CONFLITTI BANCARI - ATTRAVERSO IL FONDO STRATEGICO, LA CDP RILEVA IL CONTROLLO DI S.I.A. (LE FONDAZIONI CON UNA MANO HANNO VENDUTO E CON L'ALTRA COMPRATO)

1-"SIA" FATTA LA VOLONTA' DELLE BANCHE
Carlotta Scozzari per Dagospia

La Cassa depositi e prestiti (Cdp), attraverso il Fondo strategico italiano (Fsi), è appena diventata socia di maggioranza della Sia, società attiva nella gestione di infrastrutture e servizi per i pagamenti elettronici, rilevando la partecipazione di controllo da Intesa Sanpaolo, Unicredit, Mps e Bnl (Gruppo Bnp Paribas).

Un'operazione che viene definita "di sistema" e che dovrebbe avere tra gli obiettivi quello di dare un po' di ossigeno ai bilanci degli istituti di credito, peraltro già aiutati in questi tempi grami dal provvedimento sulla rivalutazione delle quote di Bankitalia.

Tra l'altro, in questa operazione di sistema, non si può fare a meno di notare come, ancorché indirettamente, le Fondazioni di origine bancaria con una mano abbiano venduto e con l'altra comprato. Basti pensare che le Fondazioni sono nel contempo socie di minoranza di Cdp e, in gran parte dei casi, socie di maggioranza o comunque socie forti delle banche venditrici. Chissà se avranno messo loro una buona parola perché la Cdp scendesse in campo dando ossigeno ai bilanci degli istituti di credito...


2-CASSA DEPOSITI CONTINUA LO SHOPPING
Luca Pagni per "La Repubblica"

Il credito da una parte, la moda e l'energia dall'altra. Il Fondo Strategico Italiano, lo strumento creato dalla Cdp per la difesa delle aziende italiani leader nei loro settori, è sempre più protagonista nello scenario finanziario.

Ed è sempre più utilizzato per operazioni di sistema: vuoi per portare un po' di ossigeno ai bilanci delle banche, vuoi per intervenire là dove le aziende sono "minacciate" da operazioni di gruppi stranieri. Ma allo stesso tempo, anche per attrarre investimenti dall'estero.

Ecco spiegate le ultime operazioni, alcune già ufficializzate, altre in via di perfezionamento. L'ultima di ieri: il Fondo della Cassa Deposito Prestiti è diventato il socio di maggioranza del gruppo Sia, leader in Europa nella gestione di infrastrutture e servizi per i pagamenti elettronici.

Per capire: gestisce 69 milioni di carte di credito e bancomat e processa 30 miliardi all'anno di transazioni, sia in Italia che all'estero. A cedere il pacchetto di maggioranza, pari al 59,3% delle quote con un incasso di 765 milioni, sono state le banche azioniste di un gruppo con 1.500 dipendenti, un fatturato di 350 milioni e margini per 90 milioni.

La vendita riguarda il 28,9% di Intesa, il 20,1% di Unicredit, il 5,8% di Mps e il 4,5% di Bnl. Le ultime due usciranno definitivamente (l'istituto toscano con una plusvalenza di 37 milioni, quanto mai ben accetta di questi tempi), mentre Intesa e Unicredit manterranno un 8% a testa.


A comprare non è solo la Cdp. Il Fondo Strategico avrà la maggioranza (42,3%), ma sarà accompagnato nell'operazione dal fondo di investimento F2i (10,3%) e dal fondo di investimento delle Camere di commercio Orizzonte Sgr (6,7%), a dimostrazione di quanto sia considerato sicuro l'investimento: «Il gruppo Sia ha un profilo di eccellenza tecnologica e di redditività », ha commentato l'ad di Cassa depositi, Giovanni Gorno Tempini. L'obiettivo è quello di conquistare nuovi mercati esteri, ma non solo: «Accelerare la penetrazione della monetica, aumentare il supporto alla gestione del debito pubblico italiano e favorire la digitalizzazione della Pubblica amministrazione», ha spiegato l'ad del Fondo Strategico Maurizio Tamagnini.

Ma da qui a fine anno non è detto che la campagna di acquisizioni del Fondo Strategico sia finita. È attesa la formalizzazione dell'acquisto della maggioranza di Ansaldo Energia con l'84,5% delle quote, destinato poi a scendere al 15%, con la cessione del controllo a un gruppo straniero, già individuato nei coreani del gruppo Doosan. In questo caso, il Fondo della Cdp ha il compito di garantire l'italianità di Ansaldo, ma anche di dare garanzie di lungo periodo all'investimento degli asiatici.

