fincantieri stx margrethe vestager emmanuel macron

CAVOLETTI DI BRUXELLES PER FINCANTIERI – È ARRIVATO IL PRIMO NO DELL’ANTITRUST SULLA FUSIONE TRA FINCANTIERI E STX: “SAREBBE INCOMPATIBILE CON IL MERCATO E AVREBBE EFFETTI DISTORSIVI”. MA ANCORA LA QUESTIONE NON È CHIUSA. LA DECISIONE FINALE ARRIVERÀ AD APRILE - INTANTO FRANCIA E GERMANIA, DOPO AVER CHIESTO L’INTERVENTO DELLA COMMISSIONE, GONGOLANO, SOPRATTUTTO DOPO IL NIET DELLA FUSIONE TRA SIEMENS E ALSTOM…

 

 

 

Giusy Caretto per www.startmag.it

 

Margrethe Vestager

Fatti, indiscrezioni e scenari sull’acquisizione dei cantieri francesi Stx da parte di Fincantieri con le ultime novità da Bruxelles secondo Repubblica

 

“Incompatibile” con il mercato interno e le regole di concorrenza dell’Unione, così la Commissione europea avrebbe motivato il suo primo “no” all’acquisizione dei cantieri navali di Saint Nazaire da parte di Fincantieri.

stx

 

IL PRIMO NO DI BRUXELLES

I risultati delle prime verifiche da parte della Commissione Ue sugli effetti fusione tra l’italiana Fincantieri e la francese Stx nel campo dei cantieri navali sono arrivati: il gruppo italiano non può acquisire Chantiers de l’Atlantique (ex Stx), secondo le indiscrezioni da Bruxelles del quotidiano Repubblica.

fincantieri stx

 

OPERAZIONE INCOMPATIBILE CON IL MERCATO

Per l’Europa, l’acquisizione dei cantieri navali di Saint Nazaire da parte di Fincantieri sarebbe “incompatibile” con il mercato interno e le regole di concorrenza, si legge nello Statement of Objections (160) inviato dall’Ue il 21 dicembre a Fincantieri (si tratta del documento di chiusura delle indagini)

 

EFFETTI DISTORSIVI SUL MERCATO

fincantieri

L’acquisizione, spiega Repubblica sulla base del documento di Bruxelles, “avrebbe effetti distorsivi sul mercato europeo della costruzione di navi da crociera per via di una posizione dominante del nuovo colosso che unirebbe il primo (Fincantieri) e il secondo (Stx) costruttore del continente”. La fusione porterebbe, secondo la Commissione, a una restrizione della concorrenza, dal momento che non è previsto l’ingresso sul mercato di nuovi soggetti.

 

emmanuel macron tag

AUMENTO DEI PREZZI

Le compagnie da crociera, dunque, per Bruxelles dovrebbero fare i conti con “un aumento dei prezzi per la costruzione delle navi, nonché una riduzione della scelta e della loro qualità”, secondo quanto riportato da Repubblica.

 

NON E’ DETTA L’ULTIMA

La questione, comunque, è ben lungi dall’essere chiusa. Fincantieri, infatti, ha tempo fino al 31 gennaio per “rispondere ai rilievi presentando nuove argomentazioni”.

 

ANALISTI POSITIVI

macron conte

Che tutto potrebbe ribaltarsi lo credono gli analisti di Equita che, secondo quanto riferito da MF-Milano Finanza, sostengono che la chiusura di Bruxelles sia solo “un’indicazione preliminare che lascia spazio a Fincantieri per presentare eventuali rimedi”.

 

Anche Banca Imi sembra positiva: “Riteniamo che, al fine di ottenere il via libera finale dall’antitrust Ue, Fincantieri possa mettere in atto alcune misure di riduzione della capacità, che dovrebbero coinvolgere il cantiere della controllata Vard in Nord Europa”, sostengono gli analisti.

 

IL 17 APRILE IL VERDETTO FINALE

La decisione finale di Bruxelles dovrebbe arrivare il 17 aprile, un mese dopo rispetto al termine inizialmente fissato dalla Vestager.

von der leyen vestager

 

GERMANIA E FRANCIA ESULTANO

Il no di Bruxelles a Fincantieri fa felici, per ora, Germania e Francia che hanno spinto la Commissione ad indagare sulla fusione, dopo che Parigi e Berlino si sono viste bocciare la fusione tra la tedesca Siemens e la francese Alstom.

 

L’INIZIO

Fincantieri aveva firmato l’accordo di acquisizione per il 50% di Stx France (più l’uno per cento dato “in prestito” dallo Stato francese, con diritto di recesso per 12 anni qualora l’Italia non rispettasse i suoi impegni), nel febbraio 2018. L’accordo era stato notificato alla Commissione europea nel maggio 2018 e Bruxelles aveva ritenuto che la soglia di fatturato dell’operazione non era tale da richiedere un esame da parte della Commissione.

margrethe vestager

 

La commissaria alla concorrenza, Margrethe Vestager aveva rinviato alle autorità nazionali l’esame del dossier.

