DA QUATTRO SOLDI IL SUO “BRUNELLO IL VISIONARIO GARBATO”. NO, MEGA PRODUZIONE CON UN BUDGET DI 10 MILIONI, DISTRIBUITO NELLE SALE DA RAI CINEMA, ALLIETATO DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON TAX CREDIT DI 4 MILIONCINI (ALLA FINE PAGA SEMPRE PURE PANTALONE) E DA UN PARTY A CINECITTA' BENEDETTO DALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI - ET VOILÀ, ECCO A VOI SUI GRANDI SCHERMI IL “QUO VADIS” DELLA PUBBLICITÀ (OCCULTA) SPACCIATO PER FILM D’AUTORE - DAL CINEPANETTONE AL CINESPOTTONE, NASCE UN NUOVO GENERE, E LA CRISI DELLA SETTIMA ARTE NON C’È PIÙ. PER PEPPUCCIO TORNATORE, VECCHIO O NUOVO, È SEMPRE CINEMA PARADISO…

theodore kyriakou la repubblica mario orfeo gedi

FLASH! – PROCEDE A PASSO SPEDITO L’OPERA DEI DUE EMISSARI DEL GRUPPO ANTENNA SPEDITI IN ITALIA A SPULCIARE I BILANCI DEI GIORNALI E RADIO DEL GRUPPO GEDI (IL CLOSING È PREVISTO PER FINE GENNAIO 2026) - INTANTO, CON UN PO’ DI RITARDO, IL MAGNATE GRECO KYRIAKOU HA COMMISSIONATO A UN ISTITUTO DEMOSCOPICO DI CONDURRE UN’INDAGINE SUL BUSINESS DELLA PUBBLICITÀ TRICOLORE E SULLO SPAZIO POLITICO LASCIATO ANCORA PRIVO DI COPERTURA DAI MEDIA ITALIANI – SONO ALTE LE PREVISIONI CHE DANNO, COME SEGNO DI CONTINUITÀ EDITORIALE, MARIO ORFEO SALDO SUL POSTO DI COMANDO DI ‘’REPUBBLICA’’. DEL RESTO, ALTRA VIA NON C’È PER CONTENERE IL MONTANTE ‘’NERVOSISMO’’ DEI GIORNALISTI…