LA CONSOB DEL GIORNO DOPO - L’AUTORITÀ CHIEDERÀ CONTO A CAIRO DELLA SCELTA DI NON ACCANTONARE NEMMENO UN EURO AL FONDO RISCHI, IN PREVISIONE DELLA CAUSA DA BLACKSTONE A NEW YORK - SUL FATTO CHE RCS AVESSE IGNORATO IN BILANCIO LA DISPUTA CON GLI AMERICANI E LA RICHIESTA DI RISARCIMENTO DA 600 MILIONI DI DOLLARI C’ERANO MOLTE PERPLESSITÀ, SIN DALL’INIZIO. A URBANETTO POTREBBERO ANCHE CHIEDERE PERCHÉ LO SCORSO ANNO ABBIA CHIESTO E OTTENUTO UNA MANLEVA SU SUE EVENTUALI PERSONALI RESPONSABILITÀ...

-

Condividi questo articolo


 

 

 

Giovanna Predoni per www.tag43.it

 

FONDO BLACKSTONE FONDO BLACKSTONE

Il tempismo è quello del giorno dopo, di chi invece di prevenire interviene a cose fatte. All’indomani della vittoria del fondo Blackstone nell’arbitrato che lo vedeva opposto alla Rcs, e che aveva come oggetto l’acquisto nel 2013 della storica sede del Corriere della sera, la Consob si appresta a chiedere spiegazioni su un punto cruciale che già aveva suscitato sin dall’inizio della controversia non poche perplessità.

 

sede del corriere della sera in via solferino a milano 1 sede del corriere della sera in via solferino a milano 1

Ovvero il fatto che la casa editrice avesse deliberatamente deciso di ignorare a livello di bilancio la disputa con gli americani e la relativa richiesta di risarcimento da essi presentata al tribunale di New York: 300 milioni di dollari per Rcs e altrettanti per il suo proprietario, Urbano Cairo. Ora l’autorità di controllo della Borsa chiederà conto di tale scelta al cda dell’azienda e alla società di revisione Deloitte.

 

Rcs e il vulnus del mancato accantonamento al fondo rischi

Una scelta che aveva suscitato anche recentissimamente e non poche perplessità, non solo negli analisti, ma anche in alcuni piccoli azionisti e negli stessi giornalisti del gruppo. Nel corso dell’assemblea dello scorso 21 aprile un rappresentante del Cdr dell’azienda pose esplicitamente la questione. Ricevendo, come si legge nel bilancio, una risposta piuttosto lapidaria.

urbano cairo foto di bacco (3) urbano cairo foto di bacco (3)

 

Fatta una breve storia della disputa sulla vendita dell’immobile a Blackstone, e del perché la società ritenesse di aver subito un vulnus accusando gli americani di aver profittato del momento di difficoltà del venditore per spuntare un prezzo di estremo favore, Rcs precisava che: «La Società, acquisite le valutazioni dei propri consulenti legali (lo studio Erede, ndr), ha ritenuto che non sussistano i presupposti per l’iscrizione di fondi rischi».

sede del corriere della sera in via solferino a milano 2 sede del corriere della sera in via solferino a milano 2

 

Caso Rcs-Blackstone: l’intervento della Consob a tutela del mercato

Detto in altre parole, la casa editrice era assolutamente sicura delle proprie ragioni, e quindi della vittoria, da non ritenere opportuno accantonare neanche un euro in previsione della causa fattale da Blackstone a New York. Ora l’esito dell’arbitrato non solo mette a dura prova quella granitica certezza, ma si traduce in un enorme rischio per gli azionisti della società.

Urbano Cairo su Instagram dall'ospedale San Paolo Urbano Cairo su Instagram dall'ospedale San Paolo

 

Da qui, se pur tardivo, l’intervento della Consob a tutela del mercato. L’autorità di Borsa magari chiederà anche a Cairo perché, pur professandosi assolutamente sicuro della vittoria, lo scorso anno egli abbia chiesto e ottenuto una manleva su sue eventuali personali responsabilità.

 

URBANO CAIRO URBANO CAIRO

Si legge infatti a pagina 54 della nella nota di bilancio che: «In considerazione del fatto che il presidente ha agito e agisce quale legale rappresentante di Rcs, in nome, per conto e nell’interesse della stessa, nonché in esecuzione di una delibera del consiglio di amministrazione, Rcs si è impegnata a tenere indenne il presidente da ogni eventuale costo o danno a questi derivante a seguito delle contestazioni giudiziali e stragiudiziali avanzate in merito all’operazione e per gli atti compiuti in esecuzione di quanto deliberato dal consiglio di amministrazione».

BLACKSTONE BLACKSTONE BLACKSTONE BLACKSTONE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - SULLA SCENA POLITICA, FITTA DI SCAPPATI DI CASA, MANCAVANO SOLO LORO: FASCINA E GALLIANI - L’ANTICO “CONDOR” DEL CAVALIERE È DIVENTATO LO CHAPERON POLITICO DELLA “VEDOVA INCONSOLABILE”, CON IL CONTORNO DEI SECOLARI AMICI DELLA BUONANIMA DI SILVIO, CONFALONIERI E DELL’UTRI - IN OGNI USCITA PUBBLICA, I DUE SONO INSEPARABILI. DEL RESTO, SI CONOSCONO, E BENE. LA SCALATA DELLA “MARIA GODETTI” CALABRO-NAPOLETANA ALL’INTERNO DELL’INNER CIRCLE BERLUSCONIANO AVVENNE GRAZIE A GALLIANI, ALL’EPOCA BOSS DEL MILAN - ORA È CHIARO CHE A TAJANI HA SEMPRE FREGATO POCO DI COSA COMBINA IL DUPLEX FASCINA-GALLIANI. FINO ALLO SCORSA SETTIMANA ALLORCHÉ È ESPLOSA FORZA ITALIA AL COMUNE DI MILANO, DIETRO LA QUALE CI SAREBBERO LE UNGHIE DELLA FASCINA, CHE HA MANTENUTO UN OTTIMO RAPPORTO CON MARINA, VEDI IL DUELLO CONTINUO CON IL FRATELLO PIER SILVIO CHE VUOLE FAR SLOGGIARE LA “VEDOVA INCONSOLABILE” DALLA COSTOSISSIMA MAGIONE DI ARCORE - VIDEO

FLASH! - A TORINO, PER IL DOPO PALENZONA ALLA PRESIDENZA DI CRT, SI STANNO SONDANDO LE ISTITUZIONI SUL NOME DI MICHELE VIETTI, MAGISTRATO EX-CSM, OGGI DISOCCUPATO. UN NOME CHE È GRADITO AL SINDACO DI TORINO, STEFANO LORUSSO, CHE NON HA MAI SOPPORTATO LA PRESENZA E SOPRATTUTTO LA DISUBBIDIENZA DI PALENZONA - A DAR VOCE ALLA CANDIDATURA DI VIETTI C'È LA DI LUI CONSORTE, CATERINA BIMA, CHE RICOPRE IL RUOLO DI VICE PRESIDENTE DI CRT ED È STATA TRA GLI OPPOSITORI DELLA GESTIONE PALENZONA...

DAGOREPORT - CONTINUA L’IMBROGLIO-SCHLEIN: ELLY RINCULA SUL NOME NEL SIMBOLO DANDO LA COLPA A BONACCINI (SIC!) E SI RIMANGIA ''CAPOLISTA OVUNQUE": LO SARA' SOLO AL CENTRO E NELLE ISOLE - ALLA DIREZIONE NAZIONALE DEL PD DI IERI LA SVALVOLATA MULTIGENDER HA PERSO LA MAGGIORANZA DEL PARTITO. I VENTI DI RIVOLTA INVESTONO TUTTE LE VARIE ANIME DEL PD - ELLY SI È RIMBOCCATA LA LAPIDE QUANDO HA DETTO: O IL MIO NOME NEL SIMBOLO O MI METTETE CAPOLISTA IN TUTTE LE CIRCOSCRIZIONI. DI TALE PROPOSTA, LA ZARINA DEL PD NE AVEVA PARLATO SOLO CON BONACCINI. IL PRESIDENTE DEL PD HA ACCONSENTITO IN CAMBIO DELLA CANDIDATURA NEL SUD DEL RAS DELLE PREFERENZE, RAFFAELE “LELLO” TOPO, FIGLIO DELL’AUTISTA DI GAVA, CHE OVVIAMENTE FA PARTE DELLA SUA CORRENTE (AH! I CACICCHI…) - ALLA FINE VICINO A SCHLEIN RESTANO SOLO IN DUE, IL MULTI-TRASFORMISTA ZINGAR-ELLY E FRANCESCO BOCCIA, IL VERO ARTEFICE DEL SISTEMA PUGLIA, GARANTE DI DECARO ED EMILIANO - ANCHE SE ALLE EUROPEE IL PD GALLEGGERA' AL 20%, SINESTR-ELLY DOVRA' FARE LE VALIGIE...

DAGOREPORT: 100 SCALFARI MENO UNO - NON È SOLTANTO TELE-MELONI A CENSURARE GLI SCRITTORI: C'E' ANCHE IL GRUPPO GEDI – IL LIBRO SUL CENTENARIO DI SCALFARI CURATO DA SIMONE VIOLA, NIPOTE DI EUGENIO, IN EDICOLA INSIEME A ‘’REPUBBLICA’’, SQUADERNA CENTO INTERVENTI DI ALTRETTANTI TESTIMONIAL, TRANNE QUELLO INNOCUO E DEL TUTTO PERSONALE DI GIOVANNI VALENTINI, EX DIRETTORE DELL’ESPRESSO - LE SUE CRITICHE, MANIFESTATE SUL "FATTO QUOTIDIANO" SULL’OPERAZIONE “STAMPUBBLICA” E POI NEL SUO LIBRO SULLA PRESA DI POSSESSO DEL GIORNALE DA PARTE DI ELKANN, GLI VALGONO L’OSTRACISMO E LA DAMNATIO MEMORIAE – IL TESTO CENSURATO…