CDP ESCE DALLA PORTA MA È PRONTA A RIENTRARE DALLA FINESTRA – NONOSTANTE IL VIA LIBERA DEL CDA DI TIM ALL’ESCLUSIVA CON IL FONDO AMERICANO KKR, PER LA VENDITA DELLA RETE, CASSA DEPOSITI E PRESTITI POTRÀ COMUNQUE RIENTRARE IN PARTITA – SULL'OPERAZIONE L’ULTIMA PAROLA È DEL GOVERNO, CHE PUÒ RICORRERE AL GOLDEN POWER. CDP POTREBBE RIENTRARE IN PISTA PER GARANTIRE "L'ITALIANITÀ", CON UNA QUOTA DEL 4-5%, A CUI SI AGGIUNGEREBBE UN 10% DEL FONDO F2I…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Francesco Spini per “la Stampa”

 

PIETRO LABRIOLA PIETRO LABRIOLA

Il consiglio di amministrazione di Tim sceglie il fondo americano Kkr per trattare in esclusiva la vendita della rete.

 

All'ad Pietro Labriola è stato dato mandato per una negoziazione «migliorativa» tesa a ottenere un'offerta «conclusiva e vincolante» al più presto e «comunque entro il 30 settembre».

 

Sconfitta Cassa depositi e prestiti che riceve «apprezzamento» per «l'interesse mostrato» e la «fattiva partecipazione» insieme con il fondo australiano Macquarie.

 

henry kravis henry kravis

Per Cdp si fa strada l'ipotesi di un ritorno in partita con Kkr e al fianco di F2i, la cui partecipazione sarebbe più di una voce ma avrebbe già trovato un'ufficializzazione nelle carte americane. Un modo per vestire di tricolore un'operazione dai connotati internazionali, addirittura sorprendenti per un governo sovranista come quello di Giorgia Meloni.

 

[…] Il consiglio di Tim, dopo mesi di frenate e contrapposizioni, decide all'unanimità di scoprire fino in fondo le carte americane.

 

DARIO SCANNAPIECO DARIO SCANNAPIECO

[…] L'offerta di Kkr risulta «preferibile […] in termini di eseguibilità e relativa tempistica, nonché superiore rispetto all'offerta concorrente» di Cdp e Macquarie. Questa si era fermata a 19,3 miliardi. Il fondo americano invece, con l'ultimo rilancio, si è spinto, sulla carta, fino alla soglia dei 23 miliardi.

 

[…]  Ora si apriranno tre mesi di trattative serrate in cui a Kkr sarà chiesto «un ultimo sforzo» […]. Il fondo aprirà un esame approfondito, una «due diligence» che potrà protrarsi fino a 8 settimane: sono già state richieste moltissime informazioni che imporranno la partecipazione di revisori e consulenti.

 

vincent bollore vincent bollore

Gli advisor di Tim puntano a migliorare l'offerta non tanto e non solo nell'ammontare ma anche e soprattutto nel contratto di servizio per equilibrare al meglio le due società che nasceranno. Andrà definito anche il perimetro. E qui c'è un'incognita che si chiama Sparkle.

 

La società dei cavi sottomarini internazionali è ritenuta strategica (vi passano i dati di intelligence di mezzo mondo) e – come tutta l'operazione – dovrà passare l'esame del governo ai fini del «golden power».

 

TIM SPARKLE TIM SPARKLE

Forse basterà quel tocco di italianità in più: Cdp, sganciata da Macquarie (australiani permettendo), potrebbe tornare in pista accanto a Kkr, prendendo un 4-5%.

 

Attorno al 10% ci sarebbe anche F2i, fondo partecipato da banche, fondazioni e pure dalla Cassa. I tre mesi serviranno anche a ingaggiare un dialogo con tutte le parti interessate, […] inclusi i grandi soci di Vivendi. I francesi, che di Tim hanno il 23,75%, come ha riportato ieri il Financial Times restano critici sull'offerta di Kkr e sarebbero pronti ad alzare le barricate. Ma ora attenderanno il risultato di fine estate: l'atteggiamento di Vivendi dipenderà dalle migliorie ottenute e non potrà non tenere conto della moral suasion del governo […].

 

 

ARTICOLI CORRELATI

 

 

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FLASH! – LA NOTIZIA DEL GIORNO? “GIORGIA MELONI, 47 ANNI, UN METRO E 63 PER 50 CHILI” - LO SCOOP È FIRMATO DAL GIORNALISTA ROBERTO GRESSI DEL ‘’CORRIERE DELLA SERA’’, IN MODALITÀ DIETOLOGO – UNA NOTIZIA CHE HA GETTATO NELLA DISPERAZIONE PIÙ CUPA MOLTISSIME DONNE MA HA RALLEGRATO LO SPIRITO DEI SOLITI ‘’ADDETTI AI LIVORI’’: “PESA 50 CHILI?!? MAH, AVRANNO MESSO SULLA BILANCIA SOLO L’EGO DELLA DUCETTA…” - “ALTA 1,63? SÌ, CON FAZZOLARI AL POSTO DEI TACCHI!” – E ALTRE FACEZIE IMPUBBLICABILI…

MI SI NOTA DI PIU’ SE FACCIO IL MARTIRE? – L’ASSENZA DI SAVIANO DAL SALONE DEL LIBRO DI FRANCOFORTE STAVOLTA NON E’ FRUTTO DELL’EPURAZIONE MELONIANA – E’ STATO CHIESTO ALL’ASSOCIAZIONE ITALIANA EDITORI QUALI SCRITTORI INVITARE ED E’ VENUTO FUORI UN ELENCO DI SINISTRELLI MICA MALE, DA NICOLA LAGIOIA A CHIARA VALERIO – MANCAVA SAVIANO SOLO PERCHE’ LE DUE CASE EDITRICI CHE POTEVANO INDICARLO NON L’HANNO FATTO. LA PRIMA È “FUORISCENA” DEL GRUPPO SOLFERINO-CAIRO EDITORE (CHE NON È NEANCHE ASSOCIATO ALL’AIE) - L’ALTRO EDITORE CHE POTEVA INSERIRE LO SGOMORRATO NELLA LISTA ERA BOMPIANI, GRUPPO GIUNTI, PER LA QUALE, SEMPRE QUEST’ANNO, SAVIANO HA PUBBLICATO “SOLO È IL CORAGGIO” (MEZZO FLOP). L’EDITOR PRINCIPE DEL GRUPPO GIUNTI È ANTONIO FRANCHINI, CHE SI È MESSO IN TESTA DI…