christine lagarde bce banca centrale europea

CHE TASSO CHE FA – LA BCE TAGLIA I TASSI D'INTERESSE DI 25 PUNTI BASE: QUELLO SUI DEPOSITI PASSA DA 3,75% A 3,50%, QUELLO SUI RIFINANZIAMENTI PRINCIPALI SCENDE AL 3,65% – LE RAGIONI PER LA SFORBICIATA? LA POSSIBILITÀ DI RAGGIUNGERE L'OBIETTIVO DI INFLAZIONE AL 2% ENTRO LA FINE DEL 2025 E L’AUMENTO DEI RISCHI DI RIBASSO SULLA CRESCITA EUROPEA – MA LAGARDE AVVERTE: “MANTERREMO I TASSI A LIVELLI RESTRITTIVI PER TUTTO IL TEMPO NECESSARIO” – FRANCOFORTE RIVEDE AL RIBASSO LE STIME SUL PIL EUROPEO: +0,8% NEL 2024, +1,3% NEL 2025

BCE TAGLIA TASSO DI 0,25 PUNTI, SUI DEPOSITI CALA AL 3,50%

janet yellen christine lagarde

(ANSA) - La Bce ha deciso di tagliare il tasso di 25 punti base: quello sui depositi passa da 3,75% a 3,50%, quello sui rifinanziamenti principali, per l'aggiustamento tecnico causato dal nuovo quadro operativo, scende al 3,65% dal 4,25% e per lo stesso motivo il tasso sui prestiti marginali cala a 3,90% dal 4,50%. 

 

"Il Consiglio direttivo ha deciso di ridurre di 25 punti base il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale, ossia il tasso mediante il quale orienta la politica monetaria. Sulla base della sua valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, è ora opportuno compiere un altro passo nella moderazione del grado di restrizione della politica monetaria", si legge nel comunicato della Bce.

 

christine lagarde 3

"I dati recenti sull'inflazione rispecchiano sostanzialmente le attese, e le ultime proiezioni degli esperti della Bce confermano le prospettive di inflazione precedenti", aggiunge. Per quanto riguarda le prossime mosse, il Consiglio direttivo ribadisce che continuerà a seguire "un approccio guidato dai dati in base al quale le decisioni vengono definite di volta in volta a ogni riunione".

 

In particolare, le decisioni sui tassi saranno basate sulla valutazione delle prospettive di inflazione, considerati i nuovi dati economici e finanziari, della dinamica dell'inflazione di fondo e dell'intensità della trasmissione della politica monetaria, "senza vincolarsi a un particolare percorso" di riduzione dei tassi.

 

La Bce ricorda anche che dopo il cambio del quadro operativo di marzo scorso, il differenziale tra il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali e il tasso sui depositi presso la banca centrale è fissato a 15 punti base. Invece il differenziale tra il tasso sulle operazioni di rifinanziamento marginali e quello sulle operazioni principali rimane invariato a 25 punti base. (ANSA).

LAGARDALAND - MEME BY EMILIANO CARLI

 

LAGARDE, TASSI BCE RESTANO RESTRITTIVI FINCHÉ NECESSARIO ++

(ANSA) - La Bce "resta determinata ad assicurare il ritorno dell'inflazione all'obiettivo (del 2%, ndr) in modo tempestivo": per questo "manterremo i tassi a livelli sufficientemente restrittivi per tutto il tempo necessario a questo scopo". Lo ha detto la presidente della Bce Christine Lagarde durante la conferenza stampa dopo la riunione del Consiglio direttivo che ha tagliato i tassi. "Non ci impegniamo verso alcun percorso dei tassi d'interesse", ha detto Lagarde. 

 

++ LA BCE RIVEDE AL RIBASSO LE STIME SUL PIL, +0,8% NEL 2024 ++

christine lagarde 5

(ANSA) - La Bce rivede leggermente al ribasso le stime di crescita rispetto alle proiezioni di giugno: il Pil crescerà di 0,8% nel 2024, dell'1,3% nel 2025 e dell'1,5% nel 2026, "principalmente per effetto del minore contributo della domanda interna nei prossimi trimestri". Le condizioni di finanziamento "rimangono restrittive e l'attività economica resta contenuta, di riflesso alla debolezza dei consumi privati e degli investimenti", scrive la Bce. (ANSA).

 

++ LA BCE CONFERMA LE STIME D'INFLAZIONE, NEL 2024 AL 2,5% ++

(ANSA) - La Bce conferma la sua stima sull'inflazione nell'area euro per il 2024, mantenendola al 2,5% indicato a giugno. Per il 2025 la stima resta al 2,2% previsto a giugno. La stima rimane al 1,9% di giugno per il 2026. In un comunicato, la Bce spiega che l'inflazione "dovrebbe tornare ad aumentare nell'ultima parte di quest'anno, anche perché i precedenti bruschi ribassi dei prezzi dell'energia non incideranno più sui tassi calcolati sui dodici mesi", e poi "diminuire fino a raggiungere il nostro obiettivo nella seconda metà del prossimo anno".

 

BCE TAGLIA TASSO DI 0,25 PUNTI, SUI DEPOSITI CALA AL 3,50%

Estratto dell’articolo di www.repubblica.it

 

christine lagarde

[…] Il mercato era convinto che sarebbe arrivato il secondo taglio ai tassi, dopo quello di giugno, nella misura di 25 punti base: le indicazioni macroeconomiche ricevute durante l'estate – e in particolare il graduale rallentamento dell’inflazione a fronte di un indebolimento della salute economica del Vecchio continente – facevano decisamente pendere la bilancia delle aspettative verso un allentamento monetario. E così è stato.

 

Tre le ragioni per la sforbiciata, secondo la nota mattutina degli economisti di Unicredit: la possibilità di raggiungere l'obiettivo di inflazione entro la fine del 2025; l’aumentare dei rischi di ribasso sulla crescita europea; il fatto che nessun membro del Direttorio, neppure i più falchi, avessero preso netta posizione contraria a una sforbiciata. [...]

 

JEROME POWELL FED

Per altro, gli investitori già guardano all’altra sponda dell’Atlantico: settimana prossima tocca infatti alla Federal Reserve, che dovrebbe avviare il suo ciclo di riduzione del costo del denaro. I dati di ieri sull’inflazione Usa sono stati contrastanti: da una parte l’indice generale è calato più delle attese al 2,5% annuo, ma dall’altra parte il dato “core” – depurato delle componenti variabili come alimentari ed energia – è stato più alto delle attese.

 

“Secondo alcuni analisti, la banca centrale americana potrebbe anche azzardare un taglio dei tassi di mezzo punto percentuale anche se la maggioranza ipotizza un taglio di 25 punti”, dice Michele Sansone, country manager per l'Italia di iBanFirst, rinviando dunque alle successive riunioni il taglio più corposo.[...]

GIANCARLO GIORGETTI E CHRISTINE LAGARDE

Ultimi Dagoreport

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...

francesco saverio garofani sergio mattarella giorgia meloni maurizio belpietro

DAGOREPORT - MA QUALE “COMPLOTTO DEL QUIRINALE CONTRO GIORGIA MELONI”! DIETRO ALLA DIFFUSIONE DELLE PAROLE DI FRANCESCO SAVERIO GAROFANI ALLA “VERITÀ” DI BELPIETRO C'E' UNA “GOLA PROFONDA” UN PO’ PASTICCIONA, CHE SI E' FATTA SGAMARE IN MEZZA GIORNATA - DAGOSPIA È IN GRADO DI AGGIUNGERE ALCUNI DETTAGLI SULLA CENA DI GIOVEDÌ 13 NOVEMBRE ALLA TERRAZZA BORROMINI. A TAVOLA C’ERANO SEDICI PERSONE: OLTRE ALL’ORGANIZZATORE, LUCA DI BARTOLOMEI E A FRANCESCO GAROFANI, C’ERANO MANAGER, CONSULENTI, UN AD DI UNA BANCA, DUE CRONISTI SPORTIVI E…UN GIORNALISTA CHE IN PASSATO HA LAVORATO IN UN QUOTIDIANO DI DESTRA, GIA' DIRETTO DA BELPIETRO. SARÀ UN CASO CHE LA MAIL A FIRMA “MARIO ROSSI”, DA CUI È NATO LO “SCANDALO”, SIA STATA INVIATA ANCHE AL MELONIANO "IL GIORNALE" (CHE PERO' L'HA IGNORATA)? - IL CONTESTO ERA CONVIVIALE, SI PARLAVA DI CALCIO E DEL PD, MA GAROFANI NON HA MAI PRONUNCIATO LA PAROLA “SCOSSONE”, CHE INFATTI NELLA MAIL ORIGINALE NON C’È - L’AUDIO? ANCHE SE CI FOSSE, BELPIETRO NON POTREBBE PUBBLICARLO PERCHÉ SAREBBE STATO CARPITO ILLEGALMENTE...

maurizio belpietro giorgia meloni la verita

DAGOREPORT - IL GIOCO DI PRESTIGIO DI MAURIZIO BELPIETRO: LO "SCOOP" SUL PRESUNTO “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE LA MELONI” È BASATO SULLE PAROLE “PROVVIDENZIALE SCOSSONE”, CHE IL CONSIGLIERE DEL COLLE, FRANCESCO SAVERIO GAROFANI, AVREBBE PRONUNCIATO ALLA CENA DOPO L’EVENTO IN RICORDO DI AGOSTINO DI BARTOLOMEI. MA NELLA MAIL ANONIMA CHE SEGNALA LA VICENDA A "LA VERITA'" QUELLE DUE PAROLE NON SONO VIRGOLETTATE: SEMBRANO ESSERE UN RAGIONAMENTO DELL’AUTORE, IL MISTERIOSO "MARIO ROSSI" – “LINKIESTA”: “PER CAPIRE COSA PENSI MELONI BISOGNA LEGGERE ‘LA VERITÀ’, ESATTAMENTE COME PER CAPIRE COSA PENSI GIUSEPPE CONTE BISOGNA LEGGERE ‘IL FATTO’. QUANTI SI BEVONO OGGI LA FAVOLA DELLA SVOLTA ATLANTISTA ED EUROPEISTA DI MELONI, FAREBBERO BENE A LEGGERE ‘LA VERITÀ’, SMACCATAMENTE FILO-PUTINIANO, NO VAX E NO EURO. LA VERITÀ DEL GOVERNO MELONI STA LÌ”

tommaso cerno antonio giampaolo angelucci alessandro sallusti il giornale

FLASH! – COME PREVISTO, ANTONIO E GIAMPAOLO ANGELUCCI HANNO DECISO CHE, A PARTIRE DAL PRIMO DICEMBRE, AVVERRÀ IL CAMBIO DI DIREZIONE DE “IL GIORNALE” CON L’ARRIVO DI TOMMASO CERNO CHE, A SUA VOLTA, VERRÀ RIMPIAZZATO A “IL TEMPO” DA DANIELE CAPEZZONE – MALGRADO LA PROPOSTA DI ANDARE ALLA DIREZIONE EDITORIALE DE “IL GIORNALE”, AL POSTO DI VITTORIO FELTRI, CHE PASSEREBBE A QUELLA DI “LIBERO”, ALESSANDRO SALLUSTI NON L’HA PRESA BENE: IL BIOGRAFO DI GIORGIA MELONI LO CONSIDERA UNA DIMINUTIO PER IL SUO PRESTIGIO E MIREREBBE A DARE VITA A UN PROGETTO MEDIATICO CON NICOLA PORRO…