mion castellucci

ERA ANCORA IL RE DEL CASTELLUCCI - L'EX AD DI AUTOSTRADE SI ERA DIMESSO DA UN PO', MA CONTINUAVA ''ANCORA A CONTROLLARE IL PROCESSO'', ANCHE NEL NUOVO ASSETTO SOCIETARIO. A RACCONTARLO CON UN CERTO FASTIDIO POCHI MESI FA È GIANNI MION, UOMO DI FIDUCIA DI (ALCUNI) BENETTON: ''STA SEMINANDO L' IDEA CHE GILBERTO" (MORTO NEL 2018) "NON VOLESSE FARE LA MANUTENZIONE. È POSSIBILE CHE QUESTO QUA ABBIA DETTO DUE O TRE C... E LUI CHISSÀ COSA HA CAPITO. QUELLO CHE CI FREGA È L' INCOMPETENZA DI GILBERTO, CE LO POSSIAMO DIRE NO?''

 

T.Fre e M.Gra. per “la Stampa

 

Giovanni Castellucci si era dimesso da un bel pezzo, ma continuava «ancora a controllare il processo», anche nel nuovo assetto societario. A raccontarlo con un certo fastidio è Gianni Mion, presidente di Edizione Holding, la cassaforte della famiglia degli imprenditori di Treviso: «Sta seminando l' idea che Gilberto (Benetton, morto nel 2018, ndr) non volesse fare la manutenzione. È possibile che questo qua abbia detto due o tre c... e lui chissà cosa ha capito. Quello che ci frega è l' incompetenza di Gilberto, ce lo possiamo dire no?».

giovanni castellucci 1

 

Lo sfogo di Mion, affidato a un collaboratore, è del 3 gennaio 2020. Ed è una delle testimonianze, secondo il giudice, di come l' influenza del vecchio amministratore abbia continuato a estendersi anche dopo il suo allontanamento.

 

Come quando, scrive il giudice Paola Faggioni, «emerge come Castellucci si stia adoperando con Ermanno Boffa, marito di Sabrina Benetton, per trovare nuovi azionisti». «Devo fare un discorso a Boffa - si lamenta ancora Mion - lo deve mollare questo c... di Castellucci. Addirittura ho sentito che si sta offrendo per creare aggregazioni per vendere Atlantia, per comprarla. Non si rende conto di come sta messo, di quello che succede a Genova. Gli converrebbe andare in Medio Oriente».

 

FABIO CERCHIAI E GIOVANNI CASTELLUCCI

Castellucci era a conoscenza del problema delle barriere. Lo dimostra, secondo il giudice, una foto mandatagli da Paolo Berti, responsabile del settore a cui fanno capo le manutenzioni. La foto ritrae le ribaltine, cioè le barriere piegate per evitare l' attrito del vento, un sistema che in realtà non elimina il rischio: «Belle, chi le ha progettate, Renzo Piano? Sono a onda?», replica l' amministratore. In un altro passaggio il giudice rimarca come Berti e Donferri parlino della questione barriere, che comporta un rischio per la sicurezza, ridendo, «dell' abbassamento delle ribaltine». Anche quando Lucio Ferretti Torricelli, tecnico Spea, afferma che «sono attaccate con il Vinavil».

GIANNI MION 1

 

I favori chiesti al generale

Non è l' unico rappresentante del vecchio management che ritorna nell' indagine. La Guardia di Finanza segnala anche come Michele Donferri Mitelli, fedelissimo di Castellucci, ex capo delle manutenzioni, sia andato a lavorare per un' azienda di consulenza che ha tra i suoi clienti proprio Autostrade e altre società del gruppo. È la Polis consulting, sede a Lamezia.