 

L’INTERVENTO DELLA FRANCIA

Fu la Francia, come ha approfondito in questo articolo Start Magazine, ad aver presentato alla Commissione una “domanda di rinvio” che “permette a uno o più Stati membri di chiedere” all’Antitrust europea “di esaminare una concentrazione che, pur non rivestendo una dimensione europea, incide sugli scambi all’interno del mercato unico e rischia di incidere in misura significativa sulla concorrenza nei territori degli Stati membri che presentano la richiesta. La Germania si è associata alla richiesta di rinvio trasmessa dalla Francia”.

emmanuel macron angela merkel

 

Ad appoggiare la richiesta da parte della Francia fu anche la Germania, richiedendo l’intervento di Bruxelles.

 

L’INDAGINE DI BRUXELLES

Sugli elementi (e i reclami) forniti da Germania e Francia, dunque, ad ottobre 2019 la Commissione europea ha avviato un’indagine approfondita per valutare la proposta di acquisizione.

 

“La domanda di navi da crociera è in piena espansione in tutto il mondo. Chantiers de l’Atlantique e Fincantieri sono due leader mondiali in questo settore. Per questo motivo valuteremo attentamente se l’operazione proposta possa nuocere alla concorrenza nel settore a scapito dei milioni di europei che ogni anno scelgono di trascorrere vacanze in crociera”, aveva annunciato la commissaria alla concorrenza Margrethe Vestager.

Ultimi Dagoreport

ignazio la russa theodore kyriakou pier silvio berlusconi giorgia meloni matteo salvini

DAGOREPORT - LA TRATTATIVA DI ELKANN PER LA VENDITA DEL GRUPPO GEDI AL GRECO THEO KYRIAKOU STA SCOMBUSSOLANDO IL GOVERNO MELONI E DINTORNI - SE LA “GIORGIA DEI DUE MONDI” VEDE DI BUON OCCHIO LA TRANSIZIONE ELLENICA E SALVINI HA BEN GRADITO LA PROSPETTIVA CHE IL GRECO ANTENNATO SISTEMI PER LE FESTE I “COMUNISTI” DI ‘REPUBBLICA’ E ‘STAMPA’, PER FORZA ITALIA C’È STATO IL VEEMENTE INTERVENTO DEL ‘’PRESIDENTE IN PECTORE’’ DEL PARTITO, PIER SILVIO BERLUSCONI, CHE VEDE IN KYRIAKOU UN COMPETITOR PERICOLOSISSIMO, ALFIERE DI QUEL CAPITALISMO DI STAMPO LIBERISTA, PER NULLA “LIBERAL”, CHE PREDICA IL PRIMATO DELL’ECONOMIA SULLA POLITICA - COSI', DIMENTICANDO IL SUO ATTIVISMO IN GERMANIA PER CREARE UN GIGANTE EUROPEO DELLA TV COMMERCIALE, L’EREDE DEL BISCIONE NON HA TROVATO DI MEGLIO CHE RISPOLVERARE LA BANDIERINA DELL’ITALIANITÀ (“CHE UN PEZZO DI STORIA DELL'INFORMAZIONE DEL NOSTRO PAESE VADA IN MANI STRANIERE UN PO' DISPIACE’’) - MA IL COLPO DI SCENA ARRIVA DAL CO-FONDATORE DI FRATELLI D’ITALIA E SECONDA CARICA DELLO STATO, IGNAZIO LA RUSSA, QUANDO SI È DICHIARATO DISPOSTO A FARE DA INTERMEDIARIO TRA I GIORNALISTI “COMUNISTI” DI GEDI E IL GRECO USURPATORE (ULTIMA USCITA DELLA GUERRIGLIA DI ‘GNAZIO IN MODALITÀ ''LA RISSA'' CONTRO LA DITTATURA DELLE SORELLE MELONI...)

2025agnoletti

CAFONAL ''AGNOLETTI & TORTELLONI'' – AL CIRCOLO CANOTTIERI ANIENE, PER IL PARTY DI “JUMP COMUNICAZIONE” DI MARCO AGNOLETTI, EX PORTAVOCE DI RENZI, E "SOCIAL COM" DI LUCA FERLAINO, UNA MARIA ELENA BOSCHI IN MODALITA' PIN-UP SI PRESENTA CON LA SUA NUOVA FIAMMA, L'AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, CHE QUI È DI CASA (SUA SORELLA ELENA È LA COMPAGNA DI MALAGÒ, GRAN VISIR DEL CIRCOLO DELLA “ROMA BENISSIMO”) – UN GRAN MISCHIONE ALLA ROMANA DI DESTRA E SINISTRA E TIPINI INTERMEDI HA BRINDATO AL NATALE, STARRING: LUCIO PRESTA, PEPPE PROVENZANO, ANTONELLA GIULI, FITTIPALDI, ALESSIA MORANI, FAUSTO BRIZZI, PAOLO CORSINI, NELLO MUSUMECI, SIMONA SALA, ALBERTO MATANO, SALVO SOTTILE, MYRTA MERLINO E MARCO TARDELLI, MICHELA DI BIASE, ITALO BOCCHINO, LAURA TECCE CON VESTITUCCIO SBRILLUCCICANTE CHE NON AVREBBE SFIGURATO AL MOULIN ROUGE, GIORGIA CARDINALETTI IN LOVE... 

