frank wittel

CHE SUCCEDE SE SI FERMA PURE LA LOCOMOTIVA DELLA LOCOMOTIVA? - IL DIRETTORE FINANZIARIO DI VOLKSWAGEN: ''LA FESTA È FINITA'', E TAGLIA LE STIME SU VENDITE E UTILI (COMUNQUE IN CRESCITA). IN BORSA CADONO TUTTI I TITOLI DELL'AUTO - IL RALLENTAMENTO DELLA CINA, LE GUERRE COMMERCIALI SULLE DUE SPONDE DEL PACIFICO E LA BREXIT SONO GLI ELEMENTI DI MAGGIORE FRENO. IN QUESTO, VW SOFFRE GLI STESSI MALI DELLA GERMANIA

 

Tonia Mastrobuoni per “la Repubbica

 

«I momenti più belli della festa sono alle nostre spalle »: ieri il direttore finanziario di Volkswagen, Frank Witter, ha fotografato così il clima che si respira nel più grande gruppo automobilistico del mondo. L' industria trainante della Germania è stretta tra una pesante crisi congiunturale e un cambio di paradigma epocale.

 

E l' allarme di Witter, accompagnato da un cosiddetto "profit warning", l' annuncio che incassi e vendite nei prossimi anni di VW saranno meno ambiziosi del previsto, ha scatenato un' ondata di vendite sui listini. Il titolo ha perso il 3,3% sul Dax di Francoforte, trascinando giù tutto il settore. A Milano, Fca ha lasciato sul terreno il 2,3%.

 

Per il 2020 l' utile operativo era previsto in crescita del 30% dai 14,6 miliardi del 2016: un boom che Volkswagen ha ora ridimensionato al 25% e che si fermerà dunque a circa 19 miliardi. Di conseguenza anche l' utile pre-tasse è stato riscritto da una stima di crescita del 40% in cinque anni al 30%, quindi a 15 miliardi di euro.

 

Le vendite si limiteranno a salire del 20% contro il 25% stimato in precedenza. Nel 2016 il gruppo di Wolfsburg aveva incassato un fatturato di circa 217 miliardi di euro: sulla base del "profit warning", l' anno prossimo ammonterà a 261 miliardi di euro.

 

Il rallentamento della Cina, le guerre commerciali sulle due sponde del Pacifico e la prospettiva di una Brexit sono gli elementi di maggiore freno. In questo, l' auto soffre gli stessi mali della Germania, che la scorsa settimana ha fatto sapere di aver scongiurato per un pelo una recessione tecnica ma di continuare a subire un rallentamento del ciclo prevalentemente importato, dovuto a fattori esogeni. Secondo uno studio di Credit Suisse pubblicato nei giorni scorsi, la Germania sarebbe ridiventata addirittura "il malato d' Europa", la definizione che l' Economist le affibbiò all' inizio degli anni Duemila, prima delle severe riforme del welfare dell' Agenda 2010. «Le tensioni commerciali sono una sfida per l' economia tedesca », secondo gli analisti svizzeri.

 

Una volta il mostruoso surplus della sua bilancia commerciale era la forza trainante dell' economia tedesca. Ora che la globalizzazione è entrata in crisi e in Cina si aprendo una fisiologica fase di ridimensionamento dopo decenni di crescita al galoppo, l' export «è diventato un' enorme zavorra», per la Germania.

 

In realtà, appena un paio di settimane fa Volkswagen aveva riscritto in meglio i numeri dei primi nove mesi dell' anno, annunciando un boom del 43% negli utili tra gennaio e settembre, pur mettendo in guardia dagli scenari futuri. Allora era stato sempre Witter a mettere in guardia dai rischi «che arrivano dalle tendenze protezioniste».

Il settore trainante dell' industria tedesca continua a stare col fiato in sospeso in attesa che Donald Trump decida se infliggere o meno al comparto europeo un pesantissimo dazio del 25%.

 

Gli interrogativi sul futuro di Vw dipendono anche da altre due questioni: i limiti più severi alle emissioni di Co2 imposti dalla Commissione europea e la svolta verso l' energia elettrica. Neanche a dirlo, le due cose sono legate e Vw è anche fresca dell' annuncio di una svolta ambiziosa verso le energie pulite.

 

Sulle emissioni di scarichi tossici è intervenuto ieri l' amministratore delegato, Herbert Diess, dicendosi fiducioso che Vw riuscirà a rispettare i nuovi limiti di Co2 imposti da Bruxelles. «Abbiamo il miglior piano in merito e non pagheremo multe», ha puntualizzato.