 

Donferri secondo gli inquirenti vi lavora in nero e nel frattempo ha ottenuto anche la Naspi, il sussidio di disoccupazione pagato dall' Inps. Sul punto Autostrade spiega che la società è tra le appaltanti dal 2016, è una di migliaia di realtà che lavora per il gruppo. Autostrade, si apprende sempre da fondi societarie, non è a conoscenza di rapporti con ex dipendenti e condurrà accertamenti.

giovanni castellucci

Nelle intercettazioni Donferri è in contatto anche con due generali dei carabinieri, Franco Mottola e Carmelo Burgio.

Al primo chiede alcuni favori.

 

Prima di avere in anticipo i quiz del concorso dell' Arma, per passarli al figlio di un collega impegnato nella prova, Valerio Carusotti. Poi si affida al generale per fare pressioni sul comando di Genova, in occasione dell' interrogatorio di Castellucci dopo il crollo del Morandi. La richiesta è di «trattarlo bene», sostanzialmente di evitare l' assalto dei giornalisti.

 

sabrina e gilberto benetton

Alla fine nel codazzo di forze dell' ordine, quel giorno, nonostante l' inchiesta sia condotta dalla Guardia di Finanza, sono presenti anche l' allora comandante provinciale di Genova e un capitano di compagnia. A Burgio, invece, Donferri chiede di interessarsi di un' inchiesta della Forestale che coinvolge alcuni dipendenti di Aspi.

 

"Migliorino ce l' ha con noi"

Dopo l' avvio dell' inchiesta la Procura affida una consulenza a Placido Migliorino, esperto del ministero, che impone al nuovo management di Autostrade interventi urgenti sulle barriere: «Questo Migliorino è ispettore da dieci anni e se ne esce adesso - si sfoga il nuovo ad Roberto Tomasi - ce l' ha a morte con noi».

luciano giuliana gilberto benettonmichele donferri mitellipietro lunardi, gian maria gros pietro, silvio berlusconi, gilberto benetton e vito gamberale

Ultimi Dagoreport

emmanuel macron giorgia meloni volodymyr zelensky vladimir putin

DAGOREPORT – MACRON E MELONI QUESTA VOLTA SONO ALLEATI: ENTRAMBI SI OPPONGONO ALL’USO DEGLI ASSET RUSSI CONGELATI IN EUROPA, MA PER RAGIONI DIVERSE. SE IL TOYBOY DELL’ELISEO NE FA UNA QUESTIONE DI DIRITTO (TEME LE RIPERCUSSIONI PER LE AZIENDE FRANCESI, IL CROLLO DELLA CREDIBILITÀ DEGLI INVESTIMENTI UE E IL RISCHIO DI SEQUESTRI FUTURI DI CAPITALI EUROPEI), PER LA DUCETTA È UNA QUESTIONE SOLO POLITICA. LA SORA GIORGIA NON VUOLE SCOPRIRSI A DESTRA, LASCIANDO CAMPO A SALVINI – CON LE REGIONALI TRA CINQUE GIORNI, IL TEMA UCRAINA NON DEVE DIVENTARE PRIORITARIO IN CAMPAGNA ELETTORALE: LA QUESTIONE ARMI VA RIMANDATA (PER QUESTO ZELENSKY NON VISITA ROMA, E CROSETTO NON È ANDATO A WASHINGTON)