alfredo mantovano papa leone xiv italia agenti servizi segreti

OGGI ALLE 11 ALFREDO MANTOVANO E I VERTICI DELL’INTELLIGENCE ITALIANA SONO STATI RICEVUTI IN UDIENZA DA PAPA LEONE XIV, A CITTÀ DEL VATICANO – SARANNO PRESENTI I COMPONENTI COPASIR, IL DIRETTORE GENERALE DEL DIPARTIMENTO DELLE INFORMAZIONI PER LA SICUREZZA (DIS), VITTORIO RIZZI, I DIRETTORI DELLE AGENZIE INFORMAZIONI E SICUREZZA ESTERNA (AISE), GIOVANNI CARAVELLI, E INTERNA (AISI), BRUNO VALENSISE. È LA PRIMA VOLTA DI UN PAPA TRA GLI SPIONI (DI CERTO NON E' LA PRIMA VOLTA DI SPIE INTORNO A UN PAPA...) - PREVOST: "MAI USARE INFORMAZIONI PER RICATTARE" (SI VEDE CHE L'INTELLIGENCE NON È IL SUO FORTE)

brunello cucinelli giorgia meloni mario draghi massimiliano di lorenzo giuseppe tornatore nicola piovani

DAGOREPORT - L’AUTO-SANTIFICAZIONE DI BRUNELLO CUCINELLI È COSTATA CARA, NON SOLO AL “SARTO CESAREO” DEL CACHEMIRE, MA ANCHE ALLE CASSE DELLO STATO - IL CICLOPICO DOCU-FILM “IL VISIONARIO GARBATO”, DIRETTO DAL PREMIO OSCAR GIUSEPPE TORNATORE E BATTEZZATO CON TANTO DI PARTY ULTRACAFONAL IN UNO STUDIO DI CINECITTÀ ALLA PRESENZA DI GIORGIA MELONI E MARIO DRAGHI, È COSTATO LA SOMMETTA DI 9.987.725 MILIONI DI EURO. DI QUESTI, I CONTRIBUTI RICEVUTI DAL MINISTERO DELLA CULTURA CON IL MECCANISMO DEL TAX CREDIT RAGGIUNGONO LA CIFRA DI 3.955.090 MILIONI - DA PARTE SUA, PEPPUCCIO TORNATORE AVREBBE INTASCATO 2 MILIONI PER LA REGIA E 500 MILA PER SOGGETTO E SCENEGGIATURA – A PRODURLO, OLTRE A BRUNELLO STESSO, LA MASI FILM DI MASSIMILIANO DI LUDOVICO, CHE IN PASSATO HA LAVORATO SPESSO CON IL PRODUTTORE MARCO PEROTTI, COINVOLTO NEL CASO KAUFMANN (FU LUI A INOLTRARE LA DOMANDA DI TAX CREDIT PER IL FILM “STELLE DELLA NOTTE” DEL FINTO REGISTA-KILLER) - IL MONUMENTO A SE STESSO GIUNGE AL MOMENTO GIUSTO: DUE MESI FA, UN REPORT DI ''MORPHEUS RESEARCH'' ACCUSO' L'AZIENDA DI CUCINELLI DI VIOLARE LE SANZIONI UE ALLA RUSSIA…

volodymyr zelensky donald trump vladimir putin valery zaluzhny

DAGOREPORT - ZELENSKY, FINITO NELLA TENAGLIA PUTIN-TRUMP E SOSTENUTO SOLO PARZIALMENTE DA UNA UNIONE EUROPEA BALCANIZZATA, CERCA LA MOSSA DEL CAVALLO PER SPARIGLIARE LE CARTE E SALVARE IL SALVABILE: PORTARE L’UCRAINA A ELEZIONI NEL GIRO DI 2-3 MESI. SAREBBE UNA VITTORIA DI PUTIN, CHE HA SEMPRE CHIESTO DI RIMUOVERE IL PRESIDENTE (DEFINITO “DROGATO”, “TOSSICOMANE”, “MENDICANTE”). IN CAMBIO “MAD VLAD” DOVREBBE ACCONSENTIRE A UNA TREGUA PER PERMETTERE IL VOTO, SOTTO ATTENTO CONTROLLO DEGLI OSSERVATORI OCSE – IN POLE POSITION L’EX CAPO DI STATO MAGGIORE, VALERY ZALUZHNY. MA SIAMO SICURI CHE UN INTEGERRIMO GENERALE COME LUI SIA DISPOSTO A METTERE LA FACCIA SULLA RESA?