euro lotteria soldi contanti

CONTANTI SALUTI A CHI CI VUOLE MALE - NONOSTANTE LA SPINTA DEI GOVERNI A FAVORE DEI PAGAMENTI ELETTRONICI, LE BANCONOTE CONTINUANO AD AUMENTARE: AL 31 DICEMBRE DEL 2020 IN EUROPA NE CIRCOLAVANO 1.435 MILIONI DI ESEMPLARI, 142 MILIONI IN PIÙ RISPETTO AL 2019 - C'È SEMPRE CHI VUOLE TENERE UNA PARTE DEI PROPRI RISPARMI IN UN FORMATO "FISICO", SOPRATTUTTO IN GERMANIA E NEL REGNO UNITO. POI CI SI È MESSO ANCHE IL VIRUS A COMPLICARE LE PROCEDURE PER I DEPOSITI IN BANCA…

Pietro Saccò per “Avvenire

 

CONTANTI 1

Sono anni che gli fanno la guerra, ma il contante non è affatto morto. Anzi, sembra in ottima salute. Le ultime rilevazioni della Banca centrale europea sulle banconote in circolazione nella zona euro mostrano che la domanda di contante in Europa continua ad aumentare. Al 31 dicembre del 2020 nei Paesi della moneta unica circolavano 1.435 milioni di banconote, 142 milioni in più rispetto alla chiusura del 2019.

 

La pandemia da Covid-19 ha accelerato ulteriormente la diffusione di banconote in Europa: il ritmo di aumento annuale del contante in circolazione dallo scorso giugno è tornato sopra il 10% per la prima volta dal 2009.

 

gli italiani amano i contanti 1

Questo ritorno al contante non è un fenomeno solo europeo. Anche negli Stati Uniti, in Canada e in Giappone le banche centrali hanno notato un significativo aumento del contante in circolazione dall’inizio della pandemia.

 

Eppure dovunque aumentano anche i pagamenti con carte di credito, bancomat e via smartphone. Tutto sembra portare verso un futuro di cashless society, società senza contanti. C’è il boom mondiale del commercio elettronico, dove i pagamenti non possono ovviamente avvenire in contante.

 

CONTANTI 2

C’è il timore di contagiarsi con il coronavirus toccando le banconote, nonostante le banche centrali abbiano chiarito che è molto improbabile che questo avvenga. Ci sono poi specifici piani governativi che incoraggiano il passaggio ai pagamenti elettronici, come il cashback introdotto dal governo italiano.

 

La Svezia sta accelerando il progetto della e-krona, la corona svedese elettronica, e anche la Bce – su impulso dell’italiano Fabio Panetta – ha avviato i lavori per esplorare la possibilità di introdurre l’euro digitale. Il contante, però, non è mai stato così popolare. Il fatto è che il boom dei pagamenti digitali e quello della domanda di banconote non sono necessariamente due storie contrastanti.

 

CONTANTI

Sempre meno utilizzate per fare acquisti, le banconote restano uno degli strumenti prediletti di chi vuole avere una parte dei propri risparmi in un formato "fisico". I vecchi soldi sotto il materasso o, nella loro forma più evoluta, in una cassetta di sicurezza in banca. Sono di nuovo i numeri della Bce a confermare che la tendenza è questa.

 

contanti

La superbanconota da 500 euro – la più pratica per chi vuole tenere molti soldi in contanti – non viene più prodotta dal gennaio del 2019. Per questo le famiglie a caccia di grandi quantità di contanti nei mesi scorsi si sono buttate sulla prima alternativa rimasta, la banconota gialla da 200 euro: soltanto a marzo 2020 le banconote da 200 euro in circolazione in Europa sono aumentate del 13,9%, passando da 90 a 102 milioni di pezzi in trenta giorni. A fine dicembre erano già diventate 130,5 milioni, con una crescita del 58% in un anno e del 160% in due anni.

 

CONTANTI 35

Ovviamente non ci sono dati precisi su chi è che sta facendo scorta di contanti. Con la moneta unica, inoltre, non è più possibile avere il dato puntuale sulla quantità di banconote che circolano in una singola nazione dell’euro. Bisogna rassegnarsi alle stime delle varie banche centrali che si interrogano sulla destinazione del denaro che hanno stampato.

 

Molti indizi portano comunque in Germania: le famiglie tedesche hanno una forte tradizione di accumulo di contanti ed è stato proprio per le richieste di Berlino che la Bce si è limitata a interrompere la produzione della banconota da 500 euro (molto usata per pagamenti in nero e traffici illeciti) invece che ritirarla dalla circolazione.

 

CONTANTI 15

Secondo un’indagine della Bundesbank pubblicata lo scorso luglio il tedesco medio nel 2018 teneva in casa o in una cassetta di sicurezza in banca 1.364 euro in contanti (uno dei 2mila intervistati dalla banca centrale tedesca ha ammesso di avere una riserva in contanti di oltre 100mila euro).