Attrarre risorse dall'estero è l'altro compito del Fondo: potrebbe concretizzarsi a breve con l'acquisizione del 20% di Versace. Nell'azionariato della maison milanese entrerà il fondo "IQ Made in Italy investiment", joint venture paritetica con il fondo governativo del Qatar, con una dotazione di 2 miliardi di euro per operazioni sulle società della moda, ma anche nell'alimentare, nell'arredamento e nel turismo italiano. La quota del 20% in Versace vale 850 milioni di dollari, secondo alcune fonti finanziarie.
L'ultima operazione in rampa di lancio, ci riporta al principio originario del Fondo: impedire che società ad alto valore strategico passino in mani estere. Ecco spiegato il possibile ingresso in Valvitalia, azienda tra le principali nel mondo nella produzione di apparecchiature e componenti destinati all'industria petrolifera. Qui a uscire sono i fondi di investimento, mentre il nuovo assetto vedrebbe la famiglia Ruggeri salire al 51% e Fsi al 49%, anche in questo caso assieme al Qatar. Non a caso, uno dei maggiori produttori di gas al mondo.

 

Profumo Presidente di Banca Mps insieme a Riffeser e Giuseppe Guzzetti il Presidente Acri la casi tutte le Fondazioni Bancarie Italiane GUZZETTI SALZA Linda Lanzillotta e Franco Bassanini GIOVANNI BAZOLI E JOHN ELKANNGiovanni Gorno Tempini GORNO TEMPINI

Ultimi Dagoreport

donald trump volodymyr zelensky vladimir putin servizi segreti gru fsb cia

DAGOREPORT - L’OSCENO PIANO DI PACE SCODELLATO DA TRUMP, CHE EQUIVALE A UNA CAPITOLAZIONE DELL’UCRAINA, ANDAVA CUCINATO BENE PER FARLO INGOIARE A ZELENSKY - E, GUARDA LA COINCIDENZA!, ALLA VIGILIA DELL’ANNUNCIO DEL PIANO TRUMPIANO SONO ESPLOSI GLI SCANDALI DI CORRUZIONE A KIEV, CHE VEDONO SEDUTO SU UN CESSO D’ORO TIMUR MINDICH, L’EX SOCIO DI ZELENSKY CHE LO LANCIÒ COME COMICO - PER OTTENERE ZELENSKY DIMEZZATO BASTAVA POCO: È STATO SUFFICIENTE APRIRE UN CASSETTO E DARE ALLA STAMPA IL GRAN LAVORIO DEI SERVIZI SEGRETI CHE “ATTENZIONANO” LE TRANSIZIONI DI DENARO CHE DA USA E EUROPA VENGONO DEPOSITATI AL GOVERNO DI KIEV PER FRONTEGGIARE LA GUERRA IN CORSO…

andrea orcel unicredit giorgiia meloni giovanbattista fazzolari giancarlo giorgetti francesco gaetano caltagirone lovaglio milleri

DAGOREPORT - SUL RISIKO BANCARIO, DI RIFFA O DI RAFFA, L’ARMATA BRANCA-MELONI HA FATTO L’ENNESIMA FIGURA DI MERDA - DI SICURO, NON POTRÀ PIÙ FAR RIDERE I POLLI BLATERANDO CHE UNICREDIT È UNA BANCA STRANIERA, QUINDI L’OPA SU BANCO BPM VA STOPPATA PERCHÉ È UNA MINACCIA PER LA ‘’SICUREZZA NAZIONALE’’ - PROSSIMAMENTE IL CEO DI UNICREDIT, ANDREA ORCEL, AVRÀ MANI LIBERE PER SCEGLIERE QUALE BANCA PAPPARSI, MENTRE NEI PROSSIMI DUE MESI I GENI DI ‘’PA-FAZZO” CHIGI AVRANNO I NEURONI MOLTO IMPEGNATI PER RISPONDERE CON UNA MODIFICA DELLA LEGGE (CHISSÀ SE AVRÀ EFFETTO RETROATTIVO) ALLA PROCEDURA D'INFRAZIONE DI BRUXELLES - SE POI ORCEL SARÀ COSTRETTO DAL GOVERNO DI BERLINO A VENDERE LA SUA PARTECIPAZIONE IN COMMERZBANK, UNA VOLTA INTASCATO IL RICCO BOTTINO, LE OPZIONI SULLA SUA SCRIVANIA PER EVENTUALI ACQUISIZIONI SAREBBERO SENZA FRONTIERE. E NULLA VIETEREBBE A UNICREDIT DI LANCIARE UNA RICCA OPA SU MPS DI LOVAGLIO-CALTAGIRONE-MEF, OBIETTIVO GENERALI: SAREBBE LA MASSIMA RIVINCITA DI ORCEL SUL GOVERNO SMANDRAPPATO DEL GOLDEN POWER…

beatrice venezi secolo d italia libero verita italo bochino fenice venezia

DAGOREPORT - DI PIÙ STUPEFACENTE DELLA DESTRA CI SONO SOLO I SUOI GIORNALI MALDESTRI. SULLA VICENDA VENEZI A VENEZIA, PRODUCONO PIÙ BUFALE CHE NELL’INTERA CAMPANIA - SI SORRIDE SULLA RINASCITA DEL TEATRO LA FENICE CON “LIBERO” E “LA VERITÀ” MA LA RISATA (PIU’ PERNACCHIO) ARRIVA COL “SECOLO D’ITALIA”: “BUONA LA PRIMA: 7 MINUTI DI APPLAUSI PER VENEZI”. PECCATO CHE NON DIRIGESSE AFFATTO LEI, LA “BACCHETTA NERA”, MA IVOR BOLTON, COME C’È SCRITTO PERFINO NEL PEZZO. INCREDIBILE MA VERO. PERÒ LÌ SOTTO C’È LA GERENZA DEL GIORNALE, DOVE SI SCOPRE CHE NE È DIRETTORE EDITORIALE TALE BOCCHINO ITALO. E ALLORA TUTTO SI SPIEGA

giuseppe conte rocco casalino marco travaglio roberto fic o todde paola taverna elly schlein

DAGOREPORT - DOVE STA ANDANDO A PARARE QUELL’AZZECCAGARBUGLI DI GIUSEPPE CONTE? ALL’INTERNO DEL M5S SI CONTRAPPONGONO DUE POSIZIONI: LA LINEA MOVIMENTISTA ED EUROSCETTICA SQUADERNATA DAGLI EDITORIALI DI MARCO TRAVAGLIO, CONVINTO COM'È CHE IL "CAMPOLARGO" SIA UNA DISGRAZIA PEGGIORE DELL'ARMATA BRANCA-MELONI; CHE HA UNA CERTA PRESA SULLA BASE DEGLI ELETTORI EX GRILLINI - DALL’ALTRA, LA LINEA DI TAVERNA, FICO, PATUANELLI E TODDE, IN SINTONIA CON LA BASE PARLAMENTARE DEI CINQUE STELLE, FAVOREVOLE A UN ACCORDO PROGRAMMATICO DI GOVERNO CON IL PD, ANCHE AL DI LÀ DEL FATTO CHE CONTE SIA, VIA PRIMARIE, IL CANDIDATO PREMIER DELLA COALIZIONE DI CENTROSINISTRA (GOVERNARE SIGNIFICA CONQUISTARE POTERE, POSTI E PREBENDE) – PERCHÉ CONTE ZIGZAGHEGGIA BARCAMENANDOSI CON SUPERCAZZOLE PRIMA DI STRINGERE UN APERTO ACCORDO PROGRAMMATICO COL PD? - COME MAI TA-ROCCO CASALINO, L’APPRENDISTA STREGONE RASPUTINIANO CHE HA CONFEZIONATO PER ANNI LE MASCHERE DEL CAMALEONTISMO DI “CONTE PREMIER”, HA MOLLATO ''LA POCHETTE DAL VOLTO UMANO'' PER FONDARE UN GIORNALE ONLINE?

giorgia meloni maurizio belpietro francesco saverio garofani sergio mattarella

DAGOREPORT - IL “PIANO DEL QUIRINALE PER FERMARE MELONI” NON ESISTE: LO “SCOOP” DELLA “VERITÀ” È STATO CONFEZIONATO CON L’OBIETTIVO DI PRENDERE DI MIRA SERGIO MATTARELLA, COME MASSIMA RAPPRESENTANZA DI QUEL "DEEP STATE" CHE I CAMERATI DI PALAZZO CHIGI HANNO SUL GOZZO – LA STATISTA DELLA SGARBATELLA SOGNA L’EGEMONIA ISTITUZIONALE: BOCCIATO IL PREMIERATO, VUOLE CAMBIARE CON LA FORZA IL SISTEMA MODIFICANDO LA LEGGE ELETTORALE E INSERENDO IL NOME DEL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO SULLA SCHEDA (COSI' DA BYPASSARE DI FATTO I POTERI DI NOMINA DEL PREMIER CHE SPETTANO AL COLLE) - MA NON TUTTO FILA LISCIO: LEGA E FORZA ITALIA SI OPPONGONO PERCHE' NON VOGLIONO ESSERE CANNIBALIZZATI DA FDI E IN CAMPANIA E PUGLIA SI PROSPETTA UNA BATOSTA PER IL CENTRODESTA - DA QUESTO DERIVA QUEL NERVOSISMO, CON VITTIMISMO PARACULO ANNESSO, CHE HA SPINTO GIORGIA MELONI A CAVALCARE IL “COMPLOTTO DEL COLLE” – E SE FDI, PER BOCCA DI BIGNAMI E MALAN, NON AVESSE RINCULATO, DAL QUIRINALE SAREBBE PARTITO UN SILURO A TESTATA MULTIPLA...