giorgia meloni matteo salvini elly schlein luca zaia

DAGOREPORT - C’È UN ENORME NON DETTO INTORNO ALLE REGIONALI IN VENETO E CAMPANIA, E RIGUARDA LE AMBIZIONI DI ZAIA E DE LUCA DI...RIPRENDERSI LA GUIDA DELLE RISPETTIVE REGIONI! - NULLA VIETA AL “DOGE” E ALLO SCERIFFO DI SALERNO DI RICANDIDARSI, DOPO AVER “SALTATO” UN GIRO (GLI ERA VIETATO IL TERZO MANDATO CONSECUTIVO) – IN CAMPANIA PER DE LUCA SAREBBE UN GIOCO DA RAGAZZI: GLI BASTEREBBERO 5-6 CONSIGLIERI FEDELISSIMI PER TENERE PER LE PALLE FICO E POI FARLO CADERE PER RICANDIDARSI. IDEM PER IL "DOGE", CHE PERO' NON AVRA' DALLA SUA UNA LISTA DI "SUOI" CANDIDATI - A CONTARE SARANNO I VOTI RACCOLTI DAI SINGOLI PARTITI NECESSARI A "PESARSI" IN VISTA DELLE POLITICHE 2027: SE FRATELLI D’ITALIA SUPERASSE LA LEGA IN VENETO, CHE FINE FAREBBE SALVINI? E SE IN CAMPANIA, FORZA ITALIA OTTENESSE UN RISULTATO MIGLIORE DI QUELLO DI LEGA E FRATELLI D'ITALIA, COME CAMBIEREBBERO GLI EQUILIBRI ALL'INTERNO DELLA COALIZIONE DI MAGGIORANZA?

edmondo cirielli giovambattista fazzolari giorgia meloni

DAGOREPORT - C’È UN MISTERO NEL GOVERNO ITALIANO: CHE “FAZZO” FA FAZZOLARI? – IL SOTTOSEGRETARIO ALL’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA FA IL TUTTOLOGO, TRANNE OCCUPARSI DELL’UNICA COSA CHE GLI COMPETE, CIOE' L’ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA - SI INDUSTRIA CON LE NOMINE, SI OCCUPA DI QUERELE TEMERARIE AI GIORNALISTI (NEL SENSO CHE LE FA), METTE IL NASO SULLE VICENDE RAI, MA NON FA NIENTE PER PLACARE GLI SCAZZI NEL CENTRODESTRA, DOVE SI LITIGA SU TUTTO, DALL'UCRAINA ALLA POLITICA ECONOMICA FINO ALLE REGIONALI – LO SHOW TRASH IN CAMPANIA E EDMONDO CIRIELLI IN VERSIONE ACHILLE LAURO: L’ULTIMA PROPOSTA? IL CONDONO…

trump epstein

DAGOREPORT - CHE FINE HANNO FATTO LE DUE FOTOGRAFIE DI TRUMP CON IN BRACCIO RAGAZZE GIOVANISSIME A SENO NUDO? A WASHINGTON, FONTI BEN INFORMATE ASSICURANO CHE LE DUE FOTO HOT SIANO TRA LE MIGLIAIA DI FILE DI JEFFREY EPSTEIN, ANCORA DA PUBBLICARE - NEI PROSSIMI GIORNI, GRAZIE AL PASSAGGIO DI UNA PETIZIONE PARLAMENTARE FIRMATA DA 218 DEPUTATI DEMOCRATICI, MA AI QUALI SI SONO AGGIUNTI QUATTRO REPUBBLICANI, LA DIFFUSIONE COMPLETA DEI FILE DEL FINANZIERE PORCELLONE, VERRÀ SOTTOPOSTA AL VOTO DELLA CAMERA. E I VOTI REP POSSONO ESSERE DETERMINANTI PER IL SUCCESSO DELL’INIZIATIVA PARLAMENTARE DEM - SE DA UN LATO L’EVENTUALE DIVULGAZIONE DELLE DUE CALIENTI FOTOGRAFIE NON AGGIUNGEREBBE NIENTE DI NUOVO ALLA SUA FAMA DI PUTTANIERE, CHE SI VANTAVA DI POTER “PRENDERE LE DONNE PER LA FIGA” GRAZIE AL SUO STATUS DI CELEBRITÀ, DALL’ALTRO UN “PUSSY-GATE” DETERMINEREBBE UNO DURO SCOSSONE A CIÒ CHE RESTA DELLA SUA CREDIBILITÀ, IN VISTA ANCHE DEL DECISIVO VOTO DI METÀ MANDATO IN AGENDA IL PROSSIMO ANNO...