 

I tedeschi, dice l’indagine della Bundesbank, tengono i soldi in casa un po’ perché non si fidano molto dei sistemi tecnologici delle banche e un po’ perché sono scontenti dei tassi di interesse sui depositi bancari, azzerati ormai da anni.

 

gli italiani amano i contanti 4

Dietro il boom del contante in tutto l’Occidente ci sono però anche ragioni tecniche. La Bank of England ha approfondito questo fenomeno in un’analisi pubblicata a novembre. Al di là della scelta di molti britannici di tenersi una scorta di contanti in casa, nota la banca centrale inglese, può esserci anche il fatto che molti negozianti oggi impieghino più tempo per depositare i loro incassi in banca, dal momento che gli sportelli restringono gli accessi per le misure di contenimento del virus.

 

gli italiani amano i contanti 2

Lo stesso potrebbe avvenire per le domestiche, le baby sitter e le colf, che solitamente nel Regno Unito sono pagate in contanti e che ora tendono a tenersi i soldi in tasca invece che mettersi in fila per entrare in banca. Certamente la crescita dei contanti si lega anche alla grande espansione dei risparmi, altro fenomeno comune a tutte le economie sviluppate.

 

Costrette in casa, obbligate a rinunciare a molte delle attività (e delle spese) a cui erano abituate, le famiglie stanno accumulando risparmi dall’inizio della pandemia: il freno alla spesa fa così salire i depositi in banca ma anche la quantità di banconote che restano nei portafogli, o si accumulano nelle case. Almeno per chi è stato protetto dal disastro economico provocato dal Covid-19.

Ultimi Dagoreport

gaza giorgia meloni donald trumpm benjamin netanyahu

QUANTO A LUNGO PUÒ ANDARE AVANTI IL TRASFORMISMO CHIAGNE E FOTTI DI GIORGIA MELONI DECLINATO IN SALSA ISRAELO-PALESTINESE? - L’ITALIA HA DATO IL SUO VOTO FAVOREVOLE AL RICONOSCIMENTO DI "DUE POPOLI, DUE STATI" ALL'ASSEMBLEA DELL'ONU DEL 22 SETTEMBRE - MA, FRA UNA SETTIMANA, SU INIZIATIVA DI FRANCIA E ARABIA SAUDITA, IL CONSIGLIO DELL'ONU E' CHIAMATO A VOTARE IL RICONOSCIMENTO DELLO STATO PALESTINESE: CHE FARA' LA "GIORGIA DEI DUE MONDI"? - FRANCIA, AUSTRALIA, BELGIO, CANADA, FINLANDIA, MALTA, PORTOGALLO E REGNO UNITO ENTRERANNO A FAR PARTE DEI 147 STATI DEI 193 MEMBRI DELL’ONU CHE RICONOSCONO LA PALESTINA - DIMENTICANDO PER UN MOMENTO LE STRAGI DI GAZA, LA PREMIER VOTERA' CONTRO O SI ASTERRA' PER COMPIACERE TRUMP E L’AMICO NETANYAHU? TROVERA' IL CORAGGIO DI UNIRSI AL RESTO DEL MONDO, VATICANO COMPRESO? AH, SAPERLO...

giorgia meloni vox ursula von der leyen santiago abascal

DAGOREPORT - SE I MEDIA DI CASA NOSTRA, DEL VIDEO-MESSAGGIO DI GIORGIA MELONI ALL'EVENTO MADRILENO DI VOX, HANNO RIPRESO SOLO LA PARTE DEL DISCORSO RIGUARDANTE L’ASSASSINIO DI CHARLIE KIRK, SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO COME MARTIRE DELL’ODIO E DELLA VIOLENZA DELLA SINISTRA, I CAPOCCIONI DI BRUXELLES HANNO SBARRATO GLI OCCHI PER UN ALTRO MOTIVO - CHE CI FACEVA LA MELONI, EX PRESIDENTE DEL GRUPPO DEI CONSERVATORI EUROPEI ALL’EVENTO “EUROPA VIVA 2025” DI VOX, IL PARTITO DI ESTREMA DESTRA SPAGNOLO CHE DAL 2023 È STATO ARRUOLATO DA “PATRIOTI PER L’EUROPA”, L’EUROGRUPPO ANTI-UE CREATO DAL DUCETTO UNGHERESE E FILO-PUTINIANO, VIKTOR ORBAN, DI CUI FA PARTE ANCHE LA LEGA DI SALVINI? - ALLA FACCIA DEL CAMALEONTISMO DELLA “GIORGIA DEI DUE MONDI”, BASCULANTE TRA UN VIAGGETTO E UN ABBRACCIO CON I DEMOCRISTIANI TEDESCHI URSULA VON DER LEYEN E FEDRICH MERZ, A CATALIZZARE L’IRRITAZIONE DEI VERTICI DELL’UNIONE È STATO IL TEMA DELL'EVENTO DI VOX CHE, TRA DIBATTITI SU IMMIGRAZIONE ILLEGALE, LAVORO, CASA E SICUREZZA, SPUTAVA IN FACCIA AI POTERI FORTI DI BRUXELLES - LA MANIFESTAZIONE DI VOX HA DIMOSTRATO, PER L’ENNESIMA VOLTA, L’ISTRIONICA PERSONALITÀ DI COMUNICATRICE DELLA PREMIER ALLA FIAMMA. TALENTO LATITANTE TRA I NUMEROSI GALLI DEL  CENTROSINISTRA... - VIDEO