Anche grazie all' aumento della quota elettrica, che dovrebbe salire dal 4 all' 8%, in sostanza raddoppiare, tra l' anno prossimo e il 2021.

Ultimi Dagoreport

donald trump giorgia meloni

DAGOREPORT - IL CLAMOROSO VIDEO MAGA, CHE DONALD TRUMP HA “CONSACRATO” RILANCIANDOLO SU TRUTH, IN CUI SI AFFERMA CHE L'ITALIA SI ACCINGEREBBE A ROMPERE CON L’UNIONE EUROPEA SUI DAZI PER NEGOZIARE DIRETTAMENTE CON GLI STATI UNITI E CHE IL NOSTRO PAESE SAREBBE INTERESSATO A TAGLIARE IL SUO SOSTEGNO ALL'UCRAINA, È UN FATTO GRAVISSIMO, BENCHE IGNORATO DAL "CORRIERE", PERCHÉ È ESATTAMENTE L'OPPOSTO DELLA LINEA PORTATA AVANTI UFFICIALMENTE DALLA STATISTA DELLA SGARBATELLA IN QUESTI ANNI - UNA TALE MAGA-SCONCEZZA AVREBBE DOVUTO SPINGERE LA DUCETTA A UN SEMPLICE COMMENTO: TRATTASI DI FAKE-NEWS. INVECE, LA TRUMPETTA DI PALAZZO CHIGI, CHE FA? ZITTA! - PARLANO INVECE TAJANI E LOLLOBRIGIDA CHE GARANTISCONO: “ABBIAMO SEMPRE LAVORATO CON L'UNIONE EUROPEA, MA CHIARAMENTE PARLIAMO ANCHE CON GLI AMERICANI…” - VIDEO

stefano de martino caroline tronelli roberto vaccarella michelle hunziker nino tronchetti provera

DAGOREPORT - L’ESTATE FA SBOCCIARE GLI AMORI, L’AUTUNNO LI APPASSISCE – LA STORIA TRA BOSCHI E GIULIO BERRUTI È FINITA IN...VACCARELLA! L'EX MINISTRA RENZIANA DA TRE SETTIMANE SI È AVVICINATA ALL’AVVOCATO ROBERTO VACCARELLA, “COGNATO” DI GIOVANNINO MALAGÒ – NONOSTANTE IL RESTAURO DEL VILLONE DA 700MQ A MILANO, E L'INTERVISTA RASSICURANTE A "VERISSIMO" (“HO RITROVATO LA SERENITÀ”), A MILANO DANNO AL CAPOLINEA ANCHE LA STORIA TRA MICHELLE HUNZIKER E NINO TRONCHETTI PROVERA - FATALE FU IL SEX-TAPE? DOPO SETTIMANE DI ROBANTE PASSIONE E PRIME PAGINE PATINATE, IL DECLINANTE STEFANO DE MARTINO (IL SUO "AFFARI TUOI" E' FINITO SOTTO "LA RUOTA DELLA FORTUNA") E CAROLINE TRONELLI SI SONO LASCIATI. DA UN MESE NON SI VEDONO PIÙ INSIEME IN PUBBLICO...

giulio berruti maria elena boschi

L’INIZIO DELLA STORIA TRA L’ONOREVOLE MARIA ELENA BOSCHI E GIULIO BERRUTI, DENTISTA-ATTORE, È STATO FELICE, ALLIETATO DI SGUARDI ADORANTI SOTTO I FLASH DI “CHI”. L’INTRECCIO È CONTINUATO PER CINQUE ANNI TRA QUADRETTI FAMILIARI LIALESCHI PIENI DI BUONA VOLONTÀ MA SEMPRE PIÙ CARICHI DI TENSIONI. SAPPIAMO CHE NON C'È PIÙ GRANDE DOLORE, A PARTE I CALCOLI RENALI, DI UN AMORE FALLITO. QUINDI, ANNUNCIAMO COL DOVUTO RISPETTO, CHE È SCESO DEFINITIVAMENTE IL SIPARIO SULLA COPPIA BOSCHI E BERRUTI. BUONA FORTUNA A TUTTI...

conte appendino taverna bettini fassino roberto fico lorusso

INVECE DI COMPORTARSI DA "LADY MACBETH DEI MURAZZI", QUALCHE ANIMA PIA RICORDI A CHIARA APPENDINO CHE DIVENTÒ SINDACA DI TORINO GRAZIE NON SOLO AI GRILLONZI MA SOPRATTUTTO ANCHE AI TANTI VOTI DEL CENTRODESTRA CHE, DETESTANDO FASSINO, VOTARONO LA SPILUNGONA - QUELLA MIRACOLATA DELLA APPENDINO SI DEVE SCIACQUARE LA BOCCA PRIMA DI PARLARE DI GOFFREDO BETTINI COME “IL MALE DEL M5S” PERCHÉ, COME DICE CONTE, MERITEREBBE “UN MONUMENTO”– LO SCAZZO CON LA TAVERNA CHE LE HA RICORDATO COME SE FOSSERO STATE IN VIGORE LE REGOLE DI GRILLO “LEI NON AVREBBE AVUTO CARICHE…”

cdp cassa depositi e prestiti giovanbattista fazzolari fabio barchiesi giorgia meloni giancarlo giorgetti dario scannapieco francesco soro

DAGOREPORT - QUALCOSA DEVE ESSERE SUCCESSO IN QUESTO DISGRAZIATO PAESE. CHE VIRUS HA COLPITO PALAZZO CHIGI PER PASSARE DA AMATO E LETTA A TALE GIOVAMBATTISTA FAZZOLARI, UN TIPINO CHE FINO AL 2018, RICOPRIVA IL RUOLO DI DIRIGENTE DI SECONDA FASCIA ALLA REGIONE LAZIO? - CHE È SUCCESSO A CASSA DEPOSITI E PRESTITI (CDP), HOLDING PUBBLICA CHE GESTISCE I 300 MILIARDI DI RISPARMIO POSTALE DEGLI ITALIANI, PER RITROVARCI VICEDIRETTORE GENERALE, CON AMPIE DELEGHE, DAL PERSONALE E GLI INVESTIMENTI ALLA COMUNICAZIONE, IL 43ENNE FABIO BARCHIESI, CHE ORA ASSUME ANCHE LA CARICA DI AD DI CDP EQUITY, LA PIÙ IMPORTANTE SOCIETÀ DEL GRUPPO? - COME SI FA A RICOPRIRE DI RUOLI NEVRALGICI DI POTERE L’EX FISIOTERAPISTA DI MALAGO' CHE NON HA MAI RICOPERTO IL RUOLO DI AMMINISTRATORE NEMMENO NEL SUO CONDOMINIO, CHE BALBETTA UN INGLESE APPENA SCOLASTICO E HA ALLE SPALLE UNA LAUREA IN ECONOMIA OTTENUTA, PRESSO LA SELETTIVA UNIVERSITÀ TELEMATICA UNICUSANO, A CUI SI AGGIUNGE UNA CATTEDRA, A CONTRATTO, ALLA LINK, L’ILLUSTRISSIMA UNIVERSITÀ DI VINCENZO SCOTTI? - ALL’ANNUNCIO DELLA NUOVA CARICA DI BARCHIESI, LO SCONCERTO (EUFEMISMO) È PIOMBATO NELLE STANZE DEL MEF, PRIMO AZIONISTA DI CDP, MENTRE PER LE FONDAZIONI BANCARIE L’ULTIMA PRESA DI POTERE DEL DUPLEX FAZZO-BARCHIESI, IN SOLDONI, E' “IL PIÙ GROSSO SCANDALO POLITICO-FINANZIARIO MAI VISTO NEL BELPAESE...”

maurizio landini giorgia meloni

IL SESSISMO È NELLA CONVENIENZA DI CHI GUARDA – LA SINISTRA DIFENDE LANDINI CHE HA DEFINITO “CORTIGIANA” GIORGIA MELONI: PENSATE COSA SAREBBE SUCCESSO NEL "CAMPO LARGO" E NEI GIORNALI D'AREA SE L’AVESSE DETTO SALVINI DI UNA BOLDRINI QUALSIASI. AVREMMO AVUTO PAGINATE SUL SESSISMO DEL BIFOLCO PADANO. MA IL SEGRETARIO DELLA CGIL È "UN COMPAGNO CHE SBAGLIA", E ALLORA VA DIFESO: “È SOLO UN EQUIVOCO” – NON CHE LA DESTRA DIFETTI DI IPOCRISIA: GIORGIA MELONI SI INDIGNA PER "CORTIGIANA" EPPURE E' LA MIGLIORE ALLEATA DI TRUMP, UNO CHE SI VANTAVA DI "AFFERRARE TUTTE LE DONNE PER LA FICA”