CHE SILURO PER “MONDO CONVENIENZA”! – L’ANTITRUST HA MULTATO PER 3,2 MILIONI DI EURO LA SOCIETA’ TITOLARE DELLA CATENA DI NEGOZI DI ARREDAMENTI – IL MOTIVO? LO SPIEGA L’AUTORITA’ GARANTE DELLA CONCORRENZA: “LA SOCIETA' HA ADOTTATO CONDOTTE ILLECITE NELLE FASI DI CONSEGNA E DI MONTAGGIO DEI MOBILI". E NON AVREBBE FATTO NULLA PER RISOLVERE I PROBLEMI NEI CASI DI PRODOTTI “NON COMPLETI O NON IN PERFETTE CONDIZIONI”

-

Condividi questo articolo


ANTITRUST, MULTA DA 3,2 MILIONI A MONDO CONVENIENZA

mondo convenienza 7 mondo convenienza 7

(ANSA) - L'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a Iris Mobili S.r.l., titolare del marchio Mondo Convenienza, una sanzione di 3 milioni e 200 mila euro. "La società - sottolinea l'Antitrust in una nota - ha adottato condotte illecite nelle fasi di consegna e di montaggio dei mobili e degli arredi e ha ostacolato i consumatori nella fruizione dei servizi post-vendita. Pur consapevole dell'elevato numero di consegne di prodotti non completi e non corrispondenti agli ordini o non in perfette condizioni di utilizzo - si legge - la società non ha adottato comportamenti idonei a risolvere questi problemi".

 

CONSUMATORI, BENE SANZIONE A MONDO CONVENIENZA

mondo convenienza 6 mondo convenienza 6

 

(ANSA) - I consumatori plaudono alla decisione dell'Antitrust di comminare una multa di 3,2 milioni alla società titolare di Mondo Convenienza. "Da tempo i consumatori, scrive il Codacons, segnalavano disservizi legati alle fasi post-vendita di mobili e arredi acquistati presso i negozi del marchio Mondo Convenienza. Criticità e segnalazioni in crescita anche come conseguenza della forte diffusione dei punti vendita del brand sul territorio italiano, e che riguardavano ritardi nelle consegne dei mobili, prodotti difettosi, consegne incomplete o diverse da quelle oggetto di contratto".

 

mondo convenienza 5 mondo convenienza 5

L'Unione nazionale dei consumatori (Unc) parla di una "ottima notizia". Il prodotto, sottolinea in una nota, deve essere sempre conforme a quello richiesto dal consumatore ed è fondamentale che l'acquirente, in caso di difetti o problemi, sia prontamente assistito, ad esempio sostituendo subito il prodotto non corrispondente all'ordine. I diritti sulla garanzia di conformità sono sacrosanti e non possono in alcun modo essere ostacolati, con scuse varie e arrampicandosi sugli specchi. Lo stesso vale per il rimborso in caso di recesso".

mondo convenienza 3 mondo convenienza 3

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - A BLOCCARE L’INGRESSO DI CDP IN GENERALI È STATO IL PROVVIDENZIALE INTERVENTO DELLE FONDAZIONI (AZIONISTE COL 16%, CHE ESPRIMONO IL PRESIDENTE DI CDP, GORNO TEMPINI), CAPITANATE DAL PRESIDENTE DELL'ACRI, GIOVANNI AZZONE - COME DAGO-DIXIT, LA BISLACCA TROVATA SAREBBE SERVITA A “STABILIZZARE” LA PRESENZA DEL DUPLEX MILLERI-CALTAGIRONE NEL LEONE DI TRIESTE. MA L’ESBORSO SAREBBE STATO ENORME (2,2 MILIARDI DI EURO) - LA “MISSION” DI CDP NON È QUELLA DI SERVIRE I ''CAMERATI'' DI PALAZZO CHIGI, MA…

DAGOREPORT – MATTARELLA E’ INCAZZATO CON GIORGIA MELONI PER IL VOLTAFACCIA SULL’ACCORDO UE-MERCOSUR: LA DUCETTA ERA FAVOREVOLE E SERGIONE A LUGLIO SI ESPOSE PERSONALMENTE CON LULA (UNO DEI PRINCIPALI SPONSOR DELL’ACCORDO) - POI, SU PRESSIONE DI COLDIRETTI E CONFAGRICOLTURA, LA SORA GIORGIA HA CAMBIATO IDEA E SI E’ SCHIERATA CON FRANCIA E POLONIA CONTRO L’ACCORDO – URSULA E’ FURIOSA: SA CHE AL CONSIGLIO EUROPEO, CHE DOVRÀ APPROVARE IL TRATTATO, L’ITALIA SARÀ L’AGO DELLA BILANCIA. SE LA MELONI AFFOSSA L’INTESA UE-MERCOSUR, LA PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE È PRONTA ALLA VENDETTA…

DAGOREPORT - LE SOLUZIONI POSSIBILI AL RISIKO BANCARIO CHE COINVOLGE UNICREDIT, BPM E CREDIT AGRICOLE SONO TRE: 1) UNICREDIT ALZA IL PREZZO LA SUA OFFERTA DI OPS DI ALMENO IL 20-30% E CREDIT AGRICOLE SÌ METTE D’ACCORDO CON ORCEL E REALIZZA UNA PLUSVALENZA ROTONDA (CON ACCORDO DI CESSIONE DI FILIALI); 2) CREDIT AGRICOLE DICE NO ALL’OFFERTA DI UNICREDIT E MPS E RIESCE AD ATTRARRE UN ALTRO 20% DI CAPITALE E LANCIA L’OPA. A QUEL PUNTO BPM VA A FINIRE AI FRANCESI (MA IL MEF POTREBBE FAR SCATTARE IL GOLDEN POWER); 3) IL MEF STA STUDIANDO CON JP MORGAN UN’OPA DI MPS SU BPM, CON UN DOVIZIOSO AUMENTO DI CAPITALE DELLA BANCA SENESE DA PARTE DEI SOCI MILLERI E CALTAGIRONE…