FLASH! – MENTRE SVANISCE LA MILANO DEI ‘’POTERI FORTI’’ E DEI “SALOTTI BUONI”, FINITI SOTTO IL TALLONE DEI “BARBARI ROMANI”, SI ALZA LA VOCE DEL 92ENNE GIOVANNI BAZOLI - IL GRANDE VECCHIO, CHE INSIEME A GUZZETTI HA RIDISEGNATO IL SISTEMA BANCARIO, HA CONSEGNATO ALLA FELTRINELLI LA SUA AUTOBIOGRAFIA (LA FIGLIA CHIARA, NONCHÉ COMPAGNA DEL SINDACO DI MILANO BEPPE SALA, LAVORA ALLA FONDAZIONE FELTRINELLI) – IL LIBRO PARTE DALLA GUERRA AI NAZIFASCISMO E LA PASSIONE PER ALESSANDRO MANZONI, CONTINUA CON LA CELEBRAZIONE DI NINO ANDREATTA, LE VICENDE DEL BANCO AMBROSIANO, FINO ALLA CREAZIONE DI INTESA SANPAOLO…

giorgia meloni kirk renzi salvini tajani

DAGOREPORT - LA STRATEGIA DELLA DISTRAZIONE DI GIORGIA MELONI: PER LA DESTRA DE’ NOANTRI, IL DELITTO KIRK NON È UNA STORIA AMERICANA DEFLAGRATA ALL’INTERNO DEL MONDO DEI “MAGA” TRUMPIANI. NO, È ROBA DA BRIGATE ROSSE IN VIAGGIO PREMIO NEGLI USA - ECCO: IL CADAVERE DI UN ATTIVISTA DI UN PAESE DOVE LE ARMI LE COMPRI DAL TABACCAIO È GIUNTO AL MOMENTO GIUSTO PER ESSERE SFACCIATAMENTE STRUMENTALIZZATO AD ARTE DALLA PROPAGANDA DI PALAZZO CHIGI, COPRENDO CON DICHIARAZIONI FUORI DI SENNO LE PROPRIE DIFFICOLTÀ - CHE LA DESTRA DI GOVERNO SIA IN PIENA CAMPAGNA ELETTORALE, INQUIETA (EUFEMISMO) PER L’ESITO DELLE REGIONALI D’AUTUNNO, IL CUI VOTO SARÀ DIRIMENTE IN VISTA DELLE POLITICHE 2027, ALLE PRESE CON UN PAESE CHE SENZA LA FORTUNA DEI 200 MILIARDI DEL PNRR SAREBBE IN RECESSIONE COME LA FRANCIA E LA GERMANIA, NE È CONSAPEVOLE LO STESSO ESECUTIVO, IN PIENO AFFANNO PER TROVARE LE RISORSE NECESSARIE ALLA FINANZIARIA DI FINE D’ANNO - RENZI: “LA PREMIER SEMINA ZIZZANIA E CREA TENSIONE PER EVITARE DI PARLARE DI STIPENDI E SICUREZZA. MA SOPRATTUTTO PER EVITARE CHE NASCA UN VERO MOVIMENTO A DESTRA. OCCHIO: SE VANNACCI FA COME FARAGE, LA MELONI VA A CASA. LA POLITICA È PIÙ SEMPLICE DI QUELLO CHE SI CREDA. GIORGIA MELONI ALIMENTA LA PAURA PERCHÉ LEI HA PAURA…” - VIDEO

emanuele orsini romana liuzzo luiss sede

FLASH! – IL PRESIDENTE DI CONFINDUSTRIA, EMANUELE ORSINI, HA COMINCIATO IL "RISANAMENTO" DELL’UNIVERSITÀ "LUISS GUIDO CARLI" ALLONTANANDO DALLA SEDE DELL’ATENEO ROMANO LO SPAZIO OCCUPATO DALLA "FONDAZIONE GUIDO CARLI" GUIDATA DALL’INTRAPRENDENTE ROMANA LIUZZO, A CUI VENIVA VERSATO ANCHE UN CONTRIBUTO DI 350 MILA EURO PER UN EVENTO ALL’ANNO (DAL 2017 AL 2024) - ORA, LE RESTA SOLO UNA STANZETTA NELLA SEDE LUISS DI VIALE ROMANIA CHE SCADRÀ A FINE ANNO – PRIMA DELLA LUISS, LA FONDAZIONE DELLA LIUZZO FU "SFRATTATA" DA UN PALAZZO DELLA BANCA D’ITALA NEL CENTRO DI ROMA...