E CHI L'HA MAI VISTA... – IN POCHI L’HANNO TENUTA IN MANO, E ORMAI NON AVRANNO PIÙ MODO PER FARLO: LA BANCONOTA DA 500 EURO DAL 27 GENNAIO VA IN PENSIONE – ORA LA BCE LA CONSIDERA UN INCENTIVO ALLE ATTIVITÀ ECONOMICHE ILLEGALI. MA ALLORA PERCHÉ INIZIÒ A STAMPARLE NEL 2002? – ALLA FINE L’HANNO USATA SOLO TRAFFICANTI E SPACCIATORI…

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Antonio Signorini per “il Giornale”

 

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Pochi fortunati l'hanno custodita nel portafogli e difficilmente avranno l'occasione di farlo, perché la banconota da 500 euro sta andando in pensione. La Banca centrale europea la considera un incentivo alle attività economiche illegali e, a seguito di una decisione presa nel maggio del 2016, la farà scomparire. Dal 27 gennaio tutte le banche centrali dell'area Euro non potranno più diffonderla. Uniche eccezioni, la Germania e l'Austria che continueranno a stamparla fino al 26 aprile.

 

Vista con sospetto fin da quando l'Europa ne ordinò la stampa, il primo gennaio 2002. Roba da tedeschi ricchi, si sentiva dire allora. Un insulto agli stipendi medi di alcuni paesi europei, che non superano i due biglietti.

 

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Man mano che le carte di credito si stavano imponendo e ancora di più con la diffusione dei mezzi di pagamento elettronico, tutti mezzi tracciabili, fu chiaro che il rettangolo di carta viola da 16 centimetri per 8,2 era sempre meno utile per gli acquisiti di merci costose ma sempre più apprezzato da un certo tipo di pubblico.

 

Trafficanti, spacciatori, mafiosi o più semplicemente evasori con la necessità di spostare denaro sonante ma invisibile oltre le frontiere e attraverso i controlli. Niente di meglio che della banconota da 500 euro per l'economia sommersa, una delle migliori in circolazione nel mondo per quanto riguarda il rapporto tra leggerezza e valore. Per fare un milione bastano due chili di carta contro i dieci dei 100 euro. In pochi centimetri un valore di tutto rispetto, potenzialmente invisibile al fisco e alle forze dell'ordine.

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In giro se ne vedono poche, ma alla fine del 2018 circolavano circa 520 milioni banconote da 500, pari a 260 miliardi di euro. L'Europa conta che il numero si riduca drasticamente. Il valore del biglietto da 500 rimarrà intatto. Resterà una banconota legale. Potrà essere cambiata presso le banche centrali «per un periodo di tempo illimitato».

 

Possibili controindicazione: le 500 euro potrebbero diventare da collezione, con una quotazione necessariamente superiore al valore nominale. Più rare e più appetibili per chi cerca un mezzo di pagamento occultabile ma dal valore certo, di mercato e ufficiale.

 

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Per lavoratori e consumatori europei cambia poco. I 500 euro sono un taglio scomodo. Non sta nei portafogli di misura standard. Poi sono impossibili da cambiare. Chi in questi 17 anni di vita ha provato a usarli sa quanto sia difficile farsi dare il resto. Pochi commercianti sono disposti a incassarli. Diffidenza ingiustificata. Il biglietto di valore maggiore dell'Euro è anche quello che viene falsificato di meno. Da questo punto di vista le banconote della malavita non sono quelle da 500, ma quelle da 20, le più falsificate